giovedì 26 giugno 2008

Anche gli “eletti dal popolo” sono soggetti alla legge e devono rispettare la Costituzione


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di Uguale per Tutti


Di tutte le cose pericolose per la democrazia e la civiltà che vengono dette per coprire gli abusi del potere ai quali assistiamo ormai quotidianamente da anni, la più pericolosa ci sembra quella con la quale si sostiene l’“intoccabilità” di coloro che sono stati “eletti dal popolo”.

Si tratta di una ricostruzione pedestre e maliziosa dei principi costituzionali che, partendo da un evidente e doloso fraintendimento del concetto di “sovranità popolare”, fa trasmettere quella “sovranità” agli “eletti” (senza tenere in nessun conto, peraltro, come ormai gli “eletti” siano sempre meno “eletti dal popolo” e sempre più “designati dai partiti”: ma non è questo il problema centrale).

Illustrare quanto regresso di civiltà ci sia in questa falsa ricostruzione dei principi costituzionali richiederebbe e meriterebbe dei libri.

Si impone qui una sintesi che metta in evidenza almeno due punti.

Il primo relativo al fatto che quella politica non è l’unica forma di responsabilità e, anche quando essa c’è, non elimina tutte le altre.

Per fare un esempio banale, se un “eletto dal popolo” uccidesse la moglie, di ciò dovrebbe rispondere solo ai suoi elettori e solo “politicamente”? Oppure dovrebbe risponderne anche a tutti penalmente e, civilmente, anche alle parti offese e/o danneggiate?

La cosa orribile è che a questo punto tanti diranno: “Ehi, un momento, ma un conto è uccidere la moglie, altro conto è corrompere un testimone in un processo o evadere due miliardi di euro di tasse” (gli esempi sono presi a caso). Con ciò dimostrando che ormai non solo fra i potenti ma anche fra la gente comune si è diffusa l’idea che il codice penale abbia due facce: una per i cittadini comuni, fatta di reati percepiti come tali, e un’altra per i potenti, fatta di reati che vengono trattati più che altro come “perdonabili marachelle”.

Il secondo punto da mettere in evidenza, quello più importante e decisivo, è che in una democrazia costituzionale nessuno ha un potere assoluto, neppure il popolo, e ogni potere è soggetto alla legge e, massimamente, alla costituzione.

In sostanza, il popolo non può “delegare” ai suoi eletti certi poteri, perché quei poteri non li ha neppure lui.

Il popolo, per esempio, non può autorizzare i suoi eletti a discriminare i bianchi dai neri e neppure può ordinare ai giudici di assolvere i colpevoli e condannare gli innocenti e tante altre cose simili. E dunque queste cose che non può fare il popolo men che meno le possono fare “gli eletti”.

Abbiamo già scritto moltissime altre volte che la democrazia non è principalmente un metodo di scelta del governante, ma invece un metodo di esercizio del potere.

Per verificare la fondatezza di questo assunto, basta considerare che è più democratico un paese nel quale un governante non scelto dal popolo, ma, per esempio, nominato per successione dinastica, governi nel pieno rispetto di tutte le regole della democrazia – separazione dei poteri, soggezione di tutti i poteri alla legge, disciplina costituzionale del potere, libertà di manifestazione del pensiero e di critica, eccetera – rispetto a un altro paese nel quale un governante scelto dal popolo governi però senza rispettare le regole della democrazia – esercizio arbitrario del potere, concentrazione e non separazione dei poteri, violazione delle regole costituzionali, eccetera.

Nella gravissima deriva antidemocratica nella quale si sta inabissando da anni il nostro Paese (perché purtroppo sono molti anni e sotto molti e diversi governi che il rispetto delle regole democratiche di esercizio del potere viene considerato non imprescindibile e neppure prioritario), uno degli eventi con riferimento ai quali massima è la sproporzione fra gravità e violenza del fatto e modestia se non inesistenza della reazione è la promulgazione di leggi incostituzionali ad opera di deputati che sanno della incostituzionalità di quelle leggi.

E’ stato davvero impressionante, quando la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di alcune norme della c.d. Bossi Fini, sentire l’on. Ignazio La Russa dichiarare: “Non c’è alcun problema, sapevamo che quella norma era incostituzionale. Abbiamo già la soluzione del problema”.

E’ assolutamente inaccettabile che i deputati ritengano possibile violare consapevolmente la Costituzione.

Per comprendere quanto grave sia questa violazione, basti considerare che l’art. 90 della Costituzione dispone che «il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni» - si badi, solo di quelli compiuti nell’esercizio delle sue funzioni: dunque, se evade le tasse o uccide la moglie, viene perseguito – «tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione».

Dunque, se l’attentato alla Costituzione è punito anche quando a commetterlo è il Presidente della Repubblica che gode costituzionalmente della più ampia forma di impunità con riferimento alla sua attività istituzionale, non ci possono essere dubbi sulla estrema gravità della violazione consapevole e reiterata della Costituzione da parte dei parlamentari e del Parlamento.

Eppure negli ultimi anni le leggi palesemente incostituzionali varate nella piena consapevolezza di ciò sono state tante e tutte dagli effetti gravissimi sull’amministrazione della giustizia.

Né è accettabile che taluni dicano: “Ma che problema c’è: se la legge è incostituzionale ci penserà la Corte Costituzionale a eliminarla”.

Questo modo di ragionare è inaccettabile per diverse ragioni:

1. Sotto un primo profilo equivale a chi dicesse: “Va bene, io intanto mi approprio di questi milioni di euro o compio questo altro abuso. Mi rendo conto che probabilmente è reato, ma trovo inutile che voi ve ne lamentiate. Se è reato, ci penseranno i giudici a punirmi”.

La sanzione giudiziale è il “rimedio” a una patologia. Non può diventare l’alibi per il compimento consapevole e sfacciato di abusi.

2. Nella maggior parte dei casi di incostituzionalità delle leggi, per il particolare meccanismo con il quale opera (tendenzialmente in via incidentale in relazione a un processo), la Corte Costituzionale non potrà neppure essere chiamata a intervenire.

3. Nella maggior parte dei casi nei quali la Corte Costituzionale interviene le leggi illegittime hanno già avuto degli effetti e gravi.

Se – per stare al caso di maggior attualità – il Parlamento fa una legge che sospende i processi per un anno, poiché la Corte Costituzionale non impiegherà meno di un anno a pronunciarsi sull’eventuale ricorso di un giudice, quando la Corte dirà che la legge è incostituzionale e la eliminerà, essa avrà già avuto tutti i suoi effetti, essendo rimasti effettivamente sospesi per un anno tutti i processi.

Con una ulteriore e folle aggravante.

Che la legge che sospende i processi per un anno prevede che la prescrizione resti sospesa in quell’anno, mentre l’annullamento della legge per la sua palese incostituzionalità farà venir meno anche la norma che prevede la sospensione della prescrizione. Dunque, l’anno di sospensione ci sarà stato e la prescrizione avrà fatto il suo corso in quell’anno.

Ogni volta che finisce una dittatura, ci si chiede sempre come sia stato possibile che un popolo abbia consegnato se stesso a un dittatore.

La dinamica di queste storie è sempre la stessa.

Un uomo o un gruppo di uomini promette al popolo il paradiso – vincere una guerra, diventare più ricchi, togliersi dai piedi gli ebrei, eliminare i comunisti, eliminare i fascisti, affermare il paradiso comunista, avere più sicurezza nelle strade, sconfiggere il cancro, ecc. – e chiede fiducia e potere per realizzare questo paradiso.

Il popolo, avido del sogno, dà la fiducia e il potere.

E quando serve più potere, alcuni salvacondotti e leggi eccezionali, concede anche quelli.

Infine – purtroppo solo dopo molti anni e tante tragedie – si rende conto che i “poteri speciali” servivano solo o principalmente a realizzare il paradiso privato del potente o dei potenti e il paradiso collettivo era solo “pubblicità”!

Tutto ciò posto, inseriamo qui i link ad alcuni articoli di stampa sulla palese incostituzionalità delle legge che sospende i processi penali per un anno.


Articolo del prof. Valerio Onida, illustre costituzionalista ed ex Presidente della Corte Costituzionale.


Articolo del prof. Alessandro Pace, Professore ordinario di diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma.


Un articolo di stampa sul parere del C.S.M. sulla legge “bloccaprocessi/salvapremier”.


Il testo integrale della bozza di parere del C.S.M. sulla legge “bloccaprocessi/salvapremier”.


55 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornata redazione.
Ho sentito il peso del silenzio nel periodo della vs.assenza.....
Mathilda

Anonimo ha detto...

Ma chi è il vero autore di questi interessanti articoli? Id est: chi è "Uguale per Tutti"?

"Uguale per tutti" ha detto...

Paradossale richiesta da un lettore "ANONIMO" (Grillo Parlante)

:-)

La Redazione

Anonimo ha detto...

Non tanto paradossale: mica posto gli articoli di fondo! C'è una bella differenza ... e poi la "legge" è Uguale per Tutti!

P.S. - Ad ogni modo potete benissimo risalire quantomeno al computer dal quale scrivo. Non altrettanto posso fare io.

"Uguale per tutti" ha detto...

Era solo una battuta.

Firmiamo "Uguale per Tutti" gli articoli condivisi da un po' tutta La Redazione.

Aggiungere le singole firme di ciascuno sarebbe poco elegante. Sembrerebbe una petizione.

La Redazione

Cinzia ha detto...

Ma veramente ancora nel 2008 in una società occidentale come la nostra si può considerare (e quindi in un certo senso assolvere) il popolo elettore, i cittadini nella loro maggioranza, come un branco incoscente che solo dopo anni e di fronte a non so proprio quali altre nefandezze, considerarli persone irresponsabili, inconsapevoli, incapaci di comprendere? Gente che si risveglierà da un sogno che si è trasformato in incubo?
A me sinceramente sembra un po' troppo benevola come analisi, io non li trovo molto cambiati rispetto al ventennio che ben conosciamo, o all'epoca del dominio papale o a tutti gli altri padri-padroni che hanno avuto in vari momenti storici.
O che invece l'opportunismo sia un virus incurabile e inarrestabile che nel nostro angolo di terra abbia trovato il suo nido migliore?

...Ai posteri l'ardua sentenza...?!

...sempre che il virus non ci stermini tutti!!!

Anonimo ha detto...

Certo bisogna ammettere che Berlusconi riesce a fare risvegliare gli istinti “democratici” più sopiti. I giornalisti insorgono a difesa della libertà d’informazione, l’opposizione si ricorda di essere opposizione, l’ANM si ricorda di difendere la magistratura, il CSM emette pareri.
Viene da pensare che questo Berlusconi faccia proprio bene alla nostra democrazia…
Oppure viene da chiedersi: ma dov’erano tutti quando il precedente governo apriva le porte a questa degenerazione e stendeva il tappeto rosso al sistema autoritario che sta adesso mostrando il suo vero volto?

Dov’erano tutti mentre con un disegno di legge presentato da Mastella, si voleva limitare la pubblicazione delle intercettazioni? E quando nell’ottobre 2007 il Consiglio dei Ministri aveva approvato un ddl per mettere il bavaglio alla rete? Dov’erano tutti mentre due magistrati venivano da ogni parte accusati e delegittimati? E mentre il parlamento votava l’indulto?

A me sembra che non si possa essere credibili se si difendono le regole della democrazia solo quando si tratta di Berlusconi, mentre si fa finta di non vedere il resto.

Molti dei giornalisti che oggi si riempiono la bocca di principi costituzionali, sono gli stessi che poco tempo fa, nel migliore dei casi, hanno fatto disinformazione sui casi Forleo e De Magistris, e nel peggiore dei casi hanno apertamente attaccato questi due magistrati. Questi stessi giornali che oggi si ergono a difensori della democrazia, ieri, balbettavano, e cercavano di difendere ad ogni costo i loro amici e gli amici degli amici.

Con ritardo “inescusabile”, perfino l’ANM ha espresso “piena solidarietà e sostegno ai magistrati oggetto di invettive tanto veementi quanto ingiustificate” e affermato che “chi governa il paese non può denigrare e delegittimare i giudici e l'istituzione giudiziaria quando è in discussione la sua posizione personale”. Beh, queste cose avrebbe dovuto dirle in molte altre occasioni e non lo ha fatto. Adesso balbetta qualcosa, ma con quale autorevolezza? Come fa, chi non ha voluto o saputo difendere l’autonomia, e direi anche la dignità, di alcuni magistrati, peraltro particolarmente esposti, a difendere adesso la magistratura intera, l’ordinamento giudiziario, dall’attacco di Berlusconi? Ormai ha perso ogni credibilità.

Anche l’opposizione sembra smuoversi. Adesso vogliono manifestare, fare i girotondi…. Ma non sono stati loro, quando erano al governo, a gettare fango sul sistema della giustizia e ad avallare una campagna contro alcuni magistrati? Non sono loro che hanno iniziato la campagna contro le intercettazioni, loro che hanno fatto leggi vergognose? E adesso con quale credibilità vorrebbero contrastare Berlusconi? Con Violante che qualche giorno fa ha detto che “è incivile diffondere fatti privati” e che “bisogna punire le toghe che violano il segreto”?.
Come possiamo avere fiducia in un Capo dello Stato che ha affermato che “le intercettazioni sono un problema urgente”, “un problema reale”, e che, in occasione del caso Rai-Mediaset (novembre 2007) ha dichiarato: “Le intercettazioni sarebbe bene che restassero dove devono restare, in linea di principio, almeno fino a che c’è il segreto istruttorio” (che non esiste più!).

Naturalmente oggi Berlusconi si fa forte del discredito che è stato gettato dal precedente governo e dalla magistratura stessa su alcuni magistrati.

Questa deriva autoritaria, non è cominciata oggi o ieri, ma è cominciata da tempo perché in Italia ognuno utilizza le regole pro domo propria. Ma le regole non sono negoziabili sulla base del proprio interesse, non possiamo ricordarcene solo quando sono alcuni a violarle, mentre quando riguardano noi o i nostri amici siamo disposti a chiudere un occhio, e magari tutti e due. Le regole o si rispettano sempre o non servono, non sono uno strumento per accrescere il proprio potere.
Adesso la situazione è diventata di una gravità assoluta, ma non si può attribuire solo a Berlusconi la crisi di una democrazia che invece, in Italia, affonda le radici ben più lontano.
Bisognava parlare di crisi della democrazia quando è venuto a galla il sistema clientelare di spartizione di fondi europei, la corruzione di pezzi della magistratura, il sistema corrotto della sanità, le scalate bancarie, le collusioni tra potere politico, massoneria e mafia.
Adesso, forse, è tardi perchè troppi hanno venduto la loro libertà e quella degli altri per un piatto di lenticchie.

A proposito: domani Clementina Forleo sarà "processata" dalla sezione disciplinare del Csm. Ma per questo non si organizzano i girotondi. Forse perché, come ho sentito dire da un giornalista qualche tempo fa, le scalate bancarie sono reati meno gravi….. Mah…sarà….

Anonimo ha detto...

Allora chiedo a tutta la redazione o a chi vuole , ma pur sempre giudice togato,di farmi capire una cosina,e cioè questa:
Quando scatta la corruzione?Nel momento in cui il corrotto percepisce il denaro o ne accetta la promessa, oppure dal momento in cui si avrebbe la prova che ha cominciato a spendere la somma percepita?E non è questione di lana caprina, nè di poco conto , credo...Gradirei risposta secca e se possibile circostanziata.Grazie, a buon rendere
Lucia

Anonimo ha detto...

se in italia ci fosse un popolo serio ora non avremmo certo un governo fascista...

Anonimo ha detto...

Per Annalisa (commento delle 15.46).

Cara Annalisa,

grazie del Suo bellissimo commento.

Condivido pienamente tutte le Sue analisi.

Domattina pubblicheremo sul blog un articolo che approfondisce la questione A.N.M.-C.S.M.-magistrati indipendenti.

Un caro saluto.

Felice Lima

Anonimo ha detto...

Vorrei segnalare il Comunicato del Presidente UCPI sul CSM del 26 giugno 2008

E’ davvero molto sorprendente, per non dire sconcertante, che riguardo alla norma di sospensione dei processi il CSM parli di violazione della durata ragionevole e di amnistia occulta. Quello stesso CSM che inopinatamente l’anno scorso, respingendo l’esposto dell’UCPI, ha invece avallato la Circolare Maddalena che ha introdotto meccanismi di selezione tra reati da perseguire e no, tuttora praticati nella Procura di Torino e similmente pressoché in tutti gli uffici giudiziari.
Ciò con la eclatante illegittimità costituzionale di scelte fatte non dal legislatore, unico legittimato, ma dai magistrati.
Il fatto è che il problema è un altro, che si chiama riforma organica degli assetti della giustizia, compreso il CSM (che va cancellato come “terza camera della Repubblica”) e compresi i criteri di esercizio dell’azione penale.
Roma, 26 giugno 2008

Marco

Anonimo ha detto...

Bravissima Annalisa!
Ho fatto il mio ingresso nella rete sbalordito dai casi Forleo- de Magistris, volevo capire se fossi io a non essere normale. Talmente grave mi sembrava il trattamento riservato a questi due valorosi magistrati da essere indotto a cercare qualche voce che mi facesse capire qualcosa: grazie alla Redazione di "Uguale per Tutti"!
Non si dimentichi che è successo tutto nel mentre Berlusconi non era al governo!
b

Anonimo ha detto...

Una domanda alla Redazione. In questo post si afferma, giustamente e condivisibilmente, che "se l’attentato alla Costituzione è punito anche quando a commetterlo è il Presidente della Repubblica che gode costituzionalmente della più ampia forma di impunità con riferimento alla sua attività istituzionale, non ci possono essere dubbi sulla estrema gravità della violazione consapevole e reiterata della Costituzione da parte dei parlamentari e del Parlamento", prendendo spunto dalle aberranti dichiarazioni dell'On. La Russa. Ma allora perché nessuno ha voluto/potuto imputarlo di un reato?
Grazie dell'attenzione
Sergio

salvatore d'urso ha detto...

X la redazione...

Splendido articolo... che condivido in ogni sua parola... sono le stesse cose che dico da tempo...

X Annalisa...

E' vero ciò che dici... drammaticamente vero... solo che non vale per tutti i politici ovviamente... il centro sinistra al governo fece cose senza dubbio deplorevoli... ed oggi sono daccordo sul fatto che questa opposizione indossa solo una maschera che cerca di approfittare di tale situazione per cavalcare l'onda di protesta contro tali provvedimenti... e di proposito lo fa male... e son sicuro che sotto sotto sperano che il cavaliere riesca nella sua opera... difatti non è un caso che Veltroni ha annunciato manifestazioni da fare in autunno... quando sarà tutto inutile... l'ostruzionismo non viene praticato... eppure la democrazia è con il coltello alla gola e il killer ha già incominciato a tranciarla... lo stesso vale per il CSM... a mio avviso solo ora si è accorto del suo ruolo che la costituzione gli ha concesso... perchè prima il CSM si è comportato diversamente? Perchè è per gran parte politicizzato... ma ciò che sta facendo ora non vuol dire che sia sbagliato... anzi... come lei ha ben ricordato... gli sbagli li ha fatti prima... e continuerebbe a sbagliare se stesse zitto... e così via alcuni pm...

COme dicevo non tutti i politici si comportano allo stesso modo... difatti nel precedente governo alcuni senatori dissentivano da alcune decisioni prese dal governo e dalla maggioranza allora in carica... così anche moltissimi elettori... forse la maggioranza di quelli che votavano centro sinistra dissentivano... e così anche qualche partito in varie occasioni... e che ora ci ritroviamo ancora a dissentire... dallo stesso percorso che la politica ha volutamente intrapreso in questi ultimi 30 anni...

In ogni caso, sempre e comunque... si deve rispettare la Costituzione e indirizzare la politica secondo la visione che ella da della società italiana...

E sono sicuro che quella visione è il paradiso che la maggior parte degli italiani aspirano...

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo con Annalisa.
A volte, ipotizzo persino che, in verità, i provvedimenti dell'attuale sistema di governo trovino concordi tutti ... tanto basta palesare verbalmente una falsa indignazione per salvare la faccia di fronte alla pubblica opinione.
In un commento ad un altro articolo si individuava nella fuga dal nostro paese l'unico rimedio al senso di disillusione e di impotenza che si prova di fronte alla costante violazione delle regole.
Non so se sia una soluzione, ma ammesso che lo sia costituirebbe comunque una triste ammissione della nostra incapacità a reagire.
Ma siamo poi realmente incapaci di tutelare la decantata "democrazia" o abbiamo le coscienze ormai così corrotte da cedere quotidianamente all'opportunismo cui fa giusto riferimento Cinzia ?
Non ci nascondiamo, il problema non si risolve votando l'uno o l'altro polo ma partendo ciascuno dal risveglio della propria coscienza per dare almeno a quei "posteri" - che sono i nostri figli - un corretto riferimento da poter imitare.
Solo così la loro "sentenza" potrà riconoscerci di averci quantomeno provato.
Saluti
Mimmo Rossi

Anonimo ha detto...

non capisco il senso dei vostri commenti e dell'articolo. Perché vi piace tormentare sempre Berlusconi? lui è stato democraticamente eletto, non ha nulla da nascondere e ha tutto il diritto di fare le leggi che vuole per il bene della nazione e per evitare attacchi dei comunisti stalinisti.

quindi per favore basta di attaccare una persona che voi tutti in fondo invidiate.

Generazione V ha detto...

scusate l'ot, ma mica tanto OT.
Vi linko l'ultimo video che ho postato: il pm Francesco Greco che ci parla della criminalita' economica (colletti bianchi).
Estratto dal dibattito dal titolo "Legalità, corruzione, economia. L'Italia e i nuovi scenari internazionali", tra i relatori anche PierCamillo Davigo (del 13giu08).

LINK AL VIDEO:
http://it.youtube.com/watch?v=3yT5JBoQ1l4&session=lgVz17wJxC3d_R64Rw_sOBMwZiMvsJpPhQp3o9gae0uEJOD3LS

Anonimo ha detto...

repetita juvant...o no?
Roma, 26 giu (Velino) - Come volevasi dimostrare. In effetti, le cose sono proprio andate come Il Velino, con Vittorugo Mangiavillani, vi aveva raccontato per tempo, all’inizio di questa settimana.

Tre dei magistrati del Csm (Pepino, Fresa, Roia) in procinto di valutare la controversia tra il presidente Berlusconi e la giudice Gandus sono a loro volta firmatari della lettera/appello anti-Berlusconi della magistrata milanese.

E per di più, due di loro (Pepino e Roia) sono anche relatori sugli emendamenti Pdl al Senato, in altra commissione del Csm, la sesta, che oggi ha espresso parere contrario alla norma salva processi.

E proprio loro, ieri, hanno predisposto la bozza che si spinge al punto di tacciare di incostituzionalità le norme che la nuova maggioranza si prepara a varare in Parlamento.

È un caso da manuale di conflitto di interessi, che si aggiunge al “solito” (ma non per questo meno grave) sconfinamento del Csm, che quasi punta a sostituirsi a Governo, Parlamento e perfino Consulta.

Su tutto questo, l’Anm e i suoi vertici, solitamente così prodighi di dichiarazioni, ammonimenti e richiami, tacciono. Silenzio di tomba. Sono proprio sicuri che sia questo il modo migliore di difendere la credibilità della magistratura
Già siamo proprio sicuri?Mi meraviglia pure che non si commenti quanto viene riportato.Davvero certe cose fanno bene alla magistratura?

"Uguale per tutti" ha detto...

Per Anonimo delle 20.58.

Lei si meraviglia che non si commentino i Suoi interventi.

La Sua meraviglia è priva di fondamento.

I Suoi commenti non vengono commentati, perchè sono privi di senso e costituiscono solo una propaganda che qui è del tutto fuori luogo.

Lei usa le parole senza comprenderne il senso.

Proviamo a illustragliene le ragioni.

1. Il giudizio di "incostituzionalità" di una norma non è un giudizio politico, ma un giudizio tecnico.

La propaganda fatta dai giornali dei Suoi amici butta tutto in politica per fare caciara e non affrontare la realtà delle cose.

Per decidere se una norma è costituzionale o no non si deve essere né di destra né di sinistra: si devono solo leggere le norme e confrontarle con la Costituzione.

2. Non esiste nelle vicende che Lei cita alcun "conflitto di interessi". Infatti, né i consiglieri del C.S.M., né l'A.N.M. né nessuna della persone che Lei cita hanno "interessi" in queste vicende.

Uno ha interesse in una cosa quando è "proprietario", "usufruttuario", "concessionario", eccetera.

Berlusconi è tutte queste cose. I consiglieri Roja, Pepino, eccetera, non sono nessuna di queste cose.

Dunque, il conflitto di interesse è letteralmente impossibile.

3. L'incostituzionalità delle norme di cui stiamo discutendo è tecnicamente evidente.

Se Lei volesse dare un senso alle parole che usa, dovrebbe illustrare - NEL MERITO e, dunque, evitando inutili slogan di propaganda - le ragioni per le quali le norme Le sembrano, invece, costituzionali.

4. Lei afferma che il C.S.M. starebbe dando luogo "al “solito” (ma non per questo meno grave) sconfinamento del Csm, che quasi punta a sostituirsi a Governo, Parlamento e perfino Consulta".

Anche queste Sue parole sono del tutto prive di senso logico.

Infatti, nonostante Lei lo ignori e invece di pensare si limiti a ripetere slogan di propaganda politica, LA LEGGE prevede che il C.S.M. DEBBA dare il proprio parere su leggi come quelle.

Dunque, il C.S.M. sta solo facendo ciò che la legge gli impone di fare.

Vista la sicurezza con la quale Lei contesta e ci contesta cose che sembra né conoscere né comprendere, ci consenta di consigliarLe di provare a esercitare un minimo di informato pensiero critico.

Diversamente Le accadrà sempre e solo questo: parlare di cose che non conosce con l'arroganza di chi pretende di dare - su quelle cose che ignora - lezioni.

Ciò che fanno quasi tutti gli italiani: fare gli allenatori della Nazionale senza avere mai giocato a pallone.

La Redazione

Vincenzo Scavello ha detto...

Soprattutto gli eletti devono essere soggetti alla Legge e devono rispettare la Costituzione! Se non lo fanno loro chi potrà condannare colui che, per ignoranza o bisogno, delinque? Per gli eletti che agiscono in barba alla Legge, specialmente quando si autodefiniscono capaci ed intelligenti, dovrebbe esserci un aggravio di pena!

Ho qualche dubbio che un Decreto in tal senso, magari con il voto di fiducia, possa trovare dei supporters nel Governo!

Buona notte

Anonimo ha detto...

"Anche gli "eletti dal popolo" sono soggetti alla legge e devono rispettare la Costituzione".
Ma se gli "eletti dal popolo" possono rimodellare le leggi e la Costituzione a proprio piacimento che succede?
Con la "necessaria" urgenza e priorità delle difficoltà in cui versa la nazione è stato pubblicato il testo del DDL Lodo bis.
Fra l'altro:
"La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione"
La sospensione "opera per l'intera durata della carica o della funzione e non è reiterabile, SALVO IL CASO DI NUOVA NOMINA NEL CORSO DELLA STESSA LEGISLATURA"
Ho questo tarlo nella mente, e non credo che possa passare inosservato,e mi chiedo perchè:
che ci sia qualcuno disposto a tutti i costi a farsi nominare presidente della repubblica per evitare di essere processato?
Quanto costa ai cittadini di uno stato "democratico" mantenere un apparato istituzionale che ci conduca a risultati caatastrofici e irreversibili?
Se le garanzie costituzionali servono per "riparare" chi delinque come possiamo PRETENDERE NOI CITTADINI IL DIVIETO DI ELEGGIBILITA' DI CHI HA COMMESSO REATI O E' INDAGATO DALLA MAGISTRATURA PRIMA DI ESSERE INSERITO IN UNA LISTA ELETTORALE?
Alessandra

Anonimo ha detto...

vorrei sapere dalla redazione in che modo, di grazia, Berlusconi dovrebbe combattere il pericolo di un colpo di stato comunista se non facendo leggi che tutelino tutti i cittadini.

vediamo se questa volta rispondete.

già abbiamo avuto una dittatura comunista non credo che a nessuno piaccia averne un'altra.

grazie

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo delle 10.37.
Una volta nelle botteghe di paese si vedeva spesso affissa la seguente frase: "per colpa di qualcuno, non si fa più credito a nessuno".
Oggi, sulle porte delle due botteghe principali del paese, viene affissa la seguente: "per colpa di qualche comunista, l'Italia sarà perennemente fascista!
b

Vincenzo Scavello ha detto...

Per anonimo del 27 giugno 2008 10.37.

... Non toccando, assolutamente una virgola della Carta Costituzionale! Facendo applicare severamente la Legge, ricorrendo, se il caso, a Leggi speciali, come si fece per le Brigate Rosse.
Dobbiamo considerare che è vero! Siamo veramente sotto il pericolo di una Dittatura Comunista e la prova sono gli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama totalmente sommersi di Bandiere rosse.
Mentre fuori, tutti coloro che avvertono il pericolo di un Golpe, si affannano a difendere lo Stato Democratico e le sue Leggi.
Chi sono? Ma siete veramente ciechi!

Sono tutti gli adepti della Loggia P2, di quella di San Marino, dei Servizi segreti deviati, degli evasori che portano i loro risparmi all'estero, ma soltanto perchè quel paese progredisca come il nostro, mica per altro! Sono quelli che ci hanno liberato dal pericolo Dalla Chiesa, Chinnici, Borsellino, Falcone, Livatino, Padre Puglisi e di altri centinaia di nemici della Patria e della LIBERTA'.

L'elenco sarebbe lungo, veramente troppo lungo, per dirti che hai ragione, carissimo anonimo del 27 giugno 2008 10.37.

Io sono stato sempre Comunista, ma mai, come oggi, ho visto profilarsi all'orizzonte, il reale pericolo di una Dittatura Bolscevica!

Un segno evidente delle mie e tue preoccupazioni è stato quando si voleva vendere l'Alitalia all'Aeroflot dell'amico Putin!

Accidenti ... cosa mi tocca scrivere!

Un abbraccio e W LA LIBERTA'

Luca G. ha detto...

Per anonimo delle 10.37:

Penso che non ci vogliano dei magistrati per dirti che le leggi che sta proponendo l'ultimo governo berlusconi non tutelano l'interesse dei cittadini, bensì i suoi...

le legge è UGUALE PER TUTTI!!!!(art. 3 della Costituzione) e mi preoccupa davvero tanto l'ultima proposta sull'immunità delle 4 più alte cariche dello Stato.

Alle persone che continuano a credere alle sue bufale consiglio di cuore di informarsi, perchè è la disinformazione che ha fatto ritornare il governo Berlusconi.

Luca G.-studente liceale

Anonimo ha detto...

@ grillo parlante e LA REDAZIONE. Hemingway, lamentava: "Metà degli italiani non leggono, l'altra metà scrive". Grillo parlante pare né l'una né l'altra...In genere uno che parla (molto)...dell'idraulico che non fa la fattura...non sa che l'11% degli avvocati dichiara "reddito zero" e che spesso anche sotto invito , con A/r, del collega/"avversario" quando gli si chiede di fatturare il nuovo e il vecchio in merito all'assegno inviato, non ottempera; e nemmeno il giudice (che aveva avallato il decreto ingiuntivo senza verificare che il futuro soccombente avesse mai ricevuto richiesta del pagamento della parcella fantasma persino deliberata dall' "ordine" che non ne ha mai risposto!)non fa una piega. Come è risaputo che buona parte dichi lavora 5-6 ore nella PA poi lavora anche a nero. Anche se poi parla, magari insegna, e non legge (appunto) o non sa di cosa legge... sui giornali, dove i giornalisti (che hanno scelto di "non lavorare") scrivono - come lui parla - di "cose che non sanno". Passi la differenza tra chi scrive l'articolo di fondo e chi elabora un commento in merito (vero, loro hanno l'indirizzo della mail, come nel tribunale...ma poi riesco lo stesso a telefonare a casa della giudice...quando la fa grossa e grave...), diciamo 2 responsabilità diverse, ma è giusta la risposta lapidaria della redazione: anche sul Corriere,...spesso si vede un articolo di fondo senza firma, che appunto vuol dire che è espressione concorde dello staff redazionale! Visto che si è parlato di "battuta", visto il clima surriscaldato, penso si possa consentire questa trasgressione, lungi dal voler dare una "martellata" collodiana al grillo "sparlante", che saluto.

Luca G. ha detto...

Per anonimo delle 10.37

Non penso ke siano necessari dei magistrati per dirti che le leggi proposte dai governi Berlusconi non hanno mai tutelato e non tutelano gli interessi dei cittadini bensì i suoi...

e mi preoccupa e mi fa orrore l'ultima proposta sull'immunità per le 4 più alte cariche dello stato: La legge è UGUALE PER TUTTI!!! (art.3 della costituzione).

A te e a tutti coloro che lo hanno per l'ennesima volta fatto ritornanre, consiglio di cuore di informarsi sulle sue avventure giudiziarie, dagli anni '90 fino ad oggi.

Informatevi!, perchè è la disinformazione che lo ha rieletto, non voi elettori.

Luca G. studente liceale da Milano.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo,

Nel ricambiare i saluti aspetto, prima di risponderti, di poter leggere un tuo commento in lingua ITALIANA.

Grazie.

Anonimo ha detto...

cara redazione: veramente io chiedevo lumi E BASTA.Vedo che non ho nulla da invidiarvi quanto ad arroganza e ne sono contenta.
Ribadisco che , quando si instaura un braccio di ferro o, se si preferisce, è in atto un conflitto di poteri, SAREBBE IL CASO che coloro che sono scelti per dirimere la questione fossero di gran lunga meglio della moglie di Cesare in quanto a facile attaccabilità.Oltretutto avrei avuto piacere che questi magistrati che difendete a spada fiammeggiate tratta, che non sono in conflitto di interesse secondo voi de iure , ma lo sono de facto oserei dire, avessero firmato appelli di solidarietà coram populo alla Forleo e a De Magistris: posso dire che nello specifico il CSM ha dato una immagine penosa e non di autorevole indipendenza?A naso ovvio...Nel salutarla (tutta la redazione dico) la invito a leggere questo articolo di Vespa
http://blog.panorama.it/opinioni/2008/06/20/vespa-lettera-al-giudice-del-caso-mills/
anche lui un corrotto disinfornato, ovvio
Distinti saluti
Lucia

Anonimo ha detto...

Per Lucia.

Con riferimento a ciò che lei dice di Vespa nel suo commento delle 14.37 - "anche lui un corrotto disinfornato, ovvio" - mi permetta di dirle che no, disinformato no!

Achille

"Uguale per tutti" ha detto...

Non gentile Lucia, Lei fa dei terribili cortocircuiti.

Sembra che dal Suo ultimo commento si debba dedurre che Lei è il lettore Anonimo delle 20.58.

Se davvero fosse così, allora, prenda atto che c'è un'altra cosa che Lei ignora: il senso da darsi alle domande retoriche.

Se con il Suo commento polemico delle 20.58 Lei intendeva davvero, come sostiene, chiedere lumi "E BASTA", allora noi possiamo dirLe che la nostra risposta voleva solo darLe lumi "E BASTA" (scusi il maiuscolo, ma è solo per usare il Suo stesso tono).

La Redazione

Anonimo ha detto...

beh non mi ero firmata e non ho voluto spedire un altro post per farlo.Sarò a digiuno di giurisprudenza, anzi lo sono, chi dice il contrario, forse avrò equivocato sui toni (anche se non credo) ma resto del parere convintissimo che la magistratura debba essere super partes e lo debba dimostrare mostrando equidistanza e discrezione e battendosi per LA VERITA' E LA GIUSTIZIA SEMPRE E che non ci debbano essere giudici iscritti a correnti politiche, e dico questo PER IL BENE DELLA MAGISTRATURA,Peccato che non lo si capisca.Ora Di Pietro (quello che un galantuomo come Vigna ha rampognato e che, per esempio, ha fittato suoi appartamenti all'Italia dei Valori-non è reato dice lui...ma guarda te la legge..-parla di Referendum: come crede che voteranno TUTTI i disonesti E/O I DEFICIENTI che ,ovviamente, sono TUTTI COLORO che votano PdL?
Credo che un dibattito vero con chi pone domande non possa fare che bene.
buon pomeriggio
Lucia

Anonimo ha detto...

Per lo studente liceale:

Al liceo (classico, immagino ...)ora insegnano a scrivere "ke" al posto di "che" ?

Auguri.

Anonimo ha detto...

x lucia,
ma perchè ci hai inviato quel terribile articolo di Vespa. Ci vuoi male? Che ti abbiamo fatto. Io l’ho letto, ma non lo indicherei a nessuno. Indicare un articolo, in cui un giornalista, invece di argomentare con il fine di rendere più chiara la realtà, si improvvisa consigliere/avvocato del presidente del Consiglio; sarebbe da non raccomandare neanche al peggiore dei nemici. O forse ci volevi mettere in guardia da articoli di qualità così infima. Un giornalista che ha l’esclusivo intento di confondere i lettori, come ha fatto con te, non dovrebbe essere un esempio da seguire.
Ma il caro Vespa scrive nel giornale del Presidente del Consiglio, quindi sta sicuro. Può spericolarsi a scrivere ciò che vuole, basta che porti acqua all’editore: cioè al Presidente del Consiglio. E’ questo, cara lucia, lo indichi come articolo da leggere? Un articolo in cui si fa un polpettone di politica, procedura penale, attivismo dei giudici, impossibilità strutturale per i giudici di Magistratura Democratica ad espletare le proprie funzioni, immedesimazione con il Capo tanto da parlare in vece sua. Prima di qualsiasi pronuncia di giudice naturale, il Vespa/Berlusconi, dice che sicuramente il processo si chiuderà con un’assoluzione nei successivi gradi di giudizio. Ma lui, intendo il Vespa/Berlusconi, le indagini le ha svolte? Che sa che noi non sappiamo? Invece di fare Berlusconi che parla di fronte al collegio giudicante di reati che lo vedono corruttore in atti giudiziari, non potrebbe spiegare, visto che è giornalista, cosa sa? Se lo facesse allora sì che il suo articolo potrebbe essere additato come esempio positivo nel blog. Ma perdonami lucia un polpettone di questo tipo è davvero indigesto. Perché secondo il Vespa/Berlusconi, Berlusconi dovrebbe essere assolto nei successivi gradi di giudizio?. Se lo dicesse farebbe un grosso favore al suo Editore. Sicuramente un favore più grosso rispetto a queste pantomime di una qualità vergognosa, che solo nelle pagine edite dal proprietario che si vuole blandire possono trovare posto.
Comunque grazie di averci indicato il segno a cui è giunta la nostra incapacità di giudizio.

Anonimo ha detto...

beh ho riportato l'articolo per dare a Cesare...quello che è di Cesare no?
In realtà c'è un punto in cui Vespa dice una cosa che mi ha incuriosito..Vera, Falsa^?Nin zo..peccato che nessuno l'abbia colta nè me la spieghi..
ps: sempre per dare a Cesare quello che è di Cesare che ne ha diritto, IPSE DIXIT (subì un processino pure lui...)ma è giusto in un dibattito che si diano bacini solo a chi la pensa in un certo modo?Direi di no.Tesi-antiotesi, accusa-difesa..questo è un processo..o no?
Lucia

Anonimo ha detto...

Per Caesare:
perchè è terrile l'articolo di Vespa?
Chi di noi non sarebbe felice di essere difeso dal presidente della terza Camera?
b

Cinzia ha detto...

Ma scusate dibattere di cosa, del pericolo di un colpo di stato comunista? ...comunista!
Ma se i comunisti non esistono più neanche in Cina!
Per favore, siamo seri!
Io vorrei tanto che qualcuno mi definisca e mi indichi con nome e cognome un comunista, magari italiano...
chiaramente un comunista intenzionato al colpo di stato, altrimenti non vale.
Mi raccomando attenti ai fulmini divini se nominate Bertinotti o Diliberto...
... anche un dio ha le sue ire!

Anonimo ha detto...

A Cinzia.

D'Alema e Veltroni erano "comunisti", o no?

Cosa vuol dire che i comunisti "non esistono più" ?

Mi sembra di essere nell'immediato dopoguerra: prima erano tutti fascisti. Dopo, subito tutti antifascisti! Non si trovava un fascista nemmeno con il lanternino!

Direte: uno può cambiare idea, non è vietato. Certamente, un uomo "normale" può sempre cambiare idea, e difatti il 30% degli italiani (quelli che votavano comunista) già lo ha fatto, ma CHI SI CANDIDA A GUIDARE IL PAESE dovrebbe avere almeno il ritegno di dire: HO SBAGLIATO TUTTO, io che ero un capo dei comunisti! Ora che il comunismo è miseramente fallito non mi sembra proprio il caso di candidarmi di nuovo, io che cantavo "bandiera rossa" e guidavo il popolo "alla riscossa"! Mi ritiro a vita privata. E invece ...

E' meglio una persona coerente come Diliberto, che si è SEMPRE dichiarata, senza vergogna, "comunista" e ancora si dichiara tale.

Lo stimo molto di più delle persone che sino a vent'anni fa avevano in tasca la tessera con la falce e il martello e che hanno RINNEGATO, per mere ragioni di comodo, quello in cui credevano o, meglio, DICEVANO DI CREDERE!

Anonimo ha detto...

Gentile Lucia,
perché tanta aggressività? (si rilegga,la prego, l'uso delle maiuscole, il tono perentorio come se sentisse di essere accerchiata in terra nemica...). Se ha letto i nostri commenti, avrà sicuramente visto che il tono è il più possibile civile e pacato, e che si cerca di accogliere chi la pensa diversamente con vero spirito di ospitalità. Cerchi di confrontarsi con chi la pensa diversamente da lei come un'occasione di arricchimento e di crescita, siamo tutti cittadini dello stesso Paese e quindi ugualmente interessati alle sue sorti. Quanto alla sua difesa di Berlusconi, rispetto la sua opinione, ma non crede che agli italiani interesserebbe sentire qualcosa di differente rispetto alle sue ossessioni personali riguardo a una presunta persecuzione da parte della magistratura? Ho letto, ad esempio, di un paese pugliese dove manca addirittura la fogna...crede che i problemi di grave degrado e totale assenza di legalità nel meridione, che come una pericolosa cancrena si stanno estendendo anche al resto del nostro Paese, non siano più urgenti da trattare? Altro che i Magistrati come "metastasi della democrazia"...si rende conto di quanta violenza, mancanza di rispetto, sovversività è espressa mediante una simile espressione? Erano davvero queste le priorità nell'azione di governo? E la prego, non si affretti ad etichettarci tutti come una masnada di comunisti stalinisti (ormai queste etichette non hanno più senso...lei lo sa meglio di noi...). Attribuire un'etichetta semplicistica all'interlocutore è facile, esime dalla difficoltà di mettersi all'ascolto, di vincere inveterati pregiudizi, e questo non lo dico solo per lei...anch'io compio ogni giorno questo sforzo...Rimanga con noi per capire, approfondire, sentire il parere "tecnico" di persone più esperte di noi, dalle quali possiamo imparare qualcosa.
Cordiali saluti,

Paola

"Uguale per tutti" ha detto...

Per Paola (commento delle 21.10).

Cara Paola,

l'abbiamo ringraziata altre volte per i Suoi preziosi contributi.

Quest'ultimo è tra i più belli.

Grazie davvero e di cuore a Lei e a tutti i lettori che sono la cosa migliore e più bella di questo blog.

A volte ci domandiamo se questo esperimento serva o no a qualcosa.

A qualcosa è servito sicuramente: a farci incontrare voi.

Un abbraccio a tutti.

La Redazione

Cinzia ha detto...

Oh, quindi D’Alema e Veltroni avrebbero intenzione di sovvertire lo stato democratico e instaurare una dittatura comunista.
Bene, menomale che qualcuno m’informa di ciò che succede, chissà forse è questo il motivo recondito che ha spinto il pm Forleo ad ostacolarli. Ebbene perché mai la destra non si è schierata al suo fianco allora?!
Non capisco.
Apro una parentesi.
Vorrei fare una riflessione sul fatto che dichiararsi non fascista dopo vent’anni di fascismo al potere che ti costringeva a dichiararti fascista a me sembra abbastanza normale, o no?
Io non c’ero, ma mio zio raccontava che per essere coerente n’ha dovuto ingoiare olio di ricino e non certo perché fosse imbarazzato.
Magari anche quelli che ci credevano, dopo vent’anni di vergogna non ne potevano più, che dice?
Qualcuno invece ha pensato bene di nascondersi dietro false dichiarazioni per paura di rappresaglie, eh bè, non molto onorevole!
Peggio hanno fatto quelli che camuffando l'orgoglio fascista si sono solo cambiati nome, li hanno accolti in parlamento ed ora dopo anni faticosi passati sotto il peso del maquillage sono onorevolmente fianco a fianco con il Presidente! (mi genufletto, con dignità!)
Chiudo la parentesi.
E bravo D’Alema, a capo del partito comunista non l’ho mai visto, lui, alla testa di popoli alla riscossa, a cantare a squarciagola bandiera rossa.
Bell’immagine, poetica, non so se al caro Massimo piacerà, ma possiamo proporglielo questo spaccato di storia da non dimenticare,
magari quando è in vacanza sul suo yacht in Costa Smeralda.
Meglio ancora, se lei conosce qualcuno vicino al Presidente (e qui mi genufletto, con maggior vigore) potremmo fare un bello scoop, una di quelle sere in cui il comunista mascherato è a cena da lui, denunciarlo di fronte a tutti, almeno anche il Presidente (a questo punto mi prostro) saprà chi è davvero il suo amico.
In quanto a Diliberto (attento ai fulmini divini… possono arrivare anche a ciel sereno!) io stenderei un velo pietoso su un uomo triste che se avesse almeno un po’ di furore ideologico avrebbe strappato la tessera della sig.ra Vacca o la sua. Non c’è posto per due comunisti di tale calibro in un solo partito!
E vabbè, un po’ d’ilarità anche se fa caldo, non può che farci bene,
grazie.

Anonimo ha detto...

Siete una Redazione di sovversivi:
chi vi segue (vedi Paola) viene contagiato dall'impegno di formare una generazione di cittadini!
Io vi lascio: è così bello vivere nell'impasto attuale da non voler minimamente immaginare come diverrebbe l'Italia dal momento in cui i suoi abitanti divenissero, in maggioranza, dei cittadini attivi!
b

Anonimo ha detto...

Cara Cinzia,

Non mi far dire cose che non ho detto.

Quello che volevo dire è che D'Alema era iscritto al P.C.I. in tempi "non sospetti". E si recava regolarmente, periodicamente, in U.R.S.S. Assai prima di Gorbacev e che cadesse il muro di Berlino era un "fervente" marxista, saldamente inserito nell'organigramma dirigenziale del Partito. Lo stesso dicasi per Veltroni.

Poi il comunismo è finito, cancellato dalla Storia, e tutti gli italiani si sono resi conto di che cos'era l'U.R.S.S., il "paradiso dei lavoratori"...

Ma i CAPI di quel P.C.I., che per decenni aveva sostenuto quel "paradiso", non solo non sono tornati a casa a testa bassa ma, anzi, hanno fatto il PDS, poi DS, poi PD ... con GLI STESSI DIRIGENTI DI PRIMA ! Non è cambiato niente, solo il nome. "Nomina nuda tenemus ..."

Quindi, come si fa a credere nella buona fede di costoro?

Per questo preferisco Diliberto e i "veri" marxisti, di cui apprezzo almeno la coerenza e la buona fede, fino a prova contraria.

Tu sei giovane, e certamente non leggevi "l'Espresso" negli anni '70
Karl Marx era dappertutto. Anche a scuola (Manuali di Storia del Liceo editi da Zanichelli), all'Università (Manuali di Economia Politica, il "Pesenti" per primo: prova a leggerlo!). Per non parlare, ovviamente, del cinema. Fa sorridere oggi vedere i film "impegnati" degli anni '60-'70: fa ora lo stesso effetto che faceva allora vedere "Squadrone Bianco" o "La difesa di Giarabub" (chi li ricorda?).

Ora Marx non esiste più. Quasi come se "Il grande fratello" (quello di Orwell, non quello della TV ...) avesse disposto un repentino cambio di strategia per ottenere e mantenere il POTERE, unico Dio di chi comanda. Ed è questo il "concetto chiave" di tutto.

Luca G. ha detto...

Per Grillo Parlante del 27 giugno, ore 16.08.

Pensavo scrivessero su questo blog persone CHE sanno rispondere ad una provocazione con argomenti validi e sensati...

Quando troverai l'ispirazione sarò pronto a ribattere...

Luca G. studente liceale (immaginavi bene: classico) da milano.

Anonimo ha detto...

Allo studente liceale:

Non ti preoccupare, "ke" tutti qui "tvb" :)

Ti sarà sempre perdonata l'irruenza dei tuoi giovani anni, che ho avuto anch'io.

P.S. - Ma fate ancora le versioni dal latino al greco ... e viceversa?

P.S. II - Diffida, quando non si limitano a spiegare il programma, dei professori di storia e filosofia (che hanno sempre un notevole "ascendente" sui ragazzi ...) e cerca sempre di formarti un'opinione critica e personale su ogni cosa, attingendo a quante più fonti riesci a trovare. E attento ai sofisti !

Anonimo ha detto...

Gentile Paola
lo so di essere irruente e diciamo passionale e non perderei il mio tempo a leggere qui se non avessi interesse per le cose che vengono scritte.Io leggo di tutto e cerco sempre di farmi una mia opinione, strano vero per una plagiata?
Se posso aver dato l'idea di aver voluto attaccare personalmente i curatori del blog, chiedo venia, non era mia intenzione.Ma in ogni caso scrivo quello che penso che scaturisce da quello che vedo e constato amaramente tutti i giorni.Lei parla di fogne non costruite ed altro,ma quando si vive in una terra straziata come la mia, GOMORRA tanto per capirci, non si può fare filosofia perchè la situazione è drammatica oltre ogni immaginario perchè l'impunità è totale e il disprezzo per chi deve subire certe sconcezze è illimitato.Non a caso , con il cuore e non solo ( l'ho difesa a spada tratta dove la insolentivano dandole della fanatica pazza) sono stata vicina a Clementina Forleo, trattata in modo indegno di un paese civile con la complicità di certi magistrati e a De Magistris.C'è bisogno di giudici validi in Italia, Abbiamo bisogno più del pane di chi abbia prestigio VERO e coraggio per disinfestare questo povero paese in cui non c'è diritto per i deboli, non ci sono guarentigie, non c'è giustizia.Una magistratura che non ha più autorevolezza(basta vedere i sondaggi di Repubblica) e di cui la gente non si fida come potrà contribuire in modo decisivo a trasformare questo povero paese, quale speranza di giustizia potrà dare?Il titolo di questo post è "anche gli eletti del popolo sono soggetti alla legge e devono rispettare la Costituzione".e allora io dico anche i magistrati che sono servi dello stato devono essere soggetti a regole e comportamenti che non siano mai strumentali, nè strumentalizzabili.Le chiedo: la gente comune conosce i magistrati del processo Spartacus?Hanno fatto il loro lavoro benissimo pure se in condizioni non facili in tutti i sensi, ne conosciamo i nomi solo grazie a Saviano e al fatto che sono stati minacciati di morte.Sono eroi moderni ..io vorrei che tutti i magistrati fossero eroi moderni nel senso che facessero il loro dovere e si impegnassero totalmente per migliorare il paese.Non sono, per me, certo degli eroi quelli che firmano appelli o partecipano a manifestazioni non consone ai loro incarichi.
Sarò fuori dal tempo ma certe cose mi fanno rabbia.Invito chi vuole a leggere questa intervista al giudice Casson che di certo berlusconiano non è.Veda signora Paola qui si dice che i cittadini devono essere uguali tutti di fronte alla legge.Bene esiste un reato, quello di omicidio colposo o danno colposo che che si configura quando c'è dimostrata imperizia, imprudenza, negligenza , ignoranza o inosservanza di norme etc..esso non si applica a tutti i cittadini.E' giusto?
Saluti
Lucia

Cinzia ha detto...

Caro Anonimo,
io avevo chiesto esplicitamente di farmi i nomi di comunisti intenzionati ad un attacco della nostra nazione e in questo senso ho preso per buona la sua risposta, ma se la vede così seria forse avrebbe dovuto aggiungere anche il nome del fedele Bondi (e magari anche Ferrara). C'era(no) anche lui(loro) con la tessera in tasca a studiare la grande madre Russia e i suoi risvolti stalinisti... ma lasciamo perdere!
Purtroppo un padre teorizzatore non può mai prevedere che fine faranno le sue idee in mano ai seguaci.
Persino Gesù se tornasse in terra avrebbe un bel da fare nel mettere a soqquadro il mercato corrotto della chiesa e il papa sarebbe il primo responsabile a pagare (spiritualmente s'intende!).
Allo stesso modo credo che Marx abbia tutto il diritto di rivoltarsi nella tomba vedendo lo scempio che è stato fatto delle sue teorie, giuste o sbagliate che lei le voglia considerare, non c'è nessuno al mondo che può arrogarsi il (de)merito di averle onestamente messe in pratica fino in fondo.
Io negli anni '70 ero molto giovane sì e infatti non leggevo l'Espresso, ma Lotta Continua, il Male, e poi il Manifesto (che a volte leggo tuttora), ma non per questo ero o sono comunista. Se a lei vedere i film "impegnati" di quegli anni la fa sorridere a me invece fa venire le lacrime agli occhi, constatare che sono passati 40anni e non è cambiato nulla se non in peggio non è allegro.
I film di denuncia di quegli anni, quelli di Rosi per capirci, per me sono ancora capolavori.
Il mio post era un po' provocatorio e un po' sdrammatizzante (si può dire?!) perché sinceramente, con le facce e le coscienze nere che siedono in parlamento il comunismo non lo vedo proprio come il primo pericolo del paese, anzi ad essere sincera non vedo proprio né comunismo né comunisti all'orizzonte.
Ma il mio inciso sul facismo e sui facisti quello era serio, e molto.
Lei dice:
"Quindi, come si fa a credere nella buona fede di costoro?"
a me una frase come questa detta da un berlusconiano fa sorridere, ma con un brivido di orrore lungo la schiena. Mi fa capire che lei crede vivamente alla buona fede di Berlusconi (o peggio a quella di Fini e Bossi!) e siccome so perfettamente che per quanto mi sforzerò di agomentare l'assoluta e totale disonestà del suo paladino lei vedrà le mie ragioni come propaganda "comunista", al brivido di orrore si aggiunge lo scoramento.
Mi consola solo il fatto che lei sia capitato proprio qui. Evidentemente è uno spericolato ricercatore. Non ci abbandoni, continui a leggere questo blog, non ci sono pericolosi comunisti qui, ma lei se apre occhi, orecchie e cuore rischia comunque di cambiare idea. E' disposto a rischiare?!

Un saluto cordiale

ps l'unico "grande fratello" che conosco è quello di Orwell e questo dimostra tutta la mia età, di cui vado fiera!

Anonimo ha detto...

Commento di Tonino


Condivido tutto quanto detto da Annalisa.
In modo sintetico ha riassunto in modo chiaro e veritiero il passato e il presente .
Vorrei sottolineare ogni sua frase, perchè vera .

Sembra che gran parte della società sia immersa in un sonno profondo, dove gli unici ideali sono il successo , il potere e il denaro a tutti i costi. e per raggiungerli si è disposti a mediare su tutto , e quando necessario anche a calpestare la legge e la democrazia, o comunque applaudire ed innegeggiare chi compie tali azioni.


A questo punto se il popolo ha voluto così, l'opposizione altrettanto, gran parte dell'informazione si è adeguata,non vale nemmeno più la pena di arrabbiarsi.

Come dice Annalisa
"Bisognava parlare di crisi della democrazia quando è venuto a galla il sistema clientelare di spartizione di fondi europei, la corruzione di pezzi della magistratura, il sistema corrotto della sanità, le scalate bancarie, le collusioni tra potere politico, massoneria e mafia.
Adesso, forse, è tardi perchè troppi hanno venduto la loro libertà e quella degli altri per un piatto di lenticchie".

26 giugno 2008 15.46

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26 giugno 2008 15.46

Anonimo ha detto...

Cara Cinzia,

Vedo che lei è ancora dell'avviso che chi non la pensa come lei sia un berlusconiano. Stia tranquilla: non lo sono. Ma è poi possibile che chiunque non sia del suo orientamento, che credo di ultrasinistra, debba esser per forza un "fan" di Berlusconi? Mi creda, il fatto che possa non condividere alcuni lati del suo pensiero non implica che debba essere quello che in realtà non sono. Si può detestare "Il Male" e le sue orride bestemmie e al tempo stesso non cadere in visibilio leggendo "Il Giornale". Ma nemmeno "La Repubblica", se per questo, per me è oro colato. La saluto.

Anonimo ha detto...

Per Tonino
a commento della frase:
"A questo punto se il popolo ha voluto così, l'opposizione altrettanto, gran parte dell'informazione si è adeguata,non vale nemmeno più la pena di arrabbiarsi"


E' proprio questo il maggiore pericolo, la perdita della capacità di indignarsi (e quindi di reagire), la lenta discesa nella melassa al cloroformio dell'indifferenza, delle veline, dell'ignoranza, dell'incapacità di analizzare criticamente e con competenza un problema, il lasciarsi sommergere dalla propaganda delle TV commerciali, della TV di Stato appiattita sulle posizioni delle TV commerciali e asservita al potente di turno (che possiede anche la TV commerciale...mi sembra un girone degno dell'Inferno dantesco...). La colpa di questo sfacelo è prima di tutto nostra, di noi "cittadini imperfetti" che troviamo comodo sorvolare sulle nostre quotidiane, piccole manifestazioni di codardia e di inciviltà. Poiché e' dalle piccole cose che si rivelano quelle grandi. I politici sono solo espressione della nostra cattiva coscienza, quella che risulta per noi inaccettabile, riflessa da uno specchio deforme, il nostro peggiore incubo... E' troppo comodo voltare la testa per non vedere, paghi del nostro orticello di ovattato benessere, lasciare che altri si arrabbino, provino paura, combattano scomode battaglie, patiscano dolorose sconfitte,così da non dover compiere la fatica di studiare, pensare, riflettere, indignarsi, agire per contrastare l'ingiustizia.
I migliori in Italia assai di rado riescono a pervenire alle alte cariche, a prendere decisioni per il bene del nostro Paese, perché il nostro attuale sistema premia e incoraggia l'ignorante, il mediocre, il lacché... può non indignare, questo? Agli Italiani manca il senso dello Stato, della Cosa Pubblica, sono troppo individualisti, sono dei cittadini immorali e miserabili. Quel che mi colpisce maggiormente è il frequente parlare dello Stato come se fosse altro da noi, quasi fosse un'entità metafisica, a tal punto viene sentito come estraneo. Ecco perché viviamo una fase di decadenza, che è principalmente culturale e morale.
Quando tutte le persone arriveranno, come lei, alla conclusione che non vale la pena di arrabbiarsi, e quindi di agire,che tanto non ne vale la pena, allora sarà la fine della nostra democrazia.

Paola R.

Anonimo ha detto...

Gentile Lucia,
commento la sua frase "Non sono, per me, certo degli eroi quelli che firmano appelli o partecipano a manifestazioni non consone ai loro incarichi.
Sarò fuori dal tempo ma certe cose mi fanno rabbia.Invito chi vuole a leggere questa intervista al giudice Casson che di certo berlusconiano non è.Veda signora Paola qui si dice che i cittadini devono essere uguali tutti di fronte alla legge.Bene esiste un reato, quello di omicidio colposo o danno colposo che che si configura quando c'è dimostrata imperizia, imprudenza, negligenza , ignoranza o inosservanza di norme etc..esso non si applica a tutti i cittadini.E' giusto?"

Mi sembra di capire (mi corregga se ho interpretato bene ) che lei sia contraria a una presunta "impunità" dei giudici, che a suo avviso non pagano per gli errori commessi e che non rispetterebbero quindi il principio che la legge è uguale per tutti. I Giudici, contrariamente a ciò che molti sono portati a credere, sono responsabili sia penalmente che civilmente in quanto pubblici ufficiali, perché così stabilisce la nostra Costituzione, all'art. 28Per quanto riguarda più in particolare la responsabilità civile dei Giudici, poi, la legge di riferimento è la legge 13 aprile 1988, n.117, in particolare l'art. 2 (può reperirne il testo il internet e leggerlo lei stessa).
Per quanto attiene ai procedimenti disciplinari cui i Giudici sono assoggettabili da parte del CSM, mi permetto di suggerirle la lettura del bell'articolo del Giudice Nicola Saracino, pubblicato in questo stesso blog il giorno 26 maggio 2008.
Quanto al fatto che alcuni Giudici, come ad es. la dott.ssa Gandus, ritengono di dover manifestare pubblicamente (insieme a numerosi altri magistrati, avvocati e docenti univesitari di Diritto italiani) il loro dissenso in merito a leggi che sono incostituzionali ( e per stabilirlo basta leggere la Costituzione e conoscere un barlume di diritto), rispetto la sua visione più tradizionale, ma non posso essere d'accordo con lei. Anche Falcone e Borsellino, così come pure i dott. De Magistris e Forleo, hanno espresso pubblicamente il loro pensiero, diritto costituzionale che spettava loro in quanto cittadini, per denunciare all'opinione pubblica gravi pericoli quali la caduta di tensione nella lotta alla criminalità organizzata e il tentativo, da parte della politica, di condizionare l'opera della Magistratura. Inoltre un Magistrato ha tutto il diritto di manifestare la propria contrarietà a provvedimenti legislativi che compromettono gravemente il funzionamento della macchina della giustizia, con grave detrimento per i Giudici che nel loro lavoro devono applicare proprio quelle leggi assurde e ingiuste. E a proposito di "mancanza di credibilità della Magistratura"... secondo lei, è giusto processare con grande fatica e dispendio di risorse pubbliche per falso in bilancio un imprenditore che successivamente diventa Presidente del Consiglio e fa scrivere una legge sul falso in bilancio che in pratica depenalizza questo reato mentre il proprio processo è ancora in corso?
I cittadini sovente non sanno che non ottengono giustizia proprio a causa di quelle leggi scritte da rappresentanti del popolo giuridicamente impreparati oppure, ancora peggio, in malafede (il racconto scritto recentemente dall'Avv. Andrea Falcetta rappresenta uno splendido esempio di quanto dico..)

Perdoni la sintassi non sempre impeccabile data l'ora...
La saluto e la ringrazio per il suggerimento della lettura dell'articolo del giudice Casson.

Paola R.

Cinzia ha detto...

Gent. Anonimo delle 0.42,
spero che vorrà perdonarmi per averle daro del berlusconiano, ma con tutti questi anonimi avrò fatto confusione.
Mi sembrava dalle sue parole che lei fosse un po' ossessionato dal comunismo e dai comunisti e dal momento che i berlusconiani lo sono anche più dei fascisti, ho fatto stupidamente la somma, sbagliando il totale.
In compenso io la perdono per avermi dato dell'ultrasinistra (che sinceramente non so cosa vuole dire!) solo per le mie letture, consideri che anch'io non le prendo per oro colato, mentre ai tempi del Male, come dice lei, ero giovane, ancora.

Con simpatia

Anonimo ha detto...

Gentile Sig Paola o se preferisce giudice Paola, so che per i giudici non c'è impunità ,ma questo in teoria.Per esempio ho letto di una giudice romana, credo, sotto inchiesta a Perugia con imputazioni gravi, ma se un medico non giudica gli errori di un altro medico, così non dovrebbe capitare nel caso dei giudici, non so se rendo l'idea.Il Csm è troppo schierato e credo che la Forleo stessa lo abbia potuto constatare, se non erro sulla sua pelle.Sono contenta che abbia letto con interesse le affermazioni del giudice Casson.Avrà allora ancora un pochino di pazienza se leggerà questo editoriale di Ernesto Galli Della Loggia
e questo fondo di Pierluigi Battista che sembra una fotocopia di quello che ho detto io,casalinga di Voghera con terza elementare acculturata da Emilio Fido, giorni fa.Nolenti o volenti i magistrati devono tenere conto del pubblico sentire e capire che, lungi da sfasciare il magnaccia ( un gentiluomo 'o zappatore Di Pietro...)Berlusconi (oggi un giudice ha riabilitato Saccà..) con certi comportamenti lo nutrono e pure benissimo.Quanto al diritto di dire la propria di un giudice , beh direi che la categoria ha già tanti portavoce che indispettiscono per esempio Mamncino che non si sente il bisogno di certe esternazioni che, ripeto, sortiscono l'effetto opposto a quello voluto.Per giunta una terza camera non esiste, ma esiste la Corte Costituzionale che è UNA ed una sola, che stabilisce, per legge costituzionale cosa va bene e cosa no.I magistrati si stanno facendo molto male e non lo capiscono,Scommettiamo?
Buona serata
Lucia

Anonimo ha detto...

I magistrati comprendono perfettamente di essere in difficoltà e di avere contro un'intensa campagna mediatica, che li vuole rendere invisi all'opinione pubblica presentandoli come una masnada di incapaci accaparra-stipendi, fannulloni (cfr. il caso Pinatto), affetti da delirio di onnipotenza. I magistrati che svolgono quotidianamente il loro lavoro con sacrificio e dedizione pagano le conseguenze di scelte inopportune di altri colleghi oppure della condotta poco cristallina del CSM, e sono insultati e minacciati dai potenti di turno.
Non c'è proprio nessuna Scommessa da vincere. Qui perdiamo tutti.


Paola R.

Anonimo ha detto...

p.s.: il CSM può per legge (legge 24-3-1958 n. 195) fornire pareri, anche non richiesti, al Ministro di grazia e giustizia, in merito all'organizzazione e al funzionamento della giustizia).


Paola