sabato 7 giugno 2008

Mi sfugge qualche passaggio … Dubbi e perplessità di un giovane magistrato.

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di Marco Bisogni
(Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa)



Mi chiamo Marco Bisogni, sono uno degli ultimi uditori giudiziari in circolazione, lavoro da circa due anni alla Procura di Siracusa in attesa di essere nominato magistrato di Tribunale e finora ho ritenuto di limitarmi a leggere le mail scambiate dai colleghi più anziani sulle diverse mailing list (segretamente invidiando chi, magari in uffici meno disastrati di questo, riesce a partecipare con costanza ai diversi dibattiti …).

Ho frequentato in punta dei piedi la vita associativa, prima a Roma e poi qui in Sicilia nella profonda convinzione che, prima di parlare, bisogna conoscere e capire (del resto è questa, ritengo, l’essenza del mio lavoro), ma ormai penso di dover accettare la mia limitatezza intellettuale e porre pubblicamente i miei interrogativi.


L’Associazione Nazionale Magistrati.

Conosco personalmente e apprezzo l’attuale presidente dell’ANM (Palamara), ho votato per lui pur non essendo iscritto ad Unicost e con entusiasmo ho assistito dopo le elezioni, alla formazione di una giunta di quarantenni finalmente pronta ad affrontare le tante questioni sul tappeto (qualcuna sollevata l’anno scorso in un convegno a Palermo durante un convegno pieno di bei propositi “i giovani e la magistratura” o qualcosa di simile).

Ho poi però seguito con crescente perplessità il moltiplicarsi degli “auspici” presenti nei comunicati ciclicamente inviati dalla Giunta e il silenzio che l’ANM ha mantenuto su questioni che a me sembravano clamorose.

Non ho compreso, ad esempio, perché mai, a seguito della sentenza TAR sui posti al massimario, l’ANM non abbia condannato l’operato del CSM “auspicando” almeno una cessazione delle lottizzazioni dei posti direttivi, semidirettivi e fuoriruolo (la traccia era già scritta: bastava ricalcare quanto scritto dai colleghi amministrativi).

Non ho compreso poi perché la nuova giunta (a proposito, ma perché MD è entrata in giunta subito dopo le elezioni politiche nazionali?) non abbia chiarito il “reale svolgimento dei fatti” (*) in merito alla vicenda Saladino di cui l’ex presidente Luerti faceva cenno nel suo discorso di commiato dal consiglio direttivo.

Perché tale “reale svolgimento di fatti” non è mai stato comunicato alla collettività degli iscritti all’ANM che hanno visto il proprio Presidente ritirarsi dalla scena?

Non ho compreso inoltre perché l’ANM non abbia criticato con forza le esternazioni preventive della prof.ssa Letizia Vacca sul caso De Magistris.

Prescindendo dal merito, infatti, mi sembra doveroso pretendere dal giudice disciplinare l’equilibrio minimo richiesto ad ogni magistrato soprattutto se, proprio la mancanza di equilibrio, diventa uno dei criteri di valutazione delle incolpazioni disciplinari (questo punto è solo causalmente vicino al precedente …)


Il caso De Magistris

Sul caso De Magistris ammetto di essere stato vittima di una personale superficiale disinformazione.

Durante i mesi “caldi” della vicenda mi sono adagiato su posizioni diffuse tra molti, fondate sulla sommaria lettura di giornali ed ho ritenuto che il collega fosse un soggetto sopra le righe, in cerca di facili clamori, la sua vicenda mi ha emotivamente solo sfiorato.

Recentemente ho passato una settimana in malattia e mi sono portato del materiale sulla vicenda.

Ho cominciato così a leggere la sentenza disciplinare pronto a trovare chissà quali nefandezze giuridiche da parte del collega ed invece mi sono imbattuto nella compiuta descrizione del progressivo smarrimento di un magistrato lasciato a lavorare privo di riferimenti in un contesto difficile ed inquinato.

Ho deciso di iniziare la lettura da una delle incolpazioni che, vista sui giornali, mi aveva indignato (in quanto PM): la mancata richiesta di convalida di più di 30 fermi!!!!

Ho però scoperto che:

1. il fermo nasceva dalla circostanza che, presso l’ufficio delle indagini preliminari, giaceva inevasa la richiesta di misura cautelare ordinaria e che gli indagati avevano manifestato elementi di nuova forte pericolosità;

2. la mancata richiesta di convalida era in realtà il mancato inserimento, nel provvedimento tempestivamente inviato al GIP della dicitura “il PM chiede la convalida del fermo”: si trattava in altri termini di un mero errore materiale;

3. il GIP di Catanzaro (diversamente da quelli che, nel resto d’Italia, avevano ricevuto la stessa richiesta) aveva ritenuto di non convalidare e di non applicare alcuna misura attesa la “mancata richiesta di convalida”.

Non so voi, ma io, in quest’ipotesi, il procedimento disciplinare non l’avrei fatto a De Magistris.

Ho poi proseguito sulle altre incolpazioni, ma credo che, ormai, le mie riflessioni siano superate dalla richiesta di archiviazione dei colleghi di Salerno.

Ebbene a questo punto spererei che l’ANM spenda un “auspicio” a che situazioni del genere non si ripetano più, magari criticando i criteri di scelta dei capi degli uffici e l'isolamento in cui alcuni di noi si trovano in determinate aree del paese ...


I magistrati in tirocinio

Sono personalmente contento che i nuovi colleghi non debbano svezzarsi come molti di noi in Procura o in altri uffici monocratici.

Come cittadino sono anche più sereno però non capisco: chi verrà nelle Procure?

Chi coprirà le drammatiche scoperture che già ci sono qui in Sicilia?

Chi cambierà, magari a 40 anni, regione deportando tutta la famiglia ad Enna o a Gela?

Ho seguito con grande attenzione il dibattito al CSM sui posti da bandire nell’imminente bollettone (“mettiamo a concorso solo posti da PM”, “no, da PM e da Giudicanti ma in sedi poco ambite”, “no da PM e da Giudicanti anche in sedi ambite”), ma in realtà mi sarei aspettato un bando come tutti gli altri e poi la constatazione che, con questa geografia giudiziaria è impossibile garantire a trecento nuovi entrati (e poi ad altri trecento e poi ad altri cinquecento!) solo posti in collegio penale o con funzioni civili.

Mi sarei aspettato una trattativa serrata su questo, magari uno sciopero, e invece …

A proposito speravo che almeno si attendesse il 12 giugno prima di pubblicare il bollettone in modo da consentire la partecipazione anche agli uditori giudiziari del DM 2004 che vedranno, invece, i più giovani magistrati in tirocinio da subito in sedi e funzioni per le quali molti di noi avrebbero dato un braccio al momento della scelta (e con stipendi più alti … quando si dice la sfiga …).

Ebbene giovedì prossimo parteciperò nuovamente ad un congresso dell’ANM con la speranza di sentire finalmente qualche risposta …

_____________


(*)
Nota della Redazione: L’espressione “reale svolgimento dei fatti” è tratta dal comunicato con il quale la Giunta Esecutiva dell’ANM ha comunicato le dimissioni del Presidente Luerti, affermando del tutto genericamente che egli avrebbe spiegato, appunto, il “reale svolgimento dei fatti” che lo hanno coinvolto e in relazione ai quali si è dimesso, senza, però, purtroppo, a tutt’oggi fare conoscere questo “reale svolgimento dei fatti” a tutti i magistrati che non fanno parte della Giunta Esecutiva dell’ANM.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho già esposto a Marco Bisogni il mio apprezzamento per il suo intervento in una m.l. nella quale era stato diffuso.
Lo ripeto, rinnovando l'augurio che sia la magistratura più giovane ad esigere il cambiamento di uno stato di cose che i colleghi più anziani, purtroppo, e me compreso, hanno la responsabilità di aver creato o quantomeno di non essere riusciti a risanare.

Anonimo ha detto...

Povero Marco, giovane magistrato con gia' tante domande e tanti dubbi( la limitatezza intellettuale non la accetto preferendo l'espressione " mancanza di esperienza :-) )

Le risposte a quelle domande le potrai trovare grazie a persone piu' "navigate" come i colleghi che scrivono su questo blog ( ma anche al di fuori di esso)

Da parte mia, semplice cittadino, l' augurio di una carriera brillante e densa di soddisfazioni e una preghiera: rimani un magistrato "pulito" al solo servizio della giustizia.. noi cittadini,ne abbiamo davvero bisogno.

A Gabriele invece dico che i cambiamenti non hanno un'eta' dunque anche i meno giovani ( senza offesa) devono parteciparvi fornendo alle nuove leve quel bagaglio di esperienza e saggezza maturato in tanti anni di duro lavoro

Auguri di cuore

Anonimo ha detto...

caro Marco, complimenti e grazie per il tuo intervento!

i tuoi interrogativi sono anche i miei e penso anche di tanti altri colleghi più silenziosi

credo che sia importante che ciascuno faccia sentire la propria voce, affinchè chi avrebbe dovuto dare delle risposte ed è invece rimasto in silenzio - sperando che quei pochi "romp . . . " la smettessero di continuare ad assillare tutti sempre con le stesse domande - sappia che questi interrogativi sono di tanti, giovani e meno giovani, che si pongono di fonte a certe vicende senza pregiudizi e con un pò di senzo critico!!

quindi . . . grazie ancora!

Stefania Barbagallo
Procura Minori Catania

Anonimo ha detto...

Marco anche mio figlio voleva fare il magistrato, tante belle illusioni, aiutare la gente, essere giusti ecc ecc, poi quando con me ha visto il caos della giustizia ha cambiato facoltà, non si possono avere ideali, qui noi cittadini con questo sistema giudiziario subiamo soltanto......siamo solo dei numeri, a volte mi chiedo se siamo in troppi e queste lungaggini siano un mezzo x sfoltire i più deboli come me,vedi, io non prendo gli alimenti da più di 4 anni alimenti stabiliti dal giudice della separazione, il mio ex noto professionista vive di rendita e se la ride, io e mio figlio intanto mangiamo cose scadute, che troviamo nei cassonetti, io vado a lavare i piatti nelle osterie del paese quando non ho dolori alle mani. mi arrangio facendo anche di peggio, ho 62 anni, non ho pensione e c'è da ridere non ho ancora neppure la data dell'udienza x mancati alimenti, anche i miei avv non sanno spiegarsi come mai, forse è perchè in questa società contano solo i cittadini di serie A? eppure io stò in lombardia non a Gela, quindi vede tutti abbiamo la nostra croce lei con i suoi dubbie i suoi perchè, io con le mie certezze di cittadina completamente ignorata dalla giustizia, se fossi una bestia forse sarei più considerata e pensare che viviamo nell'era della tutela delle donne, dei minori ecc ecc , ma io mi chiedo invece di parlare tanto si potrebbe agire onestamente di più ,qui ti ascoltano solo a postriori (se sei diventata un cadavere) allora tutti in tv ,con l'avv schomwen che dice, si sapeva, aveva chiesto aiuto a tutti, ma siamo in italia chiudono le stalle quando i buoi sono scappati e purtroppo al primo posto c'è l'ingiustizia della giustizia, augurissimi x la sua carriera speriamo c'è bisogno di gente giovane che si faccia delle domande, che abbia degli ideali ,
che creda fermamente che siamo tutti uguali e che eserciti il suo ruolo veramente con etica morale e giustizia


Emilia Gussago Brescia