di Marco Travaglio
(Giornalista)
da L’Unità dell’11 giugno 2009
Mentre il presidente del Consiglio definisce «grumi eversivi» e «nemici politici» i giudici che han condannato il suo amico David Mills per essere stato corrotto da lui, impunito e impunibile per Lodo ricevuto; mentre racconta che suo padre, grande educatore, «mi diceva sempre: se vuoi far del male al prossimo devi fare il delinquente, o il pm, o il giornalista»; mentre impone alle Camere di abolire, senza discutere, le intercettazioni e la cronaca giudiziaria; mentre il procuratore di Napoli sottrae al pm titolare, avoca a sé e stralcia le indagini sul sottosegretario Bertolaso per la truffa dei rifiuti «per non intralciare l’azione del governo»; mentre il procuratore di Verona che indaga sui nazisti viene pestato in strada dai nazisti;
mentre partiti mandano al Parlamento europeo 4 pregiudicati e una decina di indagati, anche per mafia; mentre la Procura di Roma si arrampica sugli specchi per far archiviare il caso Berlusconi-Saccà e sequestrare per «violazione della privacy» le foto che ritraggono il premier con nani e ballerine aviotrasportati su aerei di Stato; mentre non si trova quasi più nessun pm che indaghi sui potenti o protesti contro le leggi che lo disarmano; mentre l’Anm non osa neanche pronunciare la parola «sciopero» e il Csm si dedica a cacciare anziché a difendere le poche toghe scomode superstiti; ecco, mentre accade tutto ciò, il capo dello Stato va al Csm e denuncia il «comportamento impropriamente protagonistico» di certi magistrati e gli «elementi di disordine e tensione che purtroppo si sono clamorosamente manifestati in talune procure».
Magari.
8 commenti:
Giusto ieri al tg1 hanno parlato della dimissione di 4 membri del CSM e del libro di stefano Liviadotti di cui parlava ieri Saracino....
Un film già visto.
Mentre il CSM si apprestava solerte a trasferire i magistrati di Salerno (17 e 19 gennaio 2009), mettendo una pietra tombale sulle indagini di De Magistris, Napolitano andava in Calabria (15 e 16 gennaio 2009) a dire ai giovani: "Reagite alla 'ndrangheta" e "Contiamo su di voi per garantire la crescita della coscienza civile e la cultura della legalità".
Oltre il danno, la beffa!
attenzione, però, non parliamo di magistrati o di giornalisti, cerchiamo di parlare di persone. perchè qualcuno ha tirato la corda e il troppo ha generato il mostro, che, è vero, non piace a nessuno, ma chi è causa del suo male pianga se stesso.
Da un colloquio telefonico avuto circa un'anno fa,col v. consigliere del Presidente della Repubblica per " Gli affari dell'amministrazione della giustizia" prof. Romei, apprendevo che il Quirinale riceve circa QUATTRO MILA esposti l'anno.Considerato che la quasi totalità di quanti vorrebbero fare esposti del genere, rinunzia per motivi di ovvia prudenza,è agevole calcolare la portata del problema,ovvero l'estensione del malcontento popolare nei confronti della giustizia.Le espressioni del Presidente della Repubblica sono pertanto sicuramente influenzate da tale realtà. Purtroppo tale marea di malcontento, che negli ultimi anni monta inesorabilmente, è causa di circostanze spesso poco condivisibili.Accuse di magistrati fannulloni che rubano un'alto stipendio,proposte di verifica della preparazione con concorsi per l'avanzamento della carriera,accuse generiche rivolte all'itera categoria,sono metodiche insipienti di affrontare i gravissimi problemi della giustizia! E' come se durante un'emergenza gravissima in sala operatoria, qualcuno mi dicesse che il malato ha un callo in un dito del piede che gli da fastidio. In realtà la stragrande maggioranza dei magistrati lavora molto più di quanto deve per obbligo.Molti sono di profilo professionale elevato,DATO QUESTO, CHE E' POSSIBILE VERIFICARE DALL'ESAME DEI PROVVEDIMENTI CHE EMETTONO,alcuni veramente, pagine raffinate di autentico Diritto.Purtroppo in molti ritengono di essere fatti di sostanza metafisica e ritengono impossibile che possano essere soggetti alle leggi umane,cioè che innevitabilmente in ossequio alle percentuali ,anche fra loro deve poter essere presente la quota marcia.Quando qualcuno di loro viene arrestato,pensano ad una cosa fuori dal comune, un'eccezione irrilevate comunque segno della notevole efficienza dei loro sistemi repressivi del male .E' ciò che fa inbelvire i cittadini, i quali invece pensano che si tratti di elementi tanto arroganti da rompere la rete protettiva che alla perfezione li protegge e farsi arrestare. I magistrati sono fatti di sostanza umana e anche loro sono soggetti alla percentuale di criminalità che caratterizza la specie umana,con l'aggravante che appartenendo a categorie a carattere etico come i preti,i medici ecc., i loro crimini sono infami. Purtroppo una sparura minoranza di criminali,forse addirittura inferiore alla percentuale fisiologica,riesce ad appannare l'intero ordine giudiziario,ciò in quanto la maggioranza non riesce ad idividuarli ed isolarli! Credo che per ciascuno di noi, inesorabilmente, sia giunto il tempo di fare qualche cosa,anche picola ,infinitesimale. Il mare è composto di piccolisime gocce.
Mi scrive recentemente un'alto magistrato,di quelli addentro ai tanti misteri che affligono il nostro Paese,riporto fedelmente il testo " LIBERARE IL MONDO DALL'INGIUSTIZIA E' UNA IDEA TANTO IMPOSSIBILE E PAZZA CHE POTREBBE ANCHE RIUSCIRE! FORZA! DA PARTE MIA VORREI CHE NESSUNO FOSSE MAI VITTIMA DELLA MIA INGIUSTIZIA. UN ABBRACCIO E IN BOCCA AL LUPO!"
e allora
Si
Forza!!!!!!!
Forza!!!!
Da LA STAMPA.it, circa il comunicato del Quirinale, di questa sera si legge anche: «È convinzione del Presidente della Repubblica che sui molteplici problemi relativi allo stato attuale dell’amministrazione della giustizia e alla sua riforma si imponga finalmente un franco e costruttivo confronto, nelle sedi appropriate, tra tutte le istanze istituzionali interessate, nel reciproco rispetto. Il libero scambio di opinioni, e l’espressione di divergenze sulle soluzioni da adottare - conclude il comunicato non dovrebbero dar luogo a contrapposizioni esasperate né interferire nella fase delle decisioni che spettano al Parlamento».
Come si può lasciar credere che il Parlamento è il luogo di specchiata virtù costituzionale, quando la composizione rappresentativa nello stesso è stata stravolta da una legge definita “porcata”, da coloro che l’hanno concepita e approvata. La configurazione del Parlamento prevista dalla Costituzione del 1948 è ben altra cosa da quella scaturita a seguito di “inciuci” parlamentari con legiferazione ordinaria.
Oggi sembra addirittura disdicevole sottoporre la “legge porcata” al giudizio della Corte Costituzionale poiché potrebbero verificarsi conseguenze peggiori del male. Il referendum abrogativo incombente, sembra confermare il “cul de sac” nel quale siamo finiti.
Stefano
Genova
Come può Pinocchio ascoltare le raccomandazioni di babbo Geppetto mentre Lucignolo gli indica la carrozza per raggiungere il paese dei balocchi
L'articolo può sembrare di fatti legati tra loro da un filo sottile. Tale filo però ha risvolti inquietanti
Stefano
Genova
Rispondo a Francesco Grasso:
mi è piaciuto molto il suo commento, tutto, ma soprattutto il riferimento alla possibilità per tutti di agire.
Ogni giorno operando nel settore giusitizia, assisto a piccole e grandi infamie.
La mia prima forma di contestazione è anche, insieme ad altre iniziative, l'indignazione.
Ogni volta mi indigno , protesto, lamento, contesto, scrivo.
Anche frequentare questo blog, divulgarne i contenuti, scrivere identificandosi con i propri dati e con la professione che si svolge (proprio perchè relativa al mondo giustizia), è una forma di protesta.
grazie a francesco grasso, al Dott.Felice Lima e, a tutti coloro che hanno ideato questo spazio e che lo arrischiscono ogni giorno on i loro commenti
Avv. giovanna Bellizzi
A fine gennaio 2008, Travaglio scriveva:"Sembra incredibile, ma a inaugurare l'anno giudiziario a Potenza c'è ancora il PG indagato..." . Infatti, è ancora lì: venerdì l'ho visto girare nel tribunale e mi dicono che è in servizio. "Mentre" il giorno prima
si leggeva, POTENZA - "Non c’è pace per i carabinieri".
Dopo una stagione di «veleni» che ha scosso il Palazzo di Giustizia di Potenza con l’iscrizione nel registro degli indagati di numerosi appartenenti all’Arma, tra cui anche vertici sovraregionali, una nuova «scossa» (qui non c'entra D'Alema) sembra allontanare l’ipotesi di una normalizzazione. Tre provvedimenti
disciplinari con richiesta di trasferimento sono stati attivati nei confronti di due sottufficiali e un militare appartenenti all’Arma e in servizio presso il Tribunale.
L’accusa è di non aver rispettato l’ordinamento gerarchico nella conduzione di alcune indagini, ossia di non aver riferito ai superiori sulle attività poste in essere. Due degli appartenenti all’Arma coinvolti erano stretti collaboratori della Pm trasferita nell'autunno scorso(che consultava la cartomante...!) che avrebbero, negli anni, collaborato in modo attivo a diverse indagini.
10 mesi fa De Magistris chiudeva l'inchiesta Toghe lucane”. Tra i 33 indagati politici e carabinieri. Una cupola giudiziaria.
«Condizionavano le pubbliche amministrazioni e interferivano sull’Ordine giudiziario, sul Csm e sul ministero». Ed io che pensavo di rivolgermi al comandante della
Basilicata per segnalare alcuni soggetti del mio circondario che agiscono "autonomamente". Come, peraltro, avrei proposto un
ricorso in appello...nel tribunale con tutti i vertici giudiziari indagati per fatti inerenti il loro ruolo? Ma ciò che più
colpisce è la relazione sentimentale di due magistrati, un PM e un giudice, che hanno contestato la violazione della
privacy?; storia (ben nota al PG)ch, però, il CSM ha ritenuto di essere pertinente al caso in quanto incompatibile per un giudizio di merito sereno e imparziale!
Il dr Bruno Tinti, sul suo blog, scrive: "...persino nelle fiction ad apparire come eroi sono i
poliziotti e i carabinieri. Il giudice è quello che “rompe”, un imbecille che non lavora o arriva sempre in ritardo"... "Lascio perché è sempre più difficile fare il magistrato. Sono allo studio riforme legislative che ridurranno i pm a puri dipendenti del ministero di Grazia e Giustizia. Ho sempre fatto il PM in modo del tutto imparziale. Questo però presto diventerà impossibile...il lodo Alfano, la riforma delle intercettazioni e il bavaglio all’informazione; e che si appresta a sottrarre al PM la disponibilità della Polizia Giudiziaria e la possibilità di iniziare autonomamente un’indagine;".
A quanto gli/i "as-servitori" dello Stato, se hanno anticipato Alfano, sono dei precursori.
Condivido la posizione dell'avv. Bellizzi e quindi l'analisi (impietosa) di Grasso. E vorrei concludere con una nota positiva a beneficio (a meno che non sia uno spot a sfondo elettoralistico) dei componenti della ex giunta regionle di Csx, processati e assolti nel primo grado, che hanno dichiarato di voler rinunciare alla prescrizione, e chiedono il giudizio d'appello. Mah!
La buona notizia è che L'Idv con De Magistris in Basilicata ha realizzato il 12,34% a fronte del 10,02% della Circ.ne merid. e del 7,50% nazionale!
Posta un commento