Pubblichiamo un comunicato stampa diffuso dalla Giunta Distrettuale di Napoli dell'Associazione Nazionale Magistrati sull'aggressione alla magistratura posta in essere da molti deputati nella seduta del Parlamento nella quale il Ministro Mastella ha comunicato le sue dimissioni.
"ll dibattito alla Camera del 16 gennaio lascia sgomenti i magistrati del distretto della Corte di Appello di Napoli e motiva l'espressione di una convinta solidarietà nei confronti dei colleghi di Santa Maria Capua Vetere, la cui autonomia e integrità mai è stata messa in discussione e che sono stati attaccati nell'esercizio delle funzioni che l'ordinamento loro assegna.
Le suddette dichiarazioni, che alla fine hanno riguardato l'intera magistratura, tradiscono in tutta la loro gravità l'atteggiamento che ha gran parte della classe politica nei confronti del potere giudiziario, come pure l'aspirazione ad un controllo di legalità condizionato e parziale, non sottoposto solo alla legge, come invece recita la Costituzione.
Nel giro di pochissimi giorni abbiamo assistito a inaccettabili attacchi provenienti dal mondo politico: prima lamentando l'immobilismo investigativo in Campania sulla questione dei rifiuti e poi accusando di pregiudizio e malafede l'azione giudiziaria nei confronti di amministratori della cosa pubblica.
Siamo stati così delegittimati due volte con interventi di segno contrario!
Si è persino gridato all'emergenza democratica laddove la vera emergenza è nella delegittimazione di un Potere dello Stato, quello giudiziario, da parte di un altro Potere.
I magistrati sono soggetti soltanto alla legge.
Che la Politica si assuma la responsabilità di una legge che escluda dalle indagini politici e pubblici amministratori. I magistrati la rispetteranno.
La Giunta dell'A.N.M. auspica che il C.S.M. adotti tempestivamente gli interventi necessari per la tutela dei colleghi interessati e della magistratura tutta"
"ll dibattito alla Camera del 16 gennaio lascia sgomenti i magistrati del distretto della Corte di Appello di Napoli e motiva l'espressione di una convinta solidarietà nei confronti dei colleghi di Santa Maria Capua Vetere, la cui autonomia e integrità mai è stata messa in discussione e che sono stati attaccati nell'esercizio delle funzioni che l'ordinamento loro assegna.
Le suddette dichiarazioni, che alla fine hanno riguardato l'intera magistratura, tradiscono in tutta la loro gravità l'atteggiamento che ha gran parte della classe politica nei confronti del potere giudiziario, come pure l'aspirazione ad un controllo di legalità condizionato e parziale, non sottoposto solo alla legge, come invece recita la Costituzione.
Nel giro di pochissimi giorni abbiamo assistito a inaccettabili attacchi provenienti dal mondo politico: prima lamentando l'immobilismo investigativo in Campania sulla questione dei rifiuti e poi accusando di pregiudizio e malafede l'azione giudiziaria nei confronti di amministratori della cosa pubblica.
Siamo stati così delegittimati due volte con interventi di segno contrario!
Si è persino gridato all'emergenza democratica laddove la vera emergenza è nella delegittimazione di un Potere dello Stato, quello giudiziario, da parte di un altro Potere.
I magistrati sono soggetti soltanto alla legge.
Che la Politica si assuma la responsabilità di una legge che escluda dalle indagini politici e pubblici amministratori. I magistrati la rispetteranno.
La Giunta dell'A.N.M. auspica che il C.S.M. adotti tempestivamente gli interventi necessari per la tutela dei colleghi interessati e della magistratura tutta"
8 commenti:
A.N.M non siete più credibili un comunicato così dovevate farlo a suo tempo in favore di De Magistris e della Forleo adesso e troppo tardi.
Hai tristemente ragione
L'impunità è già diventata da tempo
la prassi politica in questo Paese:
dopo l'anomia c'è solo il caos in vista.
Se Ma-stella, il guarda-sigilli ,con le sue performance ultime, è diventato la stella polare del diritto positivo ceppalonico, bisognerà rimettere in discussione tutta la nostra cultura giuridica,
e conformarsi repentinamente ai suoi già emessi diktat rivolti a porre i sigilli al parlamento ("con me ho è la crisi" disse il tengo i sigilli ad interim).
Chi lo dice al prof. Sartori che deve riposizionarsi rispetto alle sue convinzioni concernenti i modelli elettorali e costituzionali dopo le innovazioni introdotte d'imperio dal nostro "re Solone"?
La staffetta ai "sigilli" tra indagati è ineguagliabile.E' da esportare, compresa la previsione dello scambio in corso d'opera e dopo
la riacquisita "abilitazione" a guardare i sigilli al Parlamento. Questo ancora una volta si lascerà irrradiare della luce riflessa della prassi ceppalonica del diritto, ma
anche nella sanità, appreso che
si arroga il diritto e la competenza di selezionare i primari
secondo i suoi criteri d'eccelenza
ipercritici, sempre
disinteressatamente e con spirito di servizio.
Non si è sentito per nulla il presidente Napolitano, che è anche presidente dell'iperdelegittimato CSM, dire una sola parola a rintuzzare le ridicole asserzioni complottistiche del signor Mastella ... condivide anche lui, forse?
Purtroppo ANM e CSM hanno commesso tanti e tali errori a difesa di magistrati che ne combinavano una più di Bertoldo (risultando regolarmente assolti da sezioni disciplinari molto più indulgenti, e anche meno zeppe di gente in possibile conflitto d'interessi, per fatti cento volte più gravi di quelli addebitati a De Magistris) che ormai la loro credibilità è ridotta a zero.
Le famose "pratiche a tutela" del CSM non sono affatto paventate, quelli della casta se la ridono, oppure intingono la penna nel veleno per qualche articolaccio sui soliti giornalacci.
E se un tempo un'intera parte politica (la sinistra) e una parte significativa della destra (AN) insorgevano contro questi attacchi, oggi rimangono solo Di Pietro e i Verdi.
E' triste ...
Chiacchiere , queste chiacchiere non servono a niente,quando metterete sotto inchiesta il novanta percento dei politici e amministratori italiani allora forse avrete risolto qualcosa.
ATTENTI A RICHIEDERE LEGGI CHE ESCLUDANO DALLE INDAGINI I POLITICI!!! NELL'ATTUALITA', CON UN GOVERNO COSTRETTO A SOPRAVVIVERE GRAZIE A ALL'UDEUR, MASTELLA POTREBBE CHIEDERE ANCHE QUESTO. E, LOR SIGNORI, PER UN GIORNO IN PIU'IN POLTRONA, ESAUDIRANNO L'ESPLICITA VOLONTA' CEPPALONICA MA ANCOR PIU' LA LORO, NON MOLTO IMPLICITA.
bartolo iamonte
C'e' un aspetto ancor piu' triste, le dichiarazioni di Luerti, Presidente della giunta monocolore Unicost dell'ANM, sinistramente simili a quelle dalla sig.ra Vacca : "Non siamo corporativi, ne' autoassolutori. Quando ci sono magistrati da punire (cattivi, cioe', n.d.r.), il CSM interviene senza remore, come il caso De Magistris insegna".
Insegna a chi?
Avevamo ragione allora a pensar male, ossia ad intravedere nella sentenza De Magistris una punizione esemplare per fatti di cui sinceramente ancora ci sfugge il rilievo disciplinare, specie considerando le gesta di altri mariuoli graziati ed ancora assisi nelle loro prestigiose sedi....
L'unico che ancora credeva nella equita' e correttezza della disciplinare del CSM era forse solo il povero ingenuo De Magistris, che ora fanno passare come un esaltato che non ha ancora capito in che consiste fare il magistrato (cosi' ha detto la Procura Generale, sostenendo una tesi da brivido : i magistrati sono mestieranti, guai a considerarla una missione!).
Sara' per questo che nella scuola, che certi buoni maestri e professori consideravano un tempo una missione, oggi le cose vanno come vanno; e nella sanita', neanche a parlarne (abbiamo visto come si fa a diventare primari ed a lasciare dietro di se' qualche innocente caduto), nelle forze dell'ordine (Speciale docet) ed in molte cariche pubbliche, un tempo onorifiche missioni a vantaggio della collettivita' ed oggi "mestieri" assai ben pagati, da arrotondare comunque con sotterfugi vari a vantaggioi proprio e dei propri sodali!
E poco e' importato al supremo "autonomo" collegio che De Magistris non avesse sbagliato neanche un po' a mettere in guardia sulle societa' che drenano incarichi e finanziamenti pubblici, tutte affollate degli stessi personaggi, presi dalla politica, dalla magistratura, dalle istituzioni, come dimostra la lunga ordinanza del GIP samaritano.
Anzi, credo proprio che la sterzata dell'indagine di S. Maria Capua Vetere nelle immediatezze del giudizio disciplinare abbia convinto quel collegio (di cui altrove e' stata ben evidenziata la "terzieta'"...) che bisognava essere piu' severi di quanto non fosse stata la stessa Procura Generale della Cassazione, presieduta dal pur riconoscente Delli Priscoli.....
E poi anche il Guardasigilli "interinale" ha qualche conto in sospeso con il PM catanzarese, o no?
Vista cosi', la scena non sembra lasciare molte illusioni.
Mi chiedo solo (ma e' retorica, perche' questo varrebbe purtroppo anche per i rappresentanti del popolo in Parlamento), ma questi sindacalisti qui dell'ANM, chi li vota?
Se vale la regola che i rappresentanti riproducono fedelmente i rappresentati, tanto vale chiuderla, la giustizia....
"Se vale la regola che i rappresentanti riproducono fedelmente i rappresentati, tanto vale chiuderla, la giustizia...."
... te ne sei accorta soltanto ora ?
Ci sarebbero altre due soluzioni:
1) Emigrare, anzi, "migrare", come si usa dire oggi;
2) Lasciar giudicare taluni da talaltri: magari si compensano vicendevolmente !
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