giovedì 17 gennaio 2008

Magistratura Democratica sul "caso Mastella"

Riportiamo qui il comunicato stampa diffuso ieri da Magistratura Democratica sul “caso Mastella”.

Per chi ancora continua a cercare di “etichettarci” in qualche modo, ribadiamo che il “blog” non è espressione e non aderisce ad alcuna corrente e/o gruppo.

Abbiamo pubblicato e pubblichiamo scritti di qualunque provenienza di magistrati iscritti a qualunque corrente e non iscritti a nessuna.


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Ancora una volta, è il coinvolgimento personale l'occasione scatenante per riaccendere lo scontro tra politica e magistratura: la novità sta nel fatto che oggi è il Ministro della Giustizia a denunciare, al Parlamento ed all'opinione pubblica, il "tiro al bersaglio", la "caccia all'uomo", l'"autentica persecuzione umana", non solo da parte dei singoli magistrati che oggi procedono ma da parte di un "pacchetto di mischia giudiziaria", che esercita il suo potere irresponsabilmente, per "un'opera di demolizione eterodiretta" tesa a scardinare il sistema di potere.

Il senatore Mastella non parla solo da indagato e da congiunto di indagati: il senatore Mastella è il Ministro Guardasigilli, a cui è affidata la responsabilità politica di un sistema che appunto si fonda su un potere giudiziario diffuso, cui è demandato il controllo di legalità sulle azioni di chi agisce in questo Paese. Dimentica che il potere che egli violentemente attacca davanti al Parlamento non è certo incondizionato, ma sottoposto ad una serie rigorosa di controlli e di garanzie che sono il giusto completamento dell'indipendenza dell'ordine giudiziario.

Non sposiamo nemmeno oggi – non l'abbiamo mai fatto – difese aprioristiche o chiusure corporative: proprio per l'importanza dei principi e dei valori in gioco, indipendentemente dalla collocazione sociale degli indagati, è giusto richiedere a chi ha il potere di limitare la libertà altrui, rigore, rispetto delle regole, professionalità ed equilibrio.

Ma le espressioni scomposte e delegittimanti usate dal Ministro, e la compatta ed unanime reazione della politica di fronte alle sue dimissioni – peraltro doverose – sono l'indice preoccupante di un'insofferenza generale ed indiscriminata ad ogni occasione in cui si esercita quel potere di controllo di legalità che alla magistratura la Costituzione affida; sono il segnale di una volontà comune di contrapposizione prima e di intimidazione poi, che già in altre occasioni si è manifestata e che abbiamo sempre denunciato e che continueremo a denunciare, convinti come siamo che il magistrato è e deve restare assoggettato soltanto alla legge.

Torino, 16 gennaio 2008

Il Segretario generale
Rita Sanlorenzo

10 commenti:

salvatore d'urso ha detto...

Si sta forse annunciando la fine della seconda repubblica (delle banane)?

Intanto i disonesti politici non demordono e continuano sempre sulla stessa strada a quanto pare.

De Magistris intanto da tutto questo dovrebbe trarne giovamento e magari di poter riavere l'inchiesta "Why Not" e regalare al ministro Mastella un prolungamento del soggiorno in uno dei tanti alberghi carcerari messi a disposizione dallo Stato Italiano.

Anonimo ha detto...

Che abbino il coraggio di fare un po' di autocritica e di assumersi la dovuta responsabilità dei gravi episodi cui sono stati oggetto il Ministro della Giustizia e la sua famiglia.
Prima di Mastella le dimissioni più dovute sono quelle di Prodi.
Gli italiani vogliono capire quali siano state le motivazioni che hanno indotto lo stesso Prodi ad affidare il dicastero della Giustizia al segretario di un partito che per raggiungere appena l'1 % di suffragi a livello nazionale è costretto a raggiungere il 12-13 % in quei territorio dove la collusione tra criminalità e politica è di elevato indice di connubio. Per non aggiungere che in alcuni casi, già al momento della formazione dell'attuale governo, lo stesso è stato provato da inchieste della magistratura.
È agghiacciante constare la superficialità con cui la classe dirigente nazionale tratta il dramma che interessa l'intero meridione d'Italia.
Grazie, bartolo iamonte

salvatore d'urso ha detto...

12:44 Mastella: "La politica è morte e resurrezione"
"La politica è anche questo, è una morte e una resurrezione". E' quanto afferma Clemente Mastella, rincuorando i suoi fedelissimi: "Amici dell'Udeur - dice il Guardasigilli dimissionario - non vi sconfortate".



12:42 Mastella: "Sono come la Repubblica di Venezia: serenissimo"
"Io sono esuberante, un passionale, uno che anche dice le parolacce in tv ma mi sono sempre dimostrato un grande perdonista, sono come S. Girolamo. E al procuratore di S. Maria Capua Vetere voglio dire che, nonostante la tegola addosso, sono di un'infinita serenità...sono come la Repubblica di Venezia, sono la 'Serenissima'". Così l'ex ministro Clemente Mastella.

12:41 Mastella: "E' crisi del sistema, non del governo"
"E' la crisi del sistema, non del governo". Lo afferma il leader dell'Udeur Clemente Mastella. Mastella si difende anche dalle
accuse di concussione verso il presidente della Regione Campania Bassolino, affermando che le sue sono state solo indicazioni politiche. E fa un esempio: "Se ora, noi che adesso non abbiamo più alcuna presenza nel governo, chiedessimo a Prodi la nomina in un grande ente per un nostro amico bravo e preparato, magari anche alla presidenza della Rai (sarebbe bene che quello che c'è andasse a casa..) ditemi voi, italiani, sarebbe questo un caso di concussione o di logica politica?".



12:39 Mastella a Anm: "Non cambio opinione ma rispetto i giudici"
"Voglio dire all'Associazione nazionale dei magistrati: non ho mai espresso giudizi contro la magistratra". Lo sottolinea il leader dell'Udeur, Clemente Mastella. "Non cambio opinione", ma "ho letto oggi sui giornali di miei attacchi alla magistratura: non ho espresso giudizi contro i giudici". Mastella difende la moglie Sandra Lonardo, coinvolta nell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere: "Ricordo al gip che si tratta di una persona di specchiata moralità".

12:37 Il ministro: "Perché non concussione per tutte nomine?"
"Vorrei capire come mai per quanto riguarda una nomina, io sarei concusso e per tutte le altre nomine in Campania non ci sarebbero nè concussi nè concussori...". E' quanto osserva Mastella, respingendo ogni accusa mossa dai pm di Santa Maria Capua a Vetere: "La magistratura - dice il ministro dimissionario nel corso della conferenza stampa a Benevento - farà il suo corso, noi risponderemo nelle sedi competenti perché siamo innocenti".

12:33 Mastella: "Per mia moglie nessun rispetto"
Ci doveva essere "un minimo di rispetto di natura costituzionale nei confronti di un presidente liberamente eletto". Così Mastella in conferenza stampa si riferisce alla moglie, presidente del Consiglio della regione Campania, agli arresti domiciliari.


12:32 Mastella: "Nessuno si permetta di giudicare"
"Non chiedo ad alcuno solidarietà, ma nessuno, non conoscendo le carte processuali, può permettersi di poter esprimere giudizi ingenerosi e immotivati". E' quanto afferma Mastella. "Sono fiero mio partito - ha aggiunto - dalle intercettazioni emerge che non ci sono soldi dati nè tangenti prese. Questo onora il mio partito e voglio ricordare il mio gruppo parlamentare che non ha persone inquisite. Credo sia uno dei pochi partiti".

12:31 Mastella. "Persona morta? vuol dire non ci parlo più"
"Quella persona è morta vuol dire nel mio gergo che non voglio più avere nulla a che fare con quella persona". Lo dice Mastella a proposito dell'intercettazione che accusa la moglie Sandra Lonardo.



12:29 Mastella: "Fidarsi dei magistrati, ma non di tutti"
"Agli italiani dico fidatevi della magistratura, fidatevi di quella seria", ma "non vi fidate di gip particolari che richiamando ragioni di incompetenza territoriale prima arrestano persone incensurate e poi emettono giudizio di incompetenza". E' quanto afferma Mastella, nella conferenza stampa in corso a Benevento, definendo "stravaganza giudiziaria" quanto accaduto.


12:26 Benevento, altoparlanti in piazza
L'incontro di Clemente Mastella con la stampa viene diffuso da due altoparlanti in piazza. In hotel nonostante il tentativo di forze dell'ordine e segreteria dell'Udeur di fare entrare solo i giornalisti, sono troppi i convenuti. In sala, ad attendere il ministro anche molti sindaci dell'Udeur del beneventano con la fascia tricolore. All'arrivo di Mastella, un applauso si è levato dalla piazza.


12:21 Mastella: "Confermo le dimissioni"
In corso la conferenza stampa di Mastella a Benevento. Il ministro della Giustizia. "Esprimo solidarietà al Santo Padre", sono state le prime parole di Mastella che ha confermato le sue dimissioni. "Ho parlato con il presidente Prodi e confermo le mie dimissioni per la mia dignità - ha detto -, onorabilità, perché non voglio sentirmi uno della casta ma essere cittadino comune".

salvatore d'urso ha detto...

12:55 Mastella: "Se diciamo Petruccioli a casa è concussione?"
"Noi in questo momento non siamo nel governo, ma se dicessimo a Prodi: 'Noi per le prossime grandi nomine vorremmo indicare questa persona, ad esempio come presidente della Rai', e questo che c'è in effetti è ora che vada a casa, questa è concussione o logica politica?'". Lo ha affermato Clemente Mastella nel corso del suo incontro con la stampa a Benevento.

12:53 Mastella: "Consiglio nazionale Udeur a febbraio"
"Convocheremo il consiglio nazionale dell'Udeur all'inizio di febbraio per valutare la situazione politica. Oggi siamo fuori dal governo, poi vedremo". Lo ha detto Clemente Mastella nel corso della conferenza stampa a Benevento.

12:51 Mastella: "Se sarò prosciolto chi mi ripagherà"

"Se ci sarà una sentenza di proscioglimento nei mei confronti chi mi ripagherà di non vivere più un sogno, quello di essere ministro della Giustizia". Lo dice Clemente Mastella in conferenza stampa. "Io mi sono dimesso per mia moglie - prosegue - ma poi a maggior ragione ho confermato le dimissioni perchè sono stato accusato di essere il capo di un'affiliazione che spaccia cose di vario tipo, quindi non posso fare il ministro per la Giustizia".


12:50 Mastella: "Dove amministriamo noi sanità va meglio"

"Dove amministriamo noi la sanità va meglio, così come i rifiuti, meglio anche di Santa Maria Capua Vetere dove è stata aperta un'inchiesta da anni che non è mai stata conclusa". Lo assicura Clemente Mastella.



12:48 Mastella: "A Prodi daremo appoggio esterno"

"Daremo appoggio esterno a questo governo per la semplice ragione che non abbiamo nessuno all'interno. Controlleremo e saremo esigenti, non come prima dove il compromesso era una condizione, e lo faremo rispettosi della logica del programma e sugli aspetti più vari, come sulla legge elettorale". Lo ha detto Clemente Mastella, leader dell'Udeur, nel corso di una conferenza stampa a Benevento.

12:47 Mastella: "Ingiusto trattamento da capo cosca"

"Non voglio avere un salvacondotto come ministro della Giustizia. Se si dimostrerà che abbiamo sbagliato, che ho sbagliato, è giusto pagare. Ma non è giusto nemmeno adesso essere trattato come il capo di una cosca mafiosa". Lo dice il leader dell'Udeur Clemente Mastella.

Anonimo ha detto...

La puntata di ieri di "Porta a Porta" è stata illuminante, coerente e rappresentativa della gestione dell'informazione in Italia.
Gli invitati: 5 politici, un giornalista politico (vedi l'Unità) ed un rappresentante della poco nobile arte dell'indovino moderno chiamata analisi statistica.
Eccetto Di Pietro, l'intera puntata è stata basata sulla penosa e travagliata storia (d'amore e di ideali) di Clemente e Sandra e sulla estrema violenza usata dai giudici nei confronti degli indifesi già citati agnellini ed al resto del loro gregge.
Stabilito che NON E' IN DISCUSSIONE LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA e quindi non è importante SE SONO COLPEVOLI OPPURE NO, NON E' ACCETTABILE CHE I CITTADINI VENGANO PRESI PER I FONDELLI DA QUESTI SERVI DEL POTERE: NON SONO MASTELLA & CO. I DEBOLI DELLA SITUAZIONE!
Piccola riflessione sulla trasmissione:
- DOVE ERANO I RAPPRESENTANTI DEI MAGISTRATI (sempre che ce ne fossero disposti ad andare a difendersi in quella gabbia di lupi)?
- DOVE ERANO I RAPPRESENTANTI DEI CITTADINI COMUNI?
Viva l'informazione TV e chi la creò.

Pietro Gatto ha detto...

I commentatori dei principali quotidiani nazionali dovrebbero consultare i giuristi, prima di scrivere di questioni giudiziarie. Il rischio è quello di prendere cantonate.
Per esempio, Gian Antonio Stella sul Corriere di oggi:

"è fuori discussione che almeno una parte delle accuse contestate appaiono a prima vista sconcertanti anche al più incallito degli anti-mastelliani. Una multa stracciata? Un'interrogazione parlamentare presentata per dare fastidio al direttore generale dell'ospedale Caserta Luigi Annunziata? Una pressione su Bassolino perché «desse loro una utilità consistita nell'assicurare loro la nomina a commissario dell'Area Sviluppo Industriale di Benevento di una persona designata dal Mastella»? Per carità, può darsi che i magistrati abbiano in mano prove schiaccianti di reati non ancora rivelate. Come può darsi che la scelta di cedere subito l'inchiesta a Napoli riconoscendo la propria incompetenza ma solo «dopo» avere spiccato gli ordini di cattura e avere terremotato la politica italiana sia formalmente corretta. Si vedrà. Una eventuale forzatura, però, sarebbe devastante".

Ora: da garantista e sostenitore del principio di stretta legalità e del diritto penale minimo, conosco bene la differenza tra illecito morale e reato. Ma, leggendo gli articoli del codice penale italiano in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, non c'è dubbio che il vigile che straccia una multa per favorire il suo sodale commette un reato. E non c'è dubbio che se un politico minaccia o pone in atto una campagna denigratoria contro il presidente della regione per costringerlo a nominare ai vertici di una azienda sanitaria locale un dirigente di sua fiducia, commette il reato di concussione. Perché quel dirigente, come ha fatto notare Felice Lima nel suo post, dovrebbe essere nominato secondo i criteri stabiliti dall'art. 97 della Costituzione, non perché appartiene a una determinata parrocchia.

E allora: se Gian Antonio Stella, che pure è uno dei migliori cronisti investigativi d'Italia, insorge qualche settimana prima contro i criteri di gestione delle ASL in Italia (l'articolo risale a fine dicembre, se non sbaglio), non può poi, alquanto contraddittoriamente, smentirsi con riguardo a Mastella. Quella condotta è reato, punto e basta.

Ugualmente si può dire in relazione alla dichiarazione di incompetenza del GIP che dispone una misura cautelare, che Stella critica apoditticamente: in realtà, è un istituto previsto dal c.p.p. (art. 27) volto a tutelare nell'immediatezza le cautele processuali (pericolo di fuga, inquinamento probatorio o - immagino in questo caso - la reiterazione), ma che comunque non danneggia l'imputato, tant'è vero che la decisione del GIP dichiaratosi incompetente deve essere "confermata" da quello competente entro 20 giorni, altrimenti diventa inefficace. Il GIP, cioè, dice: so di essere incompetente, ma se (faccio un esempio) la moglie di Mastella continua ad essere libera può commettere nuovi reati, vista la sua posizione di potere. Quindi, intanto dispongo gli arresti domiciliari, poi trasmetto gli atti al giudice competente per le sue valutazioni. Tutto qui.

Ma tutto questo chi lo spiega ai non addetti ai lavori? C'è tanta approssimazione sulla carta stampata.

E c'è qualcosa di più grave. Si invoca la separazione del reato dalla censura morale, ma in realtà si dà della condotta (soltanto) moralmente deprecabile una soglia altissima, sconosciuta nei Paesi civili. Tanto alta da dimenticare quello che c'è scritto nei nostri codici. La ragione: la politica è questa, si è sempre fatto così, ecc.

E' questa la grande tragedia morale italiana, a mio avviso.

Anonimo ha detto...

mi sembra un aiutone , il solito?, di una certa magistratura, ai poteri del centrosinistra in affanno non al governo prodi o ai singoli partiti del centro sinistra, ma ai poteri di riferimento questo si.....'' ti arresto la moglie e mezzo partito, tanto innocente non sei, cosi' te ne stai buonino''.vale come avvertimento anche ad altri partitini, ''vedi cosa ti puo' capitare se rompi molto i m....?'' . non ho visto lo stesso accanimento nei confronti di d'alema '' fammi sognare'' anzi in quel caso silenzio vostro , anm, e dure reprimende del csm; avete notizie della richiesta al parlamento europeo? affossata in una spiaggia sabbiosa del mare del nord? ettecredo , d'alema vi faceva neri e non per le toghe.
mi viene in mente anche gli arresti in massa di br o presunti tali della bocassini. arresti giusti , piu' o meno , al momento necessario...

bob '64
p.s. basta crederci alla favola che siete indipendenti.l'anm poi te la raccomando.

Pietro Gatto ha detto...

Caro bob 64,

prima di trasferirsi a S. Maria Capua Vetere, il pm Alessandro Cimmino era in Procura a Foggia, il mio Foro di appartenenza.

Non lo conosco di persona; qualche volta l'ho incrociato in qualche udienza alla quale ero interessato.

Per quel che ne so, faceva il suo lavoro in silenzio. Non l'ho mai visto impegnato in politica. Molti lo ricordano come ottimo giocatore di calcio nella squadra locale dei magistrati.

Se poi hai notizie più fresche su questo PM, facci sapere.

Anonimo ha detto...

gli episodi raccontati a Bruno Tinti nel suo pregievolissimo libro, nel capitolo relativo alle nomine dei dirigenti degli uffici giudiziari; la dura requisitoria fatta dalla Bocassini l'altro giorno sui metodi di nomina dei dirigenti degli uffici giudiziari osservati in queste settimane, potrebbero avere qualcosa in comune con le modalità di scelta e di nomina che fanno i politici?
Ma non sono stati questi illustrissimi magistrati a riferire che se non si appartiene a qualche corrente si viene scavalcati nelle nomine? oppure ho mal inteso?Mi può ragguagliare qualcuno?
Grazie

"Uguale per tutti" ha detto...

Per Anonimo delle 19.25.

Gentile Lettore,

premesso che non conosciamo casi relativi alle vicende a cui Lei fa riferimento nei quali ricorrano gli elementi tecnici della fattispecie di cui all'art. 317 c.p., sappia che noi pensiamo della "lottizzazione correntizia" di tanti uffici nella magistratura tutto il male possibile e in questo blog abbiamo consumato la tastiera a scriverlo.

Le assicuriamo che ognuno di coloro che dà vita a questo blog, nel corso della sua carriera professionale, ha fatto nelle sedi competenti tutte le denunce di tutti i fatti che potevano avere un qualche rilievo sul punto, assumendone le relative responsabilità (e pagando i relativi prezzi).

In conclusione, pensiamo che la magistratura sia come il resto del Paese e che vi siano, quindi, in essa persone di specchiata virtù e lestofanti (nei prossimi giorni pubblicheremo in evidenza la notizia delle pesanti condanne riportate alcuni giorni fa da importanti magistrati e misterioramente quasi taciute dalla stampa).

La linea del blog è quella della riflessione franca, aperta e fortemente autocritica.

Non chiediamo e non offriamo coperture corporative.

Proponiamo un approccio egualitario a tutti i problemi.

Proprio per questo, non avrebbe alcun senso affermare che, siccome anche nella magistratura ci sono corrotti, è giusto che la magistratura non persegua i corrotti altrove.

Ci consenta anche di aggiungere che sono molti i casi in cui la magistratura ha perseguito esemplarmente magistrati corrotti e, guarda caso, essi sono stati difesi (non tanto paradossalmente) proprio dai politici.

Se non le fosse capitato di leggerli, ci permetta di segnalarLe dal nostro blog alcuni fra i tanti articoli fortemente autocritici nei confronti della magistratura.

“Presentazione”

“Le responsabilità dei magistrati nella crisi della giustizia”

“Una riflessione necessaria”

Grazie di cuore della Sua partecipazione alla nostra discussione.

Un caro saluto.

La Redazione