lunedì 12 maggio 2008

La Prima Commissione del C.S.M. vota il trasferimento di Clementina Forleo


Inizia con questo articolo la collaborazione con il nostro blog di Mikrouip, pseudonimo con cui scriverà per noi un prestigioso giornalista della stampa nazionale, caro amico della nostra Redazione. Ne siamo davvero onorati.


di Mikrouip
(Giornalista)


«Ricorrerò a tutte le sedi competenti. Qualunque sia l’esito, andrò a lavorare in qualsiasi tribunale d’Italia. A testa alta. Con dignità. A differenza di altri».

È con queste poche, dure parole che Clementina Forleo ha commentato poche ore fa la decisione, presa questo pomeriggio dal Csm, di procedere al suo trasferimento per incompatibilità ambientale: secondo la prima commissione del Csm, riunitasi questo pomeriggio, il gip di Milano Clementina Forleo dovrebbe infatti lasciare l’Ufficio G.I.P. di Milano.

Toccherà al plenum del “tribunale delle toghe”, tra circa un mese, prendere la decisione.

Intanto, oggi, emerge un dato: la prima commissione s’è “spaccata”. La proposta è passata con una stretta maggioranza e non all’unanimità.

L’accusa ipotizzata per la Forleo: aver creato allarme nella pubblica opinione.

Come? Denunciando pubblicamente, in tv, le presunte pressioni istituzionali avvenute nella conduzione delle inchieste sulle scalate bancarie.

E ancora: l’aver interferito nell’attività dei pm milanesi, impegnati nelle stesse inchieste.

“Nella trasmissione “Anno Zero” – dice il suo difensore, procuratore aggiunto a Torino, Maurizio Laudi – la dottoressa Forleo, nel denunciare fatti di denigrazione e delegittimazione ai suoi danni, chiarì che essi provenivano da persone non appartenenti al suo ufficio. Riesce quindi difficile capire su quali circostanze concrete si possa fondare un giudizio di non compatibilità della dottoressa Forleo con il Tribunale di Milano. E ciò anche considerando che abbiamo dimostrato davanti alla commissione i corretti rapporti della dottoressa Forleo con gli avvocati e i magistrati del Tribunale di Milano. Ritengo che alla dottoressa Forleo non si possa addebitare alcun comportamento meritevole di censura e che la pratica debba quindi trovare la sua soluzione più giusta in una archiviazione».

Ma per l’archiviazione, oggi, ha votato solo il presidente della prima commissione, Antonio Patrono.

A favore del trasferimento, hanno votato Fabio Roia (togato, Unicost), Gianfranco Anedda (laico, centrodestra), Letizia Vacca (laica, centrosinistra). Quest’ultima, come si ricorderà, fu tra le prime a “giudicare” la Forleo a poche ore dalla sua prima audizione nel Csm.

Un giudizio a-tecnico, basato sulle prime dichiarazioni della gip milanese, che la portò a includere la Forleo nel gruppo dei “cattivi magistrati”.

Gruppo al quale apparteneva, e tuttora appartiene, il pm di Catanzaro Luigi de Magistris, punito dal Csm con l’incompatibilità funzionale e ambientale.

Astenuti, infine, Livio Pepino (togato, Magistratura democratica) e Mario Fresa (togato, Movimento per la Giustizia).

Secondo il difensore della Forleo, Maurizio Laudi, le ragioni per l’eventuale trasferimento sono insussistenti.

«La dottoressa Forleo – ha dichiarato Laudi – continuerà a svolgere con serenità il suo ruolo, attendendo con fiducia la discussione davanti al plenum del consiglio superiore, convinta, così come il suo difensore, dell’insussistenza di ragioni che possano giustificare un suo trasferimento dal Tribunale di Milano».

«Sono soddisfatto – ha aggiunto – che dall’iniziale unanimità della decisione di avviare la procedura di trasferimento d’ufficio della dottoressa Forleo per un’incompatibilità ambientale e di funzioni, la commissione sia giunta ad un voto differenziato. È stata esclusa l’incompatibilità funzionale, e ciò significa che non sussistono fatti tali da incidere negativamente sulla piena legittimazione della dottoressa Forleo a continuare a svolgere le sue attuali funzioni di giudice».

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L’intera memoria difensiva del Procuratore Aggiunto Maurizio Laudi in favore di Clementina Forleo si può leggere in questo blog a questo link.



4 commenti:

Unknown ha detto...

Cosi come fatto per De Magistris e per la Forleo, tutti i cittadini italiani facenti parte dei Meetup, come anche per Travaglio, sono pronti a riscendere civilmente e pacificamente in Piazza per vedere tutelati non solo il diritto ad una libera informazione in un libero stato, ma anche il diritto di essere amministrati da una magistratura che sia indipendente dagli istituti politici e dagli amministratori a tutti i livelli affinchè le collusioni non infangano ancora la dignità e la memoria di chi combatte e di chi ha combattuto per ciò in cui fortemente crede.

Indiano

Anonimo ha detto...

Viviamo in un Paese davvero assurdo se un giornalista (addirittura prestigioso), per tutelarsi, è costretto a restare anonimo per poter essere libero di scrivere certe cose...

Anonimo ha detto...

Ma quali sono stati, formalmente, i motivi delle astensioni?

Mimma ha detto...

Francamente mi sembra che chi dovrebbe essere trasferita per incompatibilita` funzionale ed ambientale sia proprio Letizia Vacca , dopo aver platealmente dimostrato di essere inadatta alla sua funzione! Esiste un "regolatore" delle Commissioni del C.S.M.?
Grazie
E. Clarke