sabato 6 dicembre 2008

Bruni: “Anch’io fui messo a tacere”



di Antonio Massari
(Giornalista)




da La Stampa del 6 dicembre 2008


Era un pm del pool calabrese «Why Not». Ora è uno teste chiave dell’impianto accusatorio che la procura di Salerno rivolge contro i suoi ex colleghi.

E’ interessante la parabola del pm crotonese Pierpaolo Bruni.

Per esempio: il pool gli chiese di non «protestare» più per iscritto.

Oggi il pm di Crotone è un «ex» del pool di «Why Not».

Eppure aveva tra le mani il cuore dell’inchiesta: il filone dei fondi comunitari dirottati dalla Calabria alla presunta loggia massonica di San Marino, i milioni destinati all’informatica, il filo che portava, secondo l’accusa, a Prodi e al suo entourage.

Bruni avrebbe trovato riscontri. Avrebbe voluto andare avanti.

Invece ha appena lasciato.

«A fronte della mia attività d’impulso», dice ai pm diSalerno, parlando di Why Not, «spesso mi sono ritrovato a discutere e contraddire tesi giuridiche da me non condivise che avevano come sbocco lo stralcio e l’archiviazione».

Dice – per esempio – che non avrebbe archiviato Mastella (e infatti non la firmò).

E che avrebbe inoltrato Salerno gli atti richiesti.

Evitando – fosse stato per lui – quest’incredibile «guerra tra procure».

«Mastella? La sua posizione – dice il pm – doveva essere approfondita sotto il profilo investigativo».

Poi spiega la sua posizione sulla nascente «guerra» tra procure: «Ho sempre manifestato ai miei colleghi l’opportunità-necessità d’inoltrare a Salerno gli atti richiesti», dice il 21 luglio 2008, ed è interessante leggere queste dichiarazioni mentre i carabinieri fanno la spola tra Salerno e Catanzaro, a colpi di sequestri e contro sequestri, e in tutto il Paese ci si chiede se quest’incredibile situazione non si sarebbe potuta risolvere diversamente.

«Ma che altro dovevamo fare?», avrebbe detto ieri il procuratore capo Luigi Apicella, dopo la lunga riunione palazzo di giustizia, al suo procuratore generale Lucio Di Pietro: «Che altro dovevamo fare, se queste carte gliele abbiamo chieste in tutti i modi?».

In effetti, la procura di Salerno, ha chiesto l’esibizione degli atti per ben sette volte, e la richiesta, da parte dei colleghi di Catanzaro, è stata evasa solo parzialmente.

In quei frangenti Bruni, che era ancora nel pool di Why Not, dichiarava ai pm di Salerno d’aver formalizzato ai suoi colleghi una richiesta: «Indire una riunione, per valutare profili di competenza, per connessione, del procedimento Why Not a Salerno».

In altre parole, secondo Bruni, l’intera inchiesta sarebbe dovuta passare agli inquirenti campani. Bruni formalizzò ai suoi colleghi numerose rimostranze. E oggi, riguardo le sue deposizioni, a Salerno si parla di «ulteriori elementi sulle illecite modalità di gestione del procedimento Why Not».

Parlando di Why Not, Bruni dichiara: «Mi fu sottratto il filone d’indagine “Tesi - Fincalabra” sul quale stavo lavorando da tempo. Nel corso delle riunioni, avvenute tra i colleghi, ho avuto contrasti con il collega De Lorenzo, che adduceva ragioni di carattere tecnico-giuridico per fondare argomentazioni che avrebbero poi portato a stralci e archiviazioni. (...)».

Chiedono i pm di Salerno: «Ha mai formalizzato le rimostranze?».

Bruni risponde: «Il 6 giugno 2008 ho formalmente scritto a procuratore Generale (Enzo lannelli, ndr) ...».

Insomma: c’è traccia, nelle carte di Why Not, delle obiezioni di Bruni.

Che dichiara d’aver perso un mese per la perquisizione al presidente della Regione Calabria Agazio Loiero: «Con i colleghi Garbati e De Lorenzo, l’oggetto della discussione era tanto il decreto, quanto i soggetti da perquisire, e in particolare (...) Loiero. Intercorse circa un mese e non tutto il materiale ricercato è stato rinvenuto».



4 commenti:

Gennaro Giugliano ha detto...

http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/cronaca/de-magistris/oggi-csm/oggi-csm.html

La Prima Commissione decide nei confronti del Pg di Catanzaro e del Pm di Salerno
Pubblici ministeri denudati durante le perquisizioni in Calabria. Mancino: "Sconcertante"
Csm, procedura di trasferimento
per i magistrati di Salerno e Catanzaro
Alfano: "Apprezzo la tempestività. Deciderò dopo aver ricevuto gli atti"
Ma come mai il sig Mancino si è cosi prodigato e precipitato in fretta a prendere questo provvedimento di trasferimento e circa questa faccenda alla quale vi lascio il link non si e degnato neanche di dimettersi e presentarsi dai magistrati a relazionare ? Forse qualcosa nel csm non torna e tutto sa molto di puzza di bruciato ad un miglio di distanza. Cosa e chi stanno coprendo/proteggendo ?
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/La-superteste-Merante:-Saladino-mi-ha-detto-di-aver-incontrato-Mancino/2051746&ref=hpsp

La superteste Merante: Saladino mi ha detto di aver incontrato Mancino
di Riccardo Bocca
Caterina Merante, manager della società Why not e superteste dell’inchiesta calabrese Why Not: Saladino mi ha detto almeno in tre occasioni di aver incontrato Mancino

Anonimo ha detto...

Le affermazioni di Bruni sono molto significative e la dicono lunga sia sugli interessi che le indagini di De Magistris sono andati a toccare, sia sui comportamenti di alcuni magistrati della Procura di Catanzaro.
Ingenuamente, avevo posto molte speranze nella nomina di Iannelli alla Procura di Catanzaro … speranze tradite.

Luca ha detto...

dettagli scottanti caso de magistris

http://vivamarcotravaglio.splinder.com/tag/pm+montemurro

Anonimo ha detto...

Il vicepresidente del Csm aveva dichiarato che se ci fossero stati dubbi sul suo coinvolgimento nelle vicende denunciate da De Magistris , si sarebbe dimesso o quanto meno astenuto dalla questione.
Se voleva che l’italia conoscesse la verità sulle porcate di Mastella e Saladino avrebbe gia impedito anni fa che De Magistris fosse trasferito. Adesso questi nuovi trasferimenti non mi sorprendono affatto.

Questionario :

Un magistrato indaga su di te ?

a) Sei amico di Nicola Mancino?

Dormi sonni tranquilli …

b) Non sei amico di Nicola Mancino ?

Procurati un buon avvocato , ne avrai bisogno

Ps non se la Prenda dott. Mancino queste sono solo chiacchere da salotto…