venerdì 5 dicembre 2008

Il testo integrale del decreto di perquisizione della Procura di Salerno nella "vicenda De Magistris"




Il testo integrale del decreto di perquisizione emesso nei giorni scorsi dalla Procura di Salerno nell'ambito della “vicenda De Magistris” può essere letto su internet, nel sito de “Il Resto”, a questo link.

E' l'ultimo dei documenti al momento disponibili in quella pagina e si trova in fondo. E' diviso in 27 parti che si possono scaricare cliccando sui relativi link.






5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per il materiale messo a disposizione.
Trovo allucinante che gli organi di informazione descrivano il tentativo della Procura salernitana di rimettere ordine in quel verminaio di corruzione e compromissione con il potere che è la Procura di catanzaro come "guerra fra procure" e "vicenda che getta discredito sulla Magistratura".
Invece di plaudire all'indipendenza e correttezza dei magistrati salernitani, di spiegare le loro gravissime ragioni, li si fa apparire come pessimi magistrati che si divertono a battagliare.
Sono disgustata. E poi qualcuno ha pure il coraggio e la sfrontatezza di dire che i magistrati sarebbero tiepidi e parziali nel perseguire i colleghi che sbagliano.
La verità è che per i potenti e per il pubblico disinformato (che è la maggior parte)i magistrati sbagliano sempre.

Cari saluti al Dott. Lima e a tutta la Redazione, senza i quali nulla sapremmo di questa inaudita e vergognosa vicenda.

Irene

salvatore d'urso ha detto...

Questo non è modo di raccontare i fatti... e soprattutto trattare un argomento così di tale importanza buttandolo tutto sulle risate che si fa il presidente del consiglio su questi episodi e sulla presunta figuraccia che ci sta facendo la magistratura...

Nessuna figuraccia... tutta Italia sa che Catanzaro la giustizia non viene più equamente amministrata... e se vengono commessi dei reati in quella procura ed altri magistrati vengono a conoscenza di tali reati credo che debbano procedere in merito...

buttarla sulla guerra tra procure... per poter impedire che sia fatta chiarezza sulle vicende di catanzaro è assurdo...

Il ministro Angelino Jolie Alfano ieri ha inviato gli ispettori solo a salerno... qualcuno poi ha pensato... ma chissà perchè li manda solo a salerno visto che salerno sta scavando su presunti abusi fatti contro de magistris e che su de magistris quanto meno il popolo italiano ha ancora molti dubbi in merito a quanto gli è accaduto nel complessivo... quindi oggi invia gli ispettori anche a catanzaro... così che almeno non si pensi... che la politica voglia intervenire per seppellire definitivamente questa faccenda...

Difatti è sceso addirittura in campo niente popo di meno che il Presidente Napolitano, a piedi giunti, su una faccenda che fa finta di non conoscere, e quindi vuole capire cosa sta accadendo... probabilmente con lo stesso impegno che ci ha messo nel capire la faccenda di de magistris...

EDITORIALE
Il prestigio infranto
della giustizia italiana
di GIUSEPPE D'AVANZO

http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/cronaca/de-magistris/prestigio-infranto/prestigio-infranto.html

Non ci resta che piangere... che paese di m...a!!!

Anonimo ha detto...

NEL CORSO DELLA SCORSA NOTTE E' STATO MODIFICATO IL LODO ALFANO, ALLE 4 PIU' ALTE CARICHE DELLO STATO E' STATO AGGIUNTO IL CITTADINO JANNELLI: SONO IN 5 ADESSO IN ITALIA A NON POTER ESSERE GIUDICATI!!!!
IL PROCURATORE: «NON È UNA GUERRA» - «Questa non è una guerra» ha detto il procuratore generale di Catanzaro, Enzo Jannelli, sulle ultime vicende relative ai sequestri degli atti delle richieste Why Not e Poseidone. «Le guerre si fanno in Iraq - ha aggiunto - mentre in Italia ci sono regole che vanno rispettate. Questo non significa che c'è un conflitto. Noi abbiamo controbattuto un provvedimento che era destabilizzante delle istituzioni. Se non avessimo agito in tal modo, nel rispetto del diritto, avremmo commesso una sorta di violazione».

Anonimo ha detto...

Personalmente, e fino a prova contraria, non ho alcun motivo di ritenere che i magistrati salernitani non stiano facendo altro che il proprio dovere.
E non sarebbe certo un buon motivo per non fare il proprio dovere quello che si tratta di indagini che riguardano altri magistrati.
Che vi siano magistrati in grado di operare senza distinzioni di casta credo anzi che sia un elemento positivo e da apprezzare.

Anonimo ha detto...

L'unica cosa che trovo veramente scandalosa è che il testo di un decreto di perquisizione sia divulgato su internet! Tra l'altro, essendo un avvocato, mi permetto rilevare l'impertinenza di molti tratti del contentuo del decreto di perquisizione rispetto ai requisiti tipici di tale provvedimento. Per esempio, qualcuno mi spieghi, ma senza pregiudizi e con motivazioni giuridiche, la rilevanza della scelta volontaria dello stato di castità perseguita dal dr. Luerti! La verità è che il decreto è un mero "copia-incolla" dei verbali istruttori e questo non dà grande lustro alla magistratura inquirente. Ci credo, poi, che gli indigati vadano assolti...non siamo di fronte a dei grandi geni, diciamocelo!

Alessandro