venerdì 19 dicembre 2008

Del C.S.M. che predica (agli altri) il rispetto delle regole, ma non le rispetta lui





di Achille





Fra i tanti doveri dei magistrati che il C.S.M. ricorda abitualmente con tono austero c’è quello del doveroso riserbo sulle cose d’ufficio.

Ma questo dovere viene ricordato da Consiglieri del C.S.M. troppo spesso inclini a non rispettarlo.

Riporto una notizia di agenzia (Adnkronos a questo link) che riferisce dichiarazioni del sempre loquace con la stampa (che in una occasione ha anche ringraziato, non si capisce per quale tipo di servizio) Consigliere del C.S.M. Ugo Bergamo.


CATANZARO: BERGAMO (CSM), AUSPICO INIZIATIVE PG E MINISTRO ENTRO L’ANNO

Roma, 18 dic. - (Adnkronos) - “Il ministro della Giustizia e la Procura generale della Cassazione stanno valutando la possibilità di trarre a breve le conclusioni su eventuali procedimenti disciplinari da avviare nei confronti dei magistrati di Catanzaro e Salerno. E’ possibile e auspicabile che la decisione ci sia, se non prima delle feste, entro l’anno”.

E’ quanto ha sottolineato il presidente della prima commissione del Csm Ugo Bergamo al termine degli interrogatori dei pg di Catanzaro e Salerno terminati da poco.

Bergamo ha ricordato che la commissione ha già inviato ai titolari dell’azione disciplinare i verbali delle audizioni dei magistrati catanzaresi e salernitani avvenute nei giorni scorsi a palazzo dei Marescialli, dopo lo scontro scoppiato tra le due Procure sul caso De Magistris; e ha aggiunto che se il e il ministro chiederanno anche i verbali di oggi “glieli manderemo nell’ambito di una doverosa collaborazione”.



Le parole del Consigliere Bergamo descrivono uno scenario davvero originale.

Un giudice (il C.S.M. in sede disciplinare) che auspica l’iniziativa del pubblico ministero (il P.G. della Cassazione e il Ministro, in sede disciplinare), promettendo sentenze a breve.

E tutto ciò dopo avere anticipato giudizi e avere promosso una procedura ex art. 2 palesemente al di fuori degli ambiti previsti dalla legge (che la esclude per le ipotesi in cui si possano ipotizzare condotte suscettibili di rilievo disciplinare). Dunque, come va di moda dire, “abnorme”.

Sul punto, altro originale intervento del Bergamo si può leggere a questo link dove ancora Adnkronos gli mette in bocca le parole: “Noi valutiamo INCOLPAZIONI specifiche che riguardano comportamenti NON COLPOSI dei magistrati”.

Il paradosso – logico e giuridico - delle “incolpazioni” per fatti “incolpevoli”.

Un nuovo monstrum giuridico.

In sostanza, sarebbe come se io, giudice penale, prima mi convocassi davanti una persona trattandola da imputato e raccontando ai giornali come e qualmente lo condannerò al più presto e a pene gravi; poi mi rendessi conto che forse non posso giudicarmi da me e al di fuori delle procedure e garanzie di legge persona neppure ancora imputata dal competente pubblico ministero; e allora, avendo frenesia di “arrivare al risultato” “promesso” (a chi? e perché?) e trovando inutilmente burocratico il rispetto di regole e garanzie (il C.S.M. di questi tempi sembra un clone di Berlusconi), mandassi gli atti al P.M. sollecitandolo a mandarmi a giudizio la persona in questione, promettendo ai giornali che la condannerò, come dice Bergamo, “se non prima delle feste, entro l’anno” !

Ciliegine sulla torta:

- la precisazione che tutto questo Bergamo fa “nell’ambito di una doverosa collaborazione” (!?) fra giudice e promotore dell’azione (e poi Berlusconi vuole che giudici e pubblici ministeri stiano rigorosamente separati);

- e una procedura segretissima, i responsabili della quale hanno una autentica frenesia di anticipare a giornali unificati giudizi di ogni genere.

Alla faccia del “rispetto delle regole” sbandierato dal C.S.M. per rilegittimarsi (è sempre lo stesso Bergamo a dire ai giornalisti che si è agito in fretta per “restituire al Consiglio autorevolezza”: a questo link).

Il paradosso dell’invito al P.M. a darsi da fare era già presente, peraltro, qualche giorno fa, in una dichiarazione dei “vertici dell’A.N.M.” che avevano auspicato, appunto, il tempestivo intervento del Ministro.

C’è di che restare basiti.



P.S. – A margine va osservato che Ugo Bergamo è oggi un Consigliere del C.S.M. nominato dal Parlamento. In precedenza è stato senatore dell’U.D.C., «celebre più che altro – scrivono Peter Gomez e Marco Lillo su L’Espresso - per essere stato incluso nel 2002 dagli ex colleghi della Margherita nell’elenco dei parlamentari ‘pianisti’». La foto sopra è tratta dal sito di Repubblica. Questo può dare un’idea di quanto bene farebbe alla magistratura la riforma del C.S.M. “minacciata” dal governo, che farebbe aumentare i membri di nomina politica.



2 commenti:

Cinzia ha detto...

Ma no, caro Achille,
hai capito male!
Non hai sentito cosa ha dichiarato Ghedini ad AnnoZero?
La loro proposta è segretissima, non è stata ancora palesata e non la conosce nessuno. M'è sembrato d'intendere che il perché non sia ancora stata resa nota è dovuto al rifiuto dell'opposizione a sedersi "sul" tavolo della trattativa (come dice Di Pietro:-).
Ora non stiamo lì a sottilizzare sulle esternazioni di un presidente del consiglio a cui piace praticare il metodo political show come alternativa creativa all'anglosassone e stantìo politically correct, la verità è che al dunque ci faranno la bella sorpresa, meditata e confezionata con seria abilità biparisan. Forse però è troppo presto per una strenna natalizia da mettere sotto l'albero, magari i tempi non sono ancora ben maturi, ma vedrai che al più tardi per Pasqua la riformina ce la troviamo dentro... l'uovo!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Io ho provato ripugnanza, solo ripugnanza nell'ascoltare il presidente della I^ commissione del C.S.M. anticipare giudizi di merito prima ancora di entrare nei lavori della Commissione stessa.
Mi sono documentato (non sapevo chi fosse questo Ugo Bergamo) e non sono rimasto affatto sorpreso ma la mia ripugnanza è aumentata.