Ieri, su iniziativa della Giunta Distrettuale di Napoli dell’Associazione Nazionale Magistrati, si è tenuta a Napoli una assemblea su “La questione morale”.
All’assemblea ha partecipato un numero ben più elevato del solito di magistrati.
Riportiamo qui il manifesto di convocazione dell’assemblea e il deliberato approvato alla fine di essa.
Un grazie di cuore ai colleghi che hanno pensato e organizzato l’assemblea e a quelli che, con la loro partecipazione, vi hanno dato vita e contenuti.
Il manifesto di convocazione:
Associazione Nazionale Magistrati
Sezione del distretto di Corte di Appello di Napoli
La questione morale è la vera questione della magistratura.
E’ la questione di come la magistratura appare al suo interno e all’esterno agli occhi della società civile.
Nel corso degli anni abbiamo saputo gestire l’indipendenza che ci è affidata dalla Costituzione e che ci è stata messa concretamente in discussione dalla Politica?
Come ha funzionato la macchina disciplinare verso coloro di noi che hanno sbagliato?
Come avrebbe dovuto funzionare e come ci auguriamo che funzioni nel prossimo futuro?
E a prescindere dalla materia disciplinare, quali sono i limiti che dovremmo porci nel nostro comportamento quotidiano, nel ricoprire cariche e nello svolgimento di incarichi che ci possono allontanare dal lavoro, e a volte nel cumularli?
L’indipendenza è solo una nostra preorgativa o è anche un onere da adempiere nella vita privata?
Come possiamo interagire con la società e gestire le nostre frequentazioni?
Anche nel nostro distretto vi sono stati casi significativi in cui questi interrogativi sono rimasti troppo a lungo senza risposta.
Molti colleghi, inoltre, ci hanno chiesto un dibattito per affrontare la vicenda De Magistris.
Di questo e di tanto altro vogliamo discuterne insieme giovedì 2 maggio alle ore 15 presso l’aula 116 del N.P.G., ove è convocata l’assemblea della sezione napoletana dell’A.N.M., che noi speriamo sia molto partecipata.
Il Presidente Sergio Amato
Il Segretario f.f. Tullio Morello
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Il deliberato finale:
L’Assemblea della Sezione dell’A.N.M. del distretto di Corte di Appello di Napoli:
- Rivolge un forte richiamo all’A.N.M. nazionale affinché ponga al centro della sua attenzione e azione la questione morale in magistratura, e cioè i rapporti opachi tra magistratura e centri di potere politico-affaristici.
- Richiede all’autogoverno un intervento puntuale, tempestivo e completo su quegli uffici giudiziari e quei magistrati coinvolti in vicende che hanno avuto risalto anche pubblico per i loro comportamenti poco trasparenti.
- Rivolge un ulteriore richiamo all’A.N.M. nazionale affinché presti attenzione a quei comportamenti dei magistrati connotati da neghittosità e carenza di professionalità che ricadono sulla credibilità dell’intera magistratura.
- Invita l’A.N.M. nazionale ad attivare per questi comportamenti una vigilanza al proprio interno, con applicazione dei principi del codice deontologico ed eventuali sanzioni interne.
- Invita, infine, l’Associazione a prestare prioritaria attenzione al funzionamento, alla trasparenza ed efficacia dell’azione degli uffici giudiziari meridionali, oggi particolarmente impegnati a tutelare sul territorio i diritti fondamentali della persona.
Il Presidente Sergio Amato
Il Segretario f.f. Tullio Morello
11 commenti:
E' un sogno o è vero?
Alessandra
Tutto rigorosamente autentico :-)
La Redazione
Alla Giunta Distrettuale di Napoli dell’Associazione Nazionale Magistrati (da cittadino Calabrese già privato della mancata tutela dei miei diritti fondamentali) rivolgo un Grande Grazie per aver richiamato l'attenzione dei vertici della Loro Associazione a prestare la dovuta attenzione al buon funzionamento dell'Ordine Giudiziario in questa Regione e nell'intero Meridione.
Non è poco, GRAZIE!!!
bartolo iamonte
Certe riflessioni meglio farle tardi che mai.
Senza dimenticare che si può sempre fare meglio.
Com'è difficile passare dalle parole ai fatti, altrettanto lo è passare dal silenzio alla denuncia. Bravi! Grazie!
I.
Mi sembra il miglior modo di celebrare l'anniversario di Giovaani falcone
22:25 Dal sindaco di Chiaiano appello a Napolitano e al Papa
Il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, sceso in piazza con i suoi cittadini contro l'apertura della discarica di Chiaiano, rivolge un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed al Papa, definendo "da guerra civile" le scene degli incidenti di questa sera. "Da una parte la forza della ragione, dall'altra la forza dei muscoli - afferma Perrotta - stiamo assistendo ad un qualcosa di assurdo, surreale. Abbiamo sempre manifestato pacificamente, ma l'azione repressiva messa in atto questa sera appare abnorme, immotivata e con una condotta che rappresenta la fine della rappresentanza istituzionale e che mette a rischio i cardini della democrazia. Di fronte allo sproporzionato schieramento di forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa avevo persino cercato di mediare con i manifestanti, ma inutilmente".
NEMO IUDEX IN RE SUA
http://www.chiarelettere.it/?id_blogdoc=1916712
per fortuna c'e' ancora qualcuno che parla di sogni, ahime', irrealizzabili.
lettura consigliata per chi vuole trovare ragioni di speranza nel nuovo corso che ci rende tutti piu' sicuri...
Bruno Tinti, quando si dice parlar chiaro
come dire, cominciamo dalle cose piu' urgenti, poi continueremo con la giustizia, paralizzandola del tutto
buon week-end
L'epidemia del "nimby" ("not-in-my back-yard"), sta da lungo tempo sconvolgendo la mentalita' di troppi italiani, per i quali il concetto di democrazia puo' riassumersi nello slogan "le istituzioni sono democratiche se non danno fastidio a me, che pur sono un membro del popolo: e nessuno puo' rappresentarmi meglio di me stesso".
Cosi', l'idea di democrazia come libero alternarsi dell'espressione delle volonta' della "maggioranza del popolo" (non dell'unanimita' del popolo), della democrazia come sistema di istituzioni democraticamente costituite, quali sono il governo centrale e quelli locali, delegate a gestire la cosa pubblica nell'interesse generale (che non significa nell'interesse particolare di ciascun individuo), e' scomparsa dal modo di pensare di un troppo grande numero di italiani, per tramutarsi ancora una volta in quel "particolarismo" cieco e venefico riassumibile con la frase "La legge e' giusta se non mi da' troppo fastidio".
Ricordo uno scapigliato urlatore tra la folla di quelli che protestavano per l'ampliamento della base di Vicenza, il quale ripeteva, gridando davanti alla telecamera di Annozero, "Noi qui siamo il popolo, la base non la vogliamo e, si ricordi il governo, la Costituzione dice che il popolo e' sovrano!". Cioe' si sentiva sovrano lui, contro tutti gli altri.
Allora addio anche a qualsiasi legge o norma locale contemplante il concetto di esproprio (che non e' confisca) per pubblica utilita', e addio a tutti gli organi tecnici ufficiali costituiti per stabilire con criteri tendenzialmente imparziali (ma ovviamente non infallibili) cio' che e' opportuno fare, per sostituirli col giudizio "tecnico", e spesso cosi' "pacificamente" devastatore, delle celebratissime "piazze".
Com'e' facile il diffondersi dell'idiozia autolesionistica.
Mario Ludovico (Poznan)
Mentre di questa Assemblea a Napoli sulla questione morale ne ho potuto leggere soltanto sul blog, oggi in tv ho sentito di un convegno di Magistratura Indipendente ospite: Mastella, ho sentito fra l'altro che lamentavano di processi paralleli.
Risulta a qualcuno, partecipante, se si è trattato anche della questione morale?
Alessandra
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