mercoledì 1 ottobre 2008

Perché la legge Alfano è incostituzionale



Su segnalazione di Vittorio Ferraro, che ringraziamo, riportiamo i link a tre interessantissimi scritti sulla incostituzionalità della legge Alfano, che sono stati pubblicati sul sito dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti.



“Cinque pezzi facili”: l’incostituzionalità della legge Alfano - del prof. Alessandro Pace


Legge Alfano, buona fede e cattivi consigli - del prof. Alessandro Pace


Sul c.d. “lodo Alfano” - di Leopoldo Elia





8 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanti di voi credono che si sia la reale e concreta possibilita' di una presa di potere, repentina e contro i principi costituzionali, da parte di Berlusconi?

Alcuni di voi potrebbero sostenere che tutto cio' e' gia' successo. Ma no, io parlo di un atto formale contro la costituzione. Le dichiarazioni di Berlusconi riguardo una eventuale pronuncia della Corte Costituzionale contro la legge Alfano, vanno in questa direzione?


Oppure e' piu' reale la possibilita' che la democrazia continui ad essere lentamente spogliata di significato, grazie al controllo dell'informazione e a riforme dell'ordinamento penale, come sta succedendo oggi?

In entrambi i casi, dove ed in chi vedete un'opposizione a questa deriva?

Approfitto della saggezza e conoscenza degli autori e dei lettori di questo blog per porre le mie domande.

Un giovane curioso.

Anonimo ha detto...

X unluckyboy

La seconda ipotesi credo sia la naturale evoluzione delle cose.

Ma solo e soltanto se di mezzo ci saranno gli interessi del premier.

Di tutto il resto non gli importa niente, perchè dovrebbe perderci del tempo?

Luciana

Cinzia ha detto...

x unluckyboy

"è più reale la possibilità che la democrazia continui ad essere lentamente spogliata di significato, grazie al controllo dell'informazione e a riforme dell'ordinamento penale, come sta succedendo oggi."

Basta togliere le prerogative di domanda e la risposta viene da sé.

"In entrambi i casi, dove ed in chi vedete un'opposizione a questa deriva?"

Noi, solo noi. Gli unici realmente interessati ad avere una vita e uno stato migliore.
Non ci sono altri soggetti che in questa farsa, messa in scena dalla politica, possano considerarsi rappresentativi degli interessi dei cittadini.

Un consiglio.

Tu sei giovane, non fidarti dei vecchi che sbandierando maggiore esperienza pretendono di rappresentarti o di farti capire cosa è meglio per il paese.

Ragiona, solo con la tua testa.

Informati, senza lasciarti condizionare.

Lotta, sempre e comunque, senza abbassare mai la guardia.

Se non la fate voi giovani l'opposizione, ma chi vuoi che la faccia... guardati intorno.
C'è il deserto.
L'acqua sorgiva siete voi.

ps non considerarti sfortunato, la s/fortuna non esiste, esiste solo la responsabilità.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

@ giovane curioso: repentina no, rapida si.
Vedo un'opposione alla deriva autoritaria solo in Antonio Di Pietro ed alla sua IdV.
Per ora.
Il futuro è nelle mani di Dio, dicono i preti.
@ luciana: no, credo che ci sarà una spoliazione della democrazia, ma non lenta.
Gli interessi di B. ci sono già in ballo, vedi processo Mills, vedi lodo Alfano e il coinvolgimento della Corte costituzionale, che B. ha pesantemente minacciato, dopo averlo fatto anche con Napolitano e prima ancora con la magistratura.
Non è abbastanza ?
@ Cinzia. Io credo che la prima sia una valutazione errata e la seconda una splendida ed ingenua utopia.
Posso consigliare di leggere "Il ritorno del Principe" di Lodato e Scarpinato ?
Vi troverà molte risposte.
Anche al valore dei 'vecchi', che sono molto meno vecchi di quanto siano già vecchi alcuni della gioventù d'oggi.
Vorrei anche capire perchè dice "a voi giovani": lei non lo è più ?
Grazie.

Cinzia ha detto...

x Luigi Morsello

Sto già leggendo il libro che Lei mi consiglia, anche se lentamente, lo trovo molto interessante e lucido sotto il profilo storico/analitico.

Non era mia intenzione sottovalutare o negare l’importanza delle generazioni che avendo maggiore esperienza possono essere utili ai più giovani. Quando parlo di opposizione io, in una situazione drammatica come questa, non immagino politici, politicanti e/o sindacalisti, cioè coloro che finora hanno cavalcato l’energia del dissenso nelle piazze programmate, ma neanche quaranta/cinquanta/sessanta/settantenni ed oltre che scendono in piazza decisi a non mollare.

Immagino invece l’energia positiva di una rabbia che convoglia la sua intenzione nella forza del suo stesso peso, un’energia giovane e passionale che sa donarsi senza compromessi. Possono aver bisogno della nostra conoscenza, ma necessitano indubbiamente di una loro lucida e profonda consapevolezza.

Noi abbiamo sbagliato, altrimenti non saremmo a questo punto.
Ed io vengo da una generazione che ad essere onesta dovrebbe sentirlo tutto il peso di questa responsabilità, a mio avviso.

Non possiamo ergerci a comandanti in testa e non ne abbiamo la determinazione. Non vede come siamo ridotti, in strada non ci si parla più e tantomeno dei problemi che andrebbero affrontati e risolti. Quelli più dissenzienti si ritrovano sui blog, se va bene come qui, a discutere con profitto, ma senza costrutto (senza offesa e considerando questo blog come una delle cose migliori incontrate in questi ultimi anni); se va male, come in genere, ad insultarsi e sfogare frustrazioni colpevoli di mancanza di reale partecipazione.

Non sono vecchia? Forse no, ma certo non sono più tanto giovane. Le sue parole che descrivono una mia valutazione come splendida ed ingenua utopia calzano sul mio animo, ma non sulla mia età. Non si dovrebbe più essere ingenuamente utopici a 47 anni, ma sono inguaribile e sinceramente se questi giovani fossero un po’ più inc…, coraggiosi e determinati io li seguirei e non mi farei certo seguire.

Ma io sono un soggetto anomalo, non ho sicurezze da perdere o sacrificare, quanti invece della mia stessa età Lei crede avrebbero troppo da fare, tra lavoro-figli-mutuo, per potersi permettere di impegnare seriamente del tempo e rischiare?!

Anonimo ha detto...

Cara Cinzia,
ho sempre pensato che i nati negli anni 60 (sono del 62) siamo rimasti un pò incastrati negli ingranaggi del "sistema" speriamo in fase di trasformazione!
Complimenti e Grazie per le cose che scrivi!
bartolo

Cinzia ha detto...

Grazie Bartolo,
sei troppo indulgente con me, forse è perché siamo quasi coetanei che ci capita spesso di vedere le cose da uno stesso angolo prospettico.
Però siamo un po' come Alberto Sordi noi dei favolosi anni sessanta:
"...c'ha rovinato 'a malattia!!!"

con simpatia

Anonimo ha detto...

X Cinzia e Bartolo (scusa se non ti ho risposto, mi sto attrezzando...)
Tenendo in debito conto Mark Twain, che le statistiche vengono dopo le bugie o sono alla pari, l'Eurispes, nel 2003, pubblicava un sondaggio su un campione di 1.000 ragazzi fra i 15-24 anni di ambo i sessi, diffuso su tutto lo stivale; si rilevava che per il 40,8% (48,8 i m., 33,1 le f.)l' obiettivo principale è il lavoro,...solo il 6,2% (9,1 i m., 3,3 le f.) mira ai soldi e il 15,2 al successo ( con in testa i laureati, 34,8%, persino a scapito del lavoro e dell'amore; "Poverino, è laureato", scriveva R. Chiaberge confrontando la nostra università con quella della Francia traendo spunto da un nostro ing.re che dopo 8 anni a Milano fu illuminato dallo stage fatto lì e anche ben remunerato...).
Della felicità, nessuna speranza (come per gli americani sognanti? svegliati da incubi...veri o falsi che siano per la sonnambula Cia): l'Un.tà di Leicester (G. B., che ha il 25% delle nostre "morti bianche"... anche se è il "nero" a provocarle!) con dati che vanno dall'Unesco alla Cia; su 178 paesi, mette in testa , al solito, gli algidi del nord Ue, la solare Italia al 50° e gli Usa al 23° (qui c'è di mezzo la Cia o è una "grossa bugia" come le vede Twain). "Per farci del male" ci ha pensato Claudio Risé circa 10 anni fa, rispondendo a un ex 68ino barricadiero: "..giovani senza ideologie, non si ribellano come i loro padri...sopravvivono...".------
Ma forse i loro figli erano/sono imbarazzati se alzare le barricate contro di loro (noi)...che, imborghesiti (io no, anzi!), si sono adagiati sugli allori, dilapidando... passato, presente e futuro! Ma ciò non assolve VOI, generazione di mezzo restata al palo, a guardare e magari a fare figli con ignavia, indifferenza e cinismo da non fregarsene dell'inquinamento (in senso lato, che io ho sempre combattuto...da cane sciolto - ma qualche pentimento m'assale, che forse non lo meritasessero, visto i loro comportamenti in controtendenza...- le associazioni, come tutte le "anti" finiscono per essere fini a se stesse, sopravvivere a...) letale per cui non dico di assicurare un futuro dignitoso ai pargoli ma almeno l'aria e l'acqua pulita e non le scorie del nucleare che da oltre 50 anni non trovano la giusta collocazione: compito da lasciare alle prossime generazioni, se sopravviveranno?

P.S.: La "maggiore esperienza", non serve se non viene trasmessa, o meglio ci si rifiuta di utilizzarla a prescindere; s'immagini la "rabbia" per averla accumulata...al punto di voler cancellare tutto: tale è il masochismo (e il sadismo, per chi deve assistere inerme agli stessi - evitabili -errori) della "nuova generazione", una passività che rende gioco facile a chi vive di (vecchie) rendite da posizione... persino nel mondo dello spettacolo, dominato da vecchi/e da non poter fare a meno di restaurare la Carrà con quel programma-farsa (diseducativo, per un popolo già "giocherellone") ammantato da uno squadrone di giovanottoni per quella frenesia di "giovanilismo" curativo (per loro!)...che pervade il Pippo nazional popolare e Bongiorno, sorretto da Fiorello (o il contrario?) che ora sputa nel piatto che mangia(va)?.

La "rabbia"? Tom Petty, musicista: "Sono sempre molto, molto arrabbiato. Ma è la condizione migliore per osservare le cose". Non quella del 14enne che (se la) prende a cazzotti il "padre/professore" e che nulla lascia sperare...se non che al peggio non c'è mai fine!!! Mauro C.