mercoledì 21 gennaio 2009

Il testo integrale della lettera dei magistrati di Salerno



Pubblichiamo il testo integrale con l’elenco dei firmatari della lettera inviata all’A.N.M. dai magistrati della Procura della Repubblica di Salerno.


Alla Giunta Sezionale dell’A.N.M.
di Salerno

Al Comitato Direttivo Centrale dell’A.N.M.
Roma



La notizia delle decisioni adottate della Sezione Disciplinare del CSM in data 19 gennaio 2009, nei confronti del Procuratore Della Repubblica di Salerno, Luigi Apicella, e dei Sostituti Procuratore Dionigio Verasani e Gabriella Nuzzi, ha destato sconcerto e preoccupazione nei magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica di Salerno.

La gravità e l’urgenza delle sanzioni cautelari adottate nei confronti dei predetti colleghi ha sconvolto non solo l’organizzazione della Procura della Repubblica di Salerno, ma anche le nostre coscienze, considerato che abbiamo potuto apprezzare la indiscutibile professionalità, serietà, onestà e correttezza degli stessi durante i lunghi periodi di lavoro comune.

Contrariamente a quanto affermato dal presidente dell’ANM all’indomani di dette decisioni, non ci sentiamo di sostenere con eguale convinzione che nel caso di specie “il sistema” abbia dimostrato di avere adeguati “anticorpi”, anche perché gli stessi provvedimenti di perquisizione e sequestro valutati negativamente in sede disciplinare hanno ricevuto, invece, un diverso giudizio in sede di impugnazione dal Tribunale competente che ne ha confermato la legittimità.

Ciò premesso ci chiediamo e vi chiediamo, non solo nella qualità di magistrati della Procura della Repubblica di Salerno, ma anche di cittadini italiani, quali siano gli attuali limiti della autonomia ed indipendenza della magistratura, se provvedimenti giudiziari vengono valutati così diversamente nelle deputate sedi processuali e disciplinari al punto da anticipare alla fase cautelare sanzioni tanto gravi, soprattutto la sospensione dalle funzioni di Magistrato del dott. Apicella, che non hanno certo numerosi precedenti simili nella storia della Sezione Disciplinare del CSM.

Non possiamo non esprimere, pertanto la nostra preoccupazione, non solo per il futuro di questa Procura, ma dell’intera magistratura e, quindi, chiediamo che chiediamo che venga al più presto convocata una assemblea urgente e straordinaria per confrontarci e chiarirci tutti insieme sugli attuali e futuri contenuti della autonomia e indipendenza della Magistratura Italiana.

Salerno, 20 gennaio 2009

I magistrati della Procura della Repubblica di Salerno

Enrico D’Auria
Erminio Rinaldi
Umberto Zampoli
Antonio Centore
Luigi D’Alessio
Rosa Volpe
Maurizio Cardea
Vallevardina Cassaniello
Mariella De Masellis
Angelo Frattini
Domenica Gambardella
Patrizia Gambardella
Vincenzo Montemurro
Rocco Alfano
Roberto Penna
Maria Carmela Polito
Vincenzo Senatore
Carmine Oliveri
Maria Chiara Minerva
Cristina Giusti
Ernesto Sassano
Elena Cosentino
Marinella Guglielmotti
Antonio Cantarella
Regina Elefante



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera, Dottor Montemurro.
E' giunto il momento di "contarsi per contare", a quanto pare.
Noi semplici cittadini, che non possiamo far altro che dimostrarvi la nostra vicinanza ed il nostro appoggio, non abbiamo la possibilità di contarci sul serio, persi come siamo in mille rivoli e divisi sia per distanza, sia per diversi approcci al tema della legalità e del rispetto delle regole.
Ma credo che per Voi possa riuscire più semplice comprendere in modo chiaro e definitivo quanti intendono camminare al vostro fianco, partendo dal numero di coloro che, vestendo una toga, si sentiranno in dovere di controfirmare l'"appello di Salerno", da intendersi non solo come appello in quanto invito alla presa di coscienza, ma proprio come una vera "chiamata per nome".

Comprendiamo che la situazione non è molto incoraggiante, stando alle premesse. Ma siamo certi che chi confonde la scoperta di un virus con l'identificazione di anticorpi dormirà sonni molto meno tranquilli dei vostri.
Potreste riunirvi tutti in un palazzetto, magari intitolato al nome di battesimo della più bella Ministra presente in questo governo, il tutto in omaggio all'attuale presidente dell'ANM.
E discuterne in modo chiaro e definitivo.

Non siete soli, come non ci sentiamo soli noi grazie alla Vostra presenza, che auspico sempre più fiera e frequente sugli organi di informazione non soggetti a limitazioni di varia natura.

Per ora l'Italia più che un'isola felice, come la descrive qualcuno, sembra più un '"isola fenice", un qualcosa che non si sa esattamente cosa sia. Ma che saprà risorgere prima ancora di essere ridotta in ceneri.
Non glielo permetteremo.

Un abbraccio dalla Sua terra.

Mimma ha detto...

Bravi!

Sarebbe auspicabile che TUTTI i Magistrati Italiani avessero la possibilita` di sottoscrivere la lettera ed inviarla alle rispettive ANM + Roma!
Cosi` finalmente si avrebbe la possibilita` di conoscere la loro posizione e contarli!
In questo momento il Cittadino ha piu` che mai bisogno di chiarezza e trasparenza, le uniche armi, insieme al coraggio delle proprie opinioni, che potrebbero veramente spaventare e rivoluzionare.

Anonimo ha detto...

Ma figurati, "tutti i magistrati italiani" ... sarebbe già un ottimo risultato se aderisse il cinque per cento di loro!

La sedia, anzi, la poltrona nera "standard" è brutta e scomoda, ma a loro piace tanto restarci.

Non ci credi ? Si accettano scommesse ...

graziano borniotto ha detto...

caro dr.Montemurro,volevo esprimere la mia riconoscenza per la volontà e il coraggio civile col quale Lei e molti altri magistrati siete impegnati a difenderci e a difendere le regole della convivenza civile. I 'mille rivoli' che adesso ci vedono divisi diventeranno un unico fiume quando ci troveremo obbligati a scegliere tra soccombere o salvare questo nostro paese. Non penso manchi molto, perchè la crisi in atto sta portando tutti i nodi al pettine.
un saluto

Anonimo ha detto...

Grazie da parte mia per questa lettera.
L'ignoranza sulle gravissime vicende, la mistificazione operata da tutti i giornali e la scarsa risonanza sociale mi vedevano alquanto scoraggiata....
E' in atto un colpo di stato vero e proprio, ma in pochi sembrano accorgersene.
Sono con voi, perché sono per la giustizia e per la democrazia. Nel senso originario, non nel senso in cui vengono usate oggi.
Un abbraccio, Claudia.