giovedì 24 gennaio 2008

Il "metodo Mastella"


Per dare una ulteriore prova della confusione che fa fra "politica" e "interessi personali", il sen. Clemente Mastella, poche ore prima di dimettersi dalla carica di Ministro della Giustizia, ha emesso il provvedimento di avvio della Scuola della Magistratura, nei termini previsti dal decreto legislativo n. 26/2006.

Con quel provvedimento, ha indicato Benevento come sede principale della Scuola medesima (non Roma o Napoli, con riferimento alla "centralità geografica": Benevento), e ha designato i componenti del Comitato Direttivo, fra i quali ha inserito il Preside della Facoltà di giurisprudenza di Benevento, il suo (di Mastella) avvocato di famiglia e uno dei Sostituti Procuratori di Santa Maria Capua Vetere, lo stesso ufficio - ma forse è superfluo ricordarlo - che sta procedendo nei confronti suoi e della sua famiglia.

Nessun commento è possibile, perchè "in claris non fit interpretatio".


11 commenti:

Anonimo ha detto...

DOBBIAMO PRETENDERE ALLE PROSSIME ELEZIONI LA RADIOGRAFIA DI OGNI CANDIDATO, VITA MORTE E MIRACOLI, PROCEDIMENTI PENALI E ALBERO GENEALOGICO DELLA FAMIGLIA.
i CANDIDATI DOVRANNO ESSERE CANDIDI. ORA BASTA.
Alessandra

Anonimo ha detto...

La sede di quella scuola era stata individuata dal ministro leghista, Castelli, a Catanzaro. Mastella senatore ceppalonico eletto in Calabria, mentre tutti i politici di questa regione erano intenti ad abbattere de Magistris, l'ha spostata a Benevento.
bartolo iamonte

Anonimo ha detto...

Cara Alessandra, ma sei veramente così ingenua o "ci fai" ?

Bisognerebbe togliere l'elettorato attivo a META' DELLA POPOLAZIONE ITALIANA, per avere delle elezioni serie, e non fondate SOLO sul clientelismo.

Come dico sempre, ogni popolo ha i politici (e i magistrati, i medici, gli avvocati..) CHE SI MERITA !

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo 18,08
Ho sentito ora in radio l'intervento di Mastella, ho sentito dell'aggressione di Barbato al suo collega dell'UDEUR, ho sentito il figlio di Mastella qualche giorno fa aggredire con violenza un giornalista,Ho sentito tanta violenza in queste reazioni.
Per 30 anni Mastella ha vissuto con i contributi ai partiti e tanto altro,
per costruire il suo regno a Ceppalonia e dintorni leccando e sorridendo a destra e manca, ora è un pazzo che si sta giocando tutto per costringere tutto il Parlamento alle sue ultime elezioni.
Hai ragione a dire che metà della popolazione italiana è compromessa con le clientele, forse anche di più, ma lo vogliamo far sapere o no a tutti questi almeno che lo sappiamo? Che non siamo dei fessi?
vogliamo denunciare questo sconcio e farci sentire?Qualcuno si è incominciato a vergognare. Hai visto che facce appese? Hai visto che in molti hanno smesso di ridere come degli scemi?Si sono accorti che la gente si è stufata e non li incensa più in pubblico.
Anche i Napoletani hanno capito qualcosa con i rifiuti.Rincitrulliti dalla politica e da qualche contentino hanno capito che stanno morendo per colpa dei veleni, e che forse incominciare a differenziare i rifiuti è utile per lo smaltimento. Meglio tardi che mai.
La prossima volta il consenso elettorale, almeno di quelli che in vita loro non hanno mai avuto a che fare con lo scambio dovrà essere certificato. Per parte mia
sicuramente lo pretenderò.
Alessandra

Anonimo ha detto...

perdonate l'ignoranza
"in claris non fit interpretatio".
qualcuno traduca grazie...

"Uguale per tutti" ha detto...

Per Korsaro.

Scusate il motto latino :-(

Ci è scappato :-) (i giuristi li usano).

Vuol dire: "Nelle questioni chiare non si fa luogo a interpretazione".

Più semplicemente, nel caso di specie: "Quando una cosa è evidente, è inutile spiegarla".

C'è una spiegazione più completa a questo link.

La Redazione

Anonimo ha detto...

grazie sempre gentili.. :)

Anonimo ha detto...

Gentile dottore Lima,
ancora non riesco a capire il senso delle sue parole in claris non fit interpretatio.
Cos’è per lei tanto chiaro da non richiedere commenti o spiegazioni?
Che collegamento vede lei tra la nomina del sostituto di SMCV nel comitato direttivo della scuola di Benevento e la vicenda giudiziaria Mastella?
In proposito ho letto il comunicato di MD diffuso in rete proprio in ordine a tale nomina; comunicato decisamente critico nei confronti del designato tanto da ricondurre la nomina ministeriale ad un "disegno mortificante" ed a auspicare che il nominato tenga i conseguenti comportamenti.
Non conosco nel dettaglio i fatti ma non le sembra che questo significa adombrare che la detta nomina sia forse correlata alla ispezione disposta proprio contro i sostituti titolari delle indagini sull'UDEUR, a seguito di esposto inoltrato da parte del sostituto, poi prescelto, in fretta e furia, pochi minuti prima delle dimissioni?
Mettendo insieme come in un puzzle le notizie che su questo fatto danno i giornali, la sua puntuale riflessione ed il comunicato di MD – che invita il CSM, l’ANM ed i magistrati tutti a chiedere la revoca del decreto – si potrebbe delineare uno scenario inquietante quanto inverosimile nel quale ci sono due squadre di magistrati; una indaga contro il ministro; l'altra la rende oggetto di esposti; arriva un'ispezione; si diffonde preventivamente la notizia dell'arresto; giunge più puntuale della notifica dell'ordinanza custodiale, il decreto di nomina del sostituto?
Mi chiedo, come è stato scelto il fortunato tra le migliaia di operosi magistrati italiani: (concorso, selezione, simpatia o altro)?
La saluto, rinnovandole la mia stima.

Anonimo ha detto...

Un po' fuori tema ma . . . .Berlusconi: Carcere e sanzioni pecuniarie per chi ordinerà o diffonderà intercettazioniCarcere e sanzioni pecuniarie per chi ordinerà o diffonderà intercettazioni. E' la 'promessa' che Silvio Berlusconi fa da Napoli parlando di giustizia. "Presenterò un disegno di legge ad hoc - ha detto il Cavaliere - nel quale si stabilisce che vengono ordinate solo per le indagini di terrorismo, mafia e camorra". Per chi le ordina fuori da queste categorie, Berlusconi prevede "cinque anni di prigione, altrettanti per chi le esegue e due milioni di multa per chi le utilizza".

Anonimo ha detto...

i politici si stupiscono del distacco della gente dalla vita politica italiana. Poichè quasi nessun politico si adopera per l'interesse generale, temo che la popolazione stanca di ciò, possa prendere posizioni violente come quelle che stanno accadendo in campania relativamente al problema rifiuti.
300705

dott frosini ha detto...

lettera di Di Pietro a Prodi sulle designazioni di Mastella :
Prot.15159/S.M./08 Al Presidente del Consiglio dei Ministri
E Ministro della Giustizia
On.le Prof. Romano Prodi
Oggetto:nomine Ministro della Giustizia-Scuola della Magistratura di Benevento
Alcune recenti vicende emerse nella gestione del Ministero della Giustizia
destano viva preoccupazione.
Mi riferisco alle delicate nomine dei componenti del Comitato direttivo
della Scuola della Magistratura di pertinenza del Ministro della Giustizia.
Già nei mesi passati, in occasione dell’esame delle modifiche alla
disciplina istitutiva della scuola, avevo lanciato ripetutamente – inascoltato – un
grido di allarme sui rischi che si adombravano dietro modifiche normative, così
tenacemente sostenute dal Ministro della Giustizia dell’epoca, che palesavano il
rischio di possibili condizionamenti della autonomia della magistratura: se
persino l’istituzione di formazione della futura generazione di magistrati e di
aggiornamento dell’intera categoria, non solo inopinatamente trova sede nel
medesimo collegio elettorale prediletto dal Ministro della Giustizia di turno, ma
vede il suo organo collegiale direttivo dominato, in virtù della preponderanza
numerica, dai componenti designati direttamente dallo stesso Ministro,
evidentemente sono chiare oltre ogni dubbio le manipolazioni di intangibili
precetti costituzionali.
Le mie preoccupazioni sono rimaste inascoltate, ma gli sviluppi successivi
ne stanno puntualmente dimostrando la gravità.
Gli eventi degli ultimi giorni (anzi, dell’ultimo giorno) di permanenza in
carica del precedente Ministro della Giustizia avvalorano questa preoccupazione.
Infatti, apprendo che tra i nominati all’interno del Comitato direttivo della Scuola
di Magistratura figurano anche un magistrato della stessa Procura della
Repubblica che ha avviato indagini sul medesimo Ministro, nonché l’avvocato
difensore della consorte (come è noto, destinataria di provvedimenti cautelari
richiesti dalla stessa Procura della Repubblica). Anche l’ulteriore componente
nominato è il preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università del
medesimo collegio elettorale prediletto dall’ex Ministro.
Non dubito della professionalità di tutti i componenti del Consiglio
direttivo nominati in extremis (trattandosi di uno degli ultimissimi atti adottati
dal Ministro dimissionario), ma mi chiedo se sia opportuno avallare un
provvedimento di questa natura, non fosse altro che per l’alone di opacità che lo
circonda.
Non vorrei che un atto di così elevata rilevanza istituzionale, quale la
configurazione degli organi direttivi dell’istituzione deputata alla formazione e
all’aggiornamento costante dei magistrati italiani, fosse quantomeno avvertito
come un possibile scambio clientelare a danno dell’indipendenza della
magistratura.
La Tua nota e profonda sensibilità istituzionale e politica mi fa auspicare
che vorrai prontamente adottare tutti i provvedimenti amministrativi occorrenti
per verificare come stiano realmente le cose.
Antonio Di Pietro