venerdì 25 settembre 2020

Sia esclusa la petulanza in Procura Generale.

di Nicola Saracino - Magistrato


Che la maggiore preoccupazione del dott. Giovanni Salvi, Procuratore Generale della Cassazione e quindi titolare dell’azione disciplinare contro i magistrati, fosse quella di salvare l’”immagine” della magistratura lo aveva detto lui stesso qualche tempo fa.   

Da pochi giorni sono stati diffusi i criteri concepiti dall’ufficio dell’accusa disciplinare per … assolvere, in definitiva, il sistema del correntismo in magistratura, le lottizzazioni, le raccomandazioni, armamentari della carriera del magistrato ormai sdoganati proprio dal soggetto dal quale ci si sarebbe aspettati l’articolazione di un solido atto d’accusa.

In  questo blog sono già state illustrate le guide lines della Procura Generale, salvacondotto dei petulanti: raccomandarsi non è peccato disciplinare ed il togato gravemente scorretto può essere perdonato per fatto lieve.  

L’ufficio della Procura Generale è molto ambito tra i magistrati ed è ineliminabile, a questo punto,  l'esigenza di fugare l'idea che la linea “morbidissima” concepita in quella sede sia condizionata  dall’approdo di toghe “petulanti”. 

Dichiarino, allora, il Procuratore Generale ed i suoi sostituti e magari anche gli appartenenti alla Direzione Nazionale Antimafia (altro ufficio di accusatori di prestigio) di non essersi mai “auto-promossi” nella loro carriera,  tanto meno col dott. Luca Palamara. 

E’ un atto, a questo punto, dovuto e serve ad escludere che l'accusa disciplinare sia invece distratta, anche inconsciamente, dalla propria difesa.  

4 commenti:

Anonimo ha detto...

a pensar male si fa peccato

francesco Grasso ha detto...

COMANDAMENTI: 1°) Non avrai altro Dio fuori che me;2°) No nominare il nome di Dio invano; 3°) Raccomandarsi non è peccato; 4°)Togato gravemente scorretto può essere pertanto. E' così bisogna avere un pò di pazienza!

Unknown ha detto...

Buonasera, nella primavera del lontano 1992 Cossiga che era diventato diciamo scomodo per le sue esternazioni e non solo, minaccio' di mandare i carabinieri a Palazzo dei Marescialli quando il CSM mise all'ordine del giorno la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica. Atto senz'altro dovuto a un piu' che comprensibile motivo di difesa della sua persona e al tempo stesso della carica istituzionale
Nella primavera del 2019 quando siamo venuti a sapere (classica scoperta dell'acqua calda) delle trame...per spartirsi le cariche piu' ambite al CSM, Mattarella ha invitato con un messaggio formale a fare chiarezza in tempi brevi.
Dopo piu' di un anno con tutto il verminaio che e' venuto fuori, si va verso la condanna gia' scritta, con caratteristiche farsesche del solo Palamara. Mattarella silenzio assoluto con la motivazione della separazione dei Poteri..Spettacolo veramente avvilente. Giammauro PASQUALE Genova

Unknown ha detto...

Buongiorno quello che scrive il dr Salvini a mio giudizio e'sacrosanto, e siamo sempre da decenni allo stesso punto. All'incirca dagli anni 70 del secolo scorso quando la regia della politica giudiziaria in italia inizio' ad essere del dr Violante e del suo ( di Violante) partito di riferimento. Qui ci vuole altro che una riforma,tra l'altro ridicola, del CSM. Ci vuole una riforma complessiva vera della Giustizia che forse non si fara'mai se si cerca il consenso dei magistrati.I primi a saperlo sono i tanti magistrati che per riflesso corporativo si oppongono a qualunque cambiamento.Le vostre proposte sorteggio al CSM rotazione degli incarichi direttivi vanno nella direzione giusta. Aggiungerei separazione delle carriere e cancellazione della obbligatorieta' azione penale. Giammauro PASQUALE Genova