venerdì 29 maggio 2009

Il C.S.M. impugna la sentenza del T.A.R. che ha dato ragione a Clementina Forleo

Il 27 maggio, il C.S.M. ha deliberato di ricorrere al Consiglio di Stato avverso la sentenza del T.A.R. del Lazio che ha dato ragione a Clementina Forleo, dichiarando illegittima la delibera con la quale è stata trasferita da Milano a Cremona.


Pubblichiamo – a questo link - il testo integrale della delibera del C.S.M.





3 commenti:

Francy274 ha detto...

Vorrei capire, in base alle poche nozioni di mia conoscenza, se ciò che ho dedotto sia giusto o sbagliato :

"Il Consiglio Superiore della Magistratura è presieduto dal Presidente della Repubblica che vi partecipa di diritto.
Con uguale diritto ne fanno parte anche il Primo Presidente e il Procuratore della Corte di Cassazione.
Gli altri componenti sono eletti per i 2/3 da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti a tutte le componenti della magistratura (membri togati) e per 1/3 dal Parlamento riunito in seduta comune tra i professori universitari in materie giuridiche e avvocati che esercitano la professione da almeno quindici anni (membri laici). Con la presenza di questi ultimi i costituenti vollero impedire che l'autonomia e l'indipendenza della magistratura si trasformasse nella creazione di una specie di casta separata da tutti i poteri dello Stato e gelosa dei suoi privilegi. La stessa ragione ha spinto ad attribuire la presidenza del collegio al Capo dello Stato, anche se bisogna aggiungere che tale presidenza ha prevalente carattere formale e simbolico, visto che il CSM elegge, tra i membri laici, un vicepresidente che svolge concretamente tutti i compiti connessi alla presidenza del collegio."...
Da ciò deduco che i membri laici dovrebbero essere docenti universitari in materie giuridiche, ma i nomi di questi membri, eletti per il 2006/2010, appartengono a politici :

Componenti laici: Nicola Mancino (vicepresidente - Margherita); Gianfranco Anedda (Alleanza Nazionale); Michele Saponara (Forza Italia); Ugo Bergamo (Udc), Vincenzo Siniscalchi (Democratici di Sinistra), Celestina Tinelli (Ulivo), Mauro Volpi (Prc) e Letizia Vacca (Pdci).

Tutti professori universitari in materie giuridiche? o io ho interpretato male il sistema di nomine per costituire il C.S.M?

Ora il C.S.M. si rivolge al Consiglio di Stato per il caso Forleo affinchè questo annulli la sentenza del TAR, che a sua volta è una sezione dello stesso Consiglio di Stato.
I membri del Consiglio di Stato sono anch'essi politici? Il Presidente della Repubblica ed il Primo Presidente di sicuro...
quindi chiedo...Stiamo assistendo alla richiesta di "politici" del C.S.M. ai "politi" del Consiglio di Stato?
Spero d'essermi sbagliata, perchè in caso contrario si è ribaltato ciò che i Padri della Costituzione Italiana avevano predisposto non accadesse mai.

Scusatemi per il mio lungo commento ma sarei felice se qualcuno di Voi mi rispondesse.
Grazie, con stima
Francesca

Anonimo ha detto...

E va be'! Ammettiamo pure che il CSM nel proporre ricorso davanti al Consiglio di Stato stia esercitando un suo diritto. Ma in caso di rigetto dell'istanza, non sarebbe giusto che le spese, comprese quelle di allontanamento dalla sede di Milano, fossero a carico dei singoli membri che ne hanno avviato la procedura. Comunque sarebbe ora che tutti gli organi di rilevanza costituzionale, CSM, Consiglio di Stato, TAR fossero costituiti solo ed esclusivamente da membri togati, cioè da gente che ha fatto un regolare concorso, e che i cosiddetti laici se ne andassero a f....
XY

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Francy274: i componenti del Consiglio di Stato (giudice di II^ grado) sono magistrati amministrativi di carriera, così come lo sono quelli del T.A.R. (Tribunale Regionale Anmministrativo) che è giudice di I^ grado.
Il Primo Presidente della Corte di Cassazione e il Procuratore generale presso la stessa sono magistrati di altissimo livello, componenti di diritto del C.S.M., che nulla hanno a che fare con il C.d.S.
Il T.A.R. Lazio ha annullato un provvedimento amministrativo del C.S.M., quello che ha trasferito il giudice Forleo da Milano a Cremona.
Il C.S.M. ha il diritto di proporre appello al C.d.S., cosa che ha fatto.
Si sostiene da chi ha letto la sentenza del T.A.R. Lazio che le motivazioni dell'annullamento sono inattaccabili.
Ciò avrebbe dovuto consigliare di riparmiare tempo, fatica e denaro pubblico non appellandosi al C.d.S., ma l'esercizio di un diritto è sempre preferibile all'arbitrio.
Questo non significa che tale esercizio non sia criticabile, come in effetti lo è criticabile.
L'appello al C.d.S. non può non essere stato confortato dall'avallo del Presidente della Repubblica e questo è ciò che può veramente sconsolare.