sabato 2 maggio 2009

Con Clementina Forleo il C.S.M. (come altre volte) ha agito illegalmente


Il T.A.R. del Lazio, con sentenza n. 4454/09 dell’8/29 aprile 2009, ha dichiarato illegittimo e ha annullato il provvedimento del C.S.M. che ha trasferito Clementina Forleo dal suo ufficio di G.I.P. del Tribunale di Milano.

L’intera sentenza può essere scaricata e letta a questo link.

E’ difficile commentare questa dichiarazione giudiziale della illegalità del modo di agire del C.S.M..

Proveremo a farlo nelle prossime ore in altri scritti.

Intanto vanno dette subito due cose.

La prima è che il T.A.R. ha dichiarato illegittimo il provvedimento del C.S.M. per la semplice – e del tutto evidente – ragione che la legge non ne consentiva l’adozione in quel caso.

La seconda è che il T.A.R. ha messo nero su bianco ciò che era sotto gli occhi di tutti: è inaccettabile che si sia consentito al consigliere Letizia Vacca di insultare con la massima pubblicità giornalistica possibile i magistrati che doveva “giudicare” ed è assurdo che le si sia poi consentito di “giudicarli” dopo le "scene" giornalistiche a cui aveva dato luogo.

Dunque, patente violazione di legge e clamorosa non imparzialità del “giudice”.

Se cose del genere le avesse fatte un qualunque magistrato sgradito al potere, oggi sarebbe senza stipendio.

Il C.S.M. è ancora tutto al suo posto.

La gravità della condizione nella quale versa il Paese è misurata dal tasso di illegalità con il quale agisce il potere politico.

L’illegalità con cui agisce il C.S.M. costituisce, però, un indice certamente molto più preoccupante.

Clementina è stata perseguitata e ha subito ingiustizia solo perché si è permessa di dispiacere alcuni potenti. Il C.S.M. non solo non l’ha difesa, ma addirittura ha contribuito all’opera della sua persecuzione. E ciò ha fatto illegalmente, per le semplici ragioni note a tutti e ora illustrate nella sentenza del T.A.R..

In un Paese normale tutto questo avrebbe delle serie conseguenze.

In Italia resterà nei commenti dei bloggers.

Questo è un indice di quanto profonda è la notte della Repubblica.

Come colleghi, come amici, ma prima ancora come cittadini, vogliamo dire a Clementina: grazie Clementina per quello che hai fatto, per i sacrifici che consapevolmente hai affrontato, per il bell'esempio di professionalità e di coraggiosa indipendenza che hai dato a noi e a questo Paese.

Sulla vicenda di Clementina Forleo abbiamo pubblicato in questo blog (a oggi) 44 articoli, che possono essere letti cliccando sul banner “Dossier Forleo” che c’è nella sidebar di destra del blog o su questo link.

Gli articoli compariranno in ordine decrescente di data e, per visualizzare quelli meno recenti, si dovrà cliccare sul link “Post più vecchi” che si trova in fondo alla pagina.

Fra tutti quegli articoli, segnaliamo qui “Clementina Forleo e tutti noi avremmo diritto a un “giudice” imparziale” e “L’incolpevole trasferimento di Clementina Forleo”, nei quali erano trattate proprio le questioni affrontate dal T.A.R. nella sua sentenza.



21 commenti:

Anonimo ha detto...

bella notizia..!! allora qualche segnale positivo in italia può ancora essere registrato

La Redazione ha detto...

E' davvero singolare - e triste - che il Giudice Amministrativo debba sillabare la disciplina del trasferimento d'ufficio al CSM, visto che l'inamobvibilità è la principale garanzia d'autonomia del giudice. Il CSM sta lì apposta per tutelare l'art. 107 Cost. e invece ...
Invece, oltre a dire quello che ha detto nella vicenda Forleo aveva in precedenza tentato di nullificare l'inamovibilità in diverso modo, questa volta sul versante disciplinare: disposto il trasferimento cautelare di un magistrato sulla base di un accertamento sommario nel procedimento disciplinare, ne voleva pubblicare il posto per assegnarlo ad altri, cosicché se l'incolpato fosse stato in seguito assolto non avrebbe più potuto fare ritorno nella sua sede ed alle sue funzioni.
Di questa aberrante impostazione ha fatto giustizia il Consiglio di Stato con la sentenza che può leggersi a questo link:

http://imgur.com/GkfH.png

Ancor più inquietante appare che l'ANM non sia mai al fianco dei magistrati quando essi lottano per far valere le garanzie d'indipendenza previste dalla legge, e quindi i singoli colleghi si sobbarcano onerose spese processuali laddove un'associazione professionale avrebbe il dovere di sostenerli. Certo che se il sindacato plaude alle angherie del datore di lavoro definendo "anticorpi" decisioni illegittime assunte contro i colleghi occorre rivolgersi altrove ...
Nicola Saracino

gabriele di maio ha detto...

come sempre d'accordo con Nicola Saracino

bartolo ha detto...

Ho cominciato ad "amare" Clementina Forleo dalla prima volta che ho letto il suo nome sui giornali, ove era evidente, che la si voleva delegittimare per la sua azione di operatrice di giustizia, secondo il dettato costituzionale (cosa insolita in Italia)!
Oggi per me, è un grande giorno!
Italianiii!!!....Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Anonimo ha detto...

Effettivamente il comportamento dell'A.N.M. è insoddisfacente, da qualunque angolo visuale lo si consideri.
Sembra quasi che l'unica cosa che l'A.N.M. fa per i suoi associati sia la convenzione con la compagnia assicurativa per la polizza di difesa legale.
Un po' poco.
Su queste cose (parlo da iscritto all'A.N.M.) dobbiamo insistere eukàiros akàiros, in modo opportuno o inopportuno, nella nostra campagna informativa trasversale alle correnti, e costringere i sordi a sentire e i ciechi a vedere.
Mi espongo volontariamente all'obiezione: non c'è peggior sordo...
Ma se ci vogliamo del bene non possiamo metabolizzare tanta indifferenza, o superintelligenza (che poi è l'intelligenza del superiore...), o non so che cos'altro. L'A.N.M. deve tornare a fare il suo mestiere; qualcuno glielo deve dire; quel qualcuno siamo noialtri.
Ernesto Anastasio

Vincenzo Scavello ha detto...

Ma le inchieste di cui la Dott.ssa Forleo si occupava che fine hanno fatto? - E possiamo dire lo stesso di quelle di De Magistris.

Tempo! Chi vuole destabilizzare i percorsi "pericolosi", intrapresi da impavidi magistrati, si augura propizie lungaggini, anche e soprattutto delegittimando, trasferendo, promuovendo, sospendendo dallo stipendio e dalle funzioni, quanti non vogliono nascondere la testa sotto la sabbia.

Fa bene il Dott. Saracino a ricordare la Costituzione e le garanzie d'indipendenza della Magistratura. La costituzione, però, non interessa alla politica se ci sono Ministri che ordinano trasferimenti e/o sospensioni dalle funzioni e dallo stipendio, come se avessero a che fare con propri dipendenti. ALT! In Italia un qualsiasi dipendente ha più tutele di un qualsiasi Magistrato.

Temo che nubi minacciose possano addensarsi sulla testa di un altro impavido Magistrato (Sergio Lari)che chiede l'istituzione di un pool per la riapertura di indagini riguardanti le stragi del 1992.

Io scommetto su come andrà a finire e, vorrei, davvero, perdere la scommessa.

Un abbraccio

Bastian Cuntrari ha detto...

Alleluja! Mi verrebbe da esclamare, di fronte a tanti altri casi di acquiescenza della magistratura al potere, "... eppur si muove!"

Anonimo ha detto...

Complimenti di cuore alla d.ssa Forleo.....ed auguri per il popolo italiano.
Il T.A.R. ha giudicato certamente senza condizionamenti!
Mi auguro che la d.ssa Forleo possa proseguire nel lavoro con un minimo di serenità..... considerando che non ha abbandonato la Magistratura.
Mathilda

PS dr. Lima tutto bene? Non ci lasci troppo da soli....

andrea samassa ha detto...

E’ notte. E’ notte fonda in questa Repubblica. Di un nero pesto in cui scintilla il bianco dei denti del nostro presidente del consiglio. Un sorriso a 380 gradi (+20 gradi).
E’ una repubblica al buio diversa da quella che ha vissuto e subìto le stragi. Questa è apparentemente luminosa, grazie a quello scintillio. Una luce un po’ irreale sotto una cappa di buio. Una luce che prende vita dal pensiero unico trasmesso dai media. Un pensiero unico in cui dentro siedono i sistemi bancari, la politica, l’impresa, la magistratura direttiva. Un pensiero unico, che annienta il senso critico.
In questo bel blog, si parla e si critica quanto di anomalo accade alla magistratura. E’ una critica in punto di diritto. Si denuncia la negazione del diritto a favore dei POTERI.
Della sentenza del TAR, relativa al ricorso della dottoressa Forleo, il quotidiano on line de La Repubblica, non ha dato notizia. I media nazionali, ne parlano poco. Forse qualche giornalista poteva azzardare un’ipotesi di spiegazione di quanto accaduto e muovere qualche critica all’attuale C.S.M, dove, ricordiamolo: i membri sono lì in quota politica. E’ passata la sola notizia che ci ha fatto sapere della commozione della Dottoressa Forleo. Nessun comunicato della A.N.M…
E’ buio intorno, per chi sa guardare con sospetto la strana luce che ci avvolge.
E’ la notte della Repubblica. E, scusate il pessimismo, l’alba è lontana a venire. E l’alba è lontana a venire, perché la bella frase del banner che avete sul vostro sito, “Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo” è ancora lontana dall’essere metabolizzata dai cittadini del nostro paese. E ancora una volta Machiavelli e Vico si dimostrano profetici. Purtroppo.
Intanto, al di là dell’esito della sentenza, grazie Clementina Forleo. E grazie a lei Dottor Racheli, a lei Dottor Lima e a tutti quelli che continuano a raccontare la realtà ponendosi fuori dal coro.
andrea samassa

Maria Teresa ha detto...

Ringrazio anche io Clementina Forleo per l’esempio che ha saputo darci, per la generosità con cui ha espresso la propria solidarietà a De Magistris e per la dignità con cui ha affrontato momenti bui e difficili.
Ringrazio anche questo blog (ed in particolare Felice Lima) che ha dato spazio alla sua vicenda … e ringrazio tutti quei magistrati che l’hanno sostenuta ed hanno saputo starle accanto.
Buon lavoro, Clementina!

Tiziana ha detto...

Notizia grandiosa per la Forleo e per la vera giustizia! Non altrettanto positiva la notizia della revoca della sua scorta!
dal sito di Carlo Vulpio:
Titolo: Clementina Forleo "disinnescata"
Data articolo: 02/05/2009
Fonte: Carlo Vulpio

http://www.carlovulpio.it/Lists/PRIMO%20PIANO/DispForm.aspx?ID=34&Source=http%3A%2F%2Fwww%2Ecarlovulpio%2Eit%2Fdefault%2Easpx

Anonimo ha detto...

E' un'infelice felicità questa.
Trovo triste constatare che tutto questo era inevitabilmente scontato.
Quando la giustizia arriva tardi non serve a nessuno.
Si chiude la stalla quando i buoi sono scappati.
E ancora più triste e inquietante è constatare che la stalla è stata aperta proprio per far fuggire le "vacche".
Alessandra

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Bartolo: troppe a ! :o-)
Sono pronto a scommettere che sarà presentato appello al Consiglio di Stato e, successivamente, ci sarà un trasferimento per incompatibilità ambientale.
Troppo pessimista ? No, realista, sono cose già accadute.
Naturalmente, mi auguro di essere smentito dai fatti.

Picetto ha detto...

Se tutti i giudici fossero come la Forleo l'Italia avrebbe speranze, ma purtroppo non è così, assistiamo a comportamenti di magistrati che in base a come si svegliano al mattino (chi sono i contatti di turno) giudicano sulla vita altrui mettendo il diritto e, quindi, i codici sotto i piedi e sporcandosi le mani senza alcun ritegno.
Mi auguro che un giorno i magistrati onesti riescano a spazzare tutto il sudiciume che invade i tribunali italiani per consentire a questa nostra terra di rinascere dalle proprie ceneri.
La GIUSTIZIA GIUSTA, secondo me, è requisito indispensabile per risolvere tutti i problemi più gravi del nostro Paese.Ciao
M.G.

Mauro C. ha detto...

Gazzetta del Mezziogiorno.it PUGLIA Stampa Commenta Invia a un amico
Clementina Forleo: la democrazia è malata
La pugliese: ritengo sia uno dei tempi più bui per la nostra storia
MESSINA – «Credo che la giustizia e l'informazione siano i termometri con i quali si misura lo stato di una democrazia e ritengo che lo stato della nostra democrazia sia profondamente malato». Lo ha detto il gip di Milano Clementina Forleo oggi pomeriggio a Messina, durante un incontro su Magistratura e Informazioni libere, Utopia?, organizzato dalla candidata al parlamento europeo di Idv Sonia Alfano. «Questo – ha proseguito la pugliese – ritengo sia uno dei tempi più bui per la nostra storia e bisogna capire quali sono le terapie da adottare per rendere migliore la nostra democrazia».

Il gip ha anche commentato la recente sentenza del Tar del Lazio sul suo trasferimento per incompatibilità: «Ho sempre avuto fiducia nella giustizia: la mia non la considero una riabilitazione, perchè ho sempre sostenuto di avere ragione e di essere perseguitata. Ora questa sentenza mi ha ridato dignità». «Sono una persona – ha aggiunto – che come il collega De Magistris ha sempre svolto il proprio lavoro con un’enorme abnegazione, lavorando giorno e notte, e si è trovata a toccare tasti che non doveva toccare e per questo ha pagato. Spero che i magistrati che come me sono disposti a questo, non siano solo quelli definiti dal consiglio superiore della magistratura "schegge impazzite", ma la maggioranza». 02 Maggio 2009
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Mauro C. *** | 03-05-2009 | 21:40 ...segue Un' altro giudice tosto è stato Luigi Tosti, sospeso (anche lo stipendio; chissà quello della famosa sentenza inevasa dopo 8 anni, con tutte gli strascichi...) e condannato a 6 mesi di carcere , in 1° grado, per il crocifisso in aula,...poco ecumenico se non discriminante verso le altre confessioni! Lo scontro Politico-giudiziario e di civiltà continua...incurante di un sistema che è sempre più allo sbando, perdendo pezzi di democrazia e di valori civili conquistati negli anni!
PS: E mentre il PIL cala, il tasso di criminalità si alza e quindi la richiesta sociale di giustizia penale, in danno del "civile": con quella vergogna nazionale che è il recupero di credito (che
spaventa gli investitori esteri!), al 154mo posto nel mondo!! mauro






Mauro C.****** 03-05-2009 | 21:37
Quello che traspare in questi ambiti giudiziari, a qualsiasi livello (Dal Csm passando per la Cassazione e finire ai piccoli tribunali di provincia), in maniera inconfutabile, è la scarsa o la totale assenza della componente umana: la Forleo ha perso i genitori in un incidente... ma forse al Csm non è andato giù che la Gip abbia sfidato il potere che è ben espresso e rappresentato in questo organismo, e credo che i componenti togati non abbiano gradito che in tv abbia detto che "la giustizia non è uguale per tutti"; e magari c'è di mezzo lo zampino del sindacato di polizia cui la Gip per essersi intromessa ( “troppo garantista”?) quando cercò di sottrarre – da competente/esperta -- un immigrato da poliziotti/carabinieri dalla "mano pesante" (caricati di tensione, per acuire lo “scontro di civiltà” giò in atto?) e affermò che avrebbe poi testimoniato... la fecero passare per un'isterica!....segue

Mauro C*********03-05-2009 | 21:32

Ho sempre ammirato la d.ssa Forleo, manifestando sostegno e solidarietà ...

salvatore d'urso ha detto...

Io reputo grave il fatto che di tale notizia i media tradizionali non ne abbiano parlato sufficientemente...

Su internet invece è il contrario...

Non posso comunque fare altro che rinnovare i miei ringraziamenti a Clementina per averci creduto fino in fondo... e ai giudici del Tar che hanno preso questa decisione ricercando semplicemnte la verità ed esercitato il loro ruolo di giudici in modo esemplare dando a noi la speranza che non tutto è ancora perduto e che non tutto è ancora marcio.

Stefania Barbagallo ha detto...

certo è una gran bella notizia . . ma il fatto che l'inamovibilità dei magistrati (ovvero la loro indipendenza) è garantita dal TAR piuttosto che dal CSM mi sconcerta un pò . . . sembra davvero un paradosso!
un saluto ed un abbraccio a Felice che ringrazio sempre per la sua "attività"

Stefania Barbagallo

salvatore d'urso ha detto...

Roma, 18:58

G. LETTA, 'EVITARE ODIO' DI MACHIAVELLI CONTAGI POLITICA
La politica italiana 'contagiata' dal messaggio di Niccolo' Machiavelli: e' l'auspicio di Gianni Letta, che cita l'autore del 'Principe' a margine delle letture dei classici all'interno dell'iniziativa della Fondazione De Sanctis 'L'eredita' di Francesco De Sanctis, un viaggio tra i capolavori della letteratura italiana', con la quale si inaugura la biblioteca Chigiana. Il brano recitato da Laura Morante e' tratto appunto da 'Il Principe' di Machiavelli e Letta, nel presentarlo, premette: "Verra' letto il IX capitolo del 'Principe' di Machiavelli, dal titolo 'de contemptu et odio fugiendo', uno scritto attualissimo. Sembra dei giorni nostri perche' tradotto significa 'come si abbia a fare per evitare lo sprezzo e l'odio' e io aggiungo 'in politica'". "E' un ammonimento - sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio - che io spero possa andare oltre questa sala, questa biblioteca, e contagiare finalmente la politica italiana".

Mauro C. ha detto...

Negli anni 60-70, sulle licenze edilizie si riportava, a margine, "Avvisare l'ufficio tecnico dell'inizio dei lavori". Da illuso/ingenuo pensavo che qualche tecnico poi andasse sul posto per indicare/tutelare quote e allineamenti (un disastro), ed evitare che per 10 cm mancanti la larghezza della strada...in un caso rilevato dal sindaco e da tecnici del genio civile, a cui dissi che "così fan tutti" ... l'utente di fronte correva il rischio di perdere un piano; che la magistratura-"cuscinetto", dopo quasi 20 anni, ora pare abbia mediato, salvando capra e cavolo. La stessa ingenuità per cui pensavo (non come Andreotti...che dopo quell'"assenza" in tv non si vede più?) che il comportamento della Forleo rispecchiasse la vera "indipendenza/autonomia" della... E quindi non ho mai lasciato perdere occasione per sostenerla...come con i 2-3 post (dei 5) sul blog che riporto di seguito.-------

Da LA STAMPA, 6/10/07 "Il senno di poi" di Andrea Romano "Come ai tempi del Cavaliere"
Caro Romano, il “compare” di battesimi, cresime e matrimoni... alla GIUSTIZIA? “La giustizia non è uguale per tutti"….con la "sinistra" (D'Alema costruiva origami, con i Lothar, durante gli incontri con l'Anm!) e con la destra (che ha "regolato" il suo orticello!)?
Mentre tanti ignari cittadini che hanno creduto nella giustizia attendono da anni il “responso” dai tribunali, nella Napoli che vanta dell’Assessorato alla Legalità (che si fregia delle “radici per gli studi giuridici” e che la Iervolino ancor più rimarcò dopo che il “Financial Times” espresse giudizi lusinghieri) si consuma una “faida tra bande di…magistrati”: che si spiano, si scontrano...di più o di meno come ai tempi di Agostino Cordova?
A Potenza, invece, si assiste ad una sorta di "autodelegittimazione legale” tra procuratori e camera penale (ubiqua?), avvocati contro magistrati (che non si può dire “una guerra tra poveri”)... che rivendicano una “lesa maestà”. 7-8 anni fa, (stessa coalizione: al Governo, alla Regione, Provincia e Comune) il Presidente del tribunale lamentava una situazione al limite del collasso (personale lavativo, assenteista, ecc…), con risultati da “giustizia indecente”, oltre che lenta, cui non si sperava molto dal giudice monocratico (per alcuni una perdita di garanzia rispetto alla collegialità:“argenteria di famiglia”, “svenduta”).
Certo, qualche malizioso potrebbe dire che un po’ tutti i dirigenti di importanti Uffici prossimi a lasciare, fanno autocritica e/o scrivono un libro, come “La Giustizia ingiusta”,....quasi a voler scaricare quelle frustrazioni accumulate da una impotenza d’esercizio e mai all'insegna della "Juris prudienta" (piuttosto che in "Nemo judex in sua causa")...un modo per farsi perdonare la colpa!. Infatti, dopo undici mesi dalla (encomiabile) denuncia, il Dottor Stella si trova a gestire un caso di concussione, che vide incriminati un funzionario di cancelleria, un avvocato e un magistrato di cassazione.
E a Milano? Il Procuratore, per “avvalorare” la legge Pecorella e così dar ragione a Sergio Romano che, in linea di principio la condivide (con la Cirielli), forse a dispetto della G.I.P Forleo, “troppo garantista”(anche quando cerca di sottrarre – da competente/esperta, un immigrato da poliziotti/carabinieri dalla "mano pesante",caricati di tensione, per acuire lo “scontro di civiltà” già in atto?), annuncia ricorso in Cassazione per i tre maghrebini assolti dall’accusa di terrorismo (è così che la Suprema Corte diventa sede per il “terzo grado di giudizio”); come, peraltro, fece il PC di Bologna, nel vedere assolti dal riesame alcuni "anarco-insurrezionalisti”( come i 9 denunciati dalla Digos e assolti dall’Assise di Roma il 28/2/05), che presenta un aspetto/risvolto davvero singolare: il Dottor Di Nicola piace al Ministro Castelli, quando persegue certi soggetti, ma non piacque quando lo stesso ebbe a criticare il Berlusconi “favorevole al sommerso”...che in 5 anni, pur fortemente interessato (e con Buccico, di An, che promise di usare "l'arma atomica" per far "saltare", all'occasione, il Plenum al Csm), non ha messo in riga i magistrati...inadeguati rispetto alla grandezza del loro compito! Chissà la Forleo e De Magistris?
scritto da Mauro 6/10/2007 17:42

----Ed ecco una mia vecchia conoscenza...che pur di contrastarmi...

Oh my darling Clementine e' anche quella che per un cavillo di competenza territoriale ha fatto liberare l'imam di Cremona. Complimenti davvero, un ottimo lavoro.
scritto da Rodion Romanovic 6/10/2007 18:38

Ma siamo scemi? La Forleo sta svolgendo un "ottimo lavoro"?? Avete perso la memoria tutti quanti? Per chi ha dimenticato, la Forleo ha assolto due rumeni dall’accusa di violenza sessuale nei confronti di due fidanzati sorpresi all’Idroscalo di Milano (pistola in pugno). Sequestrarono la ragazza e la violentarono. Lei però non fece denuncia (ma la fece il fidanzato), e a loro fu trovato un bigliettino con il numero di telefono della ragazza. Nel dubbio, furono assolti perché non la Forleo non era sicura "che la ragazza non fosse consenziente". Complimenti, abbiamo bisogno di giudici come la Forleo.
scritto da Rodion Romanovic 6/10/2007 18:35 .....

(seguono 3 mie repliche, di cui riporto delle parti):
Ormai sono 15 anni che dura lo scarico di responsabilità tra politici e magistrati... che a loro volta “non amano laPolizia... scoraggiata da leggi, e applicazioni, troppo garantiste e permissive”. La Gip Clementina Forleo piacque alla sinistra (anche a me!) quando liberò i 3 maghrebini accusati di “terrorismo” - e ancor più per aver fermato alcuni poliziotti dalla mano pesante (verso poveri deboli; per “servire il re e mai il popolo”? - e per cui Calderoli, e altri della Cdl, vomitò frasi offensive mentre Cossiga si limitava a un “si dia all'ippica”; ora non è più di “sinistra”? (come il De Gennaro sotto la regia di Fini...nemmeno indagato per la "macelleria messicana" della Diaz con un processo che dopo 75 mesi ha visto i massimi responsabili insigniti di promozioni?). La realtà è che la Polizia e la Magistratura forti per una politica (e stato) debole vanno a ruota libera (vedi il caso Sismi-Omar-Cia...): indipendenza e autonomia – e/o “supplenza” è benaltro.
Epperò la questione – annosa, ed ennesima! -- si ripropone sempre quando nella rete degli indagati si trovano “pesci eccellenti”:
“storioni” della sinistra “al caviale”; insomma, la Forleo (lo staff) doveva essere più attenta nel selezionare (un fatica tremenda, dicono) i brogliacci. scritto da Mauro 6/10/2007 23:28 .......

..... Il problema etico-morale per il cdx non si pone, della "torta" raffigurata da Grillo sui "partiti condannati" ne possiede l'84%, il resto una parte di quelli di c-sx: che, purtroppo, non può più vantare quella superiorità morale...che è morta con Berlinguer. A cui aggiungere altri errori di poca lungimiranza e che il cdx usa per zittirli: 1) Se si contesta la scelta (scellerata) della guerra in Iraq, il cdx rinfaccia l'attacco a Belgrado...senza l'ok dell'Onu; 2) se si parla di costituzione gli si ricorda la forte manomissione del capitolo V; 3) il conflitto d'interessi tenuto in frigo (...)..per non dire sulla riforma pensionistica, del lavoro e della giustizia...poi raffazzonata da Mastella, con gli esiti disastrosi che sappiamo,, e dulcis in fundo la spada di Damocle delle intercettazioni... che incastrano i "migliori"..... scritto da Mauro 8/10/2007 17:8

...... Chiedo scusa, ma mi pareva un atto dovuto. Mauro C.

Anonimo ha detto...

Gentile Mauro,
i suoi commenti sono tutti preziosi!

Anonimo ha detto...

Per Salavatore D'Urso.
Sei sempre attento a riportare notizie, grazie!
Mi sarei aspettato, però, anche quella della scorsa settimana: Scarcerato l'ex sindaco di Rosarno, Martelli. Dopo 6 mesi di carcerazione preventiva, la Cassazione annulla senza rinvio il provvedimento restrittivo contro l'ex sindaco di Rosarno!
Ieri a Reggio Calabria, imbottigliato nel traffico, mi son visto passare vicino l'avvocato Martelli. Signor sindaco Auguri, come l'hanno trattata? Si è avvicinato al finestrino e mi ha risposto, male! Si può fare qualcosa per la Calabria, ho ribattuto? E lui, ancora, più determinato di prima, no! Non ho mai conosciuto il sindaco Martelli se non, attraverso le gigantografie sui giornali nell'immediatezza al suo arresto. Quello che penso di tutti i sindaci calabresi è che sono nella stragrande maggioranza "cornuti". Su quest'uomo che ho visto provato, ho riflettuto. Ma se avesse detto di no al mafioso che, con una sentenza del Tribunale di Sorveglianza in mano la quale lo autorizzava a prestare attività professionale gratis a favore del Comune di Rosarno per risarcirlo della sua precedente attività mafiosa, cosa gli sarebbe successo?
Avete capito perché hanno arrestato il sindaco in carica di Rosarno? Un giudice, forse sbagliando, aveva decretato che, un avvocato condannato a risarcire il Comune, dopo aver scontato una condanna per mafia, lo poteva fare esercitando a favore di quest'ultimo attività professionale, non retribuita, fino ad esaurimento della somma dovuta!