sabato 23 maggio 2009

La mafia uccide. Il silenzio pure.


In questo 17° anniversario della strage di Capaci, riproponiamo uno scritto di Felice Lima pubblicato sul nostro blog il 10 maggio dell’anno scorso.

Lo riproponiamo non per la pigrizia di non scrivere qualcosa di nuovo, ma perché la sua riproposizione a un anno di distanza consente di verificare come i problemi siano, nel nostro Paese, sempre gli stessi.

Leggendo e vedendo ciò che si sta facendo e scrivendo oggi sulla strage di Capaci, non si può fare finta di non sapere che la mafia in Italia non è stata mai e non è un “corpo estraneo”, ma un socio (a volte neppure occulto) di tanti politici e di tanti imprenditori.


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Versione stampabile


di Felice Lima
(Giudice del Tribunale di Catania)


Nei giorni scorsi alcuni lettori di questo blog hanno scritto, nei loro commenti, che gli sembriamo “di sinistra”.

Scrivo questo post a titolo esclusivamente personale (e dunque senza coinvolgere La Redazione), per dire alcune cose che penso con convinzione (e per una parte anche con commozione).

La Redazione di questo blog è composta da persone di diverse provenienze culturali, politiche e ideologiche.

Il blog non è né “di destra”“di sinistra”.

Voglio dire di più. Io penso che questa cosa di dividere uomini e cose in “di destra” e “di sinistra” sia ormai oggi un poderoso e vergognoso strumento di menzogna e di mistificazione.

Serve a far sì che ognuno si possa fare alibi delle malefatte degli “altri”.

Quando contesti a uno “di sinistra” le sue responsabilità, lui ti risponde: “Ma pensa a quello che fa la destra”.

Quando contesti a uno “di destra” le sue responsabilità, lui ti risponde: “Ma pensa a quello che fa la sinistra, i comunisti”.

Questa divisione manichea e strumentale in “di destra” e “di sinistra” serve a far si che ognuno si possa sentire “innocente”. Perché “è vero che io e/o i miei ... ma loro, gli altri ... peggio e molto di più”.

Qualche settimana fa, alla fine di una relazione che ho tenuto a un convegno sulla legalità, si è alzato un politico di una parte e mi ha detto: “Beh, quello che lei dice è vero, ma non può negare che gli altri sono peggio”.

Io, davvero, non capisco questa divisione in “migliori” e “peggiori”. Vedo solo singole azioni (perché non giudico le persone, ma solo i fatti e le azioni) e ne penso ciò che ne penso in assoluto: cosa buona o cattiva, utile o dannosa. Punto. Non migliore o peggiore.

Ho interrogato in vita mia, per lavoro, tanti malfattori. Un giorno, mentre interrogavo un uomo accusato di 52 omicidi, gli ho sentito fare l’elogio della sua umanità.

E per darcene prova, ci ha raccontato che una certa volta con dei suoi amici aveva catturato un uomo del clan avverso.

Ha detto che lui, che era buono, voleva fargli salva la vita, ma che ciò non era possibile, perché gli altri suoi amici non lo avrebbero permesso. Dunque, “fu costretto” (!!) a partecipare all’omicidio.

Ma, a riprova che era un uomo “di cuore” (!!), disse: “Invece di strangolarlo [con la tecnica dell'incaprettamento] , spariamogli”.

E infatti venne ucciso a colpi di pistola, usando proprio la pistola del nostro assassino buono, anzi, scusate, “meno cattivo” degli altri.

Un altro assassino, una volta, rispondendo a certe contestazioni, mi disse: “Certo che lo abbiamo ucciso noi, ma perché era necessario. Noi non siamo come i calabresi che ammazzano senza motivo”. Un altro assassino “ragionevole” e “migliore”.

E il guaio è che questi assassini erano sinceri nel credersi “migliori” di altri e “costretti” dalle circostanze a fare ciò che hanno fatto.

Così come quando processi chiunque per qualunque cosa, quello sinceramente si fa passare davanti le storie di crimini peggiori e si convince che non è giusto che in Italia, dove c’è gente che ruba miliardi, i giudici se la prendano proprio con lui che ha rubato solo milioni. E che, quindi, se se la prendono con lui deve essere per forza perché il giudice è “degli altri”.

Così come quando un deputato vota un indulto vergognoso – nei fini e nei contenuti – a chi gliene chiede conto ricorda tutte le altre leggi “peggiori” votate dai suoi “avversari”.

Per favore: basta con questo continuo cambiare discorso buttandola in politica.

Io non sono mai stato e non sono “comunista”.

Sono figlio di un uomo dichiaratamente fascista (ma, pur avendo amato con tutto il cuore mio padre – che oggi non c’è più –, non ne ho mai condiviso le idee).

Sono di formazione cattolica, con studi di filosofia aristotelico-tomisti.

E mi sono stufato di sentirmi dare del “comunista” quando dico delle cose che con la politica non c’entrano proprio nulla.

La mafia, la corruzione, l’inefficienza della pubblica amministrazione, lo sfascio della giustizia non sono né “di destra”“di sinistra”.

Non sono disposto a tacere alcune verità perché intimidito dall’accusa – falsa, ma anche disonesta e strumentale – di essere “comunista”.

E’ uno strumento retorico vecchio, ma purtroppo, evidentemente, sempre efficace.

Il bancarottiere Michele Sindona, condannato all’ergastolo come mandante dell’omicidio di Giorgio Ambrosoli, è stato difeso, finché non lo ha reso impossibile l’emergere di prove inconfutabili dei suoi delitti, sostenendo che i giudici lo perseguitavano perché era un banchiere anticomunista.

Anche Totò Riina si dice perseguitato dai “comunisti” (il video
a questo link).

Penso tutto il male possibile sia di Hitler che di Stalin. Sia di Mussolini che di Fidel Castro.

Credo che delle cose che vanno male nel nostro Paese la destra e la sinistra abbiano responsabilità diverse ma ugualmente gravi.

Tutto ciò posto, non voglio farmi ridurre al silenzio da questo stupido e vergognoso giochino di false accuse politiche.

Per di più, di questi tempi, si sta avendo l’ennesima prova di come questo gestire tutto come una lotta fra “di destra” e “di sinistra” stia facendo tornare di attualità il dramma di giovani che assassinano altri giovani in nome di questa o quella ideologia.

Era da tempo che non ci succedeva.

Ora ci sta succedendo di nuovo.

E così a Verona si viene uccisi solo perché si ha un colore della pelle che non piace o si tengono i capelli raccolti a codino.

E' proprio di tutti i regimi dittatoriali usare accuse politiche come strumento di oppressione.

Durante il fascismo i sospettati di “comunismo” venivano perseguitati, rinchiusi, puniti. Durante il comunismo la stessa cosa succedeva (e succede ancora) a chi era ed è accusato di essere “nemico della rivoluzione”.

Ma una (vera o ipotizzata) idea politica non dovrebbe potere essere usata come “atto di accusa”.

Non ha alcun senso dire “sei comunista” o “sei fascista” come se fosse l’accusa di un crimine. E’ solo un’idea politica. Spesso peraltro neppure propria dell’accusato, ma usata strumentalmente solo per discriminarlo, per tappargli la bocca. Qualche volta per ammazzarlo a calci e pugni.

Per favore, smettiamola. Stiamo ai fatti. Non buttiamola in caciara. Lasciamo perdere i “colori” politici. Guardiamo ai fatti!

Concludo, venendo a ciò che mi ha spinto a scrivere questo post.

Un po’ il fastidio (e me ne scuso con loro, perché “accoglienza” e rispetto è anche non infastidirsi) per i commenti dei lettori che si credono arguti nel dire “ti ho scoperto, sei di sinistra”, come se avessero scoperto che ho la lebbra o che mi vendo le sentenze.

Ma infine due video pubblicati sul
sito di Salvatore Borsellino, che vi riporto.

Li riporto non come atto politico, ma, in questi tempi di menzogne, di informazioni taciute e addirittura negate, di censura, di minaccia dell’ennesimo bavaglio a quei pochi giornalisti che ancora fanno i giornalisti invece dei portaborse del potere, come atto di sincerità, di onestà intellettuale, di coraggio morale.

Per non sentirmi complice, per non dire che ho finto di dimenticare, per onorare la memoria di colleghi e amici morti (in questo la commozione di cui parlavo).

In questo che ho scritto e nei video che riporto qui non c’è niente di politico.

C’è il massimo rispetto di tutte le istituzioni e della democrazia che designa chi deve dirigerle.

Ma c’è anche la pretesa che si ricordino i fatti e da essi si parta per cambiare se possibile o per non girare lo sguardo dall’altra parte se cambiare non si può.

Dunque, come ogni buon cittadino spero con sincerità e rispetto che questo nuovo Governo si adoperi per far cambiare le cose che devono cambiare e perché i responsabili di esso (Governo) cambino essi stessi, per fare adesso, al servizio del Paese, ciò che loro stessi e i loro predecessori della controparte politica finora non hanno fatto.

Prego tutti di sentirsi liberi di commentare come preferiscono tutto questo, dicendosi d’accordo o radicalmente contrari, ma li prego anche di smetterla con questa storia del “di destra” e “di sinistra” e, infine, prego tutti di avere rispetto per i fatti e per il sangue di chi ha avuto la generosità, il cuore, l’innocenza, il coraggio, la sincerità di non girarsi dall’altra parte ed è andato incontro alla morte, per mano di biechi assassini, ma con la complicità morale di una società che ha sempre finto e finge ancora di non sapere.

E, sempre per evitare malintesi e strumentalizzazioni, preciso che anche quest’ultima non è un’accusa a questo o a quello, ma solo un invito rivolto a tutti ad essere sinceri e coraggiosi e a cambiare il nostro modo di stare insieme.

Ieri è stato l’anniversario dell'assassinio di Peppino Impastato. Fra pochi giorni ricorrerà l’anniversario della strage di Capaci.

Questo testo e i video qui sotto sono il mio modo di onorare quei morti.

Come ho detto, ho tratto i video dal
sito di Salvatore Borsellino, che a sua volta li ha tratti da YouTube.



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La sentenza di condanna in primo grado del sen. Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa

Vittorio Mangano su Wikipedia

Elogio di Mangano eroe 1

Elogio di Mangano eroe 2

La sentenza nella causa Berlusconi/Travaglio/Luttazzi

Il decreto di archiviazione del G.I.P. Giovanbattista Tona





49 commenti:

Stefano Riva ha detto...

Caro Felice, per me oramai è un piacere colloquiare idealmente con Lei leggendo i suoi scritti. E non (solo) perchè la penso come Lei su certi argomenti, ma perchè ho l'ardire di poter affermare che la base di questi colloqui ideali tra me e Lei ha delle caratteristiche comuni, dal rispetto reciproco al rispetto e al sostegno della legalità,dei diritti di ciascuno; dalla libertà di espressione delle proprie idee e dei propri convincimenti all'attaccamento alla realtà, ai fatti in quanto tali e liberi da condizionamenti meramente ideologici,politici.
La ricerca e il perseguimento di questi e tanti altri valori ci rende liberi da quel modo incivile di autoassolversi che predomina nell'attuale momento storico che stiamo vivendo, liberi e sempre con l'umiltà necessaria a non elevarsi sugli altri,calpestandoli.
Ero un ragazzino all'epoca delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, e ricordo ancora lo smarrimento che provai nel capire cosa era successo,come era stato possibile che ciò fosse realmente accaduto,e non solo guardando gli occhi sconvolti dei miei genitori.
La rabbia è il sentimento che coltivo da allora: una rabbia che spinge e rinfuoca la mia indignazione per i fatti di allora e per quelli di oggi. Non è più il momento di piangere dice da anni Salvatore Borsellino,ma di reagire,di indignarsi e reagire. E non serve davvero a nulla, almeno adesso, "contarci" numericamente in base a questo, ma è utile cominciare a reagire individualmente, muovendo dalla consapevolezza di ciò che è realmente accaduto e accade tutt'oggi. Lassammuli stare, "gli altri". Buon fine settimana
Stefano Riva

Anonimo ha detto...

Leggo con attenzione e commozione il post in oggetto. La distinzione manichea tra "destra" e "sinistra" è un'ubbia, una gherminella (che tanto male ha fatto e continua a fare) che converrebbe, e di molto, considerare per ciò che è stata ed è: un artificio che un tempo veniva relegata nell'ambito degli "arcana imperi", il segreto essendo la condizione prima e fondamentale dell'arte di dominar le masse. Se poi ciò non bastasse a temperare gli animi più inquieti, sempre presenti tre le masse, basterebbe ricorrere all'arte, tutta avvocatesca, dell'esorcismo lessicale: "ecco questo è complottismo" o la sua versione più colta "ecco questo è bieco dietrologismo". Così i "buoni" saranno i cittadini serenamente fiduciosi nella cronaca del regime, disciplinatamente inquadrati nei partiti e nei sindacati in cui esso si articola. Come non sentire la profonda noia di questi schemi mentali? come resistere alla tentazione di dire "addio Italia e addio Europa"?

Francy274 ha detto...

Complimenti! Nei video che ha postato ne avrei aggiunto un'altro dopo quello dei "cavalli" tanto amati da Berlusconi....cioè...l'ultima intervista rilasciata da Paolo Borsellino, dove cita nomi importanti.
Vorrei dire...Paolo Borselino e Giovanni Falcone erano politicamente di ideologia AN...toghe rosse anche Loro? Giusto un'informazione per chi pensando ai magistrati vuol fossilizzarsi sul colore della toga.
Infine vorrei porre una domanda: l'ordine dei magistrati, oggi, non potrebbe chiedere l'impechement per il Premier per il modo sprezzante ed offensivo con cui da dei "comunisti" ai magistrati?
Concludo rivolgendo il mio pensiero a quei due Giudici, e ad altri valorosi uccisi, che come unico ideale avevano il senso del dovere, verso se stessi e l'intera società.

Anonimo ha detto...

T
Pax et Bonum


dina riccioni

Anonimo ha detto...

io non vi capisco proprio. non si può negare che ci sia una sinistra e una destra in Italia e non si può negare che la sinistra abbia fatto poco e male e in conflitto di interessi mentre la destra è efficiente e pulita. Inoltre io considero gli attuali politici gli eredi di falcone e borsellino in quanto proseguono la lotta che loro hanno messo in atto.
In Italia non abbiamo bisogno della demagogia, né abbiamo bisogno dei conflitti di interessi della sinistra né che un giornalista come travaglio che se non sbaglio è stato condannato in primo grado possa dire a persone intonse cosa possono e non possono fare.

non vogliamo inquisiti in parlamento e guarda caso tutti sono di sinistra.
noi vogliamo gente pulita e onesta.
per questo ho votato Pdl.

fatelo anche voi.

Silvio Liotta ha detto...

Caro anonimo delle 16.29,
non ho alcuna difficoltà a credere che lei non ci “capisce proprio”. Come non ho difficoltà a credere che lei non abbia capito nulla di ciò che accade (e che è accaduto) in Italia.

Lei dice che gli attuali politici sono gli eredi di Falcone e Borsellino. Quando leader e fondare di forza italia sostengono l’eroicità del comportamento di Mangano , due volte condannato (per mafia e per traffico internazionale di droga) in processi istruiti da Falcone e del quale Borsellino nella sua ultima intervista illustra la funzione di testa di ponte di cosa nostra al nord per il traffico di droga, si può sostenere che “la politica” continui l’opera dei due magistrati?

Allora mio caro anonimo continui beatamente a votare Pdl (per sua stessa ammissione) però non pretenda di comprendere noi, purtroppo in questa vita non le è concesso. Non disperi, forse nelle prossime……

Un abbraccio comprensivo

Silvio

Anonimo ha detto...

Sul sole 24 ore.com c'è oggi un articolo dal significativo titolo:"black-out sui conti dei mafiosi". I ministeri della giustizia e dell'economia hanno dal 5 marzo tolto la password che apre i file dell'Anagrafe dei rapporti finanziari con cui dal 5 gennaio al 4 marzo era possibile accedere ai conti ,depositi ,ai dossier di titoli e alle transazione da un capo all'altro del mondo di "cosa nostra".Questo è un fatto gravissimo.
Ma anche la gestione dei beni confiscati é assolutamente poco chiara. Qualcuno può spiegare con chiarezza che fine fanno i beni e i soldi sequestrati. Risulta che vengano restituiti a coloro cui sono stati sottratti o estorti? Grazie se qualcuno risponde. Daniela

Vincenzo Scavello ha detto...

per anonimo del 23 maggio 2009 16.29

A me non frega niente se le rispettabilissime persone che collaborano con questo Blog siano di destra o di sinistra.

Se sento la necessità, ogni volta che mi collego alla Rete, di dare una sbirciatina a "UGUALE PER TUTTI" è soltanto perchè QUI ho trovato quello che latita sui sui giornali e sulle televisioni, specialmente su alcune televisioni: LA VERITA'!

Quando venivano massacrati La Dott.ssa Forleo e il Dott. De Magistris chi ha osato dire le cose che si sono dette QUI?

Mi piacerebbe che si parlasse di VERITA' e non appiccicare etichette che, in ogni caso, non onorerebbero di più o di meno quanti sono soltanto testimoni di LEGALIA' e di GIUSTIZIA.

Se l'appartenenza politica venisse anteposta ai VALORI di cui sopra, non varrebbe nemmeno la pena riservare a questo BLOG alcuna sbirciatina.

Chiaro chiaro? ... se questo BLOG e tutti gli altri fossero dichiaratamente di Destra, mi rispiarmerei la tariffa ADSL e cercherei un eremo.

Caro anonimo, una differenza le deve saltare subito all'occhio: lei, per dire le cose "eccelse" che dice, si nasconde dietro l'anonimato, cosa che denota una certa timidezza nel suo "credo". La maggior parte QUI, invece, ci mette la faccia, l'indirizzo e la propria storia personale. Mi scusi, davvero, se è poco!

Un abbraccio

arturo ha detto...

sono l'anonimo delle 16.29 per comodità chiamatemi arturo.

allora io vedo due cose

- Travaglio è stato condannato in primo grado

- Berlusconi non è mai stato condannato ma è sempre stato assolto per non aver commesso il fatto, è stato assolto in formula piena. e non una volta sempre!!

se poi la deriva comunista europea e i giudici di sinistra lo vogliono sempre attaccare allora vuol dire che il comunismo è troppo forte e va combattuto.
Per esempio il processo mills. dove voi sostenete che berlusconi era sotto inchiesta mentre invece è stato condannato mills ma berlusconi è stato totalmente assolto perché estraneo ai fatti..è chiara l'opera di un giudice comunista inglese che ha tentato di creare confusione durante la campagna elettorale di questi giorni.
Parimenti comunisti vanno considerati gli attacchi dei loro giornali di partito come l'herald tribune o il new york times (l'ala di sinistra del new york times è chiaramente di matrice di estrema-sinistra), giornali che si rifanno alla tradizione comunista inglese.

lo stesso capita in Italia in cui la maggior parte dei media è sotto il controllo della sinistra.

se voi foste obiettivi dovreste dire chiaramente che berlusconi è stato sempre assolto in formula piena (siete giudici e sapete cosa vuol dire) e che non c'entra nulla con il processo mills invece di dire che non esiste la destra e la sinistra quando invece i compagni sono forti in Paesi in cui il loro partito macina voti (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia ecc.).

Vittorio Ferraro ha detto...

"Uno spettro si aggira per l'Europa - lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa, il papa e lo zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi, si sono alleati in una santa caccia spietata contro questo spettro."

Ora sappiamo che a questa alleanza si è aggiunto anche "Arturo".

Felice Lima ha detto...

Per Arturo (commento delle 11.12).

Gentile Anonimo Arturo,

come ho scritto un milione di volte, consumandomi i polpastrelli sulla tastiera, non sono komunista e non lo sono mai stato (nell'articolo che Lei ha commentato ho anche fornito notizie biografiche sui miei percorsi anche culturali).

Ciò posto, credo sia doversoso dare risposta alla Sua affermazione, secondo la quale:
"se voi foste obiettivi dovreste dire chiaramente che berlusconi è stato sempre assolto in formula piena (siete giudici e sapete cosa vuol dire)".

Noi giudici sappiamo cosa vuol dire "assolto con formula piena".

Purtroppo è Lei a non saperlo.

Silvio Berlusconi in diverse occasioni è stato assolto per intervenuta prescrizione e perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

Si ha assoluzione per prescrizione quando CI SONO PROVE DI COLPEVOLEZZA, ma dalla data in cui è stato commesso il reato è trascorso un certo tempo.

Se mancassero le prove della colpevolezza, ai sensi dell'art. 129 c.p.p. l'imputato andrebbe assolto nel merito, prevalendo questa formula su quella di prescrizione.

E' significativo che fra le tante leggi contro la giustizia fatte su impulso dell'on. Berlusconi, alcune particolarmente dannose riguardino proprio i termini di prescrizione, congegnati oggi in un modo per il quale quasi tutti i reati a carico dei c.d. "colletti bianchi" si prescrivono inesorabilmente.

Anche l'azione nei confronti di David Mills si prescriverà inesorabilmente entro meno di un anno.

La prescrizione è un beneficio RINUNCIABILE. Dunque, chi ritenga di essere innocente, può rinunciare alla prescrizione e chiedere un processo e una sentenza che lo dica innocente.

Il Presidente Berlusconi non solo non ha MAI rinunciato alla prescrizione, ma, come ho detto, ne ha anche ridotto i termini.

Si ha, invece, assoluzione perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato (c.d. abolitio criminis: art. 2, comma 2, c.p.), quando una legge successiva alla commissione del fatto abroga la norma incriminatrice.

Il Presidente Berlusconi è stato assolto per abolitio criminis con riferimento a reati che sono stati depenalizzati con leggi fatte approvare da lui stesso dopo che già aveva commesso i fatti ed erano già stati avviati i processi per accertarli.

Questo glielo scrivo per essere, come Lei ci chiede, "obiettivi".

Non chiedo a Lei di esserlo a Sua volta, perchè appare evidente che questo non è fra i Suoi valori di riferimento.

Cordiali saluti.

Felice Lima

Vincenzo Scavello ha detto...

Grazie a nome di tutti Dott. Lima!

Opps, ma io che c'entro? ... non sono nè Magistrato e nemmeno Comunista!

Mi permette una chiosa al suo commento?

Ha contezza il Signor Arturo di quello che una volta era il reato di falso in bilancio?

E se sì mi sa dire perchè questo reato non esiste più?

Quando si dice... "l'importanza di chiamarsi Arturo".

Un abbraccio

arturo ha detto...

il reato di falso in bilancio esiste ancora quindi non capisco cosa dite.


ecco cosa dice Castelli in proposito

"“Leggo sui quotidiani che i pm hanno chiesto per Calisto Tanzi 13 anni di reclusione nel processo intentato per, testuale ad esempio su La Repubblica, “aggiotaggio e false comunicazioni in bilancio”. Quest’ultimo reato altro non è che il cosiddetto falso in bilancio per il quale ci siamo sentiti ripetere per anni che sotto il mio dicastero era stato abolito. Il meccanismo è sempre lo stesso: la sinistra spara bugie con gran chiasso, ma dopo anni la verità viene fuori. Come in questo caso, in cui risulta evidente che il falso in bilancio è ancora previsto come reato nel nostro codice penale. Ormai il tempo è passato, nessuno si ricorda, in politica tutti hanno la memoria corta: e avanti con prossima menzogna”.

http://lacasadelleliberta.splinder.com/post/18651547/Falso+in+bilancio+non+pi%C3%B9+rea

qui leggete tutto.

berlusconi è stato assolto come viene chiaramente detto qui sopra.

Il problema è che è stato messo sotto inchiesta e i motivi li ho già spiegati, si tratta delle toghe rosse di cui non voglio dilungarmi.

comunque vorrei sapere perché voi dite che il falso in bilancio non esiste più mentre il ministro Castelli afferma il contrario.

Inoltre pochi giorni fa Emilio Fede su Rete 4 ha detto chiaramente che il Cavaliere è sempre stato assolto in formula piena. per cui mettetevi daccordo.

ovviamente io dovrei credervi sulla parola visto che gli atti di quei processi (per esempio del processo sme) sono segreti. e non posso certo aspettare 30 anni prima che venga levato il sigillo ai segreti di Stato!

vediamo cosa rispondete ora.

Felice Lima ha detto...

Per Arturo (commento delle ore 20.00)

Lei riporta le opinioni del sen. Castelli e di Emilio Fede e chiede polemicamente:
"vediamo cosa rispondete ora".

La mia semplice risposta è: nulla!

Lei crede alle cose che dicono Castelli e Fede.

Io Le dico solo: ognuno è libero di credere qualunque cosa.

Non ho alcun obbligo di convincerLa di nulla né di spiegarLe nulla.

Se vorrà informarsi, troverà anche gratuitamente su internet un sacco di siti dove è spiegato chiaramente perchè il falso in bilancio ancora in vigore è solo un simulacrio di fattispecie criminosa, essendo sostanzialmente non punibile.

Se invece vorrà credere a Emilio Fede e Roberto Castelli, perchè disilluderla.

Il bello della libertà è questo.

Ognuno può vivere come vuole e credere in ciò che vuole.

Fino a pochi mesi prima di una fine ingloriosa, Mussolini spiegava agli italiani che stavano vincendo la guerra e loro gli credevano.

Lei scrive anche:
"Inoltre pochi giorni fa Emilio Fede su Rete 4 ha detto chiaramente che il Cavaliere è sempre stato assolto in formula piena. per cui mettetevi daccordo".

Se è per questo qualche giorno fa Studio Aperto ha detto che Berlusconi è stato assolto nel processo Mills!!!!!!

E poi perchè dovremmo "metterci d'accordo con Emilio Fede"?

Se io domani dicessi che ho visto Babbo Natale volare nel cielo con le renne, Lei costringerebbe qualcuno a "mettersi d'accordo" con me su questo?

Le ripeto, il bello della vita è che ognuno è libero di credere qualunque cosa.

Su questo c'è gente che fa anche fortune economiche.

Ci sono trasmissioni televisive nelle quali cartomanti "vendono" numeri dicendo che usciranno sicuramente nel gioco del lotto e tanti li comprano.

Come diceva un mio amico "il mondo è bello perchè è ... avariato".

Un caro saluto.

Felice Lima

Francy274 ha detto...

Inoltre io considero gli attuali politici gli eredi di falcone e borsellino in quanto proseguono la lotta che loro hanno messo in atto.(da Arturo)Nomi e cognomi vanno scritti in maiuscolo ma ce ne sono alcuni che meritano d'essere scritti in stampatello. Questa notizia mi ha posto davanti ad una realtà che fino a pochi secondi fa non conoscevo, istintivamente ho pensato a Salvatore Borsellino, fratello del famoso Giudice, trucidato il 19 Luglio del 1992, che si sta battendo come una tigre per ottenere giustizia per la morte del Suo fratello.Secondo me dovresti farlo sapere anche a Lui che può contare sull'aiuto di Silvio Berlusconi e visto che c'è magari anche di Marcello dell'Utri.Sono sicura che anche Lui come tanti non è al corrente che gli attuali politici siano gli eredi dei due Giudici morti ammazzati .Sono sincera, prima di leggere il Tuo commento non sapevo che Falcone e Borsellino stavano inquisendo sulle fameliche "toghe rosse". Ora lo so anch'io!!
Personalmente sarei felice di "mettermi d'accordo" con il Giudice Lima riguardo Babbo Natale
e le renne che volano...un pò di favola mi tirerebbe su il morale.

Silvio Liotta ha detto...

Arturo hai delle doti fenomenali nella redazione di testi comici, veramente!

Prova a leggere quanto segue; nulla a pretendere s’intende.

Mettiamo che una società di capitali, la Talìased (azienda siciliana), abbia un patrimonio netto di 5 mld, (come in media succede per le grandi imprese italiane come Telecom, Fiat e altre) e faccia un falso in bilancio di 49 milioni. 49 milioni sono un bel gruzzoletto da tenere nascosto, si possono fare molte cose soprattutto illecite. La Talìased non verrà sanzionata, perché rientra nelle generose soglie di tolleranza della nuova norma (2622 cc). Così la nostra impresa siciliana, che prima della nuova norma ha per ipotesi falsificato il proprio bilancio per 49 milioni, avendo un patrimonio netto di 5 miliardi, si vedrà assolta perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

Così le imprese che di fatto commettono falso in bilancio, costituendo fondi neri o frodando il fisco, ma che non rientrano nelle soglie di punibilità previste dalla norma (1% del patrimonio netto) non vengono punite. Per le imprese più piccole altri espedienti permettono di sfuggire al reato di falso in bilancio.

Così con una norma autoabrogante (o simulacro di fattispecie criminosa come spiegava Felice) di fatto il falso in bilancio viene “depenalizzato”, anche se teoricamente potrebbe operare in casi specifici e del tutto marginali.

Giusto per storicizzare un poco, per gli affezionati del lato destro, in precedenza il codice “Rocco” (noto agitatore di sinistra, un po’ come i giudici comunisti inglesi e quelli del New York Times) prevedeva pene da 3 a 10 anni di reclusione per falso in bilancio (con tempi di prescrizione che arrivavano a 15 anni, per maggiore tutela delle dinamiche economiche e del corretto funzionamento dei mercati). Ma Rocco non si interessava di “affari”.

C’era una canzone carina di Carosone che così suonava “caino, caino ha fatto fesso abele/ e abele e abele s’ha fatto impapocchia”.

Ora però Arturo, come ti dicevo, continuerai a non capire noi e non solo. Però se nel caso ti dovesse interessare capirci qualcosa spegni immediatamente la TV e purtroppo devi cominciare a comprare qualche libro……lo so! Soldi buttati. E’ non è la notizia peggiore: occorre pure leggerli e capirli. Non mettiamo però troppa carne al fuoco.

Chiedo ai lettori venia per il dileggio, la scrittura è anche divertimento, come magnificamente Felice ha dimostrato nel suo inimitabile intervento delle 20.45.

Un saluto
Silvio

Besugo ha detto...

Gentile Arturo, voglia cortesemente convenire con me, che il Sig. A.C.(di seguito meglio descritto), a confronto del noto giornalista da lei citato
è da ritenersi anch'egli un galantuomo!

A, C. tutti lo temevano, molti lo amavano, incoronato definitivamente dai morti di fame in fila davanti alle "cucine di C.", le mense gratuite che lui organizzava per sfamare la gente devastata dal crac di Wall Street (1929).

Nella prima forma di welfare state laico, migliaia di famiglie campavano con la minestra della organizzazione, vestivano con abiti prelevati da negozianti che avevano ricevuto l’ordine di mandare il conto a "C.".

Qualche storico e biografo sospetta che proprio questa generosità, e questa popolarità, sia stata il suo fatale errore.

Agli amministratori della cosa pubblica, ai politici ambiziosi, questa stella dava fastidio e cominciava a dar fastidio anche a Washington.

Sulla polizia locale, comperata dal cappello alle scarpe, era inutile contare. E anni di indagini su atroci misfatti a Cicero, il sobborgo che era divenuto tutto suo, non avevano prodotto un solo testimone, un solo indizio su di lui, frustrando anche la tenacia dell’agente speciale dell’Fbi E. N., che sarebbe poi stato idealizzato in un kolossal Hollywoodiano.

Neppure il fisco, lo IRS, sarebbe arrivato a nulla contro un uomo che non possedeva nulla e dunque non poteva essere accusato di evasione, se non fosse spuntata una ricevuta, una sola, che portava come beneficiario il suo nome.

Era un reddito, che lui avrebbe dovuto denunciare.

A. rise molto dell’accusa. Ingaggiò i due migliori avvocati di Chicago, con una parcella allora astronomica di 72mila dollari, abbastanza per comperare dieci case in città.

Si dichiarò colpevole, convinto dagli avvocati di poter patteggiare col giudice in cambio della ammissione che in effetti C. doveva al fisco 282mila dollari.

Ma era una trappola. Appena ricevuta l’ammissione scritta del difensore, il giudice (certamente Komunista) ritirò l’offerta di patteggiamento. E la sentenza fu il massimo che la legge consentisse: dieci anni in penitenziari federali più un anno in un carcere di bassa sicurezza.

Come avrà certamente già capito l'innocente benefattore truffato dal giudice si chiamava Alfonso Capone, nato a Brooklyn nel 1899, deceduto per arresto cardiaco il 25 gennaio del 1947 tra le braccia dela moglie nella villa in Florida che aveva comperato per 52mila dollari, ed era tutto ciò che rimaneva del suo regno.

Ogni riferimento a vicende attuali e personaggi contemporanei è puramente casuale

Cordiali saluti
Stefano
Genova

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Consiglierei ad Arturo di vedersi il film "Mussolini - Ultimo atto" anche se temo non ne trarrà grande giovamento.

Mauro C. ha detto...

X arturo, ma visto che è un nome fittizio lo chiamerò "lupetto", dal momento che su Travaglio ( e Berlusconi) non ha fatto altro che ripetere ciò che ha ventilato (con foga) Lupi da Santoro. Ammesso e non concesso (perché non è così) che Travaglio su 250 denunce - per una legge iniqua - abbia subito una condanna per "diffamazione a mezzo stampa", non vorrà paragonarla a condanne più gravi di cui godono almeno 10 (+ 3 della Lega, 2 dell'Udc, 2 di An,...su 24 condannati) del Pdl, che vanno dal falso in bilancio, all'associazione a delinquere, truffa, peculato, finanziamenti illeciti, corruzione sino a banda armata e associazione sovversiva,...
Nella lista dei giornalisti scomodi condannati a risarcimenti, castigati per zittirli, ci sono i migliori, le firme più pregiate: il rude Montanelli (contro Strehler e De Mita), il delicato Ferruccio De Bortoli (contro gli avv. di Berlusconi), il mite Lucio Caracciolo (di Limes, contro Accame,...), persino il serioso Sergio Zavoli (e altri contro un P.c.); c'è anche Francesco Merlo (che ha scritto un articolo toccante sui migranti respinti) fuggito in Francia - come Forattini, per D'Alema - per sottrarsi a Previti..., Lino Iannuzzi che per evitare di scontare il carcere si fa eleggere da F.i., poi ha trovato persino un giudice caritatevole...Ma di questo B non ne parla!
Se queste avventate provocazioni servono a distrarre comunque e a far perdere tempo e sonno utili, sarà contento di esserci riuscito!

arturo ha detto...

forse non mi sono spiegato io o non sono stato chiaro.

In Italia esistono due schieramenti: la destra e la sinistra.
da questo non se ne può uscire, per tale motivo signor giudice Lima ho detto che voi mi sembrate di sinistra. Perché nessuno di destra si sognerebbe mai di scrivere quello che scrivete.
Io ho militato e milito da molto tempo nel Pdl, come iscritto non come responsabilità politica di sorta. mi incontro, parlo. Prima ovviamente stavo in FI.
siccome considero il Pdl la continuazione di Fi posso dire di farne parte da sempre.
Nelle riunioni che facevano un tempo nella sezione locale mi hanno sempre detto che occorre scegliere dove stare. se stare sulla barca dei vincitori oppure su quella degli sconfitti.
Sono state fatte anche delle analogie.
L'Italia è come un prato verde con fiori rossi e bianchi. si può scegliere di essere un fiore rosso o uno bianco.
Io vedo che non siete bianchi quindi siete rossi. ma questo lo scrivo senza l'intento di bocciarvi o di insultarvi. Prendo solo atto che siete di sinistra, magari non comunisti ma di sinistra.
se foste di destra dovreste parlare molto bene di Berlusconi.
Inoltre vorrei sapere come mai, pur avendo giurato fedeltà al governo, lo criticate!
ecco magari potreste rispondere a queste cose.

e rifletterci sopra e vi assicuro che non è il mio intento quello di fare polemica.
Poi se volete che non scriva più posso anche andar via.

Felice Lima ha detto...

Per Arturo (commento delle 12.08).

Gentile Arturo,

premetto che mi dispiace davvero replicare al Suo ultimo intervento, perchè anche io, come Lei, non ho, in questo nostro dialogo, alcun intento polemico.

La prego accoratamente di voler credere che non solo non sono minimamente infastidito dai Suoi argomenti, ma anzi La ringrazio davvero di cuore della Sua presenza qui e della Sua attenzione.

Ci vuole, infatti, particolare generosità a offrire argomenti a chi la pensa in modo diverso da noi e sembra non apprezzare ciò che pensiamo.

E d'altra parte sentire argomenti diversi da quelli che si condividono aiuta moltissimo: perchè fa comprendere le ragioni (o i torti) degli altri e consente di valutare davvero la fondatezza o no di quelle che crediamo le nostre ragioni. E per questo La ringrazio di darci con tanta sincerità il Suo punto di vista, così da farci capire come la pensa.

Dunque, grazie davvero della Sua presenza e della pazienza che ha di affrontare un contesto che appare "ostile" (ovviamente solo in senso dialettico).

Ciò detto, devo segnalarLe che il Suo ultimo commento è viziato da un evidente errore logico.

Per illustrarglielo, Le farò un esempio tratto dai corsi di logica che a suo tempo seguii per passione all'università.

Immagini che qualcuno dica: "I cani respirano. Aristotele respira. Dunque, Aristotele è un cane".

Si tratta di un sillogismo errato, perchè la c.d. premessa maggiore non esprime un concetto assoluto.

Detto in parole provole, non solo i cani respirano.

Lei scrive:
"In Italia esistono due schieramenti: la destra e la sinistra.
da questo non se ne può uscire, per tale motivo signor giudice Lima ho detto che voi mi sembrate di sinistra. Perché nessuno di destra si sognerebbe mai di scrivere quello che scrivete."

Qui la c.d. "premessa maggiore" non è vera.

Non è vero che "In Italia esistono due schieramenti: la destra e la sinistra".

E non è vero sotto tanti profili.

Intanto, secondo il mio modesto parere Berlusconi non è di destra e D'Alema non è di sinistra.

Dicono di esserlo, ma non lo sono affatto.

E poi soprattutto è proprio la divisione in destra e sinistra che non ha più senso.

Sarebbe come dire che in Italia ci sono due schieramenti: i Guelfi e i Ghibellini.

Poi chiediamo a uno: "Sei Guelfo?"

Lui ci guarda sbalordito e dice: "No".

Noi allora pensiamo: "Ecco un altro ghibellino. Ma quanti sono questi?"

Tantissimi anni fa i motociclisti italiani avevano tendenzialmente Moto Guzzi o Moto Morini (non è esattamente così e sto semplificando per brevità).

Immagini che oggi una persona mi chieda se ho una Guzzi. Io gli direi, no.

Allora lui penserebbe: "Bene, allora ha un Morini".

Il problema è che io ho una Yamaha, perchè nel frattempo in Italia sono arrivate moto di un sacco di marche.

Gentile Arturo, la tesi che in Italia ci sono la destra e la sinistra e per giunta solo loro è un imbroglio con il quale una classe dirigente né di destra né di sinistra prende in giro un intero popolo di persone come Lei.

Se qualcuno fa notare che il capo del partito cosiddetto di destra ha evaso le tasse, lui invece di spiegare perchè non è vero, risponde dicendo: "Siete comunisti".

Se qualcuno fa notare a uno dei leader del partito cosiddetto di sinistra che non è stato bello pasticciare con le scalate bancarie, lui risponderà che è un complotto della destra.

Insomma, è un modo per non parlare dei fatti.

Ciò detto del sillogismo, delle altre Sue considerazioni Le dirò nel commento che segue.

Un caro saluto.

Felice Lima

Felice Lima ha detto...

Per Arturo (commento delle 12.08).

Seconda parte.

Gentile Arturo,

Lei scrive anche:
"Inoltre vorrei sapere come mai, pur avendo giurato fedeltà al governo, lo criticate!
ecco magari potreste rispondere a queste cose".

Signor Arturo, Lei ha in menta una grandissima confusione.

Per fortuna, ancora per un po', in Italia i magistrati NON GIURANO fedeltà al GOVERNO, ma alla Repubblica e alla Costituzione.

Dunque, non solo non devono ubbidire al Governo, ma debbono sanzionarne, quando gli compete per legge, eventuali abusi.

Lei dice anche:
"se foste di destra dovreste parlare molto bene di Berlusconi"

Signor Arturo, io non sono né di destra né di sinistra né di centro. Rifiuto proprio questa catalogazione.

Ma, se anche fossi di destra, se qualcuno di destra facesse cose deplorevoli, né lo coprirei né ne parlerei bene.

In sostanza, a me pare che non sia umano e sia anzi molto vergognoso che qualcuno parli bene di qualcuno non perchè se lo merita, ma perchè "è dei suoi".

Vede che l'hanno imbrogliata molto bene, riducendola a dire e fare cose non belle?

Un caro saluto.

Felice Lima

Vittorio Ferraro ha detto...

Caro Arturo, fortunatamente l'Italia è molto più complessa da come lei l'ha descritta (o meglio da come le è stato inculcato).

La sua è una visione manichea della realtà: i bianchi e i rossi; i buoni e i cattivi; i giusti e gli ingiusti.
O da una parte o dall'altra.

E' uno schema troppo semplicistico per una realtà molto più complessa.

Da sempre il potere cerca di imbrigliare gli individui in categorie predefinite. In tal modo risulta più facile controllare le masse e più semplice muoverle a piacimento.

Hitler diceva che "l'odio è il più sicuro dei sentimenti politici." "Più di ogni cosa tiene insieme una moltitudine di esseri umani e ne fa una totalità obbediente". Sosteneva anche che "conviene produrlo, intensificarlo, diffonderlo, se si vogliono mettere in marcia le masse".

I politici di oggi imbrigliano le nostre identità in altri schemi ma con risultato identico.

Oggi l'emozione che più di tutte genera l'odio è la paura. Lei stesso può vedere in quali dose massicce ci è venduta.

Al potere fa paura il soggetto che pensa e che produce pensiero critico!

Il fatto, poi, che lei sia un iscritto al PDL non ne fa per questo un nemico... a prescindere. Anzi! Le sue argomentazioni possono risultare molto più stimolanti di quelle di un iscritto al PD!

Il confronto ed il dialogo sono gli strumenti che più di ogni altra cosa dobbiamo produrre e difendere.

Francy274 ha detto...

Siamo in dittatura Arturo? Ora si giura fedeltà al Governo? Non mi risulta che siamo entrati in dittatura, non ufficialmente almeno, però tutto è possibile a questo punto.
Io so che persino i militari giurano fedeltà alla Patria, cioè a tutti i cittadini e non al Governo, solo nei regimi dittatoriali avviene ciò. Nel ramo legale si giura alla Costituzione, cioè nell'impegno di far rispettare ed applicare le leggi a tutti, dal primo all'ultimo dei cittadini, questo in uno Stato democratico.
Sai persino Silvio Berlusconi ha giurato sulla Costituzione Italiana,(lealmente dice Lui), per ben quattro volte ricoprendo la carica di Primo Ministro , ma sostiene che non è di Suo gradimento e vuole cambiarla...strano, Lui è pure avvocato, dovrebbe conoscerla benissimo, a poesia , ancor prima di giurarci sopra...non è contraddittorio giurare su una cosa che non ami e che non Ti piace? Tu lo faresti? Io no!! Ora non darmi della comunista, la mia è solo coerenza verso me stessa e le mie convinzioni :)

http://www.governo.it/Presidente/AudioVisivi/dettaglio.asp?d=39023

Ascoltalo anche Tu dalla Sua viva voce.

Pierluigi Fauzia ha detto...

Egregio Arturo

Non andrò sul merito propriamente giuridico delle sue affermazioni.

Una sola constatazione mi preme fare:esse denotano una indubbia confusione,se preesistente o indotta non m'è dato saperlo,intorno al mondo del diritto.

Ciò che più mi costerna dei suoi scritti e che è allo stesso tempo il nodo di Gordio e il male oscuro che attanaglia il paese,sono le seguenti affermazioni:

"Perché nessuno di destra si sognerebbe mai di scrivere quello che scrivete."

"se foste di destra dovreste parlare molto bene di Berlusconi."

Dal combinato disposto (chiedo scusa per la deformazione antropologica) di queste due affermazioni si ricava che "Chi è di destra" non critica mai i suoi leader,e ciò a prescindere dal merito delle questioni.

Ciò oltre a ricordarmi il "Mussolini ha sempre ragione" che imbrattava le mura delle città nel ventennio,mi pone dei seri dubbi sulla sua concezione della politica.

Teoricamente,perlomeno fino a prima che leggessi i suoi interventi, la dialettica politica si è sempre sviluppata attraverso un moto incessante di idee,che sono state sviluppate ed incarnate dall'azione politica di uomini con nome e cognome appartenenti a partiti,associazioni o movimenti ben identificati

Sicchè Tizio o Caio erano "di destra" o "di sinistra" perchè ne mettevano in pratica e ne portavano avanti le idee secondo il vecchio detto romano (riportato nella home page di questo blog) "Facta disctis respondeant".

Dalla sua analisi apprendo che il leader di un partito non è solo lo speaker più influente del gruppo sociale di riferimento,la guida ideale per dirla in poche parole,ma ne è l'incarnazione.

Egli è il partito,l'idea,il programma.Per uno strano fenomeno osmotico(di cui lei saprà darmi contezza) egli non è esponente del partito ma al contrario è quest'ultimo sua derivazione.

Di guisa che ciò che lui pensa diventa programma di partito e ciò che lui fa ne diventa azione a prescindere da ogni corrispondenza assiologica a quelli che sono i valori storicamente portanti di una data area politica.

Così "la destra" ,come lei è uso a chiamarla ,si definisce alfiere della cristianità contro il relativismo salvo poi "dargli al negher" dimenticando la centralità nell'architettura cristiana di valori quali l'accoglienza e la misericordia.

In questi casi,come recenti avvenimenti hanno confermato,non è il leader a dissociarsi dall'area politica e dalle sue idee,ma sono gli altri a dissociarsi da lui e dal partito e quindi dall'area politica.

Così è possibile che "Famiglia Cristiana" si scopra essere un covo di comunisti e che ciò venga detto senza vergogna alcuna.

Ma questa non è politica.

Questo è tifo sportivo se ne rende conto?

Allora la domanda è:quando abbiamo smesso di ragionare e abbiamo incominciato a tifare?

E sopratutto:com'è stato possibile?

P.S. Avevo detto di non voler entrare nel merito propriamente giuridico,ma una cosa debbo chiedergliela:mi dice dove ha appreso che i magistrati "giurano al governo"?

francesco siciliano ha detto...

Ma come avete fatto a fare intervenire Arturo?
Sul suo intervento mi permetto di invitare molti consiglieri politici a meditare.
P.S. A proposito in una intervista alla CNN il Presidente del Consiglio ha detto mi difenderò gli italiani sono con me........avanzo il sospetto che sulla vicenda Noemi sia vero forse sarebbe più utile parlare della povertà che aumenta; della benzina zitta zitta a 3 centesimi; dell'arresto di tizio che ha rubato 50 chili di arance e così via....
Cari saluti

Anonimo ha detto...

E' possibile che qualcuno ancora creda che in italia vi siano opposti schieramenti politici??
E' possibile parlare di ideologie politiche in un paese che ha inventato le coalizioni???
e' possibile che il messaggio inviato a mezzo stampa o in televisione a tutt'oggi è considerato verbo sacro??
se rispondiamo sempre si a queste domande credo che il lavoro della disinformazione è quasi completo,
appunto...
quasi completo!!
avv. giovanna bellizzi

arturo ha detto...

non so cosa dirvi mi fate mille domande e non posso rispondere subito a tutte.
Io dico solo che esiste la sinistra ma non intendo mica solo i comunisti, ma una sinistra che in un certo modo è opposta alla destra e in questo binomio io ragiono.

Per il resto è fallace il vostro metodo di discutere. praticamente voi dite che non siete di sinistra però non siete neanche di destra. e qui mi perdo.
come fate a non essere di destra e non essere neanche di sinistra. si esce dalla logica partitica. in italia ci sono solo due schieramenti e non si può non essere di uno di questi e non esserlo neanche dell'altro.

Poi ho letto anche nei vostri messaggi che Berlusconi è in conflitto di interessi. ma in che senso lo sarebbe.
la mediaset non è la sua ma di Piersilvio, il milan lo gestisce galliani, i giornali sono tutti schierati a sinistra, poi ci sono le toghe rosse, una costituzione, la nostra che è scritta interamente da comunisti (e si vede visti i numerosi riferimenti sovietici) e tante altre cose simili.
ogni volta che voi toccate questi argomenti vi schierate verso sinistra.
per questo dico siete di sinistra. ma non vuole essere un'offesa ma una presa d'atto.
vige un modo di dire da noi: "o sei bianco o sei nero".
voi perché non volete schierarvi.
o si è maschi o si è femmina. non ci sono altre categorie. Non in Italia almeno.

sempre rimanendo sul generico io vedo che voi avete parlato (maluccio) del fatto che berlusconi vada con le minorenni ma questo non è vero e anche se lo fosse è la sua vita privata e non può essere resa pubblica. sono affari suoi.
Poi qualcuno ha scritto - poco prima, mi pare nei primi messaggi, che Schifani aveva contatti con dei mafiosi. ma non è un reato però. e poi bisogna dimostrare che questi mafiosi facevano affari illeciti con schifani.
lo stesso vale per Previti e dell'utri. Non mi pare siano stati condannati e poi se gli atti sono segreti come fate voi a dimostrare che loro sono stati condannati.
e riguardo a mangano: berlusconi non ha detto che è un eroe ma che si è comportato in maniera eroica in un dato momento della sua vita.

scusate le risposte così in ordine sparso ma avete dato diverse risposte e io ho cercato di condensare ciò che penso in questo unico messaggio.

Pierluigi Fauzia ha detto...

Egregio Arturo,

Finora s'è discusso.

Vede, il "discutere" è attività particolare.

Essa si differenzia dalle altre perchè presuppone l'attività dell'argomentare.

In altre parole il "discutere" implica lo "spiegare" perchè la propria tesi è giusta e quella degli altri è sbagliata.Diversamente si "afferma",non si "discute".

Ora il suo ultimo intervento denota tutto tranne la volontà di discutere.

Lei "afferma":"Berlusconi è in conflitto di interessi. ma in che senso lo sarebbe.
la mediaset non è la sua ma di Piersilvio, il milan lo gestisce galliani, i giornali sono tutti schierati a sinistra, poi ci sono le toghe rosse, una costituzione, la nostra che è scritta interamente da comunisti (e si vede visti i numerosi riferimenti sovietici) e tante altre cose simili."

1-Può spiegarmi in che maniera la circostanza che la proprietà degli assets mediaset appartengano formalmente al figlio,metta al riparo l'azienda da pressioni indebite?

Può spiegarmi inoltre come è qualificabile il comportamento del premier che chiede a Fiorello perchè sia passato al "nemico"?

http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/23/Fiorello_blitz_casa_del_premier_co_8_090123011.shtml

2-Delle due l'una :o lei dice (in buona fede) delle fesserie o le dice Berlusconi.Come può evincere dal link infatti sono 18 anni che Berlusconi dice di fare le formazioni del Milan .Chi ha mentito?

http://archiviostorico.corriere.it/2004/marzo/17/Berlusconi_anni_faccio_formazione__co_9_040317103.shtml

3-Chi ed in che modo è una toga rossa?

Dalle sue affermazioni,infatti, è lecito dedurre che le toghe rosse pieghino (illecitamente) le leggi al fine di "colpire l'avversario".Può spiegarmi in che modo (concretamente e specificamente) la legge è stata piegata e come quindi la legge sarebbe dovuta essere stata "correttamente" applicata?

4-Mi può dire in che articoli della Costituzione legge "numerosi riferimenti sovietici" e quali essi siano?

Infine,anche se mi duole dirglielo, Cesare Previti è stato condannato in via definitiva nel processo Imi-Sir a 6 anni.A questo link il dispositivo della VI sezione penale della Cassazione.

http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/cronaca/imi-sir/dispositivo-sentenza/dispositivo-sentenza.html

Gli atti dei processi (per sua informazione) sono,in generale, assolutamente pubblici e ciò per garantire i cittadini (pensi un po) da eventuali abusi degli organi giudiziari.Se sono pubblici tutti possono controllarli e si riduce il rischio di deviazioni dalla legalità.

Un ultimo punto voglio chiarire:ai fini della valutazione del comportamento di un politico non si può tenere conto solo di ciò che costituisce reato,di modo che ciò che non è reato è irrilevante.

Se un politico fosse alcolista,lei penserebbe che questi "sono affari suoi"?

E se andasse coi transessuali in privato e pubblicamente si ponesse come difensore della famiglia,lei direbbe ancora che non sono fatti di rilevanza pubblica?

E se professandosi cattolico, divorziasse?

E se professandosi musulmano osservante,mangiasse carne di maiale?

Attendendo una sua risposta cordialmente la saluto

arturo ha detto...

1-Può spiegarmi in che maniera la circostanza che la proprietà degli assets mediaset appartengano formalmente al figlio,metta al riparo l'azienda da pressioni indebite?

non posso spiegarlo ma un conto è dire che la mediaset è di berlusconi un conto è dire che è del figlio che può anche fare una politica televisiva diversa da quella del padre.

2. cosa centra il milan. Le formazioni del Milan berlusconi le ha fatte dopo aver seguito il consiglio dello staff tecnico, visto che Berlusconi non è un tecnico sportivo e si fida di quello che gli si dice da personale competente.

3. riguardo le toghe rosse sono quei giudici o quei magistrati che si fanno condizionare da un'ideologia di sinistra e sono politicizzati, attaccando sempre e solo personalità di spicco di destra.

4. La costituzione italiana è stata redatta anche dai comunisti e da socialisti. Si parla per esempio dell'eguaglianza dei cittadini. Mentre sappiamo bene che i cittadini non sono tutti uguali nel senso che ogni persona è caratterizzata da un'unicità e da proprie peculiarità. non mi piace l'uniformità, l'uniformità comporta pensarla tutti allo stesso modo e omologare tutti secondo una sola ideologia, come in urss.

4. infine

abbiamo un politico, onorevole Mele che è stato trovato in un albergo di roma con delle signorine e della coca. questo signore è contro la droga e la prostituzione quindi è evidente che la coca era delle signorine e lui non sapeva essere delle prostitute.
in ogni caso sono affari suoi. lo stesso dicasi di berlusconi che tempo fa è stato definito da egli stesso ma anche da persone che conosco il grande difensore della famiglia e dei valori cristiani che essa ha.

Vittorio Ferraro ha detto...

Guardi, Arturo, che i padri costituenti lo sapevano bene che i cittadini non sono tutti uguali; ed è per questo che hanno partorito articoli lungimiranti come gli articoli 2 e 3 della Carta.

La Costituzione tutela - tra l'altro - il singolo (il cittadino, l'uomo), la sua personalità, la sua identità, la sua autodeterminazione. Non pretende l'uniformità ma garantisce le libertà e i diritti di tutti.

A confutare le sue convinzioni le consiglio di leggere, almeno, gli art. 2 e 3, comma secondo della Costituzione.

Francy274 ha detto...

Gentilissimi Signori,
questa discussione mi ha appassionata a tal punto che mi è sorta una domanda:
ricordate il dopo 11-Settembre del 2001? I vari canali televisivi trasmettevano immagini e documentari sul mondo islamico.Non prestai attenzione a molti di essi.So perfettamente da sempre che la TV è lo strumento con il quale i potenti costruiscono i loro alibi, tramite lo show a colpi di bugie ed effetti speciali, che hanno come scopo quello di ottenere "tanti testimoni" pronti a giurare, sulle tombe delle Loro madri, che l'avvenimento lo hanno visto con i propri occhi e sentito con le proprie orecchie.
Ce ne fu uno di quei documentari che mi colpì, tanto da lasciarmi esterefatta: in una scuola gestita dai talebani c'erano dei ragazzi seduti in posizione yoga, braccia conserte e dondolando ripetevano le frasi che il maestro recitava loro, quei ragazzi imparavano a memoria il libro sacro dei musulmani, senza saper leggere e scrivere. Sono passati otto anni d'allora, quei ragazzi oggi avranno 20/23 anni.In tutta onestà qualcuno potrebbe mai dire, ad uno solo di Loro, che tutto ciò che hanno appreso è sbagliato? Si potrà dir Loro: leggi, ascolta, ragiona con la Tua testa?
Quando un ideale ha la forma di un uomo o di un testo sacro è impossibile dimostrare che invece un ideale è un'idea, un pensiero proprio, un sogno da portare avanti per una società sana e vivibile per chiunque, e non il difendere un uomo o un libro, pur sacro che sia!
E' questa,in Italia,la Nostra cruda realtà, e sarà dura far capire a tanti che "ideologicamente" sono ripiombati nel sistema degli anni 25/43.
Ci manca solo una bella dichiarazione di guerra o una rivoluzione, e in quel precipizio ci saremo tutti!

Annalisa ha detto...

Senta Arturo, ho aspettato a scrivere perchè volevo capire se lei è uno che scrive certe cose per eccessiva ingenuità oppure con consapevole volontà di imbrogliare la gente.

Non so ancora quale delle due faccia al caso nostro.
Nel migliore dei casi lei ha davvero le idee molto confuse e la stanno prendendo in giro.
Nel peggiore, è lei che sta prendendo in giro noi dicendo cose che non stanno nè in cielo nè in terra.

Questo blog, diversamente dalla sezione di un partito, non è un luogo dove fare propaganda, ma dove discutere dei temi proposti. Perciò non è il caso di continuare a dire certe cose, proviamo ad informarci un pochino e a parlare di qualcosa di sensato invece di fare propaganda e perdere tempo. Qui troverà una raccolta molto vasta di articoli, commenti, video, documenti su diversi temi. Cominci da uno qualsiasi.

In particolare, sul falso in bilancio, siccome vedo che ha le idee un po' confuse, la invito subito a leggere una decina di paginette facili facili dal libro Toghe Rotte di Bruno Tinti (che non mi sembra proprio un "comunista") alle pagine 128 e seguenti, in cui si spiega in parole semplici in cosa consiste la legge fatta da Berlusconi. Se vuole poi parliamo di questo.

Silvio Liotta ha detto...

Arturo, che a te non piaccia l'uniformità suona davvero strano, perchè sei mostruosamente uniformato a quanto dice Fede o alle insensatezze (tipo fiore rosso e bianco, e castronerie varie) che ti dicono al partito. L'urss e là dove tentano di farti dire le follie che sei venuto a dire qui. Ti tolgono le capacità di pensare, senza che tu te ne accorga. Sei uguale in tutto e per tutto a quelli che frequenti al partito, sei uniforme a loro. Dici le cose che dicono loro, senza che ti sfiori neanche per un attimo l'idea che potrebbero essere poco corrette, magari da rivedere. Pensi immediatamente che siano giuste perchè te le hanno dette al partito. Questa è omologazione totale, altro che comunisti Al partito dove vai tu sono molto più bravi dei comunisti nell’uniformare le persone. Fatti un piacere stanne alla larga.


Sei l'ultimo uomo sulla terra a pensare che una sentenza sia un atto segreto. Ma ti rendi conto di ciò che dici. Un Tribunale della Repubblica quando emana una sentenza lo fa in nome del popolo italiano. In nome mio e tuo e di tutti gli altri. Spero tu abbia almeno imparato che le sentenza non sono segrete. Sarebbe già un passo avanti.


La politica non è uno scherzo, la politica è fatta di sangue della storia, di sacrifici fatali delle persone, di studio fino allo sfinimento. Non è porta a porta, non è il tg 4, né Santoro o Ballarò. E’ una cosa molto difficile. Per poterne parlare con cognizione di causa occorre molto studio, molta riflessione. Occorre capacità di comunicare con le persone, ma non per fregarle e dir loro bugie, piuttosto per comprenderne i bisogni più o meno immediati. E’ servizio alla collettività. E’ anteporre l’interesse di tutti a quello proprio. Ciò è la politica, il resto sono sue degenerazioni.


A me non interessa essere di destra o sinistra. Io sono io: la mia storia, le mie esperienze, l’educazione che ho ricevuto in famiglia e fuori, le letture che ho fatto, gli amici che ho avuto, i miei pregi, i miei difetti ecc. Questo sono io, no destra o sinistra. E così tante persone, per esempio in questo blog, si ritrovano per discutere dei problemi da risolvere. Ma chi se ne frega di destra e sinistra. Quello che ci interessa è vivere in un mondo più bello e più giusto. Se poi devo votare voterò chi agisce per un’Italia più giusta; un’Italia che si ferma ad aspettare quelli che sono rimasti più indietro, perché non è tanto importante arrivare primi quanto piuttosto comminare godendo della compagnia degli altri e delle bellezze che ci circondano. Questa è la “mia politica”. Dove la vuoi mettere a sinistra? A destra? Dove la metterai metterai manterrà intatti i suoi contenuti.

Stammi bene Arturo! Spero di non averti annoiato.

Silvio

Pierluigi Fauzia ha detto...

Egregio Arturo





"1-non posso spiegarlo ma un conto è dire che la mediaset è di berlusconi un conto è dire che è del figlio che può anche fare una politica televisiva diversa da quella del padre."

Non le ho chiesto di spiegarmelo tout court,ma di farlo alla luce dell'episodio di Fiorello.

Come è infatti possibile affermare che il dato formale della proprietà sia sufficiente a scongiurare il pericolo di intrusioni, quando il dato sostanziale dell'episodio Fiorello mette in luce un interessamento del Presidente del Consiglio al mercato televisivo?

Facciamo un esempio.

Immaginiamo che lei apra una gelateria.

Immaginiamo che nella stessa strada dov'è sito il suo esercizio,ve ne sia un'altra con molta più tradizione ed una particolarità:essa è pubblica ed è gestita dall'Assessore per il Gelato.

Immaginiamo che lei venga pervaso da un moto d'altruismo e spinto da cotanta generosità d'animo si candidi a Sindaco della città e venga eletto.

A quel punto lei ha il potere di nominare gli Assessori della giunta comunale e tra essi l'Assessore al Gelato.

Teoricamente lei dovrebbe fare,da un lato, gli interessi della Gelateria pubblica in qualità di Sindaco attraverso la nomina di un Assessore indipendente e capace e, dall'altro ,quelli della sua gelateria in qualità di proprietario.

Il problema è che le due gelaterie sono in concorrenza di modo che non solo è impossibile massimizzare entrambi gli interessi contemporaneamente,ma di più essi sono incompatibili nel senso che soddisfarne l'uno significa farlo a scapito dell'altro.

.Esse si contendono clienti e gelatai (come lei sa,infatti,la bontà del gelato è data dalla qualità degli ingredienti e soprattutto dalla maestria dei gelatai)

Allora per evitare possibili conflitti d'interesse le si impone di cedere la sua gelateria a qualcun altro e lei accetta cedendola ai suoi figli.

Così accade un giorno che nella strada apre una nuova gelateria la quale ha mezzi e possibilità per fare le cose in grande.

Questa nuova gelateria si guarda attorno e decide di selezionare gli ingredienti e le maestranze migliori su piazza.

Così arriva ad assumere un gelataio particolarmente bravo,un gelataio che dicono sia in grado di spostare clienti da un gelateria all'altra.

Lei chiama a colloquio questo gelataio e gli chiede "perchè passi col nemico?" e lo invita a restare perchè ne avrà un ritorno di immagine.

Mi dica ,a questo punto, se ciò costituisce una interferenza nel mercato del gelato,mercato che lei avrebbe dovuto abbandonare cedendo la gelateria ai suoi figli.

Capisce adesso perchè il dato formale non solo è insufficiente,ma è addirittura smentito dal dato sostanziale?

"2. cosa centra il milan. Le formazioni del Milan berlusconi le ha fatte dopo aver seguito il consiglio dello staff tecnico, visto che Berlusconi non è un tecnico sportivo e si fida di quello che gli si dice da personale competente."

Ma il Milan,Arturo, lo ha tirato in ballo lei dicendo testualmente che "lo gestisce Galliani".

Le riporto un virgolettato dalla Gazzetta dello Sport del 22 febbraio 2004 contenente una dichiarazione pubblica e mai contestata resa dal Presidente del Consiglio:

"È obbligatorio che una squadra come il Milan scenda in campo con il massimo potenziale offensivo. È obbligatorio. Non è un consiglio, ma è un ordine, una disposizione del presidente per chiunque allenerà il Milan di qui in avanti. Non si può pensare a una grande squadra che produca palle gol se si gioca senza le due punte. Avete visto come sono arrivati i due gol? Perché c' era una punta larga e una avanti al portiere. E il secondo di Kaká è arrivato perché le due punte hanno fatto spazio. Da oggi la squadra dovrà giocare sempre con due punte. Lo dirò ad Ancelotti perché spero sia lui l' allenatore del Milan per molti anni ancora"

Ritornando alla domanda inevasa del mio intervento precedente:chi mente?

continua..

Pierluigi Fauzia ha detto...

3. riguardo le toghe rosse sono quei giudici o quei magistrati che si fanno condizionare da un'ideologia di sinistra e sono politicizzati, attaccando sempre e solo personalità di spicco di destra.

Se avesse letto bene la domanda,avrebbe visto che anche nel mio intervento era abbozzata una "definizione" di toghe rosse.

Ma ciò che le ho chiesto non è la definizione,bensì "Può spiegarmi in che modo (concretamente e specificamente) la legge è stata piegata e come quindi la legge sarebbe dovuta essere stata "correttamente" applicata?"


4. La costituzione italiana è stata redatta anche dai comunisti e da socialisti. Si parla per esempio dell'eguaglianza dei cittadini. Mentre sappiamo bene che i cittadini non sono tutti uguali nel senso che ogni persona è caratterizzata da un'unicità e da proprie peculiarità. non mi piace l'uniformità, l'uniformità comporta pensarla tutti allo stesso modo e omologare tutti secondo una sola ideologia, come in urss.

Caro Arturo, prima le ho detto che i suoi interventi denotavano una gran confusione intorno al mondo del diritto.

Ora le dico che ad essa si accompagna anche una gran confusione intorno al mondo della storia.

L'idea dell'uguaglianza giuridica ,cioè "tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge senza discriminazione.." contenuta al 1°comma dell'art 3 Cost. è idea di matrice liberale e borghese che si diffonde in età moderna.

Essa era invocata dal neonato ceto borghese a protezione e sostegno dei suoi interessi.Infatti la borghesia ,che fondava il suo potere sui commerci e sugli scambi, vedeva
nella pletora sterminata di Iura singularia (cioè di diritti a base personale e territoriale) che si erano diffusi in epoca medievale un ostacolo alla propria crescita economica.

I nobili e il clero avevano delle leggi e dei giudici diversi tra loro e da quelli tutti gli altri uomini,sicchè era cosa molto problematica lo sviluppo di un economia "capitalista" in quelle condizioni.

Le linko un estratto del Marchese del Grillo che può chiarirle le idee.E' lo sketch del Falegname Aron Piperno:

http://www.youtube.com/watch?v=QAZ3sKRtuBI

Ove lei si riferisse al 2° comma dell'art 3 Cost. che recita:"È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.",mi sa che ha preso un granchio.

Tale comma ci dice nient'altro che ci sono dei fattori materiali che ostacolano la libertà e l'eguaglianza degli uomini e che è compito della Repubblica lavorare per rimuoverli.attraverso leggi che tengano conto delle singole situazioni di svantaggio e vi pongano rimedio.

Esso costituisce un correttivo al rigore formale della legge, di modo che laddove vi sia una situazione di fatto che limiti l'uguaglianza dei cittadini la legge ne tenga conto riequilibrando nella singola situazione le posizioni dei soggetti considerati.

Infatti se tenessimo conto del solo primo comma noi dovremmo dire che la condizione e il trattamento delle donne deve essere il medesimo,con la conseguenza che le donne incinte,con handicap fisici etc etc devono essere sottoposte allo stesso trattamento delle donne tout court.

Ad esempio secondo questa logica,sarebbero illegittime tutte le norme che dotino di standard di protezione giuridica più elevati le donne incinta

Allo stesso modo sarebbe incostituzionale il decreto attraverso cui si sono stanziati i contributi per la ricostruzione degli edifici in Abruzzo,perchè non estesi a tutto il territorio dello stato e a tutti i cittadini.

L'articolo 3 della nostra Costituzione letto complessivamente (1° e 2° comma) ci dice nient'altro che "Tutte le cose uguali vanno trattate in maniera uguale,tutte le cose diseguali vanno trattate in maniera diseguale"

Le sembra questo un appiattimento della diversità?

Le sembra un "omologare tutti secondo una sola ideologia, come in urss"?

continua..

Pierluigi Fauzia ha detto...

La verità è che lei non ha mai letto nessuna Costituzione Sovietica,perchè se l'avesse fatto saprebbe cosa vuol dire.

Le linko la Cotituzione di Stalin del '36 (è in inglese)

http://www.politicsforum.org/documents/constitution_ussr_1936.php

Un ultima cosa.

Lei ha mai sentito parlare della dottrina sociale della Chiesa?

Ha mai letto ad esempio l'enciclica "Quadrigesimo Anno" di Pio XI?

Le è mai capitato di leggere l'enciclica "Laborem exercens" di Giovanni Paolo II?

(di seguito i link

http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19310515_quadragesimo-anno_it.html

http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_14091981_laborem-exercens_it.html )

Legga e capirà da solo quanto sia fallace affermare l'esistenza di una "matrice sovietica" nella nostra Costituzione.

"5-abbiamo un politico, onorevole Mele che è stato trovato in un albergo di roma con delle signorine e della coca. questo signore è contro la droga e la prostituzione quindi è evidente che la coca era delle signorine e lui non sapeva essere delle prostitute.
in ogni caso sono affari suoi. lo stesso dicasi di berlusconi che tempo fa è stato definito da egli stesso ma anche da persone che conosco il grande difensore della famiglia e dei valori cristiani che essa ha."

http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglio/30/sbagliato_non_sono_fuggito_Non_co_9_070730141.shtml

In questo link l'ex deputato Mele,alla domanda se abbia pagato la ragazza a cui si è unito biblicamente risponde: «Pagata... non proprio. Le ho fatto un regalo, una somma in denaro, niente di esagerato però. Poi siamo saliti su, siamo stati insieme, e dopo io mi sono addormentato».

Ora io non so se regalare "una somma in denaro" ad una ragazza che ammetta pacificamente di esercitare il mercimonio di se basti quantomeno a farle venire il dubbio che Mele stia mentendo,ma il principio è un altro.

Il comportamento di un politico che predica bene e razzola male è un comportamento che va portato sempre e comunque all'attenzione del corpo elettorale acchè questo decida se rinnovargli la fiducia o meno.

E' (e deve essere) un principio pacifico in una democrazia elettiva.

Venendo alla "cristianità"e al "defensor fidei" che è Berlusconi :com'è conciliabile l'indissolubilità del matrimonio cattolico col divorzio e il rispetto della vita con "l'aborto terapeutico"?

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/04_Aprile/08/veronica.shtml

continua..

Pierluigi Fauzia ha detto...

P.S.

Io mi sto sforzando enormemente di mantenere la discussione su un piano razionale.

Sarebbe più facile buttarla in caciara,giocando a chi fa la voce più forte o a chi si dimostra più arrogante.

Sarebbe molto più facile,mi creda.

Ma d'altra parte sono intimamente convinto che il dialogo non serva a permettere la comunicazione tra compartimenti stagni che rimangono adiafori ad essa.

Credo che ad esso (il dialogo) sia da affidare una funzione più nobile:quella della crescita umana e culturale dei dialoganti.

Mi creda ,per quanto possa non sembrare così, io sono estremamente lieto della sua presenza nel blog,perchè sono convinto che essa sia fruttifera se non altro in quanto permette a persone che hanno diverse opinioni di confrontarsi in maniera civile e di trarre da questo confronto il massimo arricchimento possibile.

Condizione necessaria a tal fine è ,però, l'onesta intellettuale dei dialoganti.

Porsi in maniera a-pregiudiziale abbandonando ogni forma di "tifo" è la precondizione necessaria per il raggiungimento di tale fine.

Occorre sgombrare la propria mente da prese di posizione "a prescindere",e per farlo non è necessario rinunciare alle proprie opinioni,basta solo non difenderle acriticamente ed essere disposti ,quando sia giusto, a riconoscere la bontà degli argomenti (e quindi delle opinioni) altrui.

Fuori da questo schema,non v'è dialogo nè comunicazione.

Fuori da questo schema non è nemmeno possibile pensare possa esistere una società.

Io sono disposto a farlo,disposto a rapportarmi a lei scevro da ogni pregiudizio,disposto perfino a cambiare le mie opinioni laddove lei dimostri,attraverso l'uso di buoni argomenti,la fallacia dei miei.

Lei ne ha intenzione?

Possiede onestà intellettuale sufficiente a questo scopo?

Cordialmente

P.F.

Cinzia ha detto...

Era un po' che non avevo il tempo di leggere i commenti... WoW!!!
che mi stavo perdendo,
Arturo Superstar!
Arturo ti prego rimani tra noi, non nel senso che ti vogliamo traviare, ma insomma non ci privare della tua preziosa presenza, non capita tutti i giorni un tipo come te,
anche se là fuori ce n'è molti, lo so.
Ho letto d'un fiato i commenti stanotte e,
per quanto ho ancora il sospetto che hai preso in giro tutti finora, se invece esisti davvero non vorrei proprio perdere un interlocutore così rispondente alla realtà italiana come riesci ad esserlo tu.
Sinceramente ti chiedo la cortesia di non privarci della tua presenza, lo so che siamo gente un po' difficile, che parla strano e non vuole proprio collocarsi in quella bella casella di sinistra che avresti pronta e libera per quelli come noi, ma alla fine siamo buoni.
Hai visto con quanta gentilezza ognuno ha cercato di spiegarti le sue ragioni, siamo tutti molto ben educati, questo potrebbe convincerti che non siamo comunisti, no?!
Posso anche garantirti che non mangiamo bambini bolliti e spero che mi crederai sulla parola.
Rimani Arturo, non ci lasciare!
E soprattutto non ti affliggere per gli strani argomenti che portiamo in discussione,
resta a farti un idea, parla con noi,
magari ci convinci tutti oppure scopri qualcosa di nuovo
(un talento da comico?!)
perché no!?

Anonimo ha detto...

E’ vero Arturo, sei un ingenuo o fai l’ingenuo?
Comunque tu sei la prova provata del perché Berlusconi ha tanto seguito. La gente è stufa di essere soggiogata a uomini di sinistra. Ovvero nei posti di comando, università, ospedali, comune regione provincia (intendo come dipendenti) cioè tutto ciò che è di pubblica utilità c’è una presenza cospicua della sinistra. Non conosco nessuno che copra ruoli importanti a livello locale che abbia una visione di destra! E’ stato scelto perché di sinistra.
Questo è un punto fondamentale da tenere in debito conto.

Premesso questo, mi sembra Arturo che per essere buoni cittadini, nonostante le prevaricazioni che uno possa subire, non occorre solamente schierarsi da una parte o dall’altra poiché si finisce di fare una sola sozzura. E’ invece fondamentale pretendere che chi ricopre certi ruoli pubblici lo faccia perché ne ha le capacità i meriti e debba rendere conto del suo operato al cittadino.
Se sbaglia o se commette reato deve essere perseguito e il suo comportamento condannato moralmente soprattutto da chi lo ha scelto.
Semplifichiamo : se ho votato a destra e le persone che ho votato hanno sbagliato (commesso reati hanno scelto personaggi di dubbia moralità, mafiosi o corrotti) non posso sostenerle ma dovrei chiedere la loro testa perché hanno tradito la mia fiducia, oltre che essersi macchiati di crimini!

Così dovrebbe essere a sinistra!

Per Pierluigi Fauzia la legge correttamente applicata è quella che impone che per analoghi episodi venga comminata la stessa sanzione. Se il comportamento delittuoso viene perseguito solo a destra è si vero che tale comportamento rimane sempre delittuoso ma l’analogo comportamento a sinistra rimane impunito. E’ vero che non si può invocare un’attenuante nel citare il comportamento altrui, ma se tutti rubano e solo io vengo condannato, mi spieghi che applicazione del principio di uguaglianza c’è??? In tal senso mani pulite e le cd toghe rosse hanno cercato di decapitare un sistema sì corrotto ma a favore dell’altra parte del sistema egualmente corrotto.
Paladino della giustizia si è se non si fa come Arturo, che difende a spada tratta chi è dalla sua parte politica dimenticandosi che si deve essere prima di ogni cosa cittadini e poi elettori!!!!
Per questo ringrazio Felice e questo blog perché obiettivi.
Arturo solo la conoscenza ci aiuta a non farci manovrare!
Con affetto Eleonora

Besugo ha detto...

Ingenua considerazione

Parafrasando una citazione dello scrittore siciliano Gesualdo Bufalino: "La Sicilia [L'Italia] non ha bisogno
di soldati ma di maestri elementari". Una frase per spiegare che non basta la repressione per combattere il malaffare politico-mafioso e l’omertà, ma occorre la cultura.

Cordiali saluti

Nino Al ha detto...

I termini centrodestra e centrosinistra furono letteralmente inventati da Berlusconi per presentarsi sulla scena politica. Con un semplice slogan "Loro sono di centrosinistra, io sono di centrodestra" ha reso l'idea di una alternanza. A mio avviso un'alternanaza fasulla. La vera alternanza si ha fra la socialdemocrazia ed il liberalismo moderato.Socialismo e Liberlismo classico (USA) non fanno parte della cultura europea. Parliamo quindi di due grandi aree politiche dove potremmo trovare diversi partiti socialdemocratici ed altrettanti libel moderati ed in ciascuno di esse le immancabili correnti. cattolica,abortista, verde,della protezione della foca monaca....
Ora è ben evidente che siamo in alto mare. Il partito democratico che lascia l'elettorato confuso sia come idee che come organizzazione interna mentre il centrodestra che è liberlamoderato solo a parole, quando gli conviene, e che non è nemmeno un partito. E' una associazione privata di Berlusconi dove si fa quel che dice lui! Lo possono anche cacciar fuori dal PdL ma verrebbero subito meno sia il denaro sia la grancassa mediatica.
L'Italia dei valori ha invece un programma politico ben preciso, falla Di Pietro come immagine e come oratoria, ma almeno le idee ci sono.
Nei riguardi dei giudici si nega la loro serietà ed imparzialità.
Se la loro azione penale è rivolta verso Berlusconi sono di sinistra, se guardano Anno zero sono di sinistra, se non applaudiscono a B. sono di sinistra....

arturo ha detto...

ragazzi io ho paura di intasare il forum. Magari possiamo continuare la discussione in ogni caso sappiate che io ho dovuto far parte del Pdl fin da quando avevo 18 anni. non è stata una mia scelta precisa. ho semplicemente ubbidito.

poi voi avete le vostre idee io le mie. e io rispetto le vostre ma mio padre mi ha sempre detto "esistono i compagni e esistono i buoni" se stai da una parte sarai un fallito.

e io ho scelto l'unica opzione che avevo.

poi ne riparleremo piano piano nei vari articoli che commenterò sempre se non reco disturbo alla redazione del blog.

"Uguale per tutti" ha detto...

Per Arturo (commento delle 19.59)

Carissimo Arturo,

non solo Lei non reca disturbo alla Redazione, ma è per noi una grande opportunità avere una così preziosa occasione di confronto.

Dunque, per favore, resti con noi e ci offra il Suo punto di vista sui vari temi che tratteremo.

Da questo confronto non potrà venir fuori che un arricchimento reciproco.

Grazie davvero per la Sua pazienza e disponibilità.

Un caro saluto nell'attesa di rileggerLa ancora.

La Redazione

Pierluigi Fauzia ha detto...

Egregio Arturo,

La sua sincerità è un dono bellissimo e disarmante.

Ho visto più onestà intellettuale in lei,di quanta ne vedrei allo specchio in me.

Spero di rileggerla presto

Con profonda stima

P.F.

Pierluigi Fauzia ha detto...

Cara Eleonora,

Ho tema d'aver frainteso il suo intervento,poichè esso mi sembra girare intorno ad un concetto e non chiarirlo esplicitamente.

Ciò che lei dice,mi corregga se sbaglio,può essere compendiato nel seguente periodo:

Due fatti uguali che dovrebbero essere soggetti allo stesso trattamento,non lo sono.Dato che del "trattamento dei "casi" (cioè della giurisdizione) se ne occupano i Giiudici,quelli che (specificamente) si sono occupati di questi casi sono responsabili di tale lesione del principio di uguaglianza.Di più: tale ingiustizia è consapevolmente orientata ad avvantaggiare quella determinata parte che ne beneficia.

Ciò che lei dice è possibile.

Sarebbe anche intellegibile se solo lei mi chiarisse alcuni punti.

Ad esempio ,lei, non solo non spiega perchè i due casi sono uguali,ma neanche dice quali essi siano.

Le ripeto,quanto da lei affermato è anche possibile sia avvenuto.Ed è per questo che lei deve approfondire.Per fugare il dubbio che sia solo l'ennesimo luogo comune sulla giustizia "detto per dirlo",perchè così dicono.

Per eliminare in radice qualsiasi ombra mi dica:

1-A chi si riferisce e di quali casi sta parlando?

2-Perchè sono casi uguali ed in che cosa consiste il trattamento differente?

3-Quali sono le prove che la portano a dire che "In tal senso mani pulite e le cd toghe rosse hanno cercato di decapitare un sistema sì corrotto ma a favore dell’altra parte del sistema egualmente corrotto."?

4-Quali sono i Giudici (con nome e cognome possibilmente) che hanno tradito la lettera della legge ed in che modo (anche qui,concreto e specifico) lo hanno fatto?

Le faccio queste domande senza malizia,perchè se fosse vero quanto dice,sarebbe una cosa gravissima.

Ora io non penso che lei scagli la pietra e nasconda la mano,anzi sono sicuro che chiarirà i miei dubbi quanto prima.

Last but not least.

Una cosa non mi è veramente chiara.

Quando lei dice:"Paladino della giustizia si è se non si fa come Arturo, che difende a spada tratta chi è dalla sua parte politica dimenticandosi che si deve essere prima di ogni cosa cittadini e poi elettori!!!!" il tenore sintattico del contesto (lei si riferisce a me personalemente ed esclusivamente in quella parte di messaggio, che è avulsa dalla prima) sembra alludere a me.

Non vorrei aver frainteso anche questo.

Ma se fosse così,potrebbe anche chiarire perchè ed in che modo difenderei a spada tratta chi (ecco ,chi?) è dalla mia parte politica (qual'è e da cosa l'ha dedotta?) anteponendo la condizione di elettore a quella di cittadino?

Cordialmente

P.F.

Anonimo ha detto...

Gentile Pierluigi,
mi preme sottolineare che se nel tenore sintattico del contesto sembra avere inteso un’allusione alla sua persona, non era questo il senso. Non mi permetterei mai di attribuirle un dato comportamento senza conoscerlo. Era un’affermazione generica rivolta a chi si comporta in detta maniera. Ognuno nella propria coscienza è consapevole del proprio comportamento.
Per quanto riguarda i punti da lei evidenziati i fatti di cui sto parlando sono personali ed è vero che sono gravissimi, ma di processi ne ho affrontati diversi, gli strumenti per far valere le mie ragioni democraticamente li ho usati e le cose comunque sono andate nel modo che ho detto.
Nomi e cognomi non li faccio, li ho fatti nelle sedi competenti ma nulla è cambiato. Non intendo ripercorrere la stessa strada!

In merito al 3 punto non essendo un magistrato o un appartenente alle forze dell’ordine non ho le prove di quello che affermo. Ma in tutta onestà e in questo caso chiamo la sua, mi vuol far credere che in un sistema dove il potere è spartito tra i partiti la strada intrapresa da mani pulite è stata in tutti i sensi e sono emersi solo crimini a destra e nessuno a sinistra?
Non è materialmente possibile anche perché a distanza di 20 anni l’opera che ha percorso De Magistris per un verso e Forleo in un altro, entrambi decapitati dal sistema e da certa magistratura ha dimostrato proprio che la corruzione se indagata a 360 gradi tocca tutte le componenti politiche!
Io non conto nulla e non posso fare nulla se non sostenere chi può fare. Mi piacerebbe però che chi può faccia! Con simpatia
Eleonora

Anonimo ha detto...

Nicola Milano

"mitico" Arturo
ha ragione Pierluigi Fauzia

...La sua sincerità è un dono bellissimo e disarmante...

allora premetto che siamo "colleghi di voto" ma lei quello che scrive suscita (almeno parlo per me)
disarmo/stupore/ammirazione/incredulità/
una coacervo di emozioni a volte positive a volte negative.

Però mi offre degli spunti a proseguire notevole!
badi bene Arturo, che la mia non vuole essere in alcun modo una critica, ho cercato di scrivere nel modo più sintetico possibile, lo stupore che mi hanno destato i suoi interventi.
Oltretutto il suo passaggio qui sul blog, è da me, ma vedo anche dagli "altri" molto gradita perchè lei è un sasso in uno stagno!

vivaddio a dato più di uno spunto per confrontarci con gli "amici komunisti" e mi sembra che abbiamo preso la giusta direzione, si dialoga!

Ragazzi tutti
io mi rendo conto che quando scrivo di fretta o di getto non sono molto chiaro.
però sono disponibilissimo a proseguire su questa strada di dialogo.

ps.
Arturo sembri molto giovane?
quanti anni hai?
se vuoi dirlo, io ne ho 44

ps.
Giudice Lima
con lei riesco sempre a trovarmi d'accordo, non succede spesso.

grazie e a rileggervi.
Nicola

Pierluigi Fauzia ha detto...

Cara Eleonora,

Lei dice:"Ma in tutta onestà e in questo caso chiamo la sua, mi vuol far credere che in un sistema dove il potere è spartito tra i partiti la strada intrapresa da mani pulite è stata in tutti i sensi e sono emersi solo crimini a destra e nessuno a sinistra?"

In tutta onestà,che io mi ricordi,il PSI era un partito di "sinistra."

Un partito che fino al 1980 portava nel simbolo la falce ed il martello e che nonostante il suo abbandono rimase comunque un partito di sinistra.

Vede,io non voglio qui far passare il concetto di una pretesa superiorità morale,o di una pretesà onestà ontologica della sinistra.

Anche se volessi sarei smentito dai fatti.

Uno per tutti (anche perchè è tra i più recenti) :la scalata ad Unipol.

(A questo link un buon riassunto delle vicende)

http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/ricucci.html

Già l'esistenza stessa di tali episodi (ossia che si volessero processare alcuni dei leader dell'opposizione) dovrebbe deporre per la pretestuosità della categoria generale e generalizzante delle toghe rosse e far deporre piuttosto per l'esistenza (ribadisco non impensabile,ma da dimostrare) di singoli giudici imparziali che avvantaggiano politicamente una data parte politica non sottoponendola al trattamento che meriterebbe.

Parlare in generale ,senza entrare nei fatti, ha come conseguenza di delegittimare la funzione che i magistrati svolgono.

Ora entrare nei fatti è l'unico modo possibile che ci permette di distinguere una ingiustizia (sono trattato ingiustamente) dal sentimento di ingiustizia (mi sento trattato ingiustamente).

Questa distinzione ,giacchè difficilmente accade che una sentenza di condanna lasci colui che la subisce conscio di aver ricevuto un trattamento giusto,deve poter essere tracciata.

Ne va del consenso sociale attorno alla funzione.

Per questo ritengo che sparare nel mucchio ,oltre ad essere pericoloso per i cennati effetti di sistema,quando non entri nel merito sia solo una boutade maliziosamente volta a delegittimare la giurisdizione.

Ad esempio il nostro Presidente del Consiglio quando parla di toghe rosse si riferisce neanche tanto implicitamente al giudice Gandus (il quale rappresenta la parte minoritaria di un collegio ,non dimentichiamolo)

Ora dato che ogni aspetto della questione è stato ampiamente sviscerato da una Corte d'Appello e dalla Cassazione ed entrambe gli hanno dato torto,come facciamo a capire se il Presidente Berlusconi sia vittima di un ingiustizia o più semplicemente si senta tale?

Come facciamo a caprire se "abbia ragione" o "voglia ragione"?

Lo capiamo solo entrando nel merito della questione.In particolare dalla motivazione dei provvedimenti "sgraditi" al Premier.

Ora noi sulla base di tale motivazione possiamo convincerci o meno (la motivazione infatti non impedisce che si commettano ingiustizie,semplicemente ne rende più difficile la commissione),ma essa è e rimane il punto di partenza irrinunciabile che ci permette di avere una nostra opinione.

Viceversa,slegata da qualsiasi riferimento ai fatti,ogni discussione diventa automaticamente sterile e non v'è più modo di comprendere se sia poggiata su solide ragioni o se scada a propaganda.

L'affaire Arturo,in questo senso, è molto eloquente.

Cordialmente

P.F.