sabato 7 giugno 2008

Scusa Luigi


Versione stampabile



di Emanuele Scimone
(Blogger di Stostretto)




Certo il cittadino comune, quello che si forma l’opinione attraverso il Tg1 e la Gazzetta del Sud, a sentir parlare del caso De Magistris, senza mai andare ad approfondire, avrà di certo pensato che in fondo un errore questo magistrato lo avesse fatto.

Agli occhi del “popolo” se il Ministro della Giustizia, il CSM, e tutto il mondo politico si scagliava contro questo magistrato napoletano balzato agli onori della cronaca così di botto, forse gli accusatori un po’ di ragione l’avevano.

Magari i più maliziosi hanno pensato che se la politica si ritorceva contro un magistrato era a causa della solita lotta di casta contro chi osa colpire chi comanda.

I soliti politici che si difendono dai processi e non nei processi.

Ma se anche il CSM condannava questo piccolo magistrato che aveva osato attaccare la politica italiana, allora era certa la sua colpevolezza.

La stessa magistratura attraverso il suo più alto organo condanna un magistrato.

Letizia Vacca componente del CSM dichiarava pubblicamente che Luigi De Magistris è “un cattivo magistrato” e che “deve essere colpito”, mentre il vicepresidente del Csm Nicola Mancino teneva a precisare pubblicamente che la condanna da parte del collegio giudicante era stata adottata all’unanimità.

Oggi arrivano le motivazioni della richiesta di archiviazione della Procura di Salerno (dopo aver raccolto tre anni di denuncie) che assolve da ogni accusa Luigi De Magistris.

Non ha commesso alcun atto illecito.

Non ha perseguitato ne calunniato nessuno, non ha mai abusato del suo ufficio.

Arriva la richiesta di archiviazione. Innocente!

Le sue inchieste (Poseidone, Why Not) sono state trasferite.

Ma lui era innocente.

Il cittadino qualunque si aspetterebbe quanto meno che la Magistratura ed il suo organo di autogoverno facessero, dicessero qualcosa.

Nulla.

Felice Lima pubblica gli interrogativi senza risposta del processo De Magistris.

Travaglio scrive il Coniglio Superiore.

La gente comune chiede scusa a De Magistris.

La giustizia e il principio di indipendenza dei magistrati subiscono l’ennesimo colpo.

Chi ha accusato il Pm ha fatto carriera.

Chi era indagato forse si salverà.

Lo stato di diritto continuerà a perdere.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

di A.M.

Caro Beppe,

sono un giornalista di 23 anni, mi chiamo A.M., vivo e lavoro a Reggio Calabria. Sono organizer del meetup di Reggio Calabria. Come molti ho un blog. Da circa 3 anni.
Da qui ho scritto sempre il mio punto di vista su fatti e vicende più disparati. Ho parlato di 'ndrangheta, malaffare, malapolitica. Le attività del meetup. E di fatti miei. Così, per vezzo.
Nel 2007 la prima querela. L'On. *** (UDC prima, PDL poi) se la prende con me per avere riportato fatti gravi circa la sua condotta morale (abuso di cocaina, frequentazioni di prositute, conoscenze di ambienti criminali) peraltro già apparsi su importanti organi di informazione. La querela va a buon fine. Per me, ovviamente.
A febbraio, dopo essere stato intimidito da un consigliere comunale di Forza Italia, solo perché ho osato chiedere cosa lo distraesse dalla discussione che si svolgeva in consiglio comunale e per la partecipazione alla quale la collettività pagava il suo stipendio (si faceva i fatti proprio sul monitor in dotazione a ciascun consigliere), scrivo quello che penso di lui. Forse esagerando.
Ad ogni modo so di essere stato querelato. E, con pazienza, attendo che mi notifichino qualcosa, per potermi difendere nell'eventuale processo. Se ho sbagliato pagherò.
Ieri - venerdì - alle 16 del pomeriggio. Scopro il mio blog sottoposto a sequestro preventivo senza che nessuno mi notifichi alcunché.
Su ordine della Procura di Reggio Calabria, nessuno deve leggere quello che penso. L'articolo incriminato si trovava in archivio e non in home page.
A Reggio Calabria basta che un Consigliere Regionale - che dichiara di non essere indagato - chieda che venga avocata l'inchiesta a suo carico. Ed un sostituto PG proveniente dallo stesso ufficio ESEGUE!
A Reggio Calabria basta che un consigliere comunale si rivolga al migliore avvocato su piazza (****, studio associato con *** e ***) perché si provveda a chiudere il sito di un giornalista con le modalità che si usano contro pedofili e terroristi.
A Reggio Calabria mi fanno sapere che a Catanzaro qualcuno ha inviato al Consiglio Regionale dell'Ordine dei Giornalisti un faldone con le foto di me ed i ragazzi che raccoglievamo le firme per il V2-DAY e che la mia organizzazione di un evento simile potrebbe comportare una istruttoria disciplinare dall'ordine dei giornalisti.
Spero che mi leggerai.

Grazie.

Anonimo ha detto...

Debbo chiedere scusa anch'io a Luigi, anzi a Luigino, come lo chiamavo nei colloqui privati, con lo stesso diminuitivo affettuoso con cui lo chiamava tutta l'Italia per bene, che trepidava (e trepida ancora) per lui, con senso di materna protezione, e tenerezza infinita per una tenacia che ci eravamo disabituati ad incontrare.
Ora so, e sappiamo tutti leggendo il testo integrale della richiesta di archiviazione (ma io non avevo mai dubitato, nemmeno nei momenti piu' bui e di attesa impaziente), che questa tenacia era anche grande fermezza, forte senso dello stato, lungimiranza da stratega, fiducia incrollabile nella Costituzione e nelle istituzioni, formidabile intuito, straordinaria competenza, capacita' di sintesi ed anche fortuna nel trovare collaboratori giusti e capaci, e poi colleghi limpidi, onesti e coraggiosi.
Insomma, altro che inadeguato : de Magistris e' un investigatore sopraffino, di quelli che lo Stato (cioe' NOI) dovremmo tenerci ben stretti ed additare ad esempio.
Per questo gli dobbiamo chiedere scusa, per non essere stati milioni al suo fianco, da subito, e grazie per la prova che ha dato.
Il cammino e' lungo, certo, ma dopo la sua testimonianza nulla sara' piu' come prima, per noi e per i numerosi indagati che si sono affastellati a insinuarsi nelle sue cose ed a bloccarlo.
E poi chi di noi ne avra' motivo, dovra' proseguire nell'opera di denuncia delle cattiverie e dei torti subìti.
Forza, c'e' ancora tanto da fare.....