Camorra a Parma, il prefetto: “Da Saviano solo sparate”.
di Maria Chiara Perri
(Giornalista)
da Repubblica.it del 27 marzo 2009
Il rappresentante del governo attacca lo scrittore che in diretta televisiva parla degli affari dei Casalesi a Parma. La città al centro delle inchieste del magistrato Raffaele Cantone, dove si è registrata la prima condanna in primo grado per associazione di stampo camorristico nel nord Italia. Nei giorni in cui si costituisce l’associazione Libera e il Pd presenta due interrogazioni sulle infiltrazioni mafiose fatte al ministero dell’Interno.
Titoli shock scorrono sul teleschermo. Roberto Saviano con enfasi pacata ne sottolinea la volontà, ancor prima di mistificare, di riflettere e consolidare la mentalità criminale che divora una terra.
Incolla al teleschermo, mercoledì sera, 4 milioni e mezzo di telespettatori.
Parla anche di Parma, per tre volte, per esemplificare come i tentacoli della camorra abbraccino anche le realtà apparentemente più periferiche del nord Italia.
Due giorni dopo un quotidiano locale, Informazione di Parma, pubblica un’intervista al prefetto Paolo Scarpis. Titolo? “Camorra a Parma? Solo ‘sparate’”.
Un’affermazione che il rappresentante del governo non precisa e non ridimensiona, che consola una città dove nel frattempo sta nascendo l’associazione Libera e le due parlamentari del Pd, Albertina Soliani e Carmen Motta, presentano due interrogazioni sulle infiltrazioni mafiose nel nord Italia fatte al ministro dell’Interno.
Saviano ha citato la città ducale per gli interessi, già raccontati anche da un’inchiesta dell’Espresso, di quel Pasquale Zagaria che insieme al fratello Michele le mise occhi e mani addosso nel campo dell’edilizia.
Ha parlato di come la patria di Maria Luigia, oltre a Milano, sia terra in cui le attività dei criminali si intrecciano con quelle di imprenditori e forse anche politici.
Persino durante il sequestro del piccolo Tommaso Onofri, la camorra si è occupata di Parma: i boss lanciarono sulle colonne di un quotidiano partenopeo una sorta di accorato appello ai rapitori: liberatelo e faremo in modo che non vi succeda niente, fategli del male e ve la faremo pagare.
Tutto questo ha raccontato Saviano nel corso delle tre ore in diretta televisiva, che oggi vengono smontate dal rappresentante del governo.
“Sono ‘sparate’ di una persona che sta a 800 chilometri di distanza, che ha visto Parma di passaggio – si legge nell’intervista pubblicata dall’Informazione di Parma – Durante una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica avevo chiesto al procuratore ella Repubblica un resoconto di eventuali posizioni aperte nel parmense sentendo anche la Dda di Bologna e la Dia di Firenze: la risposta è stata “non ci sono indagini di questo tipo”. Il tentativo di allarmismo è quindi del tutto fuori luogo e se qualcuno è così convinto di saperne di più dei professionisti del settore, che si faccia avanti facendo nomi e cognomi”.
C’è una cosa che forse Saviano teme più delle minacce che lo costringono a una vita da recluso. Quella di essere delegittimato. Che le accuse di “scrivere favole” che gli rivolgono tanti conterranei possano attecchire e vanificare l’opera di denuncia che tanto gli è costata.
Ai microfoni di Tv Parma, il prefetto Scarpis precisa che in città ci sono realtà di criminalità organizzata, cioè messa in opera da più di due persone, ma non infiltrazioni di stampo mafioso, che presuppongono il controllo del territorio tramite infiltrazioni negli organi che lo governano: non gli risultano indagini di alcun tipo che riguardino mafia, camorra e n’drangheta.
Eppure, l’assalto della camorra sulla città tramite un patto del cemento tra imprenditori del nord e i casalesi, in cui non mancarono contatti con la politica locale, è stato oggetto anche di una recente conferenza di Raffaele Cantone, magistrato che coordinò le indagini su Pasquale Zagaria e scoperchiò gli interessi di Gomorra sulla città ducale.
Parlò di affari da otto milioni di euro, delle capacità imprenditoriali di Zagaria, di una delle più grosse società immobiliari di Parma confiscata, e della prima condanna per associazione camorristica del centro-nord. Una condanna in primo grado per una immobiliare locale.
E anche di un incontro in un albergo romano con un politico, che poi ammetterà di non sapere chi fosse quell’uomo.
Pochi giorni fa la polizia ha arrestato a Colorno, “Michè lo Svizzero”.
E’ Ciro Dell’Ermo, del clan degli Orefice, residente nel parmense con obbligo di firma.
Lo scorso giugno approfittò di un permesso di cinque giorni per tornare ad Acerra e tentare un’estorsione da 100.000 euro ai danni di un imprenditore edile.
I sindacati emiliani dell’edilizia hanno chiesto di estendere l’obbligo delle certificazioni antimafia a tutte le attività, perché “è noto l’intresse di mafia, camorra e n’drangheta per gli appalti di opere pubbliche e private. La presenza della criminalità organizzata è documentata soprattutto a Parma, Reggio Emilia e Modena”.
E sulla ‘ndrangheta c’è anche l’ultima relazione della Dia in cui si parla delle infiltrazioni dei clan calabresi nel territorio provinciale.
La società civile si sta organizzando per costituire nella città ducale l’associazione di Don Ciotti. Una prima riunione c’è stata e vede in prima fila il pastore metodista Giuseppe La Pietra, già responsabile di Libera in Abruzzo. Diverse le realtà locali coinvolte, tra cui l’Agesci, l’Arco e il coordinamento Libera Emilia Romagna.
In questo contesto “Camorra a Parma? Solo sparate” non sfigurerebbe nella collezione dei titoli di Saviano mandati in onda l’altra sera.
28 commenti:
La cosa più vergognosa e scandalosa per me è che questo sig.re ( prefetto di parma) abbia voluto relegare la notizia come un fatto di criminalità locale della regione campania. Io francamente ho un po le cosiddette scatole piene di questi individui che attraverso il beneplacido di media compiacenti insultano o tentano di insultare l'intelligenza intellettuale e informativa degli italiani. Mi fermo qui anche perchè il sig Prefetto non ha minimamente citato le indagini del dott Cantone del processo Spartacus denotando una ignoranza e peggio ancora un avallo di tali avvenimenti della regione emiliana
A domanda del Prefetto,
ogni buon cittadino deve rispondere! Lei chiede agli abitanti del luogo di fare nomi e cognomi…
Non è questa la sede più opportuna e quindi evito di citare persone, ma mi metto a disposizione del Dott. Scarpis per spiegargli le affermazioni di Saviano; il Tribunale di Parma ha tutti i miei recapiti, visto che la mia denuncia ha “soggiornato” (e null’altro!!!!) nella Procura della sua città per diverso tempo, salvo poi essere trasferita a Brescia (perché proprio Brescia?) e definitivamente archiviata! Io abito a 13 km da Parma; è una distanza ragionevole, Sig. Prefetto, per poter esprimere un’opinione?
Visto che le sue interrogazioni a Bologna e Firenze non hanno avuto riscontri in merito, potrei suggerirle di chiedere al Ministero degli Interni a Roma se ci sono sospetti su quanto denunciato da Saviano… Potrei suggerirle di rivolgersi al Prefetto De Stefano – sezione antiterrorismo - per avere delucidazioni in merito, oppure (sempre per restare nei paraggi della città) al Direttore della D.I.G.O.S. di Parma, che la sottoscritta ha avuto il piacere di incontrare proprio per alcuni problemi che, sempre per evitare strumentalizzazioni, non riporto sul blog. Dimenticavo… Potrebbe anche rivolgersi al Questore di Parma (Dott. Gallo), persona che stimo e ammiro!
Oppure potrebbe leggere la Gazzetta di Parma…
Insomma, i mezzi a sua disposizione per informarsi sono sicuramente maggiori dei miei… Allora perché io so e lei no?
Spero che l’Informazione di Parma non abbia riportato correttamente le sue affermazioni, perché in caso contrario sarebbe veramente grave.
Cordiali saluti.
Stefania Tirelli – Reggio Emilia
Cosa aspetta il Prefetto per prendere atto delle infiltrazioni mafiose a Parma? Il primo morto incaprettato o sciolto nell'acido?
Beh credo che una risposta del genere così fatta denota un fortissimo segno di nervosismo che almeno per quanto mi riguarda fa sospettare che ci sia qualcosa da nascondere...
scusate per l'ot
Vengo a sapere che alla manifestazione per Genchi che doveva essere davanti alle questure d'italia sono 4 gatti
a milano (spostata in piazza cavour) tra le 25 e le 30 persone.
Ci rendiamo conto della gravità?
e parlano di manifestazione NAZIONALE????
come è stata pubblicizzata questa manifestazione?
Dove pensiamo di andare?
COntinuiamo a risultare perdenti e la prima cosa su cui c'è assolutamente da lavorare è questa benedetta comunicazione.
Stampa e tv sono imbavagliati?
Eppure alcune manifestazioni come quelle di libera della settimana scorsa hanno avuto visibilità sicuramente non solo per il tema trattato, ma c'è stato un lavoro di squadra, durato mesi.
A me sembra questa presa di posizione del Prefetto di Parma sia il sintomo più allarmante del male che alligna ormai nel cuore del Paese: il contrasto della criminalità mafiosa sotto qualunque sigla e bandiera (Mafia, Camorra, 'ndrangheta, Sacra Corona Unita) nei suoi rapporti e collusioni con politica e economia.
Posto che questo signore non può non essere 'persona informata sui fatti' e che i fatti sono allarmanti, è evidente che è telecomandato e condizionato a dire ciò che un minimo di onestà intellettuale e di rispetto di sè stesso lo avrebbe dovuto consigliare di rifiutarsi di dire, costi quel che costi.
E invece, eccolo lì a dire cose vergognose e fare una figuraccia.
Ma non se ne vergona.
Il berlusconismo come qualsiasi fenomeno politico e forma di governo autoritario produce anche questi guasti.
Vota Provenzano
http://www.youtube.com/watch?v=QeSjrjSJPbo
ieri sera sul canale Current di Sky ho visto il servizio completo anche se ho perso la prima mezz'ora.
Fa riflettere anche se va preso comunque per le pinze...
La pagliuzza e la trave...
Nel suo Blog Daniele Martinelli
racconta che al tribunale di Milano si sta svolgendo un processo completamente oscurato dalle televisioni e anche dai giornali.
Tra gli imputati ci sono una dozzina di agenti del Ros, il loro numero uno Giampaolo Ganzer e il giudice Mario Conte, tuttora in carica alla procura di Bergamo, oltre che alcuni narcotrafficanti originari della Colombia e del Libano. Tutti imputati di associazione a delinquere, peculato e falso ideologico.
Secondo l’accusa il gruppo di ufficiali istigava l’importazione di sostanze stupefacenti in Italia da immettere sul mercato, parte delle quali venivano sequestrate durante le loro operazioni passate su giornali e televisioni come brillanti operazioni antidroga.
Alle udienze che si stanno tenendo al ritmo di 2 a settimana nell’ottava sezione penale del tribunale meneghino, stanno sfilando appuntati e brigadieri in servizio, chiamati a raccontare ciò che sanno su alcune partite di droga sequestrate negli anni ‘90.
La corte d’assise giudicante è presieduta da Luigi Caiazzo, la pm titolare dell’inchiesta è Luisa Zanetti. Nel video postato i maggiori dettagli.
Il pm di Tommy: "Saviano stella nel buio"
Scongiurata scarcerazione del boss Zagaria
http://parma.repubblica.it/dettaglio/il-magistrato-che-indago-su-tommy:-saviano-e-un-eroe-infiltrazioni-mafiose-a-parma/1610578?edizione=EdRegionale
Roma, 15:15
D'ALEMA: RACCOGLIERE SFIDA FINI SU STAGIONE COSTITUENTE
"Credo che il centrosinistra dovrebbe raccogliere la sfida lanciata oggi da Fini su una stagione costituente" per affrontare le grandi riforme necessarie al Paese, "a partire dal pacchetto Violante, come indicato dallo stesso Fini". Massimo D'Alema, ai microfoni di SkyTg24, non si tira indietro e si dice disponibile ad un confronto sulle riforme, come oggi auspicato dal presidente della Camera nel suo intervento al congresso del Pdl. Quello fatto da Fini "mi sembra un discorso interessante", anche "per il rilievo della sfida in positivo che Fini lancia. Penso anch'io che il Paese abbia bisogno di una stagione costituente, e finora il principale ostacolo - sottolinea D'Alema - a che si realizzasse e' stata la destra, che ha voluto cambiare le regole da sola attraverso forzature".
Sconvolgente:
http://tv.repubblica.it/copertina/borghezio-lezioni-di-fascismo/31106?video
L'attacco a Saviano credo possa essere inquadrato nella politica di delegittimazione delle voci autorevoli che, portatrici di verità scomode, potrebbero disturbare "il manovratore".
E' importante che la "rete", uno degli ultimi spazi di verità condivisa, si mobiliti sempre con prontezza attorno a figure come quella di Roberto Saviano, Gioacchino Genchi, Luigi De Magistris, Clementina Forleo, I "PM di Salerno" e tantissimi (per fortuna) altri, che sono ancora capaci di percepire e testimoniare il degrado istituzionale e morale nella nostra travagliata Repubblica.
Fabio Vagnarelli - Gubbio
@ Massimo D'Alema: "Errare humanum est, perseverare autem diabolicum !"
La cosa che Saviano teme di più è di essere delegittimato.
Non vi pare che le dichiarazioni del dott. Antonio Ingroia al Corriere della Sera nelle quali avvertiva che lo scrittore sta diventando un professionista dell'anticamorra possano fargli sentire una delegittimazione?
Non rischiamo gli stessi disorientamenti di quando Sciascia usò le stesse espressioni nei confronti di Giovanni Falcone?
Cerco commenti per leggerle diversamente.
http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_25/saviano_tv_ingroia_17012ffe-1939-11de-8031-00144f486ba6.shtml
Non sono una persona istruita. Ma mi pare che da quello che ho ascoltato, ciò che è satato riportato dai media non corrisponda alla verità anzi mi pare che si tratti di menzogne divulgate,sapendo di mentire. Oppure mi sbaglio?
Questo è il linc dell'intervista
telefonica tra Klaus Davi e il Magistrato Antonio ingroia.
Dopo che qualcuno l'avrà ascoltata, attendo qualche commento.
Io non ci trovo nulla di delegittimante nelle dichiarazioni rese da Antonino Ingroia, che sono virgolettate dal Corriere della Sewra:«Spero che Roberto Saviano riesca a liberarsi dal personaggio che gli è stato appiccicato addosso, icona del professionista anticamorra. È opportuno utilizzare i media per poter lanciare messaggi positivi soprattutto ai giovani - ha spiegato il pm -. Non bisogna, però, apparire come coloro che vogliono fare professionismo. Saviano ha dimostrato di essere bravo e intelligente. Immagino che riuscirà ad avere un livello di consapevolezza tale da poter rilanciare d'ora in avanti la sua immagine».
A me sembra invece che quel P.M., di grande valore, stia mettendo in guardia lo scrittore da un rischio concreto, quello di apparire ciò che non è, un professionista dell'anticamorra.
Ingroia, a mio giudizio, è da apprezzare e Saviano farebbe bene a dargli ascolto perchè è mediaticamentre sovresposto.
Che vada oltre. Anche se è difficile farlo se si è scortati ininterrottamente. Che non abbassi però mai la guardia, quelli hanno la memoria lunga.
Dopo il video di Borghezio... che mi ha lasciato praticamente a bocca aperta... sono rimasto un pò confuso...
Mi passavano per la mente i vari pezzi di un puzzle enorme...
Al passare di uno e poi di un altro e poi di un altro ancora succedendosi piano piano... non capivo... poi ogni tanto qualche flash... cercavo di inquadrare meglio i tasselli e di metterli vicini per vedere se combaciavano... e piano piano ho cominciato a vedere la cornice del puzzle, poi varie forme al suo interno... non credo certo di averlo completato... sarò ancora all'inizio ma è certo che i pezzi inseriti combaciano alla perfezione...
I dubbi di ciò che già avevo inquadrato precedentemente si vanno dissolvendo... e il grande piano prende forma...
Woodcock su cosa stava realmente indagando?...
Lo stesso nostro Luigi cosa è arrivato davvero a toccare? O meglio a capire?
La massoneria, la politica, la chiesa, e tanti sciacalli...
Il Papa... quanto centra?
Il fascismo credo centri poco... o almeno quell'idea di fascismo che abbiamo del passato... quella serve solo a tenere buoni i nostalgici...
C'è qualcosa di diverso che sta venendo fuori... molto peggiore di quello che fu il fascismo del secolo scorso...
Quanto allora è largo il cerchio?
Lega e PDl... poi? Vedendo questa frenetica voglia di fare presto a modificare la Costituzione in senso peggiorativo da parte di alcuni membri del PD... ricordando la Finocchiaro che inciuci faceva con Cicchitto... Fassino con Berlusconi ed alcuni suoi colonnelli... lo stesso D'Alema negli ultimi 10 anni almeno... e si capisce anche perchè hanno cercato di slavaguardare le tv di Berlusconi durante gli ultimi 20 anni...
La cosa non si può semplicemente liquidare con il Borghezio che è un pò eccentrico... nemmeno solo alla lega... poichè una cosa così sporca portata avanti da un partitello del nord sarebbe già stato fatto a pezzi quel partito con qualcuno dietro le sbarre... la sinistra sa... e se non ha mai mosso un dito vuol dire che è complice...
Ora... i dubbi si fermano su IDV... che probabilmente per ragioni di sopravvivenza politica ha bisogno di rimanere aggrappata al PD dove parte del PD quello sano, che esiste, si aggrappa a sua volta su IDV... e sono chiare quindi le guerre intestine all'interno del PD... la parte sana che cerca di sopravvivere e quella malata che tenta di occupare sempre più spazi...
Riferimenti a fatti e persone al momento non si possono di certo fare... poichè come Pasolini a suo tempo diceva "Io so... ma non ho le prove"... dove anche le prove fossero schiaccianti così come è strutturato tale potere si finirebbe schiacciati in un attimo, poichè se per Why Not è accaduto tutto quel casino disintegrando De Magistris con metodi più che altro mafiosi che invece di rispetto di regolamenti e leggi... ebbene così sono chiari i messaggi subliminali che ogni tanto mandano coloro che sanno e si oppongono come quelli che recentemente abbiamo visto da Travaglio e Grillo sul "Io so"...
Felice, avendo fatto solo un introduzione così generalizzata, ma in questo tipo di sintesi quanto corrisponde realmente a verità?
E comunque se la Chiesa centra davvero così tanto così come penso... e se un domani dovesse decadere quel regime che oggi si sta costituendo... ebbene tale chiesa dovrà fare i bagagli di fretta e furia.
Ho ascoltato fino in fondo l'intervista telefonica che Klau Davi ha fatto a Antonino Ingroia.
Il giornalista faceva domande insidiose al magistrato, che si è destreggiato alla grande (non poteva essere diversamente), non ha mai detto di Saviano che è un professionista dell'anti-camorra, lo ha detto solo Davi ma sotto forma di domanda, ha convenuto che Saviano doveva evitare di tenersi appiccicata addosso l'icona dell'anti-camorra.
Ma si è discusso principalmente del film Gomorra, le cui sfaccettature e i cui significati più profondi e sofisticati sfuggono, purtroppo, a chi non conosce il dialetto napoletano stretto: tutto qui !
Tra l'altro, alcuni degli attori non professionisti si sono rivelati poi essere la manovalanza della camorra.
Innanzi tutto ringrazio Besugo per il link utilissimo che ha inserito e chi come Luigi Morsello ha aderito alla mia richiesta di interpretazioni meno immediate.Penso però che il fatto che il Corriere della Sera abbia centrato il titolo sul termine "professionista", dia la misura di quanto le parole possano fare propaganda. E quindi che la loro importanza c'entri molto con il sostegno che, chi fa opera di denuncia e di diffusione della conoscenza, può sentire o no intorno a sé. D'altra parte se ci pensiamo, uno degli argomenti usati per destabilizzare De Magistris al tempo delle sue numerose dichiarazioni fatte al riguardo delle persecuzioni attuate contro di lui, è stato proprio quello del protagonismo mediatico inopportuno per il suo ruolo. E, ancora recentemente, subito dopo la la sua candidatura alle elezioni europee, si cerca di screditare e di delegittimare questa sua scelta indicando quel clamore come strumentale e preparatorio all'ingresso in politica. Forse dò troppo peso alla parola, ma nell'accezione proposta da Klaus Davi, "professionista" era un termine molto connotato proprio per il rimando a quelle analoghe polemiche vissute negli anni 90 contro il pool di Palermo e che quindi era meglio non lasciar passare. Per il resto condivido in pieno l'intenzione con cui si esorta Saviano a non farsi ingabbiare e a continuare ad usare il sistema mediatico per diffondere i suoi messaggi positivi.
Prendo atto con sommo piacere che il Blog ha ripreso a funzionare alla grande.
I tempi che corrono necessitano di risposte in tempo reale alla disinformatia dilagante.
Ritengo doveroso ringraziare ancora una volta (e mai abbastanza) gli organizzatori di questo insostituibike sito. In particolare coloro che per circa 18 ore al giorno seguono i nostri post e gli accadimenti quotidiani.
Da parte mia la frequenza di questo Blog denuncia , forse, un caso patologico. Ma non posso farea a meno di aggiornare le pagine dei post, su un compiuter parallello collegato in rete.
Noto che mi sopportate pazientemente e perciò vi ringrazio ancora.
Con affetto
Stefano
Genova
P.S.
sono pensionato e quindi...
spero non pensiate troppo male di me.
Complimenti a gianluigi placella, una lettura impeccabile !
Se vuoi, passa da noi a ritirare un premio. Ciao
Il Prefetto è Imperfetto....
Forse oggi riusciamo a capire il perchè del tritolo che ha distrutto la vita e parte del lavoro di Falcone e Borsellino :il generale del Ros Ganzer e il p.m. Luigi Conte sotto processo per associazione a delinquere,vendita a famiglie mafiose di stupefacenti, per milioni di euro, scomparsi e altri gravissimi reati NON SONO NEPPURE STATI SOPSPESI DAL SERVIZIO e da imputati continuano a mantenere i loro incarichi.
Perchè il Presidente della Repubblica Napolitano non interviene in tale "scandalosa" situazione ? Apicella è stato sospeso dalle sue funzioni ,De Magistris e Forleo sabotati nei loro tentativi di far valere le ragioni delle loro doverose indagini e di fronte al processo Ganzer e Conte tutto tace! E davvero il momento di capire e agire prima che per l'Italia sia troppo tardi! Cristina
"Così fan tutti"... (dall' "Ancien regime" a quello "attuale": se non avete pane mangiate brioche, se non avete il lavoro "lavorate di più", se non avete soldi consumate di più?)...anche i prefetti? Devono trnquillizzare, esprimere ottimismo, sminuire i fatti...sino a negarne l'evidenza? E così in una ex “isola felice” mi ritrovo a 20 km da un'omicidio di mafia (in ottobre), l'ultimo di 3 fratelli di un clan che ne aveva eliminato un'altro che a sua volta....Il pres. di “Libera”, supportato dalla Dia, da tempo lanciava allarmi sino ad essere querelato dall'ex prefetto (una sorte comune per i D.M....mitomami?) che rassicura(va) con il sott.rio Nitto Palma : tutto sotto controllo, l'allarme non trova conferme. Però si è estremamente pessimistici e allarmistici, con enfasi mediatica a riguardo del pericoloso ro-”meno” a reti unificate, 3+3: ormai la rai è quasi del tutto occupata...anche per i tg i primi 10 minuti sono “Fede-li” al capo, imbonitore di successo.
Persino i prefetti che si ritrovano agli ordini di un min. della Lega...di Bossi che al guinzaglio del capo ha sempre abbaiato e ringhiato ferocemente contro questori e prefetti: “...non fanno un c.****o di niente e prendono un sacco di soldi”? Non foss'altro perché non hanno un ruolo, tra i tanti, ben chiaro e ben definito? Ma se poi si assiste al fatto che con 10 cm. di neve (il 6 c.m.) un bus non riesce ad arrivare e l'altro per il ritorno impiega 4 ore per fare 40 km di strada...? Ma vediamo di fare una carellata storica sui “signor no” (come dimostro di seguito).
Tra il 1932-36, a mio padre fu negato un diritto...scrisse al prefetto e di converso al “disfattista”, non entusiasta del capo, gli si concesse...3 anni di “vacanze” in calabria (Locri-Gerace). Gli succede che, dopo 10 giorni di servizio militare, di ritrovarsi con un'ernia inguinale e pertando venne congedato. Si rivolge al ministero della guerra, ad altre autorità militari e al podestà ma senza esse riconoscuito. Si disse che non essendo iscritto nella lista dei poveri (per dignità), l'intervento lo poteva fare a sue spese (si pensi che si era sottratto alla leva per 2-3 anni, perché il fratello maggiore era emigrato negli Usa e lui doveva contribuire al sostentamento dei genitori e di 3 sorelle). Dopo 3 anni si scopre che per 10 anni aveva manifestato “sentimenti ostili al regime” (già a 13-14 anni?) e viene arrestato; le prove: una foto del defunto Matteotti e del giornale “Avanti” del 1924 dal quale staccò poi la striscia con le parole, “Nei teatri di Torino, si grida abbasso mussolini”...”imbevuto di idee socialiste (lo era mia nonna, aggravante perché figlio di...? ) in un comune tra i più inquinati dalla propaganda rossa....si riteneva opportuno allontanarlo dal suo ambiente”. Nel 1962 ci fu un rigurgito, un diniego poi revocato.
Ai tempi del Caf:. L'83 (e poi l'84), la questura mi respinge un'istanza (segue un esposto alla Procura...tra l'altro un carabiniere viene comandato per ritirare la patente scaduta a mia moglie?); ricorso al prefetto e respinto (1985) “...Considerata l'ampia facoltà discrezionale attribuita da...all'autorità concedente...”; ma allora stiamo giocando a rimpiattino? Scrivo al ministro, nel frattempo cambia il maresciallo e l'anno dopo la questura emette il decreto di revoca: eppure ero le stessa persona!
Nel 91, nel vano intento di voler precettare un disservizio continuo di un'istituzione affinché rendesse un utile e più rapido pubblico servizio...da sempre “interrotto” , pensai fosse di competenza del prefetto prevenire (protezione civile, che vuol dire?): nessun riscontro. A disastro avvenuto, con il concorso di un avv. e l'uff. Giud. che dopo 4 mesi non sono riusciti ad effettuare l'offerta reale, del sindaco di dx, figlio di un ex fascista, che non avvisa e così la vice prefetto..., dovetti segnalare il tutto alla Procura: esito, NN.
Chissà fuori regione...Nel 95 fui fermato per il bollo (pagato), diedi ai 3 carabinieri tutti i documenti...mi arriva poi una multa di circa 500 mila £ (capisco i 3 stressati che s'intrattenevano con una donnina di strada, ma non il 4° contattato in ufficio e i loro comandante che non hanno voluto riparare all'errore. Risposta al ricorso: “il comportamento tenuto dai militari dell'arma nella circostanza risulta esere (con una “s”) improntato a correttezza e ponderazione” (?!). Il prefetto...(al telefono mi si confessa che loro chiedono al comandante...appunto! chissà come l'avrebbe giudicato, da esperto, il dott. Lima). Il 99, con altro prefetto, viene reiterata la richiesta...altro ricorso più copioso e appesantito (a rischio di querela), senza replica.
Almeno questi hanno “risposto”, quelli della mia provincia mai, nemmeno si sono presentati davanti al giudice, forse si vergognavano per aver incaricato la Sem a riscuotere le multe (ritorsive del solito graduato in attesa di promozione) di cui non sapevo e non avevo uno straccio di verbale; per il ricorso son dovuto andare , 2 volte, nel capoluogo a ritirarli, sentissi il funzionario prima al telefono (non ha gradito che lo chiassi “amico...”, come spesso usa fare il dott. Lima; mah!) e poi di fronte. La stessa prefettura che costringe(va) gl'invalidi a controlli massacranti, a fargli fare la fila quando gli si obbliga (minacciando la perdita del diritto) a iscriversi nelle liste “protette” dell'uff. Prov. di collocamento al lavoro, per cui non saranno mai chiamati! Che chiedono documenti con termini perentori di 20 giorni, altrimenti “...sarà adottato formale provvedimento negativo”...con “...perdita del beneficio economico e recupero delle somme...”.
L'attuale prefetto pare voglia recuperare il contatto con il cittadino, avrà letto il libro dell'ex di Roma, Emilio Del Mese, o “Il poliziotto senza pistola” (sì, ma ce l' hanno poi i vigili!) di Achille Serra. “Non voglio dar ragione a Bossi e Borghezio sugli impietosi giudizi alle prefetture ma...”, concludevo le 4 pagine della mia ultima (requisitoria)/istanza inviata all'ex 5 anni fa, senza risposta!
Fini ai giovani: "La mafia è una dittatura
Bisogna ribellarsi con le armi della legalità"
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/fini-mafia/fini-mafia/fini-mafia.html
Illuminante discorso di Fini, solo che si dovrebbe capire anche a chi era indirizzato indirittemente tale discorso. Quindi o ci si sta staccando da certe correnti del suo partito che ora è il PDL o si cerca di prendere ancora più in giro gli italioti...
Cronista antimafia rinviato a giudizio
non ha il tesserino da giornalista
Il direttore dell'emittente televisiva Telejato di Partinico (Palermo), Pino Maniaci, è stato rinviato a giudizio per esercizio abusivo della professione di giornalista. Nonostante non abbia mai voluto prendere il tesserino dell'Ordine, Maniaci conduce ogni giorno il Tg dell'emittente locale, più volte minacciata, querelata e contestata da boss e notabili della zona di Partinico. Lo stesso Maniaci lo scorso anno era stato minacciato dal figlio di un boss della famiglia Vitale
Pino ManiaciPino Maniaci, direttore dell'emittente televisiva "Telejato" di Partinico, nel palermitano, la tv più volte minacciata, querelata e contestata dai boss della zona, è stato rinviato a giudizio per esercizio abusivo della professione di giornalista. La "citazione diretta" è stata disposta dal pubblico ministero di Palermo Paoletta Caltabellotta. Il processo è stato fissato davanti al giudice monocratico di Partinico l'8 maggio prossimo.
Secondo l'accusa, Maniaci, "con più condotte, poste in essere in tempi diversi ed in esecuzione del medesimo disegno criminoso", avrebbe esercitato abusivamente l'attività di giornalista in assenza della speciale abilitazione dello Stato. Maniaci infatti conduce ogni giorno il tg di Telejato ma non ha mai voluto prendere il tesserino di giornalista pubblicista.
Proprio per aver denunciato più volte le attività criminose dell'area di Partinico, Maniaci l'anno scorso era stato minacciato da un figlio di un boss della famiglia dei Vitale, detti "Fardazza", da lui più volte criticati e attaccati durante i telegiornali.
Ot
Chiedo scusa ma non sapevo su quale post inserire il link,cmq ho inserito sul blog il Parafulmine 5 video con gli interventi di Salvatore Borsellino e di Sonia Alfano sul tema della legalità ed in occasione della solidarietà per Gioacchino Genchi
http://ilparafulmine.blogspot.com/
Ultimi video sulla manifestazione per la legalità e pro Genchi tenuti a Genzano il 28/03/2009
Interventi a video di Salvatore Borsellino e Sonia Alfano
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