di Vittorio Longhi
(Giornalista)
da Repubblica.it del 16 aprile 2009
Rapporto del commissario Hammarberger dopo la visita nel nostro Paese: “La criminalizzazione dei clandestini è spropositata, rivedete le vostre leggi”.
Deep concern, ovvero “profonda preoccupazione”. È la formula diplomatica che indica situazioni di particolare gravità ed è l’espressione che ricorre con più frequenza nelle 25 pagine del rapporto sull’Italia scritto da Thomas Hammarberg, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa.
Il rapporto, che esce oggi, fa seguito alla visita di Hammarberg a metà gennaio, quando ha incontrato esponenti del governo e delle amministrazioni locali, rappresentanti di organizzazioni governative e non, per verificare il rispetto dei diritti umani dei migranti e delle minoranze.
Dai campi Rom della periferia romana al sovraffollato centro di espulsione di Lampedusa, il Commissario ha voluto vedere con i propri occhi le condizioni in cui sono tenute queste persone e le conclusioni che ne ha tratto non sono affatto confortanti per il governo, tanto più alla vigilia delle elezioni europee.
Le preoccupazioni riguardano innanzitutto i nuovi provvedimenti in materia di immigrazione e asilo, già adottati o in discussione, che nel rapporto sono definiti “draconiani”, come l’aumento della pena per i migranti irregolari, il cosiddetto aggravante di clandestinità, oppure l’obbligo per i medici di denunciare chi ha bisogno di cure ma non ha i documenti.
“La criminalizzazione dell’immigrazione irregolare è una misura sproporzionata che va oltre gli interessi legittimi di uno stato a tenere sotto controllo i propri confini, una misura che erode gli standard legali internazionali”, spiega Hammarberg, avvertendo che una simile politica finisce per provocare “ulteriore stigmatizzazione ed emarginazione dei migranti, nonostante la maggioranza di questi contribuisca allo sviluppo degli stati e delle società europee”.
Pertanto rivolge la richiesta al governo di “rivedere le parti della nuova normativa che sollevano serie questioni di compatibilità con gli standard dei diritti umani”.
Tra i casi più clamorosi presi in esame, quello di alcuni immigrati tunisini che avevano tentato di opporsi ai rimpatri, per il rischio di tortura, appellandosi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Il governo italiano ha proceduto lo stesso con l’espulsione, ignorando la richiesta formale della Corte di sospendere il provvedimento in attesa di una valutazione del caso.
Il Commissario si dice “decisamente contrario ai rimpatri forzati verso paesi con precedenti di tortura provati e di lunga durata, anche se le espulsioni avvengono sulla base di rassicurazioni diplomatiche” e invita il governo a “riconsiderare urgentemente la propria politica” anche su questa materia, conformandosi invece alle misure sospensive intimate dalla Corte europea.
Oltre ai casi specifici, il rapporto mette in evidenza una crescente tendenza al razzismo e alla xenofobia, a volte alimentata dalle stesse autorità locali, che ha provocato atti di violenza verso migranti, Rom e Sinti oppure verso cittadini italiani di origine straniera.
E gli esempi citati vanno dalle esternazioni del sindaco di Treviso, definite “discorsi di incitamento all’odio”, alla storia dello studente ghanese percosso e insultato dai vigili di Parma.
Riguardo alle comunità Rom e Sinti, in particolare, vengono ribadite le perplessità già espresse a luglio dal Parlamento europeo dopo l’annuncio del censimento dei Rom su base etnica e il presunto “stato di emergenza” invocato da Berlusconi per la situazione dei campi di Napoli, Roma e Milano.
Ovvia la raccomandazione di prestare la massima attenzione ai dati “sensibili” raccolti, che nelle intenzioni dichiarate dal governo dovrebbero servire solo a facilitare l’assistenza e l’integrazione dei Rom, comunque cittadini italiani nella maggior parte dei casi secondo quanto rilevato dallo stesso censimento.
In merito agli sgomberi dei campi, invece, nel documento si denuncia la mancanza di qualsiasi consultazione con i rappresentanti delle comunità Rom e si chiede la preventiva individuazione di luoghi alternativi adeguati, secondo un vero piano d’azione nazionale.
Un’altra raccomandazione è rivolta a una maggiore severità nella legislazione contro le discriminazioni e richiede la creazione di organi di controllo appositi, autonomi e indipendenti.
Invece l’attuale Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica, Unar, non è affatto indipendente, dato che fa capo al Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio.
Il governo italiano ha già risposto, a marzo, alla prima bozza del rapporto del Commissario Hammarberg, con rassicurazioni varie sulle misure di contrasto al razzismo e alla xenofobia, tra cui spiccano corsi di formazione, pubblicazioni e siti web.
Invece, di fronte alle accuse di violazione dei diritti umani e di non conformità agli standard europei, l’esecutivo giustifica le proprie leggi usando l’argomento della sicurezza, secondo la prevedibile equazione tra immigrazione irregolare e criminalità.
5 commenti:
Hallo!
Violare i diritti umani e le leggi europee "per motivi di sicurezza" -- ma l' Italia è o non è membro (costituente) dell' Unione Europea? Chi meglio di lei dovrebbe sapere che il diritto comunitario prevale su quello nazionale?
Ma a parte questo, mi chiedo come sia possibile che in tutta europa si cerchi di aumentare e facilitare le intercettazioni, anche senza autorizzazione di un giudice, argomentando con la sicurezza.
Mentre in Italia le si vogliano abolire ...
Politica individualista, capricciosa ed estremista? "Faccio il contrario di quello che fanno gli altri! Se aumentano le intercettazioni, io le elimino. Si tengono al diritto comunitario ed ai diritti umani, che io li ignoro" ...
Saluti!
Ludwig
Scusate l'O.T.
Eric Valmir, il corrispondente, per l'Italia, di Radio France, la radio pubblica francese, di ritorno da un incontro col giudice Roberto Scarpinato -autore, con Lodato Saverio, de "Il ritorno del principe" (Chiare Lettere)- ha pubblicato sul suo blog un ottimo post. L'ho tradotto qui:
http://danielesensi.blogspot.com/2009/04/radio-france-politica-mafia-e-lomerta.html
Diritti umani, l'Italia conferma
"Boicottiamo la conferenza Onu"
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/esteri/onu-conferenza/onu-conferenza/onu-conferenza.html
Cosenza, 18:07
PD: EVA CATIZONE SI DIMETTE, "SUD DIMENTICATO"
Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza, in un lettera inviata a Dario Franceschini, Marco Minniti, segretario calabrese del Pd, e Franco Bruno, segretario provinciale di Cosenza, ha rappsegnato le dimissioni dal partito. "Rassegno le dimissioni dall'assemblea nazionale del PD e dai relativi organismi che sinora mi hanno vista sempre presente al livello nazionale, regionale e locale. Vi confesso - scrive la Catizone - che sono entrata nella fase di prima costituzione del Partito democratico ricca di speranze nel poter partecipare alla comune edificazione di una casa plurale, capace di dare voce a sensibilita' politiche differenti, a partire da quella libertaria e riformista che mi e' piu' affine per identita' e appartenenza. Ho partecipato con dedizione alla stesura della carta dei valori d'un partito nel quale - ahime' - oggi stento a ritrovarmi, per la cancellazione d'una serie di convinzioni care al cuore della sinistra italiana, per le quali poter condurre battaglie di liberta', a partire dal testamento biologico passando per la timidezza se non la dimenticanza sul Mezzogiorno, per non dire di certa ambiguita' sulla realizzazione di un'opera tanto costosa quanto inutile com'e' a mio avviso il Ponte sullo Stretto. E poiche', cari segretari, per me le idee e le liberta', individuali e collettive, hanno ancora un senso, considero oramai conclusa l'esperienza all'interno d'un partito nel quale francamente non mi riconosco piu'. Certa che comprenderete le mie ragioni - conclude la lettera di Eva Catizone - vi ringrazio sin d'ora per quel pezzo di cammino che insieme abbiamo percorso, che per me ha significato un arricchimento umano e politico".
********************
E il PD felicemente tramonta... tra suoni di violini e balli di gruppo... l'uscita di scena dell'oscena classe dirigente politica della sinistra italiana... e le comode poltrone ai pianti dei lestofanti per non mollar la presa...
Coca nel bagaglio: arrestata segretaria Lega Nord
Fermata all'aeroporto di Agno con otto kg. Bloccata anche un'altra persona
http://www.rsi.ch/home/channels/informazione/ticinoegrigioni/2009/04/07/cocaina-agno.html
Posta un commento