Il Consiglio Consultivo dei Giudici Europei (CCJE), più volte occupatosi dei rapporti tra Associazioni di giudici e Governo Autonomo della Magistratura, nel 2007 suggerisce il sorteggio come metodo di selezione dei componenti dei Consigli Superiori.
Nel parere n. 23, reso il 6 novembre 2020 - sul ruolo delle associazioni di giudici a sostegno dell’indipendenza della giustizia – il CCJE definisce i giudici “le pietre angolari degli Stati fondati sulla democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani”.
Il CCJE sottolinea come l’indipendenza dei singoli giudici esige “non soltanto l’esclusione di ogni influenza esterna, ma anche di quella che può essere esercitata all’interno del sistema giudiziario” al fine di “contrastare le indebite ingerenze”, allorquando “si tratti di decisioni delle autorità competenti che influiscono sulla carriera dei giudici (nomina, promozione, trasferimenti, procedure disciplinari e di valutazione, etc.)”.
Ai fini del raggiungimento dei loro obiettivi è indispensabile che le associazioni dei giudici interloquiscano con queste istanze, esercitando una doverosa funzione di controllo sulla legalità di tali procedure, giammai di condizionamento.
“Le associazioni dei giudici non devono intervenire nelle decisioni sulla carriera, ma possono controllare se gli organi competenti seguono corrette procedure e corretti criteri”.
Il CCJE ritiene “auspicabile” la partecipazione delle associazioni di magistrati alla selezione dei membri degli organi di governo autonomo della magistratura, a condizione, pero’, che essa "non leda l’indipendenza dei lavori” ed essendo necessario “vigilare affinché questo sistema non conduca alla politicizzazione dell’elezione e dei lavori del Consiglio”.
Sulla scorta di questi principi, riteniamo necessario indicare i rimedi per il superamento della crisi di credibilità che ci affligge:
il sorteggio come metodo di scelta dei componenti del Csm è quello che riuscirebbe a recidere qualsiasi legame tra le correnti dell'ANM e i membri dell'organo di governo autonomo della magistratura;
la rotazione negli incarichi direttivi/semidirettivi, rispettando il dettato costituzionale della differenza dei magistrati solo per le funzioni svolte, metterebbe fine contemporaneamente al carrierismo dilagante e all'odioso sistema di nominificio invalso dentro il CSM;
rigide forme di incompatibilità tra l'ANM ed il CSM permetterebbero di restituire all'associazionismo il suo senso di aggregazione e di pluralismo culturale, oltre che il ruolo di principale contraddittore nelle scelte dell'autogoverno;
l'abolizione dell'immunità funzionale dei consiglieri CSM eviterebbe deleterie deresponsabilizzazioni e intollerabili zone franche di impunità.
Queste sono alcune soluzioni idonee a realizzare tutte le raccomandazioni che ci giungono dal Consiglio Consultivo dei Giudici Europei.
Questa l’unica via per il superamento della crisi di credibilità che ci affligge.
Questa l’unica efficace soluzione al correntismo.
I rappresentanti di ArticoloCentoUno in CDC
1 commenti:
Non entro nel merito dell'articolo.
Non sono un operatore del diritto.
Io sono certo che moltissimi togati Giudici cercano di fare un buon lavoro e di applicare quel termine Uguale per Tutti
Ma basta una piccola perrcentuale che guasta tutto il grappolo.
Io parlo di operatore del Diritto, non è solo il Giudice C'è
Avvocato
CTU
CTP
Se varie segreterie o quello che scrive il verbale di udienza.
Per finire alle sezioni Come le esecuzioni immobiliari e non solo queste.
SE non distruggete il sistema nei vari Tribunali, rimarra sempre il termine correntismo
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