da Apcom
Bologna, 6 dic. (Apcom) - Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei valori, commenta la decisione del Consiglio Superiore della Magistratura di trasferire il procuratore capo di Salerno, Luigi Apicella, e del procuratore generale di Catanzaro, Enzo Iannelli, sostenendo che: “Il terzismo ha colpito ancora, è una malattia che va in voga in questi ultimi tempi e ha contagiato anche il Csm”.
“E’ necessario una volta per tutte – spiega da Bologna, dove ha tenuto un convegno per raccogliere le firme contro il Lodo Alfano – decidere da che parte stare e nel caso di specie, se con quei magistrati che hanno cercato di scoprire fatti e misfatti della cupola di potere politico e affaristico o di coloro che hanno allontanato quei magistrati”.
L’ex Pm, per il quale non è possibile che a sbagliare siano stati in due, resta quindi della sua idea: “L’idea che se c’è un modo per fermare l’indagine è proprio quello di prendersela con chi cerca di portarla avanti. Il risultato – dice – è sotto gli occhi di tutti. D’ora in poi si parlerà di guerra tra le Procure e non si parlerà più del contenuto di quell’inchiesta. D’ora in poi – aggiunge Di Pietro – succederà per Why Not quello che è successo per Mani pulite: si parlerà della legittimità dell’inchiesta e nessuno parlerà più della miriade di misfatti che Why Not poteva scoprire e – conclude Di Pietro – non scoprirà più”.
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La foto è tratta da Tiscali Notizie
12 commenti:
Bene, e ora che Di Pietro, fondatore dei Valori Immobiliari, ha fatto la sua costosissima dichiarazione, che si fa, si va a letto soddisfatti?
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www.ricostruire.it
Cosa ci si poteva aspettare da questo CSM, nulla di più di ciò che è stato fatto, probabilmentre col beneplacito del capo dello Stato: è vergognoso !
Adesso davvero la magistratura è nella m..da fino al collo e non ne uscirà più: sono sdegnato e mi auguro che tanti altri provino lo stesso mio sdegno e disgusto, anche se non servirà a nulla.
VERGOGNA !
Per Anonimo delle 22.41.
Gentile Anonimo,
La autorizziamo ad andare a letto come vuole. Anche insoddisfatto.
:-)
La Redazione
Gentile redazione, per andare al macero, purtroppo non occorre alcuna autorizzazione. Se manca il coraggio della propria missione... chi scrive il giornalista avrebbe potuto farlo da professionista, per fare cosa, il ventriloquo di... altri? Le chiacchieratine accademiche non hai mai portato nulla. E qui mi fermo.
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www.ricostruire.it
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Troppi sono gli "Anonimi": altra anomalia. Un uomo che non ha il coraggio delle proprie opinioni, o non vale come uomo, o non valgono le proprie opinioni, anche se in rari casi l'anonimato è imposta da ragioni estranei alla codardia. Senza offesa per alcuno dei presenti. Vado a letto malissimo.
PS
Ma se il titolare volesse conoscermi di persona, non avrebbe che da fare un segno.
Mi associo agli auguri della Redazione !
Ho letto un po' di stampa e dico la mia: non ci credo che i P.M. di Catanzaro (alcuni, in verità) siano stati denudati.
Quanto alla perquisizone negli zainetti dei figli, di che si dolgono ?
A chi tocca tocca !
Adesso sanno cosa vuol dire provare sulla propria pelle gli effetti degli ordini di perquisizione emessi da loro a carico di cittadini comuni.
E poi, c'è forse un viatico che dice come si deve perquisire ?
Cosa si può fare e cosa non si può fare ?
Si può solo ipotizzare che cosa cercare: dove tocca alla P.G. nell'ambito degli ordini ricevuti dal p.m., e cioè quali abitazioni, uffici od asltro da perqusire<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<. o sbaglio ?
O forse sono degli "intoccabili" ?
Quando è stata resa la vita un inferno a De Magistris hanno forse avuto scrupoli ?
Sono d'accordo con Di Pietro: sulle inchieste di Catanzaro è scesa una pietra tombale e il cittadino perbene prova sofferenza, una grande sofferenza.
Salve,
sto seguendo con attenzione la vicenda De Magistris sin dagli inizi, anche sul vostro blog. Mi piacerebbe inviare una mail di solidarietà al procuratore Apicella, per caso qualcuno è in grado di pubblicarla sul blog? Credo che una persona sottoposta ad una tale pressione vorrebbe sapere che la gente è dalla sua parte e dalla parte dei magistrati seri che lavorano senza risparmiarsi ogni giorno per non far sprofondare questo paese nel caos più totale. Grazie.
Non ho più aggettivi per descrivere il disgusto che provo.
Di Pietro ha ragione.
Ora il CSM ha mostrato il suo rapporto equivoco più che con il malaffare con la malavita politico-giuudiziaria italiana.
La schifezza che ne vine non è un caso ma una consuetudine per il CSM.
L’ULTIMA OCCASIONE
Sono molto triste nello scrivere queste parole, ma comunque piena di speranza: credo veramente che questa sia l’ultima occasione per tutti noi di conoscere la realtà dei fatti e di vedere finalmente svelati tutti i grandi misteri Italiani, compresi gli omicidi-suicidi che hanno caratterizzato la ricerca della verità degli ultimi 30 anni. Avvenimenti che sembrano ormai lontani e a volte accantonati nel passato, tornano contemporanei in questi giorni più che mai.
Se nemmeno questa volta si riuscirà a far emergere tutto il marcio che distingue il nostro Paese dal resto del mondo, allora nessuno potrà più. Tante persone si stanno adoperando e sacrificando perché ciò accada ed altrettante (o sicuramente molte di più) si stanno impegnando perché ciò non succeda.
E’ l’eterna lotta del bene contro il male. Nelle favole il lieto fine trionfa sempre; ma questa è la realtà: supera sempre l’immaginazione e le favole non sono esattamente l’esempio migliore per raccontare quanto sta succedendo in questi giorni. Tuttavia la speranza è grande; non muore mai… E se veramente una giustizia esiste, questo è il momento che ci venga dimostrato.
La nobiltà d’animo che De Magistris e alcuni suoi colleghi hanno dimostrato, unitamente alla perseveranza della Procura di Salerno, ci fanno pensare che non tutto è perduto; che ci sono ancora brave persone che dedicano la loro vita al bene della loro Patria. Non a caso ho scelto il termine Patria: sono convinta che queste persone non riescano più a considerare l’Italia come il loro Paese; probabilmente continuano ad abitare qui, perché costretti da legami affettivi, altrimenti si sarebbero già trasferiti altrove da tempo. Azione non certo codarda, ma naturale conseguenza dell’impossibilità di sopravvivere in condizioni avverse come invece sono costretti a fare. Sono certa però che non riescano più ad amare questa Nazione e sentirla come loro dopo tutto le ingiustizie e le persecuzioni che hanno subito. Credo di parlare con cognizione di causa, perché io stessa me ne sarei già andata se avessi potuto. E non temo nel dire che ho trovato più supporto nelle autorità estere che in quelle Italiane. Ma non voglio parlare di me. Voglio parlare di queste fantastiche persone, rendere loro omaggio, onore e gloria per la battaglia che ancora oggi, e nonostante tutto, stanno combattendo e voglio credere che vinceranno: non può e non deve essere diversamente!
Vorrei fare un appello a tutti i lettori del blog: è arrivato il momento di ribellarsi a tutto ciò che ci opprime e che mina la nostra democrazia. Non so come o cosa - e qui attendo consigli dagli esperti che frequentano il blog – (forse una petizione? Scusate la mia ignoranza!), ma qualcosa dobbiamo fare; non vi sto istigando ad una “rivoluzione armata”, ma semplicemente ad una reazione civile e legittima per far sì che il sacrificio di tante persone non sia stato, e non continui ad essere, invano. Non si tratta più di De Magistris o Forleo, Falcone o Borsellino; è qualcosa che riguarda tutti noi, perché il presente di oggi influirà sul futuro di domani!
Per questo vi dico: “Tutti per uno e uno per tutti”.
Stefania Tirelli – Reggio Emilia
Cosa fare ?
Per Anonimo delle ore 14,40: continuare a protestare, non stancarsi mai di farlo.
Bisognerebbe trovare le e-mail della Procura della Repubblica di Salerno per inviare messaggi di solidarietà: io non riesco a trovarle, ci vuol provare qualcuuno più bravo di me ?
Credo che siamo ad un'altro atto del golpe strisciante iniziato con la legge elettorale. Abbiamo un Parlamento espropriato della propria dignità, con deputati non "eletti" ma "designati" dai partiti. La subalternità acquiescente del PD è evidente, testimoniata da troppi fatti, inerzie e connivenze, da un costume di malaffare identico a quello del Cavaliere e dei suoi accoliti.La funzione di questo partito è neutralizzare i voti di opposizione e garantire l'oligarchia eversiva che occupa il potere della quale peraltro i suoi massimi vertici fanno parte. In siffatto contesto non desta alcuna meraviglia il comportamento dei membri laici del CSM di area PD. L'attacco ai pochi magistrati ancora autonomi (condotto a preferenza medioante altri magistrati preoccupati al massimo non della propria indipendenza ma di preservare qualche privilegio corporativo)completa questo terribile disegno eversivo. A questo punto non c'è più da chiedersi se occorra o meno una nuova resistenza, ma piuttosto... come resistere?
Gentile dott. Di Pietro, tutta la mia solidarietà per le parole proferite ieri a Roma. Da cittadina italiana mi sento imbavagliata, legata, affossata da questi poteri tanto forti quanto illegittimi e corrotti. Mi sento soffocata da chi vuol derubare ma vuol rimanere anche indisturbato. Mi sento tradita anche io dal Capo dello Stato (se Stato, ancora, si può definire. Di certo si è perso lo Stato di Diritto!) e di quando - l'unica volta che, ma inopportunamnete, si è fatto sentire!!! - è entrato nel merito di questioni che nulla avevano a che fare (e mi riferisco ai provvedimenti contro il dott. Apicella) con le sue competenze. Anche io, e non solo io, vivo nella convinzione che si taccia quando fa comodo tacere. Ed anche io vivo nella convinzione che "tacere è mafia". Il resto viene da sè...
Lei è stato accusato di atti che rasentano l'eversione: se esporre in modo libero e senza tanti giri di parole il proprio convincimento (peraltro corretto!) è "eversione", Le assicuro che in Italia ne troverà molti, di eversivi, perchè i cittadini sono stanchi di essere truffatti, presi in giro, trattati da stupidi. Sono stanchi di non poter dire la proria. Sono stanchi di chi ci governa, di chi è al potere, di come va la "giustizia". Lei è stato definito "calunnioso" perchè ha detto cose che i poteri forti non vogliono sentire e che i cittadini non devono sapere. Ed ecco tutta la "solidarietà" da parte di tutti i politici (...collusi?...). Basta bavagli. Tutto questo, per i cittadini italiani, è scandaloso, oltraggioso, offensivo e sconcertante. Sentire, poi, che "la parola del Presidente della Repubblica è insindacabile" è anche ridicolo! E perchè mai? Adesso stiamo confinando anche nei deliri di onnipotenza!!! Da Catanzaro
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