lunedì 12 gennaio 2009

Alcuni documenti sulla vicenda di Catanzaro



Quanto sta accadendo in danno dei magistrati della Procura di Salerno è di estrema gravità.

Le indagini da essi condotte subiscono un gravissima e forse esiziale interferenza con modalità che riteniamo non legittime e non rispettose delle leggi e dei principi costituzionali.

Riportiamo qui i link ad alcuni documenti sulla base dei quali si può ricostruire la vicenda.


1. Cosiddetto “controsequestro” fatto dalla Procura Generale di Catanzaro per impedire l’esecuzione del sequestro disposto dai colleghi di Salerno (si tratta di un atto adottato da magistrati che versavano in condizione di incompetenza funzionale - la Procura generale non può promuovere nuovi procedimenti e la prospettata connessione con quello avocato appare indifendibile -, di incompetenza territoriale - competente essendo ex art. 11 la Procura di Napoli - e obbligo di astensione - essendo essi indagati per di più per reati assai gravi: gli indagati hanno impedito l’esecuzione di un atto giudiziario al quale erano soggetti).

E’ opportuno sottolineare che il Tribunale del riesame di Salerno ha confermato il decreto di perquisizone e sequestro contestato illegittimamente dai magistrati della Procura generale di Catanzaro.

Il “controsequestro”, oltre a essere illegittimo per le motivazioni di cui sopra, ha anche una motivazione che impressiona non poco.

Il “controsequestro” si può leggere a questo link.


2. Comunicazione dell'apertura del procedimento ex art. 2 al dr Apicella.

Si può leggere a questo link.


3. Contestazione disciplinare e richiesta di trasferimento cautelare urgente in danno del dr Apicella da parte del Procuratore Generale della Cassazione.

Si può leggere a questo link.


4. Ricusazione di alcuni componenti del C.S.M. da parte del dr Apicella.

Si può leggere a questo link.


5. Rigetto della ricusazione del dr Apicella.

Si può leggere a questo link.

L’originale del provvedimento è come riportato nel link: mancano l'intestazione dell’ufficio e i nomi dei Consiglieri che hanno adottato il provvedimento.

La cosa è ancor più paradossale, dato che si discute proprio della ricusazione di alcuni componenti dell’ufficio che provvede e non è possibile sapere chi abbia partecipato e chi no alla decisione.

Fermo restando che Presidente e Relatore che hanno firmato il provvedimento di rigetto della ricusazione erano ... fra i ricusati.



50 commenti:

Gennaro Giugliano ha detto...

Oltre ad essere una vicenda Vergognosa,bisogna coinvolgere l'opinione pubblica a 360 gradi e bloccare questo scempio che si sta perpetrando...... Buon lavoro a tutti

Filippo de Lubac ha detto...

Altro che vergognoso, il provvedimento di rigetto è un capolavoro. Io non sono giurista, nè avvocato e nemmeno praticante legale ma, mai come in questo caso, mi ritengo fortunato di non appartenere a Codeste Illustri e nobili categorie (istituzionali e professionali). Pensare che un provvedimento di rigetto di una istanza qualsiasi venga assunto da coloro verso i quali si indirizzava la contestazione di incmpatibilità è talmente assurdo da gettare discredito professionale e istituzionale (prima ancora che costituire un evidente abuso d'ufficio penalmente rilevante, poichè il corrispettivo della prestazione è direttamente il vantaggio che gli assuntori ne ricavano) non solo sui "personaggi" che l'hanno assunto ma sulle stesse categorie che essi rappresentano (atitolo personale e istituzionale). Ritengo che oltre all'azione penale (obbligatoria), per gli "assuntori", debbano essere avviate anche le azioni disciplinari dei rispettivi ordini professionali di appartenenza per manifesta violazione della deontologia professionale (penso all'Avv. Anedda, ad esempio) e, per i magistrati eventualmente presenti nella misteriosa commissione straordinaria in veste di membri togati del CSM. Chissà che l'ANM non decida di dire qualcosa di compatibile con la funzione di cui è delegata (si ritiene da parte di un numero sempre più esiguo di magistrati)
Nicola Piccenna

Anonimo ha detto...

Mi piange il cuore!!!
Più che partire da Reggio Calabria alle 7.05 del 17 gennaio 2009 alla volta di Roma e stazionare per tutta la giornata davanti alla sede del CSM per poter guardare in faccia coloro che hanno assassinato la mia dignità di cittadino italiano, non posso fare. Tengo a precisare che non manifesto a favore della magistratura (anche se la mia solidarietà va incondizionatamente a favore di de Magistris, Apicella, Nuzzi, Verasani e gli altri magistrati coinvolti, inclusi i pochi che gli sono vicini, in questa storia che ha dell'incredibile) in quanto li ritengo altrettanto responsabili dello sfascio delle nostre istituzioni. L'onorevole Calderoli, pubblicamente in una trasmissione televisiva, ha ammesso di avere elaborato un testo di legge, poi varato dal parlamento, che era una porcata. Non era una legge qualsiasi bensì, la legge elettorale. Per mezzo della quale sarebbe stata nominata la futura legislatura. Ebbene, quella legge era ed è incostituzionale! La magistratura sarebbe dovuta intervenire per valutare la bontà di una legge che il suo stesso estensore aveva definito porcata e che il parlamento forzando il dettato costituzionale aveva varato!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Gennaro in riferimento al coinvolgimento dell'opinione pubblica. Anche perchè quanto sta succedendo non aiuta certo chi agisce e lavora per richiedere alla società civile uno scatto di orgoglio e liberarsi dalla morsa della criminalità ( che tra l'altro in questi giorni in Calabria sta registrando una forte ripresa).

Anonimo ha detto...

Ho letto l'istanza di ricusazione del dott. Apicella nei confronti di alcuni consiglieri dle CSM e del Vice Presidente Mancino: ha evidentemente ragione ed è allucinante che i più elementari principi giuridici, propri di una democrazia, siano stati calpestati in questo modo proprio dal CSM. Non oso immaginare cos'accadrebbe se la componente politica del CSM venisse aumentata, dal momento che possono verificarsi simili ABUSI. leggerò con calma anche il resto. Tutto il mio sostegno al dott. Apicella e ai suoi valenti difensori, il dott. Racheli e il dott. Saracino. Vale davvero la pena di ricorrere alla Corte Europea dei diritti dell'uomo, per non permettere questa vergogna degna di una monarchia dell'antico regime. E' questo il vero fascismo: l'abuso di potere, lo stabilire che esiste una classe di potenti che possono fare quel che vogliono in deroga a qualsiasi regola, al di fuori di qualsiasi controllo. Che a violare la legge sia il supremo organo di autogoverno della magistratura mi sembra incredibile. mi ricorda una scena di un romanzo di joseph heller, comma 22. in una scena lo scrittore descrive una scena straziante in cui si vede un uomo, nella notte romana, portato via a forza dalla polizia, mentre invoca disperatamente. "aiuto! Polizia!". E' la descrizione dello stato dell'amministrazione della giustizia disciplinare nei confronti dei magistrati perbene, in questa nostra povera Italia. Questo è FASCISMO, un fascismo ancora peggiore, se possibile, perché più invasivo, difficilmente riconoscibile, totalitario, omologatore delle coscienze degli Italiani di quello brutale del ventennio.

Irene

nanni64 ha detto...

Un provvedimento che non contiene l’indicazione dell’autorità che lo emette, non é palesemente illegittimo? “Con decreto in pari data il presidente della Sezione disciplinare ha trasmesso a questo collegio”.: quale collegio? Composto da chi?

Una decisione su una istanza di ricusazione emessa dagli stessi ricusati???? Ma allora il virus del conflitto di interessi (anche i magistrati di Catanzaro indagati hanno ritenuto di indagare i propri indagatori) e dei provvedimenti abnormi è contagiosissimo!

E’ previsto un reclamo, un ricorso contro questo provvedimento di decisione sull’istanza di ricusazione?

La gravità della situazione é tale che ritengo debba essere denunciata al relatore speciale sull'indipendenza dei giudici e degli avvocati Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, il quale è tenuto ad indagare su tutte le asserzioni che gli vengono trasmesse e a comunicare le sue conclusioni e raccomandazioni in proposito.
Credo infatti che l’indipendenza debba essere riferita non solo all’intero ordine della magistratura, ma anche al singolo magistrato.
Credo anche che la vicenda Apicella possa influire sulla indipendenza di tutti gli altri magistrati che si occupano o si occuperanno di indagini a carico di politici o magistrati, per la chiara efficacia deterrente che avrebbe la decisione su Apicella, la quale si somma al precedente caso De Magistris e Forleo.

Credo che della vicenda debba darsi comunicazione ad agenzie di stampa estera, considerato che i nostri mezzi di informazione censurano o distorcono le notizie relative ai gravi fatti di cui stiamo discutendo.

Credo anche che bisognerebbe coinvolgere in tutto questo quella parte della magistratura che é consapevole della gravità di questi fatti.

Chiedo alla Redazione di questo coraggiosissimo blog di prendere tutte le iniziative possibili, con la consapevolezza che la difesa tecnica non é sufficiente, quando la decisione non é emessa sulla base di ragioni tecniche, e quella che riguarda Apicella non é detto che lo sarà, anzi temo proprio, letti gli atti che avete divulgati e anche la decisione relativa a De Magistris, che non lo sarà.

Grazie comunque per tutto quello che già fate per la Giustizia, rischiando in prima persona.

Besugo ha detto...

Cosa significa questa frase estrapolata dal rigetto della ricusazione del dr Apicella:

"........ è da intendersi nel senso che detti pubblici ministeri hanno ritenuto rilevante la esposizione di tali rilievi e non anche che ne hanno ritenuto la fondatezza (ché, altrimenti, anche per i giudici disciplinari avrebbero provveduto ad iniziative processuali analoghe a quelle adottate nei confronti di altri magistrati)"?

Io sono ingnorantissimo in tutte le materie! E pertanto chiedo sommessamente lumi.

Forse ho capito male. Oltre al GIP, al tribunale del riesame, è stato istituito un nuovo organo "autonomo" volto a giudicare, preventivamente, il merito dell'inchiesta e la validità delle documentazioni probatorie facenti parte dell'indagini in itinere, esperite dal magistrato che agisce in qualità di PM?

Con crescente angoscia, seguo l'evoluzione di questo dramma.

Se fosse una pièce teatrale potrebbe essere una pochade partenopea di grande successo.

Ma come ho detto io non ci capisco niente e quindi (scusandomi) resto in attesa di LUMI.

Stefano
Genova

Anonimo ha detto...

Gentile Anonimo delle 15.16.
La prego di voler credere che in Calabria, per la prima volta dal dopo guerra, la criminalità organizzata è in netta flessione. Forse perché accecata dai flash delle poche persone che increduli dei loro volti si sono ostinati a volerli fotografare incessantemente con ben oltre millequattrocento scatti.

Besugo ha detto...

.....e......il presidente del CSM come si propone di agire?!

BESUGO 2 ha detto...

BESUGO 2 è daccordissimo con besugo. Dopo aver ascoltato passaparola di oggi mi sembra di essere nel Cile di pinochet.Speranzoso che il PRESIDENTE del C.S.M. ci faccia sapere qualcosa.

Anonimo ha detto...

TRE MOSCHETTIERI A SALERNO
difendono la RE(S)PUBBLICA

Sono riuscito finalmente ad ascoltare passaparola

Il tribunle del riesame di Salerno, ha respinto venerdì scorso il ricorso di alcuni indagati del processo avviato dalla Procura di Salerno

Ma nessuno ne parla (giornali TV ecc.:) da almeno 3 giorni.

Mi sorge un atroce dubbio, come possiamo asserire che tutto questo è merito di

UN UOMO SOLO AL COMANDO?

Un conterraneo di Colapesce esclamerebbe: miiiiiiiiii.....
che POTENZA!

La congiura del silenzo è veramente immane.

Stefano
Genova

Anonimo ha detto...

Grazie alla Redazione per la messa in rete dei documenti originali, spero di avere tempo per leggere tutto quanto prima.
Al di là del "tecnico", tuttavia, il dato "politico" è già chiarissimo; di norma concordo quasi in toto con i commenti di Ugualepertutti ma stavolta mi sia consentito di "dissentire" parzialmente: da cittadino prima di tutto più che non legittimo e non rispettoso delle leggi e della Costituzione, reputo quanto sta accadendo davvero EVERSIVO; in senso "moderno" sia ben chiaro, ma forse proprio per questo ancor più grave, perché non immediatamente riconoscibile come tale.
Come dimostra, purtroppo, il silenzio assordante che ancora sta serbando la categoria, pur con le debite minoritarie eccezioni.

Avvilito (sempre più tale...)

Anonimo ha detto...

Molti di voi sono magistrati....FATE QUALCOSA PER DIO..qui siamo al fascismo.

Beppe ha detto...

Ormai non rimane altro da fare che andarsene da questo paese...

Anonimo ha detto...

Purtroppo per noi non si tratta per niente di "un uomo solo al comando".
Magari fosse così semplice.

In realtà l'intreccio di interessi è talmente vasto e intrigato che si prova solo sconcerto e disperazione se ci si azzarda a cercare il bandolo della matassa.

Non bisogna dimenticare che la vicenda è iniziata con il precedente governo Berlusconi (fu Castelli a promuovere la perscuzione di De Magistris a sport nazionale).

E' PROSEGUITA con il governo Prodi (praticamente gli è esplosa in mano) e adesso sta cercando la sua degna conclusione.

Perciò sono MOLTI gli uomini di altissimo e bassissimo rango (più basso che alto, almeno dal punto di vista morale) coinvolti.
A partire da tutte quelle figure patetiche mandate in Tv a spiegare perchè De Magistris e i suoi estimatori devono andare in Siberia.
Tutti, dico tutti, erano in qualche modo, diretto o indiretto, interessati dalle indagini del PM silurato.

Quale credibilità pensano di avere i signori del CSM o dell'ANM?

A mio avviso nessuna.

Sono così coinvolti che anche per difendersi agli occhi della pubblica opinione sono costretti a mandare avanti gente conivolta nelle indagini.

E questa è la parte bella della storia.

La parte brutta è che nessuno ne parla o spiega queste semplici verità (parlano tutti di "caso complicatissimo" laddove invece è tutto chiaro e lampante).

Io sto solo aspettando di vedere fin dove potranno spingersi prima che si possa fermarli.

E soprattutto mi piacerebbe sapere "come" fermarli.

Luciana

nanni64 ha detto...

Non sarà risolutivo ma é meglio di niente. Per chi può, ricordo che un gruppo di persone ha deciso di riunirsi davanti al CSM il 17 gennaio.
Trascrivo il messaggio di quel cittadino che ha già ottenuto l’autorizzazione per la manifestazione:

“Abbiamo organizzato una manifestazione Sabato 17 gennaio a Roma davanti al Csm la mattina della decisione del CSM ( GIà SCRITTA ) sul trasferimento.
Una reazione di quel che resta della società civile allo scandalo. Ho già avuto l'autorizzazione dalla questura. Aderite su facebook o venite direttamente sabato 17 dalle 8 davanti al CSM. Niente bandiere, solo indignazione e presenza di spirito. http://www.facebook.com/home.php?#/event.php?eid=112980220385
Vanni Trentalance”

Anonimo ha detto...

La buon'anima di mio nonno diceva chi maneggia festeggia.

Minchia se aveva ragione...

Maria L. ha detto...

Non sono una addetta ai lavori e ammetto la mia ignoranza ma in questo blog mi avete insegnato molto, moltissimo. Sono angosciata per questo mio povero paese e per tutti i cittadini onesti, chi puo' farlo cerchi di informare, informare, informare!

Gennaro Giugliano ha detto...

Impressionante,se fate una ricerca in rete in merito alla notizia della istanza respinta dal Tribunale del Riesame di Salerno in merito alla vicenda De Magistris
trovate solo questo trafiletto divulgato da questa emittente regionale calabrese

http://www.telereggiocalabria.it/notizie/1-cronaca/16240-de-magistris-il-riesame-respinge-istanza-saladino.html

10-01-2009 - De Magistris: il Riesame respinge istanza Saladino


Il tribunale del Riesame di Salerno ha respinto l'istanza presentata dall'imprenditore Antonio Saladino, coinvolto nell'inchiesta 'Why Not', contro il provvedimento di sequestro adottato dalla procura di Salerno il mese scorso. A presentare la richiesta di annullamento al tribunale del Riesame di Salerno oltre a Saladino era stato, tra gli altri, il figlio della moglie dell'ex procuratore Lombardi. Il provvedimento di sequestro è lo stesso adottato il 2 dicembre scorso dal procuratore Luigi Apicella nei confronti dei magistrati della procura generale di Catanzaro.

nanni64 ha detto...

Già (l'ultimo commento). Ho girato tra i commenti al passaparola di Travaglio, sull'argomento e, incredibile, ho trovato quasi solo commenti sulla Palestina (come in moltissimi altri blog). Sono intervenuta più volte. Sono stercofatta: il bombardamento mediatico, del tipo parliamo di altro, così nessuno se ne accorge di quello che intanto si fa, é così efficace che stiamo precipitando, ma si parla di Hamas. Ho fatto quello che potevo, oggi. Fatelo anche voi.
P.s. Saluto l''Anonimo il cui nonno, "minchia", aveva ragione. Credo che sia della stessa mia "razza isolana". Saluto anche tutti gli altri e la Redazione.
Mi fate sentire almeno in compagnia.
nanni64

Anonimo ha detto...

L’inizio del secondo millennio, con i fatti di Genova
ha segnato chiaramente il nostro destino. La locuzione fatti del G8 di Genova è comunemente utilizzata per riferirsi agli episodi di violenza che hanno avuto luogo a Genova da giovedì 19 luglio a domenica 22 luglio 2001, in concomitanza con la riunione del G8, e in particolare agli scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti che contestavano il vertice. Gli avvenimenti di quei giorni costituiscono una delle pagine più dolorose della recente storia di Genova e, più in generale, italiana.
Ciò che successe a Genova in occasione del G8 non sarebbe mai successo in presenza di una opposizione coesa e permeata dalla cultura pacifista non violenta.
Bando alle ciance, oggi prima di munirci di passaporto ed espatriare agli antipodi, è bene che ci poniamo una domanda: CHE FARE?
In questi mesi il movimento spontaneo dell’Onda, ha rischiato di finire in “vacca” a causa di infiltrati (vedi Piazza Navona).
Manifestazioni pacifiche che chiedono la sospensione dei bombardamenti a GAZA, sono presentate dai mas media e dai politici nostrani, come manifestazioni a favore dei terroristi di hamas (le bandiere bruciate in piazza sono la conferma); ovvero antisemite.
1. I bambini che muoiono, sono scudi umani dietro i quali i fanatici terroristi usano armi sofisticate.
2. Nelle scuole ci sono, certamente, dei depositi di armi che esplodendo, provocano la morte di donne e bambini.
3. I cittadini adulti uccisi sono solo e soltanto terroristi di hamas.
Hamas ha vinto le elezioni ed allora è necessario eliminare almeno il 51% della popolazione palestinese, così si avrà la certezza di aver eliminato i terroristi (uomini, donne, vecchi e collaterali). Se non riusciranno ad essere eliminati proprio tutti, certamente la popolazione palestinese superstite, odierà a morte il partito di Hamas.
Questo mi ricorda l’opera del generale di Annibale Barca, Magone, il quale rase al suolo Genova, durante le guerre puniche (nel dialetto genovese persiste ancora la parola “magone” sinonimo di “groppo alla gola”).
Alla luce di queste modeste considerazioni, mi pare che non ci resti altro, da un punto di vista democratico, di agire con il nostro singolo voto e fare massa critica contro questo ….. non so come definirlo….. SISTEMA ABNORME?! Ovvero estraneo alla nostra civiltà.
Attenzione non possiamo astenerci dal voto! Visto che il suffragio popolare (anche infimo) pone la “CASTA” al disopra della legge, occorre votare, e, votare bene!
VOTARE BENE se vogliamo contare come individui di razza umana.
O CI SALVIAMO INSIEME OPPURE NON CI SALVA NESSUNO.
In ogni occasione di elezioni amministrative, politiche o europee, dobbiamo dare un senso al nostro essere cittadini.
Il partito che riceverà il suffragio, sarà quello che metterà al primo posto il rispetto della COSTITUZIONE ITALIANA, così com’è, senza modifiche in nessuna parte.
Lo sforzo sarà molto intenso e prolungato! Se vogliamo, ce la possiamo fare, altri in momenti peggiori ce l’hanno fatta (allora, la Costituzione era ancora da scrivere). Ora tocca a noi, dobbiamo farcela!

Cinzia ha detto...

Leggete questo e vedete un po' come i progetti vanno tranquilli passeggiando a braccetto verso la meta...

Gli occhi del governo su polizia e pm

questa segnalazione arriva come una freccia da quella rete informativa a 360° di cui sopra, con esattezza dai nostri amici del Comitato Lavoratori ATU, e riaccende l'attenzione sul problema della riservatezza "dovuta" all'ambiente informatico-giudiziario.
I guai non viaggiano mai da soli e viaggiando insieme fanno amicizia.
Così tra un'avocazione e un trasferimento, un sequestro e un contro-sequestro, tra una respinta ricusazione e una riforma (su tutto ciò) pendente... la giustizia sta finendo sommersa sotto valanghe di ... fango!?

Anonimo ha detto...

Prendo atto del contenuto dell'articolo ma io continuo a soffermarmi sulla circostanza che apicella è un elemento del sistema.
Quando in passato è stato presentato esposto al CSM per violazione dell'art. 11 cpp da parte di Apicella (trasmissione querela contro procuratore di Salerno con iscrizione nel registro degli indagati del querelante e p.o. il procuratore, con allegazione del fascicolo di indagine del procuratore querelato)il CSM ha prontamente archiviato nell'arco di un paio di mesi. Il CSM in passato ha archiviato nei confronti di Apicella anche l'esposto riguardante le indagini del fratello e le presunte interferenze del procuratore. Apicella non è alieno al sistema per questo insisto nel ritenere che possono sussistere motivi non conosciuti. Discutere quindi del sistema in relazione ad Apicella mi sembra poco opportuno. Magari discutiamo del sistema per quello che è in ogni caso.
Mathilda

La Redazione ha detto...

Per Mathilda delle 7,52.

Gentile Mathilda, leggo per la seconda volta un Suo intervento del medesimo tenore.

Mi lasci dire che i processi si fanno uno alla volta.

Oggi Apicella è accusato di alcuni fatti, in concorso con i suoi sostituti.

Io lo difendo da quei fatti e non mi sono sognato neppure di informarmi sulla sua vita "anteatta".

Il suo ragionamento, purtroppo, non è affatto isolato dato che spesso si colgono occasioni per far scontare "il vecchio ed il nuovo", anche se il vecchio è coperto dal giudicato.

E' un diverso modo di intendere la civiltà giuridica ciò che ci separa.

Ovvio che potrò fare qualcosa solo sulle cose che conosco, risultando vano ogni sforzo della difesa se il poveretto venisse condannatto "... per fatti che noi non conosciamo".

Con la simpatia di sempre,

Nicola Saracino

Anonimo ha detto...

Ma a questo punto i danni subiti dal Dr. Apicella e da tutta la procura di Salerno non potrebbero essere posti all'attenzione di qualche organismo sovranazionale, tipo la Corte di giustizia europea?

Besugo ha detto...

integrazione circa Anonimo 1,28

Normalmente quando "posto" un commento come Anonimo, sottoscrivo con la sigla Stefano Genova.

Constatata l'accettazione e la pubblicazione, rimedio subito alla dimenticanza.

Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

A quanto pare proprio i magistrati non hanno chi li difende.
Il CSM ha solo funzione disciplinare e per il Dott:Apicella si è chiesta persino la sospensione dallo stipendio.
Il ministro chiede l'estensione del trasferimento anche dei giudici di Catanzaro.
Il CSM dovrebbe dichiararsi incompetente in quanto per trovare le colpe del dott.Apicella tanto da sospendergli lo stipendio dovrebbe riconoscerlo colpevole di cosa non l'ho capito.
Da cittadina non ritengo che sia il dott.Apicella ad aver screditato il prestigio della magistratura.
Da cittadina avverto soltanto la sensazione che si voglia trovare dei capri espiatori per nascondere sotto il tappeto lo sporco delle stanze dei poteri.
E non mi venite a parlare di sottrazione ad ogni interferenza dei poteri attivi, esecutivi e giudiziari, ormai non ci crede più nessuno.
Alessandra

Anonimo ha detto...

Gentilissimo dottor Saracino,
se la incontro sabato mattina davanti al CSM, considerato che Lei, a differenza dei componenti di detto Organismo, viaggia con la sua faccia che ho conosciuto sui giornali e tra l'altro è anche bella, mi permette una stretta di mano?
Grazie anche se la risposta è no.
b

Anonimo ha detto...

Cara Mathilda,

mi permetto di rispondere anche io al tuo commento e di esprimere come intendo io la cosa.
Qui non si discute “di questo sistema in relazione ad Apicella”. Qui si discute del fatto che ci siano palesi ed inequivocabili violazioni della legge ed ingiustizie, commesse da chi amministra la giustizia e che ci sia una precisa strategia volta a far sì che delle inchieste importantissime non vengano portate a termine.

Guarda che è un errore enorme personalizzare la questione, sia da una parte che dall’altra. Qui non si difendono i magistrati perché sono bravi, belli e simpatici, qui si difende la loro funzione, la loro indipendenza, perché ci interessa difendere la giustizia.

La battaglia che si è cercato di fare per Clementina Forleo o Luigi De Magistris, non ha niente a che vedere con le singole persone, cioè si sarebbe fatta anche se ci fossero stati altri al loro posto. Così, la battaglia attuale non è per Apicella, o per i sostituti di Salerno, ma è per difendere il loro lavoro, la loro funzione, le inchieste, per chiedere giustizia e verità.
Se ci fosse un qualsiasi pinco pallino al loro posto, sarebbe esattamente la stessa cosa.

Di fronte a quello che sta succedendo, che fa veramente gridare le nostre coscienze, l’ultima cosa che mi viene da pensare è chi è o chi non è Apicella. Francamente non mi interessa proprio.
E anche se fosse vero che, come dici tu, egli non è alieno al sistema, in questo momento sta passando nel tritacarne del sistema. E che facciamo, ce ne freghiamo perché, tanto, anche lui fa parte del sistema? E fregandocene di lui, ce ne freghiamo anche di anni di inchieste di De Magistris, delle profonde ingiustizie che devastano la nostra società, e lasciamo che la giustizia venga calpestata nel silenzio di tutti???

Il fatto che poi si esprima solidarietà ai singoli magistrati, non è ancora una volta personalizzare la questione. Significa semplicemente che, in questa situazione di tremenda ingiustizia e di spudorata aggressività del potere, i cittadini cercano di fare quadrato intorno a chi è, al momento, più esposto per il ruolo che ricopre, e perciò ne paga pesantemente le conseguenze. Oggi è Apicella, domani sarà un altro. Dopodomani saremo noi.

3my78 ha detto...

L'informazione tace e quando non tace disinforma. L'Italia è l'unico (nel mondo) paese che retrocede in diffusione internet. Passando dal 43% del 2007 al 42% del 2008. L'informazioen vera (dopo un po' di scrematura) la si trova solo in Rete... Come si può pretendere che la gente capisca se viene informata in modo (volutamente) errato?

Il caso di Salerno ne è la prova. Silenzio assoluto.

Anonimo ha detto...

Rispondo a Nicola Saracino e Annalisa.
Probabilmente non ho reso in modo adeguato ciò che intendo dire.
Proverò a spiegarmi meglio.
1) il CSM al quale ho fatto riferimento nel mio precedente commento è il medesimo di oggi. Di conseguenza se le pregresse archiviazioni e, comunque, le pregresse decisioni di non procedere, nei confronti di Apicella sono da ritenersi fondate, altrettanto dovrebbe ritenersi fondata l'azione odierna. Ciò che ho inteso dire è altro: è un sistema! Non si guarda alle norme applicabili alle singole fattispecie, si guarda a ciò che è opportuno per qualcuno...che non creda corrisponda all'uomo qualunque italiano.
2) Per quanto detto sopra intendo dire che Apicella non è una vittima ma una pedina "impazzita" del sistema, poichè inserita in quel sistema. Per questo, quando leggo dei tentativi di santificazione della persona, quasi che sia l'odierno Giovanna d'Arco della legalità, esprimo i commenti che cortesemente la Redazione ha pubblicato.
3) Aggiungo a tutto questo che il mio senso della legalità rifugge dai processi mediatici. E credo che le coscienze devono essere sveglie ed agire a prescindere dai casi De Magistris, Forleo, Apicella. Si rischia inoltre così di inquinare l'operato di persone coerenti e "perbene" con quello di altri che, forse, tanto tanto "perbene" non sono.
4)Come cittadino esprimo comunque la rabbia per un sistema giustizia completamente alla paralisi. Completamente inadeguato e gestito da persone altrettanto inadeguate. Troppe prescrizioni, troppe assoluzioni, troppi errori giudiziari! (forse troppe indagini fatte male?).

In sintesi io contesto semplicemente il tentativo di rendere vittima Apicella alla pari di un De Magistris e Forleo. Non conosco De Magistris e Forleo se non quello che ho letto di loro, ma Apicella non è una vittima ed ho soltanto cercato di evidenziare che nel sistema del CSM Apicella non è uno sprovveduto poichè a lui ben noto.....per questo ho citato fatti riguardanti la sua vita "anteatta"
Vi ringrazio per l'attenzione
Mathilda

Anonimo ha detto...

In passato chi onorava suo dovere da come previsto dall'ordinamento giuridico e dalla costituzione italiana veniva eliminato fiscamente, mentre oggi viene eliminato psicologicamente e non solo addirittuta anchè cittadini integri e se siamo arriviti a subire ciò che sta accadendo, une ragione c'è: l'illegalita vale al di sopra di ogni legalità, parola di una cittadina emarginata a tutti livelli, da una categoria che oggi e con tutti i mezzi emette provocazioni che proteranno a una revoluzione,leo auguro simpl.mente che sia quelle benefica per tutti noi e cioe una revoluzione culturalmente etica

Anonimo ha detto...

Avete sentito questa eccezionale intervista di Marco Travaglio sul caso Alfano - Apicella ?

http://www.youtube.com/watch?v=_17zWxA8mhU

salvatore d'urso ha detto...

"A rischio la libertà dei cittadini
il segreto sia tutelato dai pm"

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/giustizia-7/intervista-spataro/intervista-spataro.html

Anonimo ha detto...

Un'anno dopo il CSM e il suo Presidente purtroppo per noi anche Presidente della Repubblica replicano la stessta sceneggiata che fu recitata contro De Magistris. Persino le date sono le stesse.
Non è ora di fare un ricorso come cittadini perchè con queste mosse ci viene impedito di conoscere la verità sull'indagine Why Not?
E un ricorso sulle responsabilià del Presidente del CSM e Presidente della Repubblica che pur essendo a conoscenza dei fatti non è intervenuto per tempo?
Mi pare che il convitato di pietra sia proprio Napolitano perchè nessuno sembra chiedersi come mai anche Napolitano voglia seppellire le verità della Calabria danneggiando non si sa per quanto tempo i cittadini calabresi?
Allora cari magistrati avete studiato alcuni di voi sanno indagare oltre al lamento quale azione ci proponete?
Con stima e simpatia
Rosanna

Anonimo ha detto...

Vi invito anche a leggere il sito della rivista CRIMINOLOGIA
http://www.criminologia.it/prima_paginA.htm

dove il caso de magistris viene definito una criminogenesi quindi un interessante analisi criminologica di quanto avvenuto fino alla vicenda della procura di Salerno.
Riporto la battuta sulla rivista:

CSM RESPINGE RICHIESTA RICUSAZIONE:
"I LEGALI DI APICELLA NON AVEVANO SPECIFICO MANDATO"
(Ah!Ah!Ah! La migliore battuta dell'anno)

Eh si il Re è Nudo non vi pare???
Rosanna

Anonimo ha detto...

IMPORTANTE!

Questa mattina sul Quotidiano della Basilicata è esploso un bubbone.
Per la prima volta, in via ufficiale, si è parlato di "ecomassoneria".

Tutto nasce dalla nuova indagine del PM di Potenza Henry John Woodcock, che servendosi del nucleo del NOE - che fa capo al capitano Ultimo - e di agenti della Squadra Mobile di Potenza, ha avviato un'indagine che coinvolge generali dell'Arma, i responsabili dell'ARPAB di Matera, autotrasportatori, imprenditori e faccendieri.

I dettagli della notizia sono on line dalle ore 16:00 alle pagine 8 e 9 dell'edizione odierna di www.ilquotidianodellabasilicata.it , diretto da Paride Leporace.

Si parla di rifiuti tossici nascosti nelle campagne del materano, di inceneritori da costruire in Sicilia procurandosi l'appoggio di Cuffaro, altri inceneritori di possibile realizzazione nella zona di Maddaloni, feudo dei casalesi, e molto altro legato anche al nome dell'imprenditore Ferrara, già coinvolto nell'altra inchiesta di Woodcock, stralciata e inviata a Milano, per traffici sospetti intorno al cantiere della nuova sede dellla Regione Lombardia.

Si parla esplicitamente della GLUP, nuova massoneria deviata, che non risponde agli ordini del Grande Oriente d'Italia e delle altre logge di importanza nazionale.


Luciana

Anonimo ha detto...

Parafrasando il pensiero del pastore luterano, teologo, antinazista e poeta tedesco Friedrich Gustav Emil Martin Niemöller (14 gennaio 1892 – 6 marzo 1984)

«Quando il Nazismo andò al potere, iniziò il processo sistematico di epurazione, i primi che manandò a prendere furono sindacalisti, comunisti e socialisti. Ma io non ero né sindacalista, né comunista, né socialista e quindi dissi: “Che me ne frega?”.

Quando sono venuti a prendere gli omosessuali
Sono rimasto in silenzio perché non ero omosessuale

Poi mandò a prendere i cristiani, protestanti e cattolici e io non ero né protestante né cattolico e dissi: “Con quelli non ho nulla da spartire?”.

Quando andarono a prendere gli ebrei dissi: “Ma io non sono mica ebreo e quindi perché mai mi dovrebbero detestare?”.

Il risultato fu che quando vennero a prendere me non c’era più nessuno che potesse protestare per la mia cattura».

Stefano
Genova

Besugo ha detto...

Napolitano, Csm, Esposito, Alfano e il trasferimento dei procuratori Chieco e Tufano

Vento forte anche a Potenza e a Matera

Besugo ha detto...

Il 22 novembre 2008, a Matera, si è tenuta una riunione sediziosa, che i partecipanti hanno chiamato “Assemblea popolare per la giustizia in Basilicata”

Scaricare il
Documento in formato PDF

Besugo ha detto...

Da Beppe Alfano ad Adolfo Parmaliana: le istituzioni deviate e Barcellona

Anonimo ha detto...

"A quanto pare proprio i magistrati non hanno chi li difende".

E i cittadini ?

Anonimo ha detto...

sono un avvocato
registro un crescente e sensibile miglioramento di attenzione della classe forense in ordine al problema dei continui attacchi alla magistratura.
Poca cosa certo, ancora solo commenti nei corridoi, indignazione silenziosa, sconcerto....
ma può essere l'inizio di qualcosa...non bisogna scoraggiarsi ma informarsi sempre.
Ben venga quindi questo blog e tutti gli altri che divulgano notizie preziosissime.
Grazie a tutti voi

Anonimo ha detto...

E' SCONCERTANTE!!!!
I ricusati giudicano sulla loro ricusazione. Uno sfregio ad ogni principio di legalità.
Ma in che paese viviamo?
TUTTI I CITTADINI ONESTI devono fare scudo a De Magistris, ad Apicella, a Vuplio e a tutti quanti onestamente portono avanti il loro lavoro in nome dell'ONESTA' (PAROLA purtroppo DIMENTICATA).
Tuttavia non dobbiamo fare di tutta un erba un fascio.
Frequento le aule di Tribunali e posso dire che ci sono, per fortuna, ancora TANTI Magistrati che onorano la loro professione.
Dobbiamo combattere, combattere e combattere e non farci affossare da una mansada di delinquenti che (purtroppo) si annidano in tutte le istituzioni.
Basta volerlo e VOTARE per il partito che invoca il ripristino della legalità nel nostro paese.

nanni64 ha detto...

SEGNALO: “PRIMA CHE ALFANO ESTENDA A SE STESSO IL LODO ALFANO”.
Ne riporto solo una parte, ma é da leggere per intero.
“La commissione straordinaria in seno al CSM, costituita ad hoc per valutare l’istanza di ricusazione del Dr. Apicella, rigetta l’istanza per “manifesta infondatezza”. Nessun altra motivazione viene fornita e, paradosso ulteriore, non viene resa pubblica nemmeno la composizione della commissione giudicante. Ma quello che supera ogni immaginazione, è che dalle firme apposte in calce ad un procedimento privo d’intestazione si evince che “relatore ed estensore del provvedimento” è tale Roberto Carrelli Palombi, mentre “Il Presidente” risponde al nome di Gianfranco Anedda; cioè due personaggi (è il caso di dire) annoverati fra coloro di cui si chiedeva la ricusazione. In un mondo giudiziario in cui gli indagati sottraggono gli atti d’indagine attraverso un decreto di sequestro chirografario (firmato da essi stessi, indagati) bisognava bene che Apicella prevedesse che i ricusandi rigettassero l’istanza di ricusazione.
In pratica siamo giunti al completo cortocircuito giudiziario. Le prime avvisaglie erano già emerse nell’estate 2007, allorché si conobbe che la Procura di Matera (PM Annunziata Cazzetta) indagava surrettiziamente ed impropriamente sulla Procura di Catanzaro (in particolare intercettava le conversazioni fra Luigi De Magistris – PM inquirente - e Pasquale Zacheo – PG delegata) che indagavano su Annunziata Cazzetta ed altri magistrati lucani. Ulteriori allarmi erano stati evidenziati quando si era venuto a scoprire che la Procura Generale di Potenza (Sost. Proc. Gen. Gaetano Bonomi) aveva pianificato le false testimonianze (o ritrattazioni di testimonianze già rese) di alti ufficiali dei carabinieri per screditare l’operato di alcuni magistrati in servizio presso la Procura di Potenza (Woodcock e Galante)”. ...
http://www.perlacalabria.it/2009/01/13/prima-che-alfano-estenda-a-se-stesso-il-lodo-alfano/#more-766
nanni64

Anonimo ha detto...

Grande Rossana, delle 15.28.
Domenica scorsa, un fondo del direttore del Quotidiano della Calabria, rilevava che il Presidente della Repubblica nella sua visita in Calabria non farà tappa nei palazzi delle istituzioni. Ed ancora rimarcava che il fatto rivestiva un carattere di gravità non indifferente se si considera che il Presidente Loiero ha più volte invitato Napolitano a visitare la Calabria. Che dire?!?! Forse crede di salvarsi la coscienza (troppo tardi) prendendo le distanze da una classe dirigente e politica che negli anni, come evidenziato dalla Corte dei Conti, ha impedito lo sviluppo di questa splendida Regione. Qualche anno fa, quando il direttore Paride Leporace abbandonò la direzione di Calabria Ora e la stessa Calabria, lo fece con un articolo in prima pagina spiegando le ragioni del suo abbandono: "non c'è futuro per questa terra dove i suoi governanti sembrano dei sultani che addirittura si consentono di ricevere i giornalisti nelle sue lussuose ville a bordo piscina sullo sdraio con vestaglia e pantofole". Si riferiva al Presidente Loiero così ripreso e mandato in onda in un’intervista televisiva. E' lo stesso Paride Leporace citato nell'ormai famoso decreto dei magistrati salernitani che, a seguito della sua decisione di lasciare la direzione del giornale e la Calabria, telefona a de Magistris per esprimergli la sua solidarietà sulla conduzione editoriale di Calabria Ora che non condivideva e che era portata avanti da Pollipieni e dalla proprietà del giornale. Cara Rossana, non è un gioco guastare la ragnatela di potere costruita in venti anni dai vari Loiero, Chiaravolloti, Minniti, Bova, Pittelli, Galati, Adamo e tanti altri in combutta tra loro e con l’indispensabile supporto della magistratura. Tante cose che adesso mi sono chiare, non riuscivo a spiegarmele! La Calabria, nei secoli, ha partorito un’infinità di intelligenze ma a ridargli dignità è stato un Napoletano; l’altro, Napolitano, ha perso (o non ha potuto cogliere) una ghiotta occasione, peccato per Lui!

Besugo ha detto...

Segnalazione tecnica.

Per scaricare file multimediali ed ogni altro file sulla rete, è veramente utile Free Download Manager. Tale software (gratuito) consente di recuperare la sequesza del file anche in presenza di interruzioni di rete, oppure si può sospendere il caricamento del file, spegnere il computer e alla successiva accensione del sistema, riavviare il caricamento dalla fonte "ftp" precedentemente attivata.

Scarica gratis
Free Download Manager

La fonte originale è ritenuta affidabile
_____________________________

Per caricare un file, è preferibile cliccare con il pulsante destro del mouse sulla stringa sensibike del file da scaricare (normalmente nome file), sulla finestra che si apre selezionare con li pulsante sinistro la scritta "Scaricare con Free Download Manager "

Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

"A quanto pare proprio i magistrati non hanno chi li difende".

E i cittadini ?

I cittadini hanno la possibilità di ricorrere in appello e in cassazione, più tutte le infinite garanzie di legge. I cittadini hanno Magistrati come i dott. Saracino, Racheli, Lima, Di Maio, Imposimato che li difendono e si battono pagando personalmente per difenderli di fronte a un'oligarchia corrotta ed eversiva.

Irene

Anonimo ha detto...

Vi segnalo ancora un articolo di Galullo sul Sole24ore su come sta intanto realmente proseguendo l'indagine WHY NOT e tutto ciò che emerge come ormai l'antistato sta soppraffacendo lo Stato.

«Why not? Un ammortizzatore sociale» - Il Sole 24 ORE
articolo del 13 gennaio

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/01/why-not-ammortizzatore-sociale.shtml?uuid=4acfa428-e176-11dd-8573-891a1fb2d03c


Rosanna

Anonimo ha detto...

Mi pare assai significativa l'acrobazia logica contenuta in questo passaggio del rigetto dell'istanza di ricusazione:
"Né questa conclusione è contraddetta dalla circostanza, addotta a sostegno della ricusazione, che i pubblici ministeri di Salerno – come si legge nel capo di incolpazione sub D contestato al dr. Apicella – avrebbero “fatto propria”, nella motivazione del decreto di perquisizione de quo “una congerie di impressioni soggettive, di accuse allusive e di giudizi sostanzialmente denigratori riguardo a decisioni giurisdizionali già assunte dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura”. Infatti, è ben vero che in detto capo di incolpazione si afferma che i pubblici ministeri di Salerno “hanno fatto propri” giudizi formulati dal dr. De Magistris nei confronti di una pluralità di magistrati che si sono occupati delle sue vicende, ma tale affermazione è da intendersi nel senso che detti pubblici ministeri hanno ritenuto rilevante la esposizione di tali rilievi e non anche che ne hanno ritenuto la fondatezza (ché, altrimenti, anche per i giudici disciplinari avrebbero provveduto ad iniziative processuali analoghe a quelle adottate nei confronti di altri magistrati)"
In pratica si dice che i PM di Salerno non condividono le affermazioni "denigratorie" di De Magistris contro i componenti del CSM, ma le hanno semplicemente riportate perchè ritenute di rilievo.
E' evidente che dando seguito a questa interpretazione (chiaramente inconsistente perchè "fare proprio" ha un significato molto chiaro) si perverrebbe direttamente alla conclusione che l'atto di incolpazione del Procuratore è infondato(al punto D). A questo punto, per essere conseguente, la Commissione del CSM non potrà che "assolvere" il dott. Apicella dalla contestazione di cui al capo D. Almeno che non si sia arrivati a considerare disciplinarmente rilevante il ritenere di rilievo affermazioni di De Magistris.

I miei complimenti e un saluto

Juri