sabato 24 gennaio 2009

L'appello di Salvatore Borsellino


Grazie di cuore, Salvatore!








6 commenti:

Gennaro Giugliano ha detto...

Ogni commento è superfluo dopo aver ascoltato le parole di Salvatore Borsellino in questo video al quale mi unisco con grande solidarietà e commozione

Cinzia ha detto...

Ascoltando questo appello
mi ritorna in mente...

"Io so. Ma non ho le prove.
Non ho nemmeno indizi."
P.P.Pasolini

Noi, invece, sappiamo
e non abbiamo solo indizi ma prove.
Prove scritte nero su bianco.
E anche se sono ancora in pochi ad avere
il coraggio di leggerle per capire,
tutto è lì
e rimarrà inciso nella storia come una ferita, come un'epigrafe sulla pietra tombale della democrazia,
su cui andremo a piangere e a urlare
tutto il nostro dolore.
Piangeranno con noi, ma lacrime false,
anche i responsabili di questo scempio.
Saranno riconoscibili con evidenza, porteranno con loro la faccia e le frasi di circostanza,
avranno sulla schiena la scimmia del potere,
negli occhi l'opacità di chi è cieco nel cuore,
e nell'anima la macchia indelebile dell'infamia.

Anche io so.
Io so e ho le prove.
Io so e la mia coscienza vi accusa.
E voi non avete panni con cui coprirvi, perché di fronte alla verità storica di ciò che accade siete nudi.
Nudi come quando siete disgraziatamente venuti al mondo per seminare sofferenza.
Nulla potrà mai coprirvi
se non l'ignobile velo della vergogna.
E mai riuscirete a sostenere
lo sguardo della ragione.

Anonimo ha detto...

Mi sia consentito un applauso a Cinzia,

il cui "j'accuse" è di grande profondità ed estramemente toccante.

L'Arte che scorgo nelle tue parole è degna di un fragoroso applauso.

Anonimo ha detto...

"Io so".
Espressione abusata negli ultimi giorni.
Va di moda.

Noi sappiamo.

Anche loro sanno.

Solo che noi siamo LIBERI di dire che sappiamo, e di agire di conseguenza mentre loro, pur sapendo, non possono dire di sapere, non possono dirlo nemmeno a sè stessi, e DEVONO fingere di non sapere per non scontentare chi li ha in pugno.

La differenza credo sia questa:
noi possiamo reggere all'infinito, loro no.

Perchè noi sappiamo di agire per il bene comune, loro per il bene di alcuni.

Perchè noi parliamo in nome di nessun tornaconto personale, mentre loro dovranno giustificare ogni loro mossa.

Perchè noi non abbiamo alcuna difficoltà a ricrederci su ogni nostra convinzione, se ne ricorrono i presupposti, mentre loro non hanno più alcun diritto di esprimersi autonomamente.

Perchè noi, magari anche sbagliando in qualcosa, ci esponiamo in prima persona per proteggere chi serve lo Stato, mentre loro vilmente espongono altri per proteggere chi è nemico dello Stato.

Perchè noi che sosteniamo la Giustizia non abbiamo prestato nessun giuramento di fedeltà perchè ce ne riteniamo investiti dalle nostre coscienze, mentre loro hanno prestato tacito giuramento a chi non gliel'ha nemmeno richiesto, ma imposto, e hanno tradito il solenne, palese giuramento di fedeltà all'ordinamento dello Stato formalmente richiestogli per entrare a far parte delle istituzioni che stanno distruggendo.

Perchè loro hanno giurato in un giorno felice, magari davanti ad amici e parenti orgogliosi di loro, nel vederli indossare la toga, mentre noi giuriamo da cittadini ogni giorno la nostra fedeltà alle istituzioni e agli Uomini e Donne che si rendono degni di rappresentarle con le loro azioni e la loro dignità nel subire ogni affronto.

E le sentenze inappellabili della coscienza non può annullarle nessun ciessemme.

Anonimo ha detto...

Mi "associo" a Silvio nel fragoroso applauso a Cinzia: merita ogni bene che il suo dolce cuore desidera. Sperando di non rovinrli entrambi.
bartolo

Anonimo ha detto...

Ho verificato che a Milano, in concomitanza con l'iniziativa di Roma del 28 gennaio indetta dall'Associazione Nazionale Vittime della Mafia per il 28 gennaio, non c'è nessuna iniziativa a sostegno.
Riconoscendomi completamente nelle preoccupazioni e nei messaggi lanciati dall'iniziativa di Roma ho deciso di fare, in concomitanza con quella manifestazione, un'opera di informazione e testimonianza in prima persona davanti al Tribunale di Milano.
Le informazioni sono nella pagina iniziale del mio sito che invito a consultare (cliccare sul link associato al post).