sabato 17 gennaio 2009

Cosina nostra




di Marco Travaglio
(Giornalista)


da L’Unità del 16 gennaio 2009


Proseguono i festeggiamenti vespiani per il 90° compleanno del prescritto Andreotti.

Non contento di avergli regalato due ore di cosiddetto servizio pubblico senza contraddittorio, l’insetto scrive un editoriale celebrativo sul “Mattino”, sostenendo che la prescrizione per mafia è un’invenzione di Caselli e altri visionari.

A suo dire l’accusa si basava sulle «parole di decine di pentiti» (falso, c’erano una decina di testimoni oculari, fra cui i migliori amici di Falcone e Borsellino) che sono stati «smentiti l’uno dopo l’altro» (falso: nessuno è stato denunciato per calunnia).

Dunque, conclude lo storico di corte, «Andreotti, come si sa, fu assolto».

Falso: assolto in primo grado per insufficienza di prove, si vide ribaltare la sentenza in appello con l’affermazione della «stabile ed effettiva partecipazione all’associazione per delinquere» - quella cosina chiamata Cosa Nostra – fino alla primavera 1980, cioè fino al secondo e ultimo incontro in Sicilia con il boss Stefano Bontate, con cui il Divo discusse del delitto Mattarella prima e dopo l’esecuzione.

Vespa concede: «S’è detto che la Cassazione avrebbe confermato questa tesi». Ma in realtà «non s’è dichiarata competente a scegliere».

Strano, il dispositivo (15.10.2004, II sezione, presidente Cosentino) recita: «La Corte rigetta il ricorso del Pg e dell’imputato e condanna quest’ultimo al pagamento delle spese processuali».

L’imputato condannato a pagare è Andreotti.

La sentenza confermata è quella d’appello: «reato commesso fino al 1980».

Sono 2 righe, basta leggerle. Ce la possono fare pure le vespe.



18 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.adnkronos.com

CATANZARO: CASO DE MAGISTRIS, CSM DECIDE LUNEDI'

ultimo aggiornamento: 17 gennaio, ore 18:19

Roma, 17 gen. - (Adnkronos) - La sezione disciplinare del Csm ha deciso di rinviare il seguito dell'udienza iniziata oggi, alle 11.30 di lunedi' prossimo, in merito alle richieste di trasferimento cautelare dei 7 magistrati di Catanzaro e Salerno, protagonisti dello scontro tra le due Procure sul caso De Magistris.

Luciana

Anonimo ha detto...

Riposto perchè mi è scoppiata la connessione.

Per caso si sa niente della protesta a Roma al CSM?

Siccome non ce n'è traccia nemmeno in Rete, o non c'era nessuno o c'era troppa gente.

Luciana

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Formidabile l'immagine di copertina: il reuccio e il maggiordomo!

nanni64 ha detto...

Nessun TG, tranne rainews, dà notizia del procedimento disciplinare: Kakà é più importante.
Riporto le uniche notizie trovate in rete su Quotidiano.net e rainews 24. Solo il primo riporta la notizia della presenza di un piccolo (quanto piccolo?) gruppo di manifestanti.

Roma, 17 gennaio 2009 - È iniziata da qualche minuto a Palazzo dei Marescialli l’udienza a porte chiuse in cui la sezione disciplinare del Csm dovrà decidere se accogliere o meno l’istanza di trasferire sette magistrati delle procure di Salerno e Catanzaro, protagonisti dello scontro avvenuto nel dicembre scorso sul caso De Magistris. ................ Davanti al Csm, inoltre, si è riunito un piccolo gruppo di manifestanti a sostegno delle toghe di Salerno.
da http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca
La sezione disciplinare del Csm ha respinto tutte le eccezioni preliminari presentate dalla difesa del procuratore di Salerno Luigi Apicella, nell'ambito del procedimento che deve decidere sulla sua sospensione dalle funzioni e dallo stipendio chiesta dal ministro Alfano. In conseguenza di questa decisione non saranno pubblici i lavori della sezione disciplinare, ne' sara' possibile ad Apicella farsi assistere da due difensori, come aveva chiesto. Il tribunale delle toghe ha anche bocciato un'eccezione di incostituzionalita' che la difesa del procuratore aveva presentato sul decreto che regolamenta il procedimento disciplinare. Il procuratore ha infine presentato una nuova istanza di ricusazione del collegio che lo deve giudicare: lo aveva gia' fatto sabato scorso e l'istanza era stata bocciata. Intanto la sezione disciplinare sta valutando se portare avanti un unico procedimento o mantenere distinta la posizione di Apicella da quella degli altri Pm di Salerno e Catanzaro. http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=101251
Roma, 17 gen. (Adnkronos) - Il pg di Salerno Luigi Apicella e i suoi sostituti, Dionigio Verasani e Gabriella Nuzzi, hanno deciso di non partecipare al dibattimento davanti alla sezione disciplinare del Csm, in merito alle accuse che gli sono state mosse dalla Procura generale della Cassazione e dal ministro della Giustizia Angelino Alfano. I tre pm, a quanto si apprende, hanno gia' lasciato Palazzo dei Marescialli e avrebbero preso questa decisione per non partecipare al dibattimento in cui i colleghi di Catanzaro potrebbero muovere contro di loro delle accuse. Partecipano invece al dibattimento il pg di Catanzaro Enzo Iannelli e i pm Alfredo Garbati e Salvatore Curcio. Iannelli, ai cronisti che gli chiedevano notizie sulla loro presenza davanti alla sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli, ha risposto: "Noi rispettiamo le istituzioni". (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) da libero news, ad eccezione della parentesi finale.
Perché hanno rigettato la richiesta di un’udienza pubblica? A me pare che le porte chiuse consentano di nascondere quello che accade dentro le stanze. A me pare che l’importanza della questione trattata, i dubbi sull’imparzialità dell’organo decidente e sulla elaborazione ed esternazione di pre – giudizi sul caso da decidere da parte del medesimo organo nonché il coinvolgimento di molti dei membri del collegio giudicante, in qualità di vittime, nei fatti ascritti ai magistrati di Salerno avrebbe dovuto consigliare il controllo pubblico del dibattimento. Perché allora le porte chiuse ?
teleregiocalabria. Sembra ormai abbastanza certo che la sezione disciplinare del Csm non deciderà oggi se trasferire dalle sedi e dalle funzioni i pm di Salerno e Catanzaro, protagonisti dello scontro tra le due procure; né se sospendere dalle funzioni e dallo stipendio il procuratore di Salerno Luigi Apicella. Il tribunale delle toghe non potrà pronunciarsi prima della decisione sull'istanza di ricusazione presentata dai legali dei pm di Salerno, Stefano Racheli e Nicola Saracino; istanza su cui deve decidere un collegio (alternativo a quello del giudizio di merito) presieduto dal laico di An Gianfranco Anedda, che non si dovrebbe riunire prima di lunedì.
Collegio formato da chi? Ancora una volta in parte dai ricusati e in parte da ignoti ?

Anonimo ha detto...

Per Luciana e tutti gli amici del blog

La manifestazione oggi c’è stata. Eravamo stamattina circa 40 persone (2-3 per la questura…), senza bandiera e senza appartenenza. Tanto che i giornalisti più volte ci hanno chiesto increduli “a cosa” appartenessimo. E più volte abbiamo dovuto spiegare di fronte alla loro crescente incredulità, che non apparteniamo ad alcun partito, movimento o altro, ma che semplicemente avevamo sentito il dovere morale di “presidiare la legalità” proprio là dove si stava consumando l’ingiustizia. Abbiamo discusso fino alla nausea con i giornalisti su varie questioni, ma in particolare sulla mancata pubblicazione della notizia del tribunale del riesame e sulla presentazione del caso Salerno- Catanzaro come una “guerra tra procure”. Il mio modesto parere è che ci sia una grande superficialità e disinformazione da un lato (sembra una contraddizione che i giornalisti siano disinformati ma mi sono resa conto che non lo è), dall’altro c’è un’effettiva intenzione di dare priorità ad alcune notizie piuttosto che ad altre per precise disposizioni degli editori e dei redattori. Mi è sembrato che i giornalisti siano appiattiti su quello che sentono, comunicati vari e improbabili informatori, senza andare a fondo nelle questioni e senza porsi il problema se una cosa sia vera o no, o se sia legittima o no. Si assume solo il dato di fatto finale.
Poi le persone sono andate diminuendo, ma un piccolo presidio è rimasto fino al tardo pomeriggio, fin quando sono usciti il dott. Saracino e dott. Racheli che abbiamo potuto salutare e a cui abbiamo cercato di portare la nostra solidarietà .
Che dire di più non so, francamente non ho più parole davanti allo scempio che si sta consumando davanti ai nostri occhi, nell’indifferenza e nel silenzio di troppi.
Ringrazio Racheli e Saracino che stanno lottando come Davide contro Golia e tutte le persone che ho incontrato. Un saluto affettuoso.

Anonimo ha detto...

Grazie per la notizia.

Ho saputo poi tramite il meetup di Tinazzi che erano circa 50 persone.

Luciana

Anonimo ha detto...

Significativa immagine colta da:
http://riberaonline.blogspot.com/


Le squallide contorsioni di Sgarbi sui professionisti dell'antimafia, e di moltissimi altri blasonati, togati e affini


Stefano
Genova

Anonimo ha detto...

X Annalisa

Grazie della preziosa "radiocronaca"!

Ciò che ci racconti mi conferma un sospetto che avevo da tempo: i giornalisti non è che si autocensurano o si fanno censurare da altri.
No, è che proprio nonn ci arrivano a capire o a cercare certe notizie.

Che a questo punto credo sia anche peggio dell'essere "semplicemente" corrotti perchè presuppone da parte loro un'ignoranza abissale difficilmente superabile (non puoi pretendere che un analfabeta legga la Divina Commedia) se non con una "scolarizzazione" nuova e capillare.

Quando qualcuno sguazza nell'ignoranza poi è facile che preferisca seguire le vicissitudini dei tronisti piuttosto che andare spulciarsi degli atti processuali.

Del resto, quando sentiamo dei liceali, ma anche degli universitari, che ignorano le più elementari nozioni della nostra storia, della geografia, DELL'ITALIANO, cosa ci dovremmo aspettare da loro una volta raggiunto (magari con qualche "aiutino") il traguardo del posto di lavoro?

Tornando a noi, penso che pur nell'esiguità del numero, la vostra sia stata una esperienza molto positiva. E' davvero bello far sentire a qualcuno la propria solidarietà e fargli capire che "si è capito" di cosa si sta parlando pur nell'assenza di notizie o peggio, in mezzo ai depistaggi.

Luciana

Anonimo ha detto...

Siete stati lì anche per me, dal mio estremo Nord-Est ieri vi ho pensato, desiderando di essere con voi e di poter stringere anch'io la mano di Racheli e Saracino, per esprimere loro tutta la gratitudine e l'incoraggiamento di cui sono capace.
Grazie a tutti.
siu

Anonimo ha detto...

I ricorsi della Storia!

Quando si estinguerà anche la mia generazione, il restauro del nazionalismo sarà più facile

Intanto seguiamo con attenzione l'iter del progetto di legge 1360/08, volto al consolidamento del processo di restaurazione in corso

Stefano
Genova

Anonimo ha detto...

Ulteriore contributo alla giornata trascorsa a Piazza Dipendenza dal Potere Politico:
sono rimasto in piedi dalle ore 09:00 alle ore 18:00 di ieri, 17.01.2008, davanti al CSM, in Piazza Indipendenza a Roma! I Fratelli Trentalance (mai nome, fratelli Bandiera a parte, è stato più appropriato per l'occasione, considerato il numero dei componenti il CSM, 27) hanno organizzato la manifestazione con degli striscioni ed un solo cartello, in alto una splendida piuma con i colori dell'Arcobaleno e sopra scritto che, in detta giornata, il CSM si accingeva ad uccidere la Giustizia italiana! Ho aderito! Ne è valsa la pena? Si: Ho imparato a conoscere il Popolo! Il dottore Stefano Racheli, difensore dei magistrati salernitani unitamente al dottore Nicola Saracino, all'uscita dal CSM ci ha chiesto: “Siete voi il popolo? E subito dopo, tranquilli .... sapete cosa rispose Franceschiello al Re, che incontrandolo con pochi sudditi a seguito, domandò: - “Franceschiello e il popolo dov'è ?”- “Sua Maestà, è questo il Popolo! Gli altri, sono rimasti a casa a farsi i cazzi suoi!”
b

Anonimo ha detto...

Io non so quanti magistrati ci siano in questo maledetto paese,suppongo tanti,e mi chiedo in quanti erano davanti al CSM,suppongo pochi,molto pochi,troppo pochi.I giornalisti si sa'che in questo paese sono dei lacche'e francamente oramai da loro mi aspetto poco se non nulla ma da qualche magistrato "FAMOSO" mi sarei aspettato qualche azione importante per portare alle cronache lo SCHIFO che sta accadendo.Ad esempio il sindaco di Firenze si incateno' davanti alla sede dell'Espresso.Tuuto questo mi turba,e mi turba ancora di piu' vedere il presidente della repubblica napolitano(volutamente minuscolo)non fare nulla, il buon Pertini di sicuro si rivoltera' nella tomba. Di sicuro finira' male, ma molte responsabilita'le hanno anche tantissimi addetti ai lavori che se ne stanno con le mani in mano.

nanni64 ha detto...

Sono d’accordo con anonimo, commento 18 gennaio 2009 14.23.
I magistrati che avvertono la gravità della situazione dovrebbero unirsi e fare il possibile per difendere la Giustizia da questo attacco vergognoso. Non é più possibile stare rintanati a guardare dalla finestra. La difesa tecnica non basta.

Vorrei che questi magistrati manifestassero insieme in silenzio dietro un grande striscione con la scritta “trasferiteci tutti”. Perché é possibile colpirne uno perché é isolato. Non possono colpirne tanti.

Se lo facessero sono sicura che si unirebbero molti professori universitari, intellettuali, avvocati e tanta gente, di tutte le categorie.

Il problema é che questi magistrati ritengono di tenere anche ora quel riserbo che é per loro doveroso in momenti normali. Ma questo non é affatto un periodo normale. Senza quel grido disperato “resistere, resistere resistere !”, allora non si sarebbe potuto salvare la Giustizia. E nemmeno ora.

Se non si attivano i magistrati, che sono coloro attraverso i quali la Giustizia si esprime, chi mai può salvare quest’ultima da un attacco? Chi mai può fare muro per arginare le restrizioni alla indipendenza della magistratura, se la magistratura, TUTTA, é silente e inerte ?

Siamo con voi. Ma voi aiutateci ad aiutarvi.

Anonimo ha detto...

Per tutta la giornata ho cercato in tutti i canali della TV di sentire uno straccio di esito dell'udienza dinanzi al CSM. Niente.
Ho poi saputo che soltanto nel quotidiano IL TIRRENO c'era la notizia.
Riassumo a memoria:
Il rinvio della decisione a lunedì,
richiesto lo stralcio dei trasferimenti di Catanzaro. Richiesta di trasferimento del solo Apicella.
Posso capire il silenzio dei giornalisti ma non quello dei colleghi magistrati.
C'è un silenzio assordante.
Alessandra

Mimma ha detto...

"nanni64 ha detto...
Sono d’accordo con anonimo, commento 18 gennaio 2009 14.23.
I magistrati che avvertono la gravità della situazione dovrebbero unirsi e fare il possibile per difendere la Giustizia da questo attacco vergognoso. Non é più possibile stare rintanati a guardare dalla finestra. La difesa tecnica non basta.
Vorrei che questi magistrati manifestassero insieme in silenzio dietro un grande striscione con la scritta “trasferiteci tutti”. Perché é possibile colpirne uno perché é isolato. ......
Siamo con voi. Ma voi aiutateci ad aiutarvi.
18 gennaio 2009 20.48"

Sono d' accordo con entrambi: tra non molto non ci sara` piu` nessun appiglio legale a proteggerci!

E. Clarke

Anonimo ha detto...

Anche il silenzio degli avvocati è sconcertante, se è per questo. Loro, come i magistrati colleghi, SANNO: quindi il loro silenzio è ancora più colpevole.

Irene

Vittorio Ferraro ha detto...

Cara Irene (commento delle ore 9,57), non è questione di graduazione delle colpe.

Il silenzio della mia categoria professionale è davvero assordante...
e non solo in queste tristi vicende.

Anonimo ha detto...

Il silenzio di questa categoria ha purtroppo una sola spiegazione:l'avvocatura è diventata una corporazione di faccendieri facilmente manipolabili da chi detiene le leve del potere e prona alla "collusione degli interessi in conflitto"a destra come a sinistra. L'assoluta mancanza di trasparenza nel rapporto tra avvocato e cliente(che si ripercuote sull'intero sistema giustizia) ha prodotto persino una specie di cecità generale sul "fenomeno", dovuta all'ignoranza dilagante nella massa della popolazione italiana e al conformismo autolesionista,ben presente anche nella magistratura stessa .Sembra vi sia un'incapacità generale di cogliere gli aspetti più deleteri ed inquinanti di questa realtà nell'intero sistema giudiziario. Questo"silenzio assordante" parla un linguaggio molto ,molto chiaro per chi è in grado di decodificare le manifestazioni del degrado italiano. Daniela