Luigi de Magistris Stasera alle ore 21.00 il convegno "Non c’è pace senza giustizia. Non c’è giustizia senza pace", sarà visibile anche in streaming su www.luigidemagistris.it.
Caforio: Minacce mafiose a nostro candidato pugliese
Giuseppe Caforio
"Un nostro candidato è stato oggetto di intimidazioni al termine di un comizio. E' assurdo che comportamenti di questo genere, in perfetto stile mafioso, delinquenziale, la passino liscia così facilmente. È assurdo che non vi sia stata alcuna reazione da parte di chi dovrebbe vigilare affinché la campagna elettorale proceda nei termini della legalità e della democrazia. Ma quel che più preoccupa è il silenzio assordante che grava su quanto accaduto". Lo denuncia il senatore Giuseppe Caforio in riferimento a quanto accaduto a un candidato al consiglio provinciale di Lecce, Tommaso Scigliuzzo, durante un comizio sabato scorso a Gallipoli. "L'Italia dei Valori sta portando nelle piazze denunce con dati di fatto e prove, e questo, ovviamente, infastidisce a tal punto da arrivare alle minacce in salsa mafiosa, mirate a tacitare chi osa denunciare. Così, probabilmente, quando Tommaso Scigliuzzo durante il comizio di sabato, ha toccato il tema del servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani di Gallipoli deve aver acceso i riflettori su un argomento che altri preferiscono tenere celato. Questi atteggiamenti intimidatori - conclude il senatore Caforio - devono preoccupare, soprattutto alla luce di quanto accadde al povero Peppino Basile: la vicenda ebbe inizio con simili intimidazioni di tipo politico-mafioso e tutti ne conosciamo l'esito, su cui ancora non è stata fatta luce. Per questo sto preparando un'interrogazione urgente al ministro Maroni. L'Italia dei Valori deve essere libera di portare avanti le proprie idee di legalità e giustizia senza dover subire volgari intimidazioni. A Scigliuzzo va tutta la mia solidarietà"
Sgarbi e il caso Berlusconi-Noemi: «Giusto mentire se c'è tradimento» «Anche io preferirei vedere mia figlia con il premier piuttosto che con un tronista»
A proposito delle minacce mafiose a candidato pugliese. "Sociologicamente si potrebbe definire gansterismo ma,come ora vedrtemo,esso è però,mortalmente,indissolubilmente legato ,proprio in un rapporto tra manovalanza e ingegneria,al grande fenomeno mafioso. Equi c'è il salto di qualità,diremmo di cultura criminale,fra prede mafiose tradizionali di base ,mercati,estorsioni,sequestri di persona e le nuove grandi prede che caratterizzano gli anni 80ed hanno fatto della mafia un autentica tragedia nazionale. Esse sono essenzialmente due :IL DENARO PUBBLICO E LA DROGA. Il distacco è vertiginoso. E' COME SE UN GRANDE CORPO ,UN GRANDE ANIMALE ; LO STATO ITALIANO ,MAI MORTO E CONTINUAMENTE IN AGONIA ,FOSSE DIVORATO ANCORA DA VIVO. IN BASSO C'E' UN BRULICARE ORRENDO DI VERMI INSANGUINATI,IN ALTO UN RAPACE CON IL PROFILO MISTERIOSO DEI MOSTRI DI BOSCH,E GLI ARTIGLI PIANTATI NEL CUORE DELLA VITTIMA. non riesco a trovare un paragone più amabile ed ugualmente preciso." Così Pippo Fava nella sua rivista "I Siciliani"scriveva nell'articolo dal titolo"I quattro cavalieri dell'apocalisse N.1 del gennaio del 1983, un anno prima di essere assassinato. Da allora gli artigli sono solo penetrati più a fondo nel corpo della vittima. Lo Stato che protegge la Mafia è la Mafia che si fa Stato. Ditemi se c'è qualcosa di nuovo sotto il sole? Maria Cristina
“Ho sempre avuto l’impressione che in ultima analisi, nel corso della vita, un individuo deve una buona volta schierarsi, prendere posizione, ed essere disposto ad affrontare le conseguenze quali che siano. E se è invaso dalla paura non può farlo. La mia preghiera più grande è sempre che Dio mi preservi dal terrore che paralizza, perchè quando una persona vive accompagnata dalla paura per le conseguenze dei propri atti sulla sua vita personale, non potrà mai fare niente per contribuire a sollevare l’umanità intera e a risolvere i molti problemi sociali che ci troviamo di fronte in tutte le epoche e a ogni nuova generazione”.
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Luigi de Magistris Stasera alle ore 21.00 il convegno "Non c’è pace senza giustizia. Non c’è giustizia senza pace", sarà visibile anche in streaming su www.luigidemagistris.it.
Caforio: Minacce mafiose a nostro candidato pugliese
Giuseppe Caforio
"Un nostro candidato è stato oggetto di intimidazioni al termine di un comizio. E' assurdo che comportamenti di questo genere, in perfetto stile mafioso, delinquenziale, la passino liscia così facilmente. È assurdo che non vi sia stata alcuna reazione da parte di chi dovrebbe vigilare affinché la campagna elettorale proceda nei termini della legalità e della democrazia. Ma quel che più preoccupa è il silenzio assordante che grava su quanto accaduto". Lo denuncia il senatore Giuseppe Caforio in riferimento a quanto accaduto a un candidato al consiglio provinciale di Lecce, Tommaso Scigliuzzo, durante un comizio sabato scorso a Gallipoli. "L'Italia dei Valori sta portando nelle piazze denunce con dati di fatto e prove, e questo, ovviamente, infastidisce a tal punto da arrivare alle minacce in salsa mafiosa, mirate a tacitare chi osa denunciare. Così, probabilmente, quando Tommaso Scigliuzzo durante il comizio di sabato, ha toccato il tema del servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani di Gallipoli deve aver acceso i riflettori su un argomento che altri preferiscono tenere celato. Questi atteggiamenti intimidatori - conclude il senatore Caforio - devono preoccupare, soprattutto alla luce di quanto accadde al povero Peppino Basile: la vicenda ebbe inizio con simili intimidazioni di tipo politico-mafioso e tutti ne conosciamo l'esito, su cui ancora non è stata fatta luce. Per questo sto preparando un'interrogazione urgente al ministro Maroni. L'Italia dei Valori deve essere libera di portare avanti le proprie idee di legalità e giustizia senza dover subire volgari intimidazioni. A Scigliuzzo va tutta la mia solidarietà"
Sgarbi e il caso Berlusconi-Noemi:
«Giusto mentire se c'è tradimento»
«Anche io preferirei vedere mia figlia con il premier piuttosto che con un tronista»
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_27/sgarbi_berlusconi_noemi_83f1bed8-4ac3-11de-90df-00144f02aabc.shtml
A proposito delle minacce mafiose a candidato pugliese.
"Sociologicamente si potrebbe definire gansterismo ma,come ora vedrtemo,esso è però,mortalmente,indissolubilmente legato ,proprio in un rapporto tra manovalanza e ingegneria,al grande fenomeno mafioso. Equi c'è il salto di qualità,diremmo di cultura criminale,fra prede mafiose tradizionali di base ,mercati,estorsioni,sequestri di persona e le nuove grandi prede che caratterizzano gli anni 80ed hanno fatto della mafia un autentica tragedia nazionale. Esse sono essenzialmente due :IL DENARO PUBBLICO E LA DROGA. Il distacco è vertiginoso. E' COME SE UN GRANDE CORPO ,UN GRANDE ANIMALE ; LO STATO ITALIANO ,MAI MORTO E CONTINUAMENTE IN AGONIA ,FOSSE DIVORATO ANCORA DA VIVO. IN BASSO C'E' UN BRULICARE ORRENDO DI VERMI INSANGUINATI,IN ALTO UN RAPACE CON IL PROFILO MISTERIOSO DEI MOSTRI DI BOSCH,E GLI ARTIGLI PIANTATI NEL CUORE DELLA VITTIMA. non riesco a trovare un paragone più amabile ed ugualmente preciso."
Così Pippo Fava nella sua rivista "I Siciliani"scriveva nell'articolo dal titolo"I quattro cavalieri dell'apocalisse N.1 del gennaio del 1983, un anno prima di essere assassinato. Da allora gli artigli sono solo penetrati più a fondo nel corpo della vittima. Lo Stato che protegge la Mafia è la Mafia che si fa Stato. Ditemi se c'è qualcosa di nuovo sotto il sole? Maria Cristina
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