martedì 8 febbraio 2022

ANM: sfratto per faziosità.


Ecco il documento della GEC (Giunta esecutiva centrale) dell'ANM col quale è stato inibito l'uso dei locali dell'associazione nazionale magistrati   ai promotori del sorteggio che vi avrebbero svolto, alla presenza di un notaio, le operazioni volte all'individuazione dei candidati in vista delle elezioni del CSM che si terranno (dovrebbero tenersi) il prossimo luglio.

La GEC sembra aver dimenticato che a favore del sorteggio quale metodo d'individuazione dei candidati per l'elezione del CSM si è appena espresso il 42% dei magistrati che hanno risposto alla chiamata referendaria indetta proprio dall'ANM.


Sicché, vietando l'uso della saletta per l'esercizio di un atto di democrazia, qual è l'individuazione dei candidati ad una carica elettiva, l'ANM mostra il suo volto retrogrado,   conservatore e liberticida. 

Nega i diritti di una minoranza, assai cospicua, degli associati e lo fa additando ragioni platealmente illogiche, dimenticando che Radio Radicale ha appena trasmesso in diretta proprio i lavori del CDC (Comitato direttivo centrale) dell'ANM.

La strumentalizzazione del banale errore contenuto nella richiesta di Radio Radicale dà la misura del nervosismo che aleggia nell'animo delle correnti, tutte apparentate contro il 42% dei dissidenti.

Che non sono "una piccola corrente", come qualcuno in cattiva fede tenta di far credere. 

Non sono una corrente. Non hanno statuto, non hanno organi, non hanno soldi, non hanno un gruppo al CSM. Anzi, non vogliono che al CSM vadano dei loro rappresentanti tanto è vero che i candidati li sceglierà la sorte. 

E  non sono manco "piccoli".

Di questo, soprattutto, hanno fifa le correnti. 
                          

3 commenti:

francesco Grasso ha detto...

Una alta caduta di stile. Una sorta di: "licet mercatoribus sese invicem circonvenire". I tempi mutano, anche se per alcuni non cambiano mai.

bartolo ha detto...

Che vergogna! Santa Lucia illuminaci. Sapevo della corsa incontro l'oscurità della sera, qui, però, siamo alla mezzanotte della giustizia.

bartolo ha detto...

Intanto che arrivi l'alba, si riscontra nuova coppia di stelle, alla Fededz-Ferragni, Sallusti-Palamara. Il Paese, per il momento, ne gode e tutto va bene, però coloro che in questi giochetti di finte lotte alle mafie, mentre magistrati e politici incapaci scalavano poltronissime, ci hanno lasciato le penne prima o poi realizzeranno. O forse si pensa che siano sufficienti pochi anni di carcere a pochi parlamentari (tra l’altro co-responsabili delle medesime leggi-capestro con cui si sono auto-ghigliottinati) per mettere tutto a tacere?