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di Marco Del Gaudio
(Sostituto Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Napoli)
Ieri (*), con estrema pacatezza, Marcello Dell’Utri ha tradotto in termini politici un ragionamento assai comune in una fascia non secondaria dell’elettorato.
Mangano è un eroe.
E ciò non “nonostante” sia stato condannato all’ergastolo per reati commessi in relazione ad attività di una organizzazione mafiosa, ma proprio per questo.
E’, infatti, un eroe perché, pur condannato all’ergastolo e perfino ammalato, non ha ceduto al «ricatto» dello Stato e non ha reso dichiarazioni. Non ha varcato la soglia. Non è diventato un collaboratore della Giustizia.
Chi frequenta il mio ambiente sa che si tratta, appunto, di una convinzione molto radicata, direi quotidiana.
Vi è una straordinaria assonanza – ad esempio – tra le dichiarazioni di Marcello Dell’Utri e le parole, certo meno forbite e meno dirette, del padre di Francesco Schiavone detto Sandokan, uno dei capi del clan dei casalesi, ossia di una tra le più potenti organizzazioni criminali d’Italia.
Il padre di Francesco Schiavone, è appena scomparso e ha lasciato, dunque, quasi un’eredità spirituale a suo figlio.
Anche lui, in occasione di una manifestazione per la legalità tenuta a Casal di Principe, alla presenza del Presidente della Camera, rivolse un messaggio non troppo coperto a suo figlio Francesco: “Sii eroe, non cedere al ricatto, sopporta da uomo la galera, non attraversare il guado della collaborazione con la Giustizia, non infangare il tuo nome e quello della tua famiglia”.
E si tratta della stessa musica che irrompe, suadente e prepotente, sparata a mille per i vicoli della città e dell’intera regione fino a coprire perfino il frastuono del traffico incessante e le voci allegre e disperate del popolo, quando con l’inconfondibile intonazione dei neo-melodici si costruisce poco a poco la figura dell’eroe camorrista romantico, detenuto ma impavido, austero e coraggioso nel rispetto del patto con la sua famiglia.
O quando, all’opposto, si canta degli “infami” collaboratori, di chi s’è venduto il nome e la sua immagine e, ancora, di chi è costretto alla fuga, inseguito dalle accuse di un pentito.
E’ lo stesso coro di immagini, voci, sentimenti, che ritrovo sugli screensaver dei cellulari dei ragazzi, dai quali occhieggia l’immagine di Cosimo Di Lauro, griffato e ammanettato, che rassicura tutti con la sua presenza: lui non parlerà. Non è come gli altri: è un eroe silente.
E’ la stessa, imbarazzante convinzione che leggo nei volti, mai smarriti, di chi assiste al sopralluogo giudiziario, poche ore dopo una feroce esecuzione camorristica, avvenuta dinanzi a tutti.
Tutti eroi, che resistono alla tentazione di urlare il nome di chi ha scambiato la loro casa per il far west, di chi terrorizza e comanda, di chi è pronto a rimanere in silenzio, irridente e quadrato, quando sarà incarcerato.
La stessa incrollabile certezza sulla necessità ineludibile del silenzio e della cristiana sopportazione che si legge nelle alzate di spalle degli imprenditori taglieggiati, muti come pesci, anche di fronte all’evidenza delle loro voci, catturate di nascosto mentre si piegano ancora una volta a pagare.
Ed è ancora, la stessa muta ammirazione che aleggia in aula, quando tutti si danno convegno in udienza, a sostenere con lo sguardo il capozona in gabbia, eroe silente impegnato in una lotta, per definizione impari, con i magistrati del brand DDA, i pentiti infami, le intercettazioni vili: ogni giorno gli stessi nemici di sempre.
Gli stessi che tornano nel progetto politico di Marcello Dell’Utri.
_____________
(*) Pubblichiamo intenzionalmente questo articolo con alcuni giorni di ritardo, per evitare che la sua pubblicazione possa essere ritenuta una forma di nostro coinvolgimento nella campagna elettorale.
di Marco Del Gaudio
(Sostituto Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Napoli)
Ieri (*), con estrema pacatezza, Marcello Dell’Utri ha tradotto in termini politici un ragionamento assai comune in una fascia non secondaria dell’elettorato.
Mangano è un eroe.
E ciò non “nonostante” sia stato condannato all’ergastolo per reati commessi in relazione ad attività di una organizzazione mafiosa, ma proprio per questo.
E’, infatti, un eroe perché, pur condannato all’ergastolo e perfino ammalato, non ha ceduto al «ricatto» dello Stato e non ha reso dichiarazioni. Non ha varcato la soglia. Non è diventato un collaboratore della Giustizia.
Chi frequenta il mio ambiente sa che si tratta, appunto, di una convinzione molto radicata, direi quotidiana.
Vi è una straordinaria assonanza – ad esempio – tra le dichiarazioni di Marcello Dell’Utri e le parole, certo meno forbite e meno dirette, del padre di Francesco Schiavone detto Sandokan, uno dei capi del clan dei casalesi, ossia di una tra le più potenti organizzazioni criminali d’Italia.
Il padre di Francesco Schiavone, è appena scomparso e ha lasciato, dunque, quasi un’eredità spirituale a suo figlio.
Anche lui, in occasione di una manifestazione per la legalità tenuta a Casal di Principe, alla presenza del Presidente della Camera, rivolse un messaggio non troppo coperto a suo figlio Francesco: “Sii eroe, non cedere al ricatto, sopporta da uomo la galera, non attraversare il guado della collaborazione con la Giustizia, non infangare il tuo nome e quello della tua famiglia”.
E si tratta della stessa musica che irrompe, suadente e prepotente, sparata a mille per i vicoli della città e dell’intera regione fino a coprire perfino il frastuono del traffico incessante e le voci allegre e disperate del popolo, quando con l’inconfondibile intonazione dei neo-melodici si costruisce poco a poco la figura dell’eroe camorrista romantico, detenuto ma impavido, austero e coraggioso nel rispetto del patto con la sua famiglia.
O quando, all’opposto, si canta degli “infami” collaboratori, di chi s’è venduto il nome e la sua immagine e, ancora, di chi è costretto alla fuga, inseguito dalle accuse di un pentito.
E’ lo stesso coro di immagini, voci, sentimenti, che ritrovo sugli screensaver dei cellulari dei ragazzi, dai quali occhieggia l’immagine di Cosimo Di Lauro, griffato e ammanettato, che rassicura tutti con la sua presenza: lui non parlerà. Non è come gli altri: è un eroe silente.
E’ la stessa, imbarazzante convinzione che leggo nei volti, mai smarriti, di chi assiste al sopralluogo giudiziario, poche ore dopo una feroce esecuzione camorristica, avvenuta dinanzi a tutti.
Tutti eroi, che resistono alla tentazione di urlare il nome di chi ha scambiato la loro casa per il far west, di chi terrorizza e comanda, di chi è pronto a rimanere in silenzio, irridente e quadrato, quando sarà incarcerato.
La stessa incrollabile certezza sulla necessità ineludibile del silenzio e della cristiana sopportazione che si legge nelle alzate di spalle degli imprenditori taglieggiati, muti come pesci, anche di fronte all’evidenza delle loro voci, catturate di nascosto mentre si piegano ancora una volta a pagare.
Ed è ancora, la stessa muta ammirazione che aleggia in aula, quando tutti si danno convegno in udienza, a sostenere con lo sguardo il capozona in gabbia, eroe silente impegnato in una lotta, per definizione impari, con i magistrati del brand DDA, i pentiti infami, le intercettazioni vili: ogni giorno gli stessi nemici di sempre.
Gli stessi che tornano nel progetto politico di Marcello Dell’Utri.
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(*) Pubblichiamo intenzionalmente questo articolo con alcuni giorni di ritardo, per evitare che la sua pubblicazione possa essere ritenuta una forma di nostro coinvolgimento nella campagna elettorale.
31 commenti:
Caro Dottore, Le scrivo da Roma.
Nutro una fiducia incondizionata in quelle nuove generazioni che gridano a gran voce "... e adesso trasferiteci tutti!" a sostegno di De Magistris, o che implorano "Clementina, facci sognare!", neanche la Forleo fosse una rockstar sul palco. Li amo, questi ragazzi, questi cuccioli d'uomo. Ma quando leggo articoli come i Suoi, mi riprende lo sgomento: "Ma allora, non finirà mai?" mi domando. Ancora dovranno loro, quelli puliti, combattere contro i figli di quelli che sono al di là del muro della Legge e della legalità? Ancora loro, fattisi uomini, correranno nuovamente il rischio di cadere sotto i colpi degli "uomini d'onore"?
Ancora dovremo piangerli vittime della barbarie?
Non finirà mai, Dottore?
L.C.
Si, finirà!!!
Ma solo quando, finalmente, la mafia avrà scoperto fino in fondo il suo vero volto! Un volto deturpato dal disonore, dalla vigliaccheria, dalla delazione, dal marcio; un volto che avrebbe dovuto essere curato nell'immediatezza della costituzione della Repubblica e che invece, essa stessa, ha allevato, di nascosto, per tutto questo tempo.
Il post di Grillo, di aborrire il meno peggio perché è più dannifero del peggio, può essere perfettamente applicato a quello che è successo con la mafia. Molti movimenti o organismi, istituzionali e non, nati per il suo contrasto, hanno finito per avvalersi delle sue parti meno orrende pensando che così avrebbero distrutto le parti più deteriorate. Ma, senza capire che così facendo hanno prodotto una proliferazione di cellule già contaminate che l'hanno invasa per intero, facendola diventare il mostro deforme che essa oggi è.
bartolo iamonte
Lo storico Pitrè a proposito della gestualità siciliana riportava una leggenda che narra di un re che, arrivato in Sicilia, incuriosito della vantata capacità degli isolani di dialogare senza parole, mette alla prova due sudditi, che riescono a capirsi l’un l’altro senza emettere suono alcuno.
La gestualità come uno degli aspetti della teatralità dei siciliani, un modo di esprimere la propria capacità creativa.
La stessa capacità che Bufalino trova in una delle sue mille Sicilie: quella variante perversa della liturgia scenica che è la mafia, la quale fra le sue mille maschere possiede anche quella di alleanza simbolica e fraternità rituale.
I siciliani lo sanno bene la potenza che evocano i gesti come i messaggi.
Dire qualcosa per significare altro…
Segnali entrati da centinaia di anni nei comportamenti di chi, subendo continue invasioni, doveva riuscire a poter parlare liberamente.
Un codice cifrato, una complessa struttura comunicativa che si impara da bambini. Parole, suoni, gesti ed espressioni che fanno parte della lingua siciliana.
Segnali che decifriamo con velocità e astuzia.
Come quello arrivato da Dell’Utri e Berlusconi a qualche giorno prima del voto.
La mafia aspettava un segnale.
La mafia senza politica non esiste.
Cosa Nostra doveva puntare su qualcuno alle elezioni, qualcuno che non avrebbe tradito il patto.
Lo ha sempre fatto.
Ecco che quindi l’annuncio pubblico arriva.
Difendere un mafioso, una capofamiglia, attestandogli l’onore di essere un eroe.
Vittorio Mangano per i fondatori del PDL è stato questo affermano.
Difendere un mafioso vuol dire difendere la mafia ed offendere le vittime della mafia, i loro familiari, le istituzioni ed i siciliani tutti che vivono la mafia come un'offesa ed una cicatrice nella propria dignità.
Andare contro tutti e tutto (anche contro Fini) pur di recapitare la missiva che arriva alle orecchie giuste. Sostenere l’assoluta innocenza addirittura di un uomo condannato per omicidio.
Forse un segnale riparatore per i potentati siciliani. Forse.
Magari potrebbe passare come una delle dichiarazioni folkloristiche della campagna elettorale di Berlusconi.
Tra la candidatura di Ciarrapico, gli sberleffi a Totti , le avance alla Santanchè, il ponte sullo stretto e le bugie sull’evasione fiscale far passare un messaggio chiaro alle famiglie in attesa di schierarsi è il modo migliore.
I siciliani hanno capito.
Gli uomini e le donne che vivono nell’isola plurale tra la luce ed il lutto hanno afferrato il messaggio.
Tutti i siciliani, adesso conoscono le parti dell’accordo.
E ora che si fà? In un blog di giustizia si deve stare attenti a non parlare male di una certa politica che altrimenti ti dà subito l'etichetta di "comunista" non appena fai notare certe cose... ma ora che gli abbiamo dato il potere come andrà a finire... Lasciatemi fare una profezia... In pochi anni l'Italia andrà allo sfacello più totale e alla fine quei grandi ignorantoni che siamo gli italiani (sto generalizzando ovviamente)diremo chi ce l'ha fatto fare votare x o votare y... Bhé pensateci prima!!!
Sui rapporti fra Dell'Utri, Berlusconi e Vittorio Mangano, sentite questa intercettazione telefonica nella quale Dell'Utri e Berlusconi ridono del fatto che Mangano ha messo una bomba a Berlusconi a fini estortivi.
http://www.youtube.com/watch?v=G-kpAJ35On0&eurl=http://www.indicius.it/Politica/malato_di_mente_premier.htm
mangano era un boss mafioso e dell'utri, che lo considera un eroe, è il braccio destro del prossimo capo del governo. chi vuole andare via da questo folle paese ha ragione da vendere.
Questa, al Quotidiano, la ho inviata ieri sera, dopo essermi accertato della vittoria berlusconiana, (temevo infatti, che avrebbero potuto vincere Veltroni, D'Alema, Fassino, Latorre, Minniti)
Gentile De Luca,
tra le giornaliere e-mail in alcune, ho scritto che i peggiori legislatori antimafia sono i collusi con essa. A pag 31 del Corriere della Sera nella rubrica interventi e repliche si può trovare un indizio che rafforza il mio convincimento. Infatti, con una lettera al Corriere, Clemente Mastella, ribadisce la sua posizione ben nota e dimostrata dagli atti da lui compiuti, durante la guida del dicastero di Grazia e giustizia, per l'inasprimento sulla legislazione relativa al carcere duro per i mafiosi (41 bis). L'estensore dell'articolo pubblicato sullo stesso giornale il giorno precedente, 11.4.2008, a cui Mastella fa riferimento con la sua, coglie l'assist offertogli per ridare la notizia in termini più chiari. Infatti, risponde testualmente: “ .... ha comunque tenuto diversi contatti, come risulta dalle intercettazioni telefoniche, con i più stretti collaboratori del ministro ai quali è stata prospettata l'ipotesi di togliere il 41 bis al boss calabrese. Nelle stesse intercettazioni telefoniche ci sono inoltre diversi contatti tra l'onorevole Mastella e il faccendiere...”. Che dire? Fuorché i mafiosi (disadattati), tutti comprendono come i loro peggiori nemici siano i politici collusi. Infatti, questi, si premurano di inasprire la legislazione antimafia, in modo che, se scoperti, possano provare con gli stessi atti e decreti da loro varati, il non essere mafiosi, bensì antimafiosi. Non per nulla, Mastella proviene dalla scuola democristiana; ora, fatta propria da tutti i partiti, comunisti inclusi. E cioè: periodo delle elezioni, incontro dei leader politici locali con i capi mafiosi più fidati per richiedere il consenso elettorale; rassicurazioni agli stessi mafiosi di non preoccuparsi di eventuali iniziative legislative contro le mafie, perché quelle leggi riguardano non loro (mafiosi buoni) bensì i mafiosi criminali; quindi, eletti, loro o chi per loro, dopo averli uccisi con disumane norme, alla prossima tornata elettorale, basta dire che si sono comportati da eroi: morti senza parlare, veri uomini d'onore. E si ricomincia.
bartolo iamonte
Questa, invece, quella ordinaria.
Gentile De Luca,
la sinistra scomparsa dal Parlamento Italiano si era proposta agli elettori con i colori dell'Arcobaleno. Già i suoi fautori, Bertinotti, Pecoraro Scanio, Diliberto lo avevano presagito. E, per questo, si erano affidati, come simbolo, all'Arcobaleno che appare e scompare, appunto, come un baleno.
Che dire? I rivoluzionari russi che hanno tentato di attuare le teorie marxiste, come colore, avevano scelto il rosso intenso; come simbolo, la falce e martello, ovvero sangue e sudore. Con questi ultimi, sono arrivati ad un passo dalla conquista del governo mondiale. Poi, acquistato il potere e il consenso, si sono imborghesiti ed a poco a poco, sbiadendo, sono stati sepolti dal crollo di un muro immenso che in precedenza avevano costruito con lo stesso sangue e sudore del popolo.
Mai mi sarei sognato di condividere i ragionamenti di un Signore come Maroni, eppure, ieri sera, è successo. Roberto Maroni, rispondendo a Fassino, (aveva detto, Fassino, di aver fatto una campagna elettorale tra i mercati e i super mercati dove si incontra il popolo) ha dichiarato: “evidentemente noi della Lega che abbiamo girato negli stessi posti, siamo stati più credibili e il popolo ci ha votati”.
Poi ha aggiunto, la Lega non è ne di destra ne di sinistra è per la gente per capirla e aiutarla. La nostra gente, quella del nord, appunto! Ed i governanti del sud invece? Beh, loro, non hanno gente da difendere. Anzi, girano con le scorte armate, per difendersi dalla gente. “Viva Maroni, Viva la Lega”.
Con la solita stima, bartolo iamonte.
Bene signori... per la terza volta in Italia siamo guidati da un losco personaggio il quale, "si presuppone", a contatti con la mafia, addirittura manda in senato Dell'Utri ( sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa ), il quale cita Mangano un'eroe (nonostante sia un boss mafioso condannato a 2 ergastoli). A questo punto io vorrei semplicemente rendere omaggio alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due personaggi che sono stati fatti saltare in aria perchè a conoscenza di verità scomode ( Berlusconi, Dell'Utri ). Loro hanno dato la vita e noi abbiamo rimesso Berlusconi a capo dell'Italia.
Qui non c'entra sinistra o destra, qui abbiamo solo bisogno di giustizia... ma ne abbiamo bisogno adesso! Perchè l'Italia non capisce? fin dove dobbiamo arrivare... fin dove dobbiamo cadere... il fondo noi lo stiamo grattando già da un bel pezzo!!
Ringrazio l'autore del blog, per la possibilità che da a noi e alle nostre parole di essere ascoltate.
Alitalia "sale" in borsa
Maligni dicono che a Malpensa c'è la fila per espatriare...
Onelio P.
Solo la giovanissima età del bravo Gabriele può condurlo a giudizi così drastici e assoluti.
A vedere il "male" da una parte e il "bene" dall'altra, e ad etichettare come "losco" un personaggio discutibile sotto moltissimi profili, ma che pure è stato scelto dalla netta maggioranza degli italiani.
I casi, allora, sono due: o si ritiene che le elezioni siano una "fictio" (opinione rispettabilissima, ma che qui non è il caso di approfondire), ovvero si accettano le regole del gioco e ci si rassegna al loro esito. Senza sputare veleno o risentimenti, ma lavorando in positivo perché la prossima volta gli equilibri possano cambiare.
Vedi Gabriele, più vi limiterete a dire le solite cose, meno la gente vi seguirà. Si consoliderà, viceversa, uno "zoccolo duro" di intransigenti idealisti, che però sarà sempre all'opposizione, perché non avrà altro da proporre se non l'astio, giustificato o meno, verso l'avversario. Veltroni l'aveva capito, ancorché troppo tardi.
La gente non ha votato in funzione della "fedina penale" dei candidati, ma sulla base di problemi concreti, che evidentemente, lo dicono gli stessi sconfitti, questo parlamento e questo governo non hanno saputo né affrontare né, meno che mai, risolvere.
Siate concreti: ad una vecchietta, vedova, con solo una pensione di reversibilità, cosa volete che importi se il tale è indagato, fosse anche per cento fattispecie diverse di reato ? Per lei è più importante che possa andare a ritirare la pensione senza esser rapinata, o che possa andare a gettare la spazzatura senza vedere attorno a sé una masnada di delinquenti, per giunta sempre a piede libero ! E di vecchiette ce ne sono tante ...
La politica è arte eminentemente concreta. Si vota chi ti fa star meglio, e si può, anzi, si deve cambiare il proprio voto se chi hai votato non rispetta gli impegni che ha assunto.
La ragione ultima di esistere dello Stato-organizzazione, per chi vede questo Ente in modo pragmatico e non in modo "ideologico", è in primo luogo quella di far star bene i cittadini. Se non lo fa, se, anzi, dà l'impressione di fregarsene, è giusto che chi è stato a suo tempo eletto ceda il posto ad altri.
Peggio ancora se chi governa assume poi irritanti atteggiamenti di superiorità morale, come quella signorina "snob", elettrice dell'estrema sinistra, che intervistata da un cronista la sera dello spoglio, quando il destino del suo schieramento era ormai segnato, ebbe a dichiarare, stizzita, che il popolo italiano... non era così intelligente come lei !
Può darsi. E può anche darsi che costei fosse davvero intelligente ... ma quanto era antipatica !
Le tesi argomentate fin ora della vittoria del CDX non sono politicamente realistiche... ci sono moltissimi fattori da dover considerare dove ognuno ha influito per una certa parte sostando gli elettori a votare uno schieramento politico anzichè un altro.
Ora non ho il tempo necessario per esprimere la mia completa analisi, appena avrò un pò di tempo la farò presente in modo che possa essere discussa da parte di tutti i lettori...
Di certo le conseguenze di tale scelta non gioveranno comunque alla salute democratica del nostro paese e ne tantomeno all'unità nazionale che fin ora ci ha reso un solo e grande popolo italiano.
Inoltre non so chi tra Fini e Bossi sta prendendo in giro i suoi elettori poichè idiologicamente Fini dovrebbe essere per l'unità nazionale e contro la possibilità di un federalismo regionale, mentre Bossi è per l'opposto... una cosa è certa uno dei due dovrà fare un passo indietro e tradire i suoi ideali... cosa che su questo tema è come una coltellata nello stomaco sia per l'uno che per l'altro. E' anche vero che le idiologie sono andate a farsi benedire da quando Berlusconi è entrato in politica dando un'immagine agli italiani della politica diversa da quella che è sempre stata. Ha prevalso l'individualismo e l'arricchimento personale ad ogni costo, si è giocato sulle paure e i problemi dei cittadini e del paese. Si è trovato terreno facile vista l'incapacità del governo Prodi ad affrontare i tanti problemi del paese e la scarsa coerenza nell'attuare il programma elettorale promesso agli elettori.
Certo si è governato con differenze numeriche al senato davvero esigue... e questo magari ha portato l'intera maggioranza sotto il ricatto di questo o quel senatore al quale veniva chiesto che questo o quel provvedimento non doveva passare, tutto per ridicolarizzare l'operato del governo. Alcuni di questi signori infatti sono passati nel CDX uno ne è rimasto fuori... perchè ritenuto pericoloso per l'esito delle elezioni...
Comunque appena avrò tempo proverò a dire la mia... di certo portare il tema della mafia non ha contribuito gran che a cambiare le sorti delle elezioni del 13 e 14 aprile 2008. Basta guardare in Sicilia e Calabria i risultati elettorali... la colpa sarà forse anche della società civile poco propensa a risolvere il problema mafie?... infatti non mi ha colpito tanto il fatto che in Sicilia il CSX ha perso ancora... ma di quanto ha perso...
Caro Salvatore,
Se in Sicilia il Centro-Sinistra ha perso in così grande misura, non credo che ciò sia interamente imputabile ai c.d. voti "mafiosi", ma sono convinto che sia principalmente colpa della scarsa credibilità del programma e dei candidati della sinistra. Non è, difatti, solo la mafia a costituire un problema per questa terra !
per Paolo Emilio:
mi dispiace tanto, ma finché ci saranno in Italia (o al mondo) persone come quelle che hai descritto tu (vecchiette che votano fregandosene se il tale è inquisito o condannato, che vogliono solo andare a ritirare la pensione senza subire rapine) non saremo mai al sicuro dalle rapine. Quando finalmente qualcuno si sveglierà e capirà questo, sarà sempre troppo tardi.
Possibile che alcuni "esseri umani" possano essere considerati tali se non usano il cervello in maniera diversa dagli "animali"? Gli ANIMALI si muovono per istinto, al massimo seguono ragionamenti a stretto giro intorno agli istinti primari ("ho fame" è l'istinto; "per mangiare mi serve la pensione e che nessuno me la rubi " è il ragionamento di un ANIMALE). Gli ESSERI UMANI usano il cervello, fanno ragionamenti più ampi che gli permettono non di allontanarsi dalla realtà, in un mondo teorico, ma di capirla meglio la realtà, e di reagire. "ho fame" è l'istinto anche degli esseri umani. Ma il ragionamento è un briciolo più complesso: se voto un inquisito o condannato, "avvallo" l'illegalità (tanto più che questi non sono inquisiti o condannati per reati politici, bensì di in-giustizia ordinaria, come ladruncoli qualsiasi, o peggio: per mafia). Se l'illegalità smette di essere "rigettata" diventa parte integrante della vita, e anche chi prima non si è mai macchiato di reati comincia a pensare di farli, "tanto...". Oltre al fatto che ci sono molti modi per rubare la pensione ad una vecchietta: il rapinatore di strada ne conosce solo uno, un capo di governo ne ha dieci a disposizione, un editore che controlla la quasi totalità di emittenti televisive, radio, giornali, riviste e programmi di ogni tipo e genere che formano non solo la cultura ma le stesse convinzioni della vecchietta ha una quantità di metodi pressoché infinita per indurre la stessa vittima a cederglieli i soldi, di propria spontanea volontà. Figuriamoci se le due persone coincidono.
Scusatemi per la schiettezza e la nettezza di certi miei ragionamenti che non ammettono "grigi". Non è che io veda tutto bianco o nero, so anch'io che la vita è fatta di sfumature, specie i politici. Date pure colpa alla mia "giovane età" se la ritenete una convinzione troppo assolutistica, tanto noi giovani siamo sempre considerati "con le pinze", perché la giovane età ci porta a vedere le cose in un modo tutto nostro (come se gli adulti o gli anziani non vedessero le cose in un modo tutto loro, dovuto -ovviamente- all'età, e l'intelligenza fosse legata a doppio filo con il punto di vista anziché essere indipendente dalla posizione di partenza).
Purtroppo qui non stiamo parlando di destra e sinistra, ma di negligenza (colpevole) e criminalità (intenzionale). Sono d'accordo anche con Grillo su tante cose, compreso il discorso sul "meno peggio".
Ma ci sono dei limiti: non si possono concedere sempre tutti gli spazi al "grigio", concedere tutte le attenuanti. Ogni tanto ci vuole il fegato di prendere una posizione precisa, se vogliamo mantenerci almeno in equilibrio, senza parlare di ciò che occorre fare per risalire (tipo tirarsi su le maniche e lavorare accontentandosi di ciò che si ha invece di lamentarsi sempre e pretendere tutto subito). Così come, d'altra parte, non si può escludere ogni possibilità di salvezza (lavoro paziente) trincerandosi dietro un "io non voglio il meno peggio". E' sacrosanto chiederlo, pretenderlo. Ma quando non esiste qualcosa "di meglio" è meglio raccogliere "il meno peggio".
Se la destra fosse una destra, invece di un covo di banditi, forse anche la sinistra apparirebbe per ciò che è invece che sembrare una sinistra: un covo di incapaci.
Forse quella di oggi è più in tema.
Gentile De Luca,
sono le masse popolari che creano i leader, gli eroi, gli statisti, i dittatori. Esempio: ieri, Mussolini, in Germania, sarebbe stato uno degli statisti più illuminati al mondo; Hitler, in Italia, un disabile psichico senza assistenza! Oggi: Veltroni, D'Alema, Fassino, in Germania sarebbero Forza Lavoro (manuale); in Italia sono quello che sono; Travaglio, Santoro in Germania giornalisti normali; in Italia, i maggiori alleati di Berlusconi. Berlusconi, in America, sarebbe una brutta copia di Bill Gates; in Italia, per la terza volta Presidente del Cdm, proprietario di Mediaset, imprenditore, editore, Cavaliere, unto dal Signore, pregiudicato, imputato, perseguitato.
Speriamo che rifiuti! Altrimenti, gli italiani, dopo aver diviso l'Italia, sarebbero pronti a incoronarlo Imperatore e i vescovi ad eleggerlo Papa.
Con la solita stima, bartolo iamonte.
p.s.
I miei, sono tutti berlusconiani, bambini inclusi. Unico astenuto sono stato io, il mafioso.
Caro Paolo Emilio che ne sai tu di sta povera Sicilia... I voti mafiosi fanno la loro parte... i voti in cambio di cortesie fanno la loro... i voti di chi non sà chi votare e si mette sotto l'ala protettrice di chi vuol apparire più forte fanno la loro parte... Lombardo vuol dire Cuffaro (che tra l'altro non dimentichiamo che, pur se condannato, è il capo lista dell'Udc al Senato... che vergogna!!!). Purtroppo in Sicilia abbiamo questo detto: "Miegghiu u tinti canusciutu ca u nuovu a canuscirisi"
"il male minore" o "il male peggiore".
Per me il male è male e contrariamente ad altre volte, questa volta non ho proprio voluto scegliere.
Dalle mie parti in Toscana, le persone, anche la "vecchietta" o il "contadino" per fare esempi di persone semplici con poca cultura, conoscono da secoli i loro diritti.
Chi vive in campagna conosce d'istinto i suoi diritti "reali" sui confini, sulle prelazioni ecc.ecc. e anche senza istruzione si mette in moto e trova la porta giusta sia di sinistra che di destra per far rispettare i suoi diritti.
La pensionata al minimo, sa che se è invalida ha diritto alle sue prestazioni e sia da destra che da sinistra in qualche modo ottiene quello che le è dovuto.
Quello che mi stupisce è che il Sud dell'Italia vuole essere suddito. Sento invocare nel momento delle difficoltà "lo Stato"
"Roma" quando i suoi amministratori prosciugano tutto quello che dovrebbe servire alla società.Invocano lo "stato" anche quando le competenze sono della Regione,e le colpe di tutti.
Finchè le persone non si responsabilizzano, non rischiano, non si assumono le proprie scelte, delegando ai "potenti" tutte le loro più piccole necessità, e saranno il consenziente serbatoio di voti per avvoltoi, saranno sempre costretti a "pagare" anche la mancia all'usciere del Comune per avere il certificato di residenza che si può ottenere semplicemente rivolgendosi allo sportello.
Non c'è che da sperare in una nuova generazione meno pavida e finalmente consapevole.
Alessandra
La differenza è che Dell'Utri ha parlato di un delinquente che ha rifiutato non di pentirsi, ma di calunniare quelli che Dell'Utri ritiene innocenti (ossia, egli stesso e Berlusconi).
Questa distinzione non è di scarsa rilevanza: definire eroe chi non accusa un colpevole può essere discutibile; definire eroe chi non accusa un innocente, a costo della propria stessa vita e libertà, in effetti è un eroe. A prescindere dal suo passato.
Se poi si è sicuri che Dell'Utri e Berlusconi siano colpevoli, allora è un altro conto.
Ma tale convinzione, quando traspare dalle parole di un p.m. che peraltro non conosce direttamente gli atti di causa, è una conferma indiretta che forse ha ragione Berlusconi a sentirsi un perseguitato politico.
Carlo, Roma.
Stia attento signor Giudice...non vorrei che qualcuno la proponesse quale cavia per avviare il programma di test sulla sanità mentale dei Pubblici Ministeri...
Chissà dove andremo a finire...
Buon lavoro
Marco
Premetto subito, che non essendo una politologa, la mia analisi del (dopo) voto è frutto del mio sentire di semplice cittadina (che non avendo resistito, alla fine,ha votato).
C’è un passo del discorso di salvatore d’urso, che è dura realtà: “Ha prevalso l'individualismo e l'arricchimento personale ad ogni costo...”. Esprime, secondo me, esattamente ciò che io ho percepito nelle vittorie di Berlusconi &C. in Sicilia. L’idea dell’uomo di successo, ricco, bello(pfiu!) con le “giuste” conoscenze,crea in un popolo che da millenni (sopra)vive un deficit economico e culturale, l’imperativo del riconoscimento di un potere. Il lusso, non più come spreco, bensì, identità. Un superplus (di beni e di oggetti secondari) con il quale identificarci sempre di più, raggiungibile da chiunque,senza alcuna distinzione tra ciò che è utile, e ciò che viceversa, ci aliena. Cosa c’è di più illusorio delle promesse illusorie? Perché poi, questa illusione non dovrebbe essere perseguita e (facilmente) con-seguita in una società che si struttura al dominio dei capitali, di una produttività sempre più competitiva e (perciò) irresponsabile? Ma questa è anche la concezione stessa dell’Occidente. Tutte le analisi che cercano di spiegare del perché di questa deriva antidemocratica, della sparizione della sinistra (come soggetto istituzionale) sono destinate rimanere sterili elucubrazioni,se non ri-pensiamo l’organizzazione sociale.Non solo modello universale di bisogni (superflui) da soddisfare,schiava del(accumulazione) del denaro, dove non c’è comunicazione nella/le relazione/ni. Il che comporta dei cambiamenti sì di ordine politico, sociale, culturale.Ma mutuazione anche nel diritto.Una legislazione più giusta comporta che essa si rivolga a donne e uomini reali. Che esprimono si, bisogni (primari) ma anche desideri. Bisognerebbe farlo capire a tutti/tte dirigenti del Pd, che all’indomani del voto, s-parlano di “tracollo”. Il vero tracollo è avvenuto tempo fa, nell’indifferenza degli stessi, ri-piegati su se stessi/se, chiusi/se in quello spazio, diventato sempre di più luogo di alleanze e consorterie di vario genere: l’Assemblea Regionale. Se è vero, che la questione morale ri-torna prepotentemente, allora, chiedere (sperando di ottenerle) le dimissioni di coloro che, questo tracollo hanno favorito, sarà un modo per renderle vitalità.
Un saluto
Lia Gambino
Massimiliano
Milano
Signor Giudice condivido quello che dice.
Ma.... a che serve
la cassaziione ha appena annullato una condanna per Don marcello.
Lei più di me potrebbe dire cosa ne pensa delle motivazini, motivazioni che, ricordiamolo, NON ERANO STATE PROPOSTE NEPPURE DALLA DIFESA, E CHE DIFESA.
A me è sembrata una assoluzione (difa tto lo è) politica.
Mi meraviglio di Davigo, mi meraviglio davvero
teniamo presnte3 che quesi atti afcevano anche parte dell'accusa a palermo, e che annullati questi, insieme alla ritrattazione di giuffrida per Don marcello è un bel passo avanti.
Amen tutto è finito. La mafia ha vinto definitivamente. Ha capito che chi la copre ai più alti vertici la può sempre e comunque fare franca.
Mi meraviglio per Davigo.
Ormai è troppo tardi.
A chi sopra (Carlo) ha fatto notare che Berlusocni e dell'utri si riferivano a Calunnie faccio notare che
1) Solo berlusonci ha detto che mangano è un eroe perchè NON ha inventato, dell'utri ha detto aprlato
2) Anche nel caso del calunniare è gravissimo lo stesso, perchè mangano è un mafioso , criminale ed assassino, quanto meno stai zitto non dici che un mafioso è un eroe. Allora per coerenza Buscetta che ha fatto condannare la cupola definitvamente cosa è?
NO caro carlo è stato un segnale un segnale chiarissimo.
Lombardo al 65 per cento, qualche cosa mi dice che il segnale è arrivato (non che i mafiosi siano il 65 per cento dei siciliani sia chiaro, ma certo si sono dati da fare
Vi dirò alcune cose di cui sono sicuro:
Sono sicuro che le vecchiette vanno difese dai rapinatori e che la loro sicurezza è un nostro obbligo morale primario come quella dei bambini.
Sono sicuro che è giusto che le vecchiette abbiano diritto di voto come ce l'ho io.
Sono sicuro che i mafiosi non sono eroi.
Sono sicuro che attualmente le idee della sinistra non stereotipate sono così poche che si possono scrivere in un post-it.
Sono sicuro che lo stato di bisogno materiale e le insicurezze creano soggezione in alcuni e, corrispettivamente, potere in altri.
Sono sicuro che in questa campagna elettorale avrebbero dovuto occuparsi anche di politica estera e che il Tibet avrebbe costituito un'ottima occasione per dimostrare di avere coraggio.
Sono sicuro che il meno peggio è sempre meglio del peggio e che ognuno ha diritto di fare tutta l'antipolitica che vuole se gli serve a sentirsi un grand'uomo: io non lo sono e non mi ci sento.
Sono sicuro anche, consentitemi di dirlo, che il riscatto dei siciliani può partire solo dai siciliani (Borsellino e Falcone erano siciliani e il primo grande processo alla mafia, per esempio, non poteva farsi o concepirsi che in Sicilia), quindi se ci sono siciliani in linea, penso che debbano smettere di illudersi che da Arcore o da qualsiasi altro messia lombardo o meno possa venire una qualche salvezza per la nostra terra.
Un caro saluto a tutti
I.
E poi mi è venuta in mente un'altra cosa: sono stato imperdonabile a dimenticare di dirla.
Voglio rendere omaggio alla memoria di una vecchietta che, qualche tempo fa, ho visto con i miei occhi riconoscere, senza esitazioni, e davanti a un giudice, degli uomini che che avevano commesso un delitto contro di lei. Quel giorno davanti a quel coraggio ho provato vergogna per tanti miei momenti di vigliaccheria e per tutti quelli che quello stesso coraggio non ce l'hanno.
Sono sicuro anche di questo.
I.
x Carlo di Roma
e per il bene dell'informazione e quindi del sapere
le chiedo di contribuire modificando, correggendo, integrando quanto riportato erroneamente sull'enciclopedia wikipedia relativemente ai personaggi citati.
Credo sia un atto se non eroico... almeno doveroso da parte sua.
Sono sicuro lei sia consapevole dell'importanza di informare correttamente.
La ringrazio
Onelio P.
@ Salvatore D'Urso: mi spiace, ma credo che viviamo in due paesi diversi.
io "l'unità nazionale che fin ora ci ha reso un solo e grande popolo italiano." la vedo soltanto in occasioni ridanciane o sportive, non nell'esercizio della convivenza civile o nella salvaguardia dell'interesse nazionale. siamo un popolo geniale forse, ma sicuramente anarcoide, cinico e campanilista, governato da una classe politica che da decenni confonde l'interesse dello stato con quello della nazione. e i risultati si vedono chiaramente.
quanto alla morte delle ideologie, e al resto del capoverso, non vedo una grande differenza tra l'operato politico di Berlusconi e quello di chi l'ha preceduto. di personalismo, arricchimenti e ricatti giocati su paure vere o inventate furono campioni tutti, a partire dai politici di inizio secolo in avanti. se Berlusconi ha un merito, forse, è quello di aver contribuito alla definitiva sepoltura di ideologie stantie e obsolete, che non avevano più ragion d'essere da almeno trent'anni.
opinioni, certo, ma mi pare che queste elezioni abbiano definitivamente posto fine al dopoguerra, e non è poco, considerato che in Italia è durato 60 anni....
non commento invece l'ennesimo grido all'attentato alla democrazia costituito dal Berlusca: ridicolo, e questo lo penso veramente.
@ aubrey: dice che l'istinto che spinge la vecchietta a votare in una certa direzione per paura di venir deprivata dalla pensione è un istinto ANIMALE, e che un essere umano dovrebbe essere superiore a quell'istinto e votare dopo ragionamento.
benissimo, restando nell'esempio della vecchietta, e volendo ragionare, la troviamo davanti a una scelta.
per quanto riguarda la "difesa della sua pensione", suo unico sostentamento minacciato dai delinquenti, tra due schieramenti.
e allora, desiderando elevarsi dall'infimo livello animalesco grazie al ragionamento, perché mai dovrebbe votare una parte che avrebbe introdotto (come da programma) una sorta di "tassa sulla sicurezza", vale a dire un aggravio delle imposte già esistenti (e non propriamente leggere) volto a finanziare il miglioramento di un servizio che qualsiasi stato civile dovrebbe garantire a priori?
per fortuna che tante vecchiette hanno votato d'istinto (e per imprinting), altrimenti Uòlter non sarebbe nemmeno arrivato al 34%....
baron litron
La mia analisi sull’esito del voto che ha portato ad una vittoria schiacciante del centro destra sul centro sinistra va ad analizzare e valutare vari fattori...
A priori c’è da capire com’è strutturata la nostra democrazia a differenza della prima repubblica che portò il partito socialista a sparire quasi completamente dal panorama politico italiano, dove figurativamente il partito socialista cessò di fatto di esistere ma dove i socialisti hanno comunque continuato a far politica ed essere sempre presenti nel panorama politico italiano, molti ce li ritroviamo nelle fila del PDL, prima ancora in Forza Italia, non dimentichiamo che Berlusconi era un grande amico di Craxi, i suoi media hanno sempre appoggiato il partito socialista e ne ha continuamente tratto enormi benefici, la figlia di Bettino Craxi è tutt’ora nel PDL, come ancora ritroviamo molti nomi noti. Con questo voglio dire che mentre il sistema democratico della Prima Repubblica permetteva l’estinzione e la morte definitiva o quasi di un aprtito politco con il bipartitismo è molto più difficile che ciò avvenga soprattutto se tutte e due i poli continuano a perpetrare una politica che non guardi agli interessi dei cittadini e continua sempre a deludere le aspettative del popolo italiano. Difatti sia Prodi che Berlusconi in questi anni hanno potuto fare ciò che volevano, non rispettare i programmi elettorali, compiere scelte un pò antidemocratiche, attuare leggi ad personam e quant’altro, tanto o se non scegli il partito A dovrai scegliere per forza il Partito B che nei fatti concreti poi non cambieranno nulla e continueranno a fare gli interessi dei poteri forti. Molti hanno compreso questo finto sistema democratico dal quale difficilmente si riuscirà ad uscirne fuori.
Quindi la propaganda politica non si è tanto basata sulle ideologie e sull’attuare una politica in linea con i principi che hanno fin tanto caratterizzato quello schieramento politico, poichè non potendo nei fatti attuare tali programmi si è puntato a fare una propaganda politica diversa, c’era chi diceva che da una parte c’erano i comunisti cattivoni e chi dall’altra invece diceva che c’era un tiranno.
E intanto con questo sistema i comunisti hanno cessato di fare i comunisti o di portare almeno avanti una parte dei loro ideali e quindi di tutelare almeno gli interessi di quella parte di cittadini che più ha bisogno e dall’altra parte il tiranno ha potuto continuare a fare il tiranno imponendo oggi questo dictat e domani un altro ancora... e difatti dal ’94 ad oggi la nostra democrazia ha cominciato a perdere sempre più colpi, prima perchè i cittadini non avevano ben chiaro cosa stesse accadendo e quali erano gli sviluppi del sistema bipolare così che il centro sinistra ha stranamente dato la possibilità non solo al principale leader dello schieramento opposto di detenere gran parte del potere mediatico e di continuare a far politica in prima persona e da leader di un polo ma ha anche difeso questo suo strapotere mediatico, certo fu fatto un referendum, ma nulla vietava al centro sinistra di poter delineare una legge che annullasse o diminuisse il conflitto d’interessi che c’era e c’è ancora.
Intanto nel 2001 vince il polo di centro destra... Biagi, Santoro, Luttazzi ed altri via dalle tv... Leggi ad personam per non finire in galera... legge Gasparri che permette non solo a Mediaset di sopravvivere completamente ma addiritutra conferma e aumenta lo strapotere di mediaset in Italia... si voleva cambiare la Costituzione italiana per migliorare il sistema bipolaristico e quindi peggiorare il sistema democratico... si son messe le mani sul sistema giudiziario... e si è imposto al paese una legge elettorale da vera repubblica delle banane.
Poi ritorna Prodi... certo c’era una parte di quello schieramento che puntava a fare le cose giuste, ma le uniche cose invece attuate sono quelle che hanno contraddistinto la politica italiana fino ad oggi...
Qualcuno crede che se il PDL si fosse chiamato Partito Socialista o Forza Craxi... o qualsiasi altro nominativo moralmente spregevole fossero cambiate le sorti elettorali? Bene in fondo lo sappiamo tutti cos’è la politica in Italia e pensare che un semplice pensionato sia uno stupido solo perchè vecchio e quindi facilmente influenzabile è un errore, tutti sappiamo... gli unici forse più influenzabili sono una buona parte dei giovanissimi perchè ancora disinteressati alla politica perchè ritengono che ancora non li riguarda, se gli chiedi Totti nell’ultima partita di calcio quanti goal ha segnato o chi è sua maoglie ti sapranno rispondere molto facilmente se invece gli chiediamo chi erano gli ultimi due ministri della giustizia e cosa hanno fatto non ti sapranno rispondere...
Perchè dunque ha perso il centro sinistra, perchè la lega ha fatto il botto a nord, perchè Berlusconi è ritornato a governare l’Italia avendo ottenuto un successo così enorme?
Intanto il risvolto elettorale ha portato all’estinzione della Sinistra Arcobaleno, ad un piccolo aumento di voti per il PD, ad un raddoppio dei voti per Italia dei valori, ad un rafforzamento sostanziale dei voti per il PDL, ad un aumento del 50% dei voti per la Lega Nord, all’estinzione della Destra e ad un leggero calo dei voti per l’UDC, i partiti minori non hanno influito quasi per nulla sull’esito elettorale.
Le ragioni sono molteplici e visto che non si può trovare un’unica ragione valida proverò ad illustrarle una per una dove alcune di queste sono da considerarsi in certi casi complici nella valutazione di voto che ha portato l’elettore ha scegliere per lo schieramento opposto.
1) La legge elettorale vigente con gli altissimi sbarramenti e i premi di maggioranza portano il paese ad un bipolarismo più concreto, soprattutto poi se i cittadini votano per evitare che vinca lo schieramento più forte opposto e magari in moltissimi casi anche odiato. Quindi il voto utile, dove per molti elettori della sinistra radicale hanno preferito votare per il PD per evitare che tornasse Berlusconi, altri invece sempre della sinistra radicale delusi dai partiti di sinistra hanno preferito votare la Lega Nord, pensado che dalla indiretta politica della Lega potranno trarne anche loro grandi benefici, se si attuerà il federalismo fiscale la Lombardia potrà diminuire le imposte su tutte le categorie sociali, le altre regioni d’Italia meno ricche invece saranno costrette probabilmente a fare l’inverso e ci sarà in futuro ancora meno convenienza ad aprire un’azienda a sud. L’Udc è riuscita a conservare bene o male il proprio elettorato, non ci sono stati grandi spostamenti di voti verso altri partiti e magari dopo cercheremo di capire il perchè, la Destra invece ha conservato i voti solo dei veri delusi della politica di Fini e di chi ideologicamente crede in una destra filofascista. Veniamo ora ai voti dei due grandi schieramenti, il PD ha perso molti voti dove? In tutte le regioni ci sono stati dei cali piccoli e grandi rispetto sia alle aspettative del PD e sia rispetto a ciò che erano i voti dell’Unione con un dirottamento di tali voti verso il Partito opposto del PDL, il PDL difatti ha sottratto buona parte dei voti alla vecchia Unione, un piccola parte dagli elettori dell’UDC e un’altra piccola parte dagli elettori della Destra, al Nord, nelle regioni dove la Lega spadroneggia, anche il PDL ha dovuto cedere parte dei suoi elettori canibalizzati dalla Lega Nord. Italia dei Valori ha invece raddoppiato i suoi voti, una buona parte di questi voti sono provenuti dall’area PD ma ha saputo pescare anche dagli altri schieramenti.
2) Il fallimento della politica di Centro Sinistra del Governo Prodi, ha fatto saltare la paura di un ritorno di Berlusconi come peggior male del paese e a questo si è aggiunto anche il tono soft utilizzato dal PD contro l’intero schieramento di Silvio Berlusconi.
3) Sempre riguardo al Governo Prodi, la sua campagna contro l’evasione fiscale, ha portato molti commercianti, artigiani e piccoli imprenditori a bocciare una eventuale riconferma dello schieramento di centro sinistra e a consolidare il voto di chi già votava per il centro destra che difatti su questo tema ha sempre sostenuto una politica opposta.
4) In Sicilia a nulla è servito un eventuale impegno del PD nella lotta alla mafia, c’è chi un altro post ha sostenuto che ci sono siciliani ai quali non interessa questo problema ma invece molto più interessano le soluzioni che mirano a ripristinare una situazione economica dignitosa a chi non arriva a fine mese, io invece ritengo che in Sicilia sono una minima parte alla quale oggi interessa questo problema... ed i motivi non sono di certo quelli esposti nell’altro post.
5) In Campania il PD ha perso moltissimi consensi per la questione rifiuti e di Bassolino, la manovra migliore sarebbe stata quella di chiedere con forza le sue dimissioni anche perchè dopo i suoi voti sarebbero comunque rimasti in gran parte al PD e nel frattempo si recuperava una parte dei voti delusi dalla gestione dei rifiuti.
6) Le parole e la politica equivoca del leader del PD che ha acceso molti dubbi e sospetti su eventuali evoluzioni del dopo voto... dubbi e sospetti che prossimamente vedremo se erano fondati o meno, intanto qualcosa pare si stia già delineando.
7) Sempre riguardo alla politica annunciata dal PD, il ma anche, ha lasciato molti elettori in dubbio nel capire dalla parte di chi veramente stava il PD.
8) Le candidature non tutte limpide e brillanti del PD.
9) Questo punto invece ha influito moltissimo sull’esito del voto poichè ritengo che la presenza e la propaganda del PD sul territorio sia stata bieca e sciatta, fatta male e in moltissimi comuni poco presente a differenza invece della propaganda fatta dal PDL dove in molti si son mossi per sostenere tale partito pensando che in cambio un giorno gli venisse riconosciuto un qualcosa per il buon lavoro svolto.
10) L’impotenza mediatica del PD contro lo strapotere mediatico del PDL che grazie a giornali e tv proprie ha potuto denigrare la politica del PD e tenere sempre ben presente agli occhi degli italiani la mala politica esercitata dal Governo Prodi trasformando anche in mala politica la ben poca buona politica fatta.
11) Negli scontri televisivi ai continui attacchi in molti casi anche rabbiosi dei rappresentanti del PDL non si è mai risposto chiaramente e sufficientemente smentendo le parole profuse (molto spesso senza senso o senza basi solide concrete nei ragionamenti) e chiarendo ai telespettatori quale fosse la verità o la giusta linea politica da percorrere. In pratica c’è stato un forte appiattimento della politica di sinistra.
12) La poca credibilità nell’attuare una politica davvero di sinistra.
A tutto ciò dobbiamo difatti considerare anche quella quota di italiani che ha disertato le urne o che in certi casi ha invalidato il suo voto per protesta dove magari la amggioranza di quegli elettori proveniva da una cultura ideologica di sinistra ma che non ritenendosi ne soddisfatto dalla politica annunciata del PD e ne tantomeno dai rappresentanti indicati in lista dal PD.
Molti politicanti che hanno segnato il declino della sinistra sembravano essere stati messi da parte, forse non è stato ritenuto sufficiente per far credere ai cittadini che la sinistra aveva intenzione di cambiare, ci sono ancora molti personaggi nel Centro Sinistra che fanno preoccupare i propri elettori tra i quali ricordiamo D’Alema, Fassino e La Torre con i loro seguaci.
In definitiva ciò che accadrà prossimamente non preannuncia nulla di buono per un cambiamento radicale di almeno un polo del nostro panorama politico e se così si continuerà gli astenuti saranno sempre in maggior aumento, la sinistra continuerà a subire umilianti sconfitte e una buona parte del paese non sarà sufficientemente rappresentato. Tutto questo almeno che:
1) Non si ritorni ad un proporzionale o magari migliorare il sistema attuale almeno ripristinando il voto di preferenza, dove almeno si potrebbe provare a mandare in Parlamento una quota maggiore di brave persone.
2) Che si presenti una nuova forza politica forte e credibile e che si ben radicalizzi su tutto il territorio nazionale poichè gran parte dei voti li prendi solo se sei politicamente presente sul territorio. Qualcuno lo sta facendo e sono convinto che prima o poi si presenterà l’occasione per dare una svolta seria a questo paese.
Nel frattempo vorrei ricordare che nessuno degli schieramenti politici che ora sono presenti in parlamento, ad eccezione in parte per Italia dei Valori, ha eseguito una politica democraticamente corretta ed una politica che guardi agli interessi del popolo italiano. Ricordo quindi la politica dell’Unione volta a tutelare prevalentemente i poteri forti delle Banche, dei petrolieri e di altri grandi gruppi... come pure dall’altra parte ha fatto il centro destra che ha ben pensato a non intaccare nessuno di quegli interessi e ha dimostrato agli italiani in più occasioni qual è il suo punto di vista in tema di democrazia, dove oltre ad obbligare gli italiani ad andare al voto con una legge elettorale incostituzionale ha poi in Parlamento ribadito che il diritto al voto di preferenza non doveva essere per nessuna ragione ripristinato, difatti quando l’Unione e Forza Italia hanno ridiscusso timidamente su una riforma della legge elettorale il cavaliere ha precisato a Fassino che era disposto a cambiare la legge solo se...
Scusate per come ho argomentato la mia tesi, ma ho dovuto scriverla di fretta e senza la concentrazione giusta per rendere più chiari i miei pensieri... il tempo prutroppo è poco e tutti abbiamo qualcos’altro da fare. Comunque ci sarebbe molto altro da dire e se ne avrò il tempo magari lo farò.
Un caro saluto a tutti i lettori del bloge alla redazione.
Per l'amor di Dio ... tutto, ma non il ritorno al proporzionale !
E sarebbe anche ora di smantellare definitivamente il bicameralismo "perfetto", di weimeriana memoria.
In definitiva, con la fine degli estremisti di destra e di sinistra, vorrei dire a tutti:
Benvenuti in Occidente !
P.S.: almeno nella forma ... è già qualcosa !
Paolo Emilio, Carlo di Roma e altri, non trovate rasserenante l’originalità di analisi politiche come quella (faccio uno solo degli esempi possibili) di Salvatore d’Urso? Dobbiamo registrare il sorgere di nuove leve di politologi acuti (alcuni soltanto 'in pectore'), i quali rifuggono completamente da certi luoghi comuni.
Possiano perciò indurci a ben sperare per la vita politica futura in Italia. Quanto a temi di analisi politica, suggerirei di lasciare - anche su questo 'blog' - spazio soprattutto a loro, al loro utile materiale di riflessione. Perché contraddirli? Badiamo piuttosto, noialtri, ad usare il nostro tempo per far meglio, e serenamente, quel che sappiamo fare. A parte, ed ogni volta che ce se ne presenta l’occasione, potremmo invece umilmente esortare gli insegnanti delle nostre scuole ad esigere un maggior rigore nell’uso della lingua italiana (e a promuovere un migliore insegnamento della storia, fosse anche soltanto per la parte che va dal XV secolo ai giorni nostri).
Mario Ludovico
Poznan, 19 aprile 2008
ma se i mafiosi calabresi hanno fatto vincere oggi il centrodestra, chi ha fatto vincere ieri (alle regionali) il centrosinistra?
non è possibile che qualche calabrese si sia reso conto dello spettacolo pietoso del consiglio regionale di centrosinistra, delle continue insinuazioni di infiltrazioni mafiose (mi pare che siamo arrivati a 4 assessori e/o consiglieri in "odore") e abbiano scelto di votare per "gli altri"?
mi pare invece che tutte queste catalogazioni e contrapposizioni quelli sono cattivi e noi siamo buoni siano ormai segno della decadenza della presunta superiorità intellettuale di certa parte di entrambi gli schieramenti.
come ha detto i altre parole il buon Paolo Emilio la democrazia è sovrana.
se poi ritenete che oggi in Italia non ci sia democrazia allora è un altro discorso....
un calabrese che non è mafioso (questa è l'unica certezza che ho)
Caro Pietro,
non essere tanto certo: nella nostra Calabria succede pure che tanti diventano mafiosi senza saperlo!!!
bartolo iamonte
Gentile De Luca,
sono rimasto affezionato alla definizione della mafia che spesso ne da un professore: essa per lo Stato è un paralitico; quando ne ha bisogno lo sposta, sulla Carrozzella, da un parte all'altra dell'Italia: ora a Napoli, ora a Palermo, ora a Reggio Calabria, ora a Vibo Valentia, ora a Lametia Terme, ora a Locri. Con riferimento alla 'ndrangheta, lo Stato, ai calabresi e al resto del mondo, ha fatto credere che è l'organizzazione criminale più pericolosa esistente al mondo. Bene: inaspriamo il 41 bis come dice Veltroni, oppure, usiamo i voti espressi dalla maggioranza dei calabresi contro la 'ndrangheta, come ha assicurato Berlusconi (nella recente campagna elettorale brillantemente vinta).
Intanto apprendiamo: “Nel porto di Gioia Tauro export di rifiuti tossici” (sst...sst..., non fate chiasso)! I calabresi potrebbero scoprire che una eventuale tragica esplosione di un vettore di questi, potrebbe distruggere l'intera Calabria, 'ndranghetisti inclusi. Non solo, zitti anche perché, alcuni anti mafiosi potrebbero ipotizzare un disastro voluto pur di distruggere la 'ndrangheta, ma anche i mafiosi stessi non scherzerebbero davanti all'ipotesi di un ottimo affare). Poi ancora, nei giorni scorsi, le solite promesse: i siti industriali di Saline Joniche (ex Liquichimica ed O.G.R. Costruite negli anni 70 e 80 per poi essere abbandonate dopo la loro completa ultimazione) saranno convertiti in strutture turistiche.
La legislazione speciale contro la criminalità organizzata, 41 bis incluso, a mio avviso, non deve essere smantellata bensì, devono essere ben individuati i criminali. Fino adesso, a farne le spese, sono stati soltanto i paralitici in Carrozzella (paralitici mentali o disadattati, appunto, gli 'ndranghetisti)!!!
con la solita stima, bartolo iamonte.
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