sabato 10 gennaio 2009

Applausi, siam fascisti



di Marco Travaglio
(Giornalista)



da Voglioscendere


Un lettore domanda: “Non è esagerato parlare di fascismo sul caso Salerno-Catanzaro?”.

Penso di no. Neppure il fascismo osò intromettersi in indagini in corso e nell’autonomia dei magistrati come sta facendo il governo col consenso di Pd, Anm e Csm.

Mussolini istituì il Tribunale Speciale per i reati politici, ma per quelli comuni non intaccò l’indipendenza togata.

Quel che sta accadendo contro la Procura di Salerno non ha precedenti.

Alfano vuole trasferire i pm Apicella, Nuzzi e Verasani per “assoluta spregiudicatezza”, “mancanza di equilibrio”, “atti abnormi nell’ottica di un’acritica difesa di De Magistris e con l’intento di ricelebrare i processi a lui avocati”.

Per la prima volta nella storia repubblicana, e pure monarchica, un ministro chiede di punire dei magistrati perché il contenuto delle loro indagini non gli garba.

Presto trasferiranno i giudici perché le loro sentenze non piacciono al governo.

Anziché insorgere contro questo abominio illegale e incostituzionale, l’Anm “prende atto con soddisfazione della tempestiva iniziativa del Csm e del Ministro della Giustizia”.

Nel 2001, quando il Senato censurò un’ordinanza del Tribunale di Milano, l’Anm si dimise come nel 1924, quando si era sciolta dopo il delitto Matteotti e la svolta autoritaria.

Ora, all’ennesima svolta autoritaria, nessuno protesta e l’Anm plaude “soddisfatta”.

Poche ore dopo il Riesame di Salerno, unico tribunale abilitato a giudicare il merito del sequestro delle carte Why Not, lo conferma in toto.

Ora si attende il trasferimento dei tre giudici del Riesame per aver osato dare ragione ai pm.



29 commenti:

Anonimo ha detto...

Stare sulla difensiva non è un gioco che paga.L'ex ordinovista Alfano lo sa e lo dovrebbero sapere anche i magistrati e i cittadini che apprezzano il coraggio e l'onestà di De Magistris .Lo dovrebbe sapere quella parte di "opinione pubblica " e di"intellighenzia" liberale italiana ed internazionale che dice di voler difendere i diritti civili.
La mossa è duplice:sulla scena mediatica si" alza il tiro"contro i magistrati colpevoli di svolgere le normali e doverose indagini,con le stesse modalità terroristiche usate dalle fazioni eversive anni 70' ,fuori scena si avvia una azione di de-regulation e manipolazione del controllo informatico delle informazioni che è stata denunciata dal comitato degli informatici precari addetti ai servizi informatici della Giustizia e dal giornalista Stefano Salvi(www.stefanosalvi.it).
La vera domanda è:cosa può fare il cittadino italiano per appoggiare concretamente i magistrati di Salerno e fermare lo scempio della Giustizia in Italia? Daniela

nanni64 ha detto...

Cara Daniela, condivido la tua preoccupazione e mi associo alla tua domanda. Il problema é che i giornali e le TV coprono, minimizzano, omettono. E solo pochi sanno quello che sta accadendo. La massa non naviga e la informazione in rete é un contributo importante, ma per ora utile solo a una sparuta minoranza. Cosa possiamo fare per spingere i giornalisti a fare informazione vera? Ai tempi di Mani Pulite i giornalisti divulgavano e non coprivano. Per questo le inchieste sono andate avanti. Perché la gente, informata, proteggeva quelle inchieste. Oggi quasi nessun mezzo di "informazione" ha dato notizie sul procedimento pendente avanti al CSM nei confronti di Apicella, né della sua richiesta di ricusazione, né di nulla. E il messaggio trasmesso é chi ci sono dei magistrati che strafanno e si colpiscono a vicenda. Passare parola va bene, ma non basta. Cosa si può fare per divulgare le informazioni? Cosa si può fare per proteggere la nostra Giustizia e la nostra Democrazia? Cosa si può fare per informare la gente? Cosa si può fare per spingere i giornalisti a non tradire la loro professione?
Nanni64.ilcannocchiale.it

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Un bel nulla possiamo fare, proprio un accidenti di NULLA !
Io ogni giorno faccio il giro dei maggiori quotidiani e settimanali online e mi rendo conto che solo due blog fanno vera informazione ed un terzo attività politica.
Il Pdl ha il controllo quasi totale dell'informazione, televisiva e della carta stampata.
Quella parte di informazione, televisiva e della carta stampata, non (ancora) controllata, cade facilmente in peccati di superbia intellettuale, storce il naso, ma "la casa brucia": possibile che non se ne rendano conto ?
Il centro-sinistra è diventato una specie di cartavanserraglio, "ognuno per sè e Dio per tutti", ognuno attaccato al suo pezzetto di potere, basta guardare ciò che accade in Campania.
Non c'è più (quasi) nessuno che abbia il senso dello Stato.
Mi viene fatto di pensare, solo Antonio Di Pietro, l'ultima spiaggia prima dell'estinzione della democrazia in Italia: ma basterà ?

Anna ha detto...

Mi sento impotente per tutto quello che sta accadendo al nostro povero paese, degli attacchi alla Giustizia, alla Democrazia, alla Costituzione,
dell'uso personale delle leggi letteralmente cucite su misura, della sottrazione della sovranità al popolo ridotto ormai ad avallare con una X, come degli analfabeti, quanto è stato già deciso altrove, in ben altri luoghi.
Vorrei poter fare di più, far sapere a tutti quello che sta accadendo realmente ma non è semplice:anni di bombardamenti mediatici hanno sortito il loro effetto addormentando le coscienze e modificando la scala dei valori...Cogne docet! Nel mio piccolo cerco di informare, ma è veramente dura, oltre alla pace delle coscienze è subentrata anche la rassegnazione e la perdita della speranza che le cose possano cambiare.
Non riesco nemmeno più a guardare la televisione,per non parlare poi dei Tg e dei programmi come Porta a Porta: è allucinante il modo con cui mentono sapendo di mentire, ed è veramente vergognoso!
Caro Nanni64 le domande che ti sei posto me le sono poste anch'io e credimi mi sento davvero con le spalle al muro: per ogni passo che facciamo in avanti per cambiare le cose, ne facciamo poi cinquanta indietro!
Vorrei poter fare qualcosa, so che nonostante tutto siamo in tanti ad indignarci, a provare disgusto per quello che sta accadendo e a non voler cedere allo sconforto e alla rassegnazione: sono arrabbiata e sono stanca di essere rappresentata da gente che non mi rappresenta nel modo più assoluto e che calpestano quanto di più sacro, bello e prezioso ci è stato donato dai nostri padri costituenti e da tutti quegli uomini, donne, bambini e vecchi che sono morti per regalarci un futuro pieno di libertà e democrazia: la nostra Costituzione!
Non so cosa fare per aiutare il mio paese ma non mi arrenderò mai alla rassegnazione e non le volterò mai le spalle e voglio terminare con le parole che disse il grande Enzo Biagi al suo ritorno in TV dopo l'editto Bulgaro:"Una certa Resistenza non è mai finita. C’è sempre da resistere a qualcosa, a certi poteri, a certe promesse, a certi servilismi."
Un saluto di cuore a tutti, al blog Uguale per tutti e suoi lettori, leggervi e sapere che ci siete è un toccasana per il mio povero cuore!
Grazie!!!

Anonimo ha detto...

"Mi viene fatto di pensare, solo Antonio Di Pietro, l'ultima spiaggia prima dell'estinzione della democrazia in Italia: ma basterà ?"

L'esempio sembra (solo un pochino ... appena, appena) esagerato, non trova ? :)

Ma poi, perché dovete sempre cercare un CAPO, che sia Di Pietro o Berlusconi o chi altri ?

E' tipico di una certa mentalità, da secoli adusa a SERVIRE piuttosto che ad autogovernarsi.

Riguardo al "fascismo", sarebbe ora di prender atto della sua fine, che ormai risale a 64 anni fa, assai più lontana della fine del comunismo, ammesso che quest'ultimo sia veramente finito. Credo che a Cuba (ultimo paese comunista al mondo) finirà prima che in Italia ... ma, anche se finisse davvero, già la gran parte di quel 35% di elettori del 1976 si è - SENZA VERGOGNA - "riciclato", da tempo e più volte, assieme ai suoi capi.

Ma è un vecchio, vano e inascoltato discorso. Una "predica inutile", come quelle di Luigi Einaudi: questo resta sempre, anche con Internet, il paese di Girella.

E allora ... "Viva le maschere di ogni paese. Viva Brighella che ci fa le spese" !

Anonimo ha detto...

Si che possiamo!
Resistere, resistere, resistere!
l'informazione su internet, il passaparola, il voto a Di Pietro!
l'attività di contropropaganda del regime è un dovere civile e democratico. La difesa del Tricolore, della Costituzione Italiana, della legge uguale per tutti.
Inventiamoci delle piccole azioni quotidiane, manifestare il nostro dissenso alle riforme indegne della nostra Costituzione iniziando a prepararci ora per diffondere l'orientamento per il referendum contro il lodo alfano.
Il giorno 18 Gennaio, ricorre il primo anniversario del defenestramento di Luigi De Magistris da parte del sistema corrotto. Raccogliamoci in piazza dell'indipendenza e piantiamo bulbi di Lilium nel giardinetto antistante al Palazzo dei Marescialli.
Insomma chi tace acconsente!
Max Vulca

Anonimo ha detto...

LACONICO

Carlo Lucarelli, intervistato da Step1

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

@ anonimo del giorno 11.1.2008, ore 1,29.
Ti invito, caro amico, a leggere, se non l'hai già fatto (in tal caso a rileggere) di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato: IL PRINCIPE.
Se sei in buona fede, come sono convinto, la lettura, o la rilettura, dovrebbero convincerti che certi meccanismi del potere non possono essere smantellati e quando accade non è mai per sempre: bisogna vigilare continuamente.
Inoltre, io non cerco un CAPO, come dici tu, ma un partito a cui fare riferimento ed al quale dare la forza politica necessaria a contrastare i distruttivi e corruttivi meccanismi di potere di cui sopra.
Sono aperto ad ogni suggerimento, ma per ora ti invito, ed invito gli altri lettori, a leggere questo link: http://ilgiornalieri.blogspot.com/2009/01/reagire-reagire-reagire.html
Constato che Max Vulca ha fatto proprio il grido di riscossa: resistere, resistere, resistere.
Ciò mi conforta e mi incoraggia.
Spero vorrai fare tua l'evoluzione di tale grido: reagire, reagire, reagire.

Anonimo ha detto...

Direi che sempre, in ogni momento, è importante avere la coscienza pulita.
Il che significa quantomeno separare la propria condotta da quella che non si condivide.
Ecco ad esempio perchè, da tempo, sono fuoriuscito dall'ANM, non condividendo il sistema che contribuito a creare e che tutela.

Anonimo ha detto...

E’ d’obbligo riprendere una notizia che tutti i giornali italiani hanno inteso nascondere al grande pubblico e che, viene proposta, incidentalmente, da Travaglio sulla rubrica da lui curata per l’Unità e sul suo sito-blog (i due articoli sono riportati da questo blog).

La notizia riguarda il ricorso proposto da Mariano Lombardi, ex procuratore della Repubblica di Catanzaro, sua moglie Graziella Muzzi, ed il figlio di quest'ultima, Pierpaolo Greco, Luigino Mazzei ed Antonio Saladino, contro il decreto di perquisizione e sequestro a loro notificato dalla Procura di Salerno (Sito di strill).

Il Tribunale del Riesame di Salerno respinge il ricorso, non si sa ancora con quali motivazioni (come per altro non è dato sapere i contenuti del ricorso proposto), confermando la correttezza dell’impostazione del decreto della procura di Salerno, oggetto di un attacco feroce del Ministero della Giustizia (e non solo).

E’ interessante notare che proprio i magistrati di Catanzaro che hanno iscritto i colleghi di Salerno nel registro degli indagati, in modo del tutto illegittimo, non hanno ritenuto di seguire il formale iter giudiziario proponendo anche loro ricorso al tribunale del riesame, unico organo di garanzia ad essere legittimato a giudicare nel merito il decreto di perquisizione e sequestro. Forse perché seguendo il normale iter giudiziario non ci sarebbero stati dubbi sul rispetto delle procedure previste dalla legge? O forse per paura, certamente fondata, di vedersi respinto il ricorso?

Si sottolinea che se il ricorso viene respinto (come è accaduto) ed il Tribunale del Riesame conferma gli elementi di indagine, il lavoro svolto dalla Procura ne esce rafforzato. Cosa che potrebbe preoccupare, e non poco, gli improvvidi “controdenunciatori” di Catanzaro.

Il Ministero, intanto, si premura di gettare nel discredito il lavoro di indagine prodotto dalla Procura di Salerno, sostenendo: “l’abnormità dei provvedimenti di perquisizione e di sequestro emessi, la strumentalizzazione per fini estranei a quelli strettamente connessi all’indagine, evidenziano un’eccezionale mancanza di equilibrio, un’assoluta spregiudicatezza nell’esercizio delle funzioni, un’assenza del senso delle istituzioni e del rispetto dell’ordine giudiziario”; aggiungendo che “ci fu un’interpretazione distorta del ruolo del magistrato”.

A personale avviso, la colpa di cui si è macchiata la Procura di Salerno, il cui lavoro risulta del tutto legittimo come finora comprovato dal tribunale del riesame, è di aver riabilitato la figura del magistrato De Magistris. Tanto avevano fatto il CSM (vedi le esternazioni improprie di Letizia Vacca sui cattivi Magistrati o le violazioni di Mancino che rivela l’unanimità con cui si chiede il trasferimento di De Magistris) ed il Ministero di giustizia per far passare l’idea che De Magistris fosse un malato di protagonismo, le cui inchieste sono non più di una suggestiva “ricostruzione giornalistica”. Adesso viene fuori la Procura di Salerno che ipotizza un intreccio di potere che illegalmente sottrae le indagini al legittimo assegnatario, appunto De Magistris. Non solo, ma respinge le accuse mosse al magistrato da altri/e colleghi/e archiviandone la posizione e dunque riabilitando la figura di magistrato serio ed attento alle prove su cui i fatti contestati si basano.

Questo sembra essere troppo per il CSM ed il Ministero di giustizia, che quindi cominciano a stigmatizzare le indagini della Procura di Salerno come abnormi, prive di equilibrio, spregiudicate, fondate su un’interpretazione distorta del ruolo del magistrato ecc.; senza peraltro che al momento siano rese note motivazioni di alcun tipo.

In sostanza dall’attuale corso degli eventi si evidenzia un doppio binario su cui la valutazione delle indagini condotte dalla procura di Salerno viaggia: il primo è il binario del normale iter previsto dalla legge, con un Tribunale del Riesame che valuta il ricorso proposto da alcuni soggetti coinvolti nell’indagine e lo rigetta confermando l’ipostazione della Procura (ciò costituisce un primo giudizio positivo sulla serietà del lavoro svolto); il secondo binario, che possiamo definire politico-giudiziario, in cui intervengono si potrebbe dire all’unisono il Ministero di Giustizia ed il CSM, va in direzione opposta al primo, dimostrando un intento persecutorio nei confronti di tutti i magistrati coinvolti nella vicenda dell’insabbiamento delle indagini di De Magistris, senza operare alcuna distinzione tra le posizioni delle parti in gioco. Infatti colpendo indistintamente il mucchio, oltre a prevenire la possibilità di comportarsi secondo giustizia, si preclude la possibilità di mettere in evidenza la realtà dei fatti, presentandola con trasparenza per il vaglio politico dei cittadini.

Un ultimo consiglio ai Magistrati: qualora il fato dispettoso dovesse concedervi di indagare sulla “crocchia” di potere intoccabile, lasciate stare la serietà deontologica, il rigore che i vostri tutori vi hanno insegnato, l’ammirazione verso quei servitori dello Stato che indossando la vostra stessa toga hanno sacrificato la propria vita per il nostro futuro. Non pensate a queste cose; la “crocchia” rimarrà là dove si trova, solo infastidita dal ronzare di indagini che si provvederà con zelo a far tacere. Non stracciatevi le vesti per la riforma o per la controriforma, sono discorsi stantii, buoni per poter avere qualche argomento da inserire in qualche mailing list. Il controllo del potere giudiziario è oggi, di fatto, pienamente dispiegato, grazie al “dispettoso collaborare” tra l’elite politica e l’elite giudiziaria, al fine di garantirsi, ciascuna, i privilegi del potere. E a voi, semplici magistrati, come a noi, semplici cittadini, non resta che piegare il capo sotto la pesante mano che, da su, ci spinge a “chinare il mento”.

Cinzia ha detto...

Faber

Sono passati già 10 anni e lui è ancora qui... nei nostri cuori, nelle nostre coscienze.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Chiedo scusa, uno svarione mnemonico, il titolo esatto è: IL RITORNO DEL PRINCIPE.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti. Abbiamo organizzato una manifestazione Sabato 17 gennaio a Roma davanti al Csm la mattina della decisione del CSM ( GIà SCRITTA ) sul trasferimento.
Una reazione di quel che resta della società civile allo scandalo
Ho già avuto l'autorizzazione dalla questura.
Aderite su facebook o venite direttamente sabato 17 dalle 8 davanti al CSM

Niente bandiere, solo indignazione e presenza di spirito

http://www.facebook.com/home.php?#/event.php?eid=112980220385

Ringrazio lo splendido blog per lo spazio

Vanni Trentalance

Anonimo ha detto...

'Il ritorno del principe' è un libro straordinariamente interessante perchè permette di comprendere anche il contesto sociale e politico, fondamentale per capire le malefatte di tante persone che, per contro, avrebbero dovuto fermarle/evitarle/combatterle.
Averlo letto ha contribuito al mio malessere personale.... non è la Politica (con la P maiuscola) il problema ma chi la porta avanti ed il modo in cui lo fa. Una volta dentro a questa giostra si diventa necessari al mantenimento di un meccanismo di/per cui tutti gli anelli diventano elemento cardine perchè non cada tutto il castello delle loro malefatte.
Confido in quei magistrati che hanno la Legge (quella del 'la legge è uguale per tutti') come fine ultimo. Ma questo lo dico per me, per darmi speranza....
Agnese
Da leggere.
Agnese

Anonimo ha detto...

Al Dott. Morsello: La ringrazio del suggerimento, ma credo sia più "sano", allo stato, fare come nelle democrazie evolute: semplicemente non andare alle urne se si crede che nessuno rappresenti degnamente le proprie idee.

Personalmente, ritengo che sino a quando esisteranno politici "di professione", vale a dire persone che sono emerse SOLTANTO grazie alla politica, il sistema resterà marcio.

Ricordo ancora quando alle elezioni nazionali si candidò, oltre vent'anni or sono, Massimo Severo Giannini, in una lista autonoma. Non superò il quorum, superato invece da ... Cicciolina !

Di fronte a simili risultati pare più decoroso astenersi.

Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Caro Vanni, è possibile avere accesso alle info sulla manifestazione anche per chi non è iscritto a facebook?

Vittorio Ferraro ha detto...

Cara Cinzia confermo.
De Andrè ci manca molto.

E manca molto all'Italia di oggi.

Vincenzo Scavello ha detto...

P

Vincenzo Scavello ha detto...

Per anonimo dell'11 gennaio 2009, ore 1:29

"Ma poi, perché dovete sempre cercare un CAPO, che sia Di Pietro o Berlusconi o chi altri ?

E' tipico di una certa mentalità, da secoli adusa a SERVIRE piuttosto che ad autogovernarsi".


Che "c'azzecca" la ricerca di un capo o la mentalità da secoli adusa...?

Il nostro REGIME democratico ci impone, ormai, gli uomini che dobbiamo mandare al Parlamento e tra questi c'è anche Tonino Di Pietro.

Cosa si aspetta, ugnuno di noi, dagli Onorevoli o Senatori eletti? ... semplice: soltanto che dicano quello che la gente vorrebbe sentire dicessero!

Adesso, senza dilungamenti oziosi, chi sa fare una lista dei parlamentari che si sono stracciati le vesti per i casi Forleo-De Magistris-Apicella? Difficile elaborare una lista!

Se ci provassimo scopriremmo che in testa come in coda ci sarebbe un solo nome: Tonino Di Pietro, con i suoi limiti e i suoi difetti, tra i quali non certo quello del silenzio, rispetto al terremoto che ha scosso e poteva "ribaltare" una marea di poltrone italiote.

Bella cosa, poi, l'autogoverno! Ma perchè ognuno di noi possa dire la sua, tutti dovremmo essere messi nelle condizioni di "Partecipare". Invece i CAPI (questa volta la parola CAPO non è fuori luogo) fanno eleggere i propri dipendenti o i propri avvocati e, senza che nessuno si scandalizzi più di tanto, li nominano anche Ministri!

Il mio rammarico di cittadino è costituito dal fatto che il nostro amato Paese sta subendo una pericolosa DERIVA e, come dice il Dott. Morsello, non possiamo farci nulla, proprio nulla!

nanni64 ha detto...

Per Anonimo che non vuole assumersi la responsabilità di votare, perché fanno tutti schifo.

Chi decide di lasciare che siano gli altri a scegliere, per non sporcarsi le mani, in realtà é responsabile di quella scelta, come chi quella scelta ha fatto.
Omettere di impedire quello che si può impedire equivale a cagionarlo.
Anche Ponzio Pilato se ne lavò le mani: davvero pensi che quello che poi é accaduto non sia in alcun modo riconducibile a quell’accurata pulizia?
Quanto a Di Pietro, che certamente, come tutti, ha dei difetti e commette degli sbagli, mi sembra doveroso riconoscere che, al momento, é uno dei pochi politici (ma chi sono gli altri ?) che ha ben presente che il problema fondamentale del nostro Paese é il Sistema di Corruzione Fisiologica (leggiti il già citato Ritorno del Principe, di R. Scarpinato) su cui si fonda, Sistema che é figlio del medioevo dei Signori e dei sudditi, in cui ancora viviamo. E a capire che, se non si eliminano le parti marce delle radici, l’albero é destinato a crollare.
Il nostro Albero è lì lì per crollare. Ognuno di noi ne ha la responsabilità. Sia quelli che estendono il marcio delle sue radici, sia quelli che lo guardano crollare, passando il tempo a criticare quelli che cercano di eliminarne il marciume.
Pensaci su.
Concludo citando Dè Andrè “anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio, se la paura di guardare vi ha fatto chinare il mento ..., anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.”
http://nanni64.ilcannochiale.it
Nanni64

Cinzia ha detto...

...un poeta non è mai off topic
semmai è sempre over topic...

... mentre per rimanere in tema vorrei dire che secondo me una manifestazione non è assolutamente sufficiente, quello che ci vorrebbe è un presidio stabile!
Una manifestazione con quattro gatti (perché quelli saremo) passerà così inosservata che solo chi capiterà da quelle parti si accorgerà della stranezza di vedere un mucchietto di persone alle otto di mattina(!), di sabato, in piazza indipendenza!
Probabilmente penserà ad una gita turistica. Mentre i mass-media non si scomoderanno neanche a darla una notizia che non fa nessuna notizia.
Invece, un presidio stabile (night & day), anche semplicemente con quattro persone e un cartello, che dandosi il cambio resistono, giorni, settimane, se necessario mesi, forse alla fine potrebbe fare innocentemente eco.
Provare per credere?!
Sicuramente è un'idea balorda, anzi diciamo che è solo una provocazione per affermare con serietà e preoccupazione che se non inventiamo nuovi strumenti di dissenso non risolveremo mai nulla.
Questa è l'era della comunicazione?
Bene, manifestare è un mezzo comunicativo vecchio, logoro, abusato, che ripercorre schemi ormai veramente triti e tritati!!!
E soprattutto non svolge più il suo scopo fondamentale:
dimostrare e comunicare il dissenso.
Riflettiamoci.
E’ inutile consumare energie per fare qualcosa che già sappiamo non avrà nessun risultato,
ma non sto dicendo che non dobbiamo far nulla, solo che è indispensabile fare qualcosa di diverso.

Anonimo ha detto...

Per Vincenzo Scavello:

Il REGIME esiste perché il popolo lo consente. Ogni popolo ha la forma di governo che si merita. Noi non siamo inglesi, non siamo francesi, non siamo tedeschi ... siamo un malriuscito ibrido culturale tra l'Europa e il Maghreb, e come tale abbiamo la corrispondente forma di governo !

Per Nanni64:

Ponzio Pilato aveva il POTERE. L'elettore ne ha assai meno. La sostanza è che nessuno può obbligarmi a "turarmi il naso": se sento cattivo odore dappertutto, semplicemente mi allontano dai luoghi maleodoranti ed evito in seguito di frequentarli. Del resto, nessuno può dire che le percentuali di votanti nei più evoluti paesi europei siano elevate. Ma, allo stesso modo, nessuno può dire che il loro ordinamento sia peggiore o meno efficiente del nostro. Ci mancherebbe altro !

Anonimo ha detto...

Più che fascisti ormai siamo solo spazzatura.
Le istituzioni dovrebbero rappresentare tutti i cittadini: quelli che hanno eletto la maggioranza, quelli che hanno eletto l'opposizione e quelli che non hanno eletto nessuno, ma sono semplici cittadini che si aspettano che le istituzioni facciano rispettare quanto meno le leggi e la Costituzione.
Mentre un esponente delle istituzioni rilascia una dichiarazione sulla necessità di condivisione della riforma della giustizia, e il capo dell'opposizione ne condivide il messaggio, altra istituzione, rappresentante di tutti i cittadini fa campagna elettorale,sovrastando in contrasto con quanto sopra il contenuto fregandosene dei conflitti che comportano certe affermazioni, riprese dagli organi di stampa come diktat.
Mi aspetto che chi deve garantire i principi costituzionali di correttezza e di misura intervenga quanto meno con parole rassicuranti per i cittadini che non si riconoscono in una maggioranza anche se eletta democraticamente che si arroga mezzi che la COSTITUZIONE non gli consente.
Alessandra

Anonimo ha detto...

Mi pare che più di fascismo si possa parlare di Politburo del CSM politico, designato da chi sta ai vertici delle istituzioni. Il passo per cadere nella dittatura è brevissimo. Solo la diffusione delle notizie via internet può impedirlo.
Sempre che ci si sia la volontà di ascoltarle.
Chi può fare la differenza però sono solo gli addetti ai lavori ovvero la classe della magistratura onesta.
Eleonora

nanni64 ha detto...

Per Cinzia.

Se quei manifestanti mostrassero uno striscione con scritto “la legge é uguale per tutti”, o altra dal significato più chiaro (per quelli che non sanno nulla di ciò contro cui si protesta), anche la semplice presenza di pochi cittadini dissenzienti potrebbe servire, perchè, se la causa é giusta e della manifestazione viene data notizia, allora quei quattro cittadini in poco tempo possono diventare otto, ottocento, duemila, chissà ...

Il cambiamento viene iniziato sempre da una sparuta minoranza. Se poi ci sono le condizioni, la minoranza tira a sé altra gente, e quest’ultima attira a sé ancora più gente, perché molte persone, sentendosi protette dal numero e dal consenso, trovano il coraggio che, da sole, non avevano.

Il punto, nel nostro caso, però, é che l’informazione, come dici anche tu, non viene data.
Non hanno dato nemmeno la notizia della istanza di ricusazione di Apicella, del suo rigetto, e anche la richiesta del Ministro Alfano e del suo contenuto “non pregevole” e discutibilissimo non ha avuto la diffusione che meritava.
Quanto alle manifestazioni di piazza, ricordo benissimo che quelle di Grillo sono state totalmente censurate, pur avendo richiamato migliaia di persone, così come le sue raccolte di firme riguardo ad un argomento (guarda un po’: la liberta d’informazione!) di palese rilevanza pubblica.
Figuriamoci se verrà data notizia della presenza di un gruppetto di “giustizialisti” che manifestano per difendere il “superato” principio in base al quale la legge é uguale per tutti.

Questa considerazione, però, non deve portare alla rassegnazione, “perché, tanto, tutto é inutile”, ma, premesso che quella manifestazione va fatta, anche se ritenuta poco utile (almeno servirà a dare solidarietà a chi la merita, a fare incontrare le persone che hanno in comune la preoccupazione per quello che sta accadendo, a farle sentire meno sole, con la speranza che “da cosa nasca cosa”) deve portare a tentare di dare a questa iniziativa la massima diffusione possibile, sia con il passaparola, sia, magari, attraverso il coinvolgimento di qualche giornalista: Vulpio, Santoro, Travaglio, giornali locali, i blog che si occupano dell’argomento, televisioni locali, e, perché no?, la stampa estera.
La stampa europea (più libera di quella nostra) va informata di quello che sta accadendo perché, dato che certi virus possono essere contagiosi, possono avere interesse a diffonderla. Gli altri paesi europei sono già preoccupati. Se si riuscisse a coinvolgerli nella “Resistenza”, informando i loro mass media, allora é possibile che i nostri sarebbero costretti a loro volta ad evitare la censura.

Penso anche a denunce dello stato della nostra Giustizia e dell’aggressione alla indipendenza dei magistrati a quegli organi europei a tutela dei diritti fondamentali dell’uomo (ricordo che anche l’ANM qualche tempo fa fece un esposto simile: qualcuno ricorda quale organo é?). Segnalo al riguardo questa iniziativa: http://www.energieinfuga.net/ : Appello al mondo accademico britannico in favore del referendum contro leggi ad personam in Italia.

In questo momento cerchiamo di diffondere in tutti i modi la notizia, trasmettendola all’ANSA ed alle altre agenzie, a tutti i giornali (anche se é inutile) e ai giornalisti che appaiono più indipendenti degli altri, ai blogger, alla stampa estera, a Sky, Rai News.
Poi penseremo ad altre iniziative.

Sono contenta che in questo Paese c’é anche gente come te e come tanti altri frequentatori di questo coraggioso, bellissimo, blog.



Per l’Anonimo che sente cattivo odore dappertutto e si allontana, quindi pratica l’astensionismo.

Capisco che é uno sforzo “turarsi il naso”. In tanti lo facciamo. Mi pare anche chiaro che nessuno può costringerti a farlo. Se preferisci allontanarti dai luoghi maleodoranti, fallo pure. Ma se rimani in Italia, ossia in questo luogo maleodorante, e non contribuisci ad eliminare il grosso, o almeno una parte della fonte di quest’odore (magari un pregiudicato in meno nel Parlamento), allora il tuo mi sembra autolesionismo. Anche perché con il naso libero l’odore si sente più forte.

Criticare senza far nulla é troppo facile.
Le scelte si fanno tra quelle possibili (meglio la minestra che la finestra, condividi o preferisci buttarti giù?). Io mi auguro che vengano fuori altre proposte tra cui scegliere. Ma l’assenza del partito perfetto non mi sembra un buon motivo per consentire che vada a governare il peggiore.
Ponzio Pilato aveva il potere. Sì. Ma in una democrazia, quale é ancora (almeno sotto il profilo formale) la nostra, il potere spetta al popolo, che lo esercita eleggendo i suoi rappresentanti al Parlamento. Quindi ogni elettore ha il potere di Ponzio Pilato. E ogni elettore può lavarsene le mani, come ha fatto lui.

In Abruzzo l’astensione é stata elevatissima. E ha vinto chi prometteva in campagna elettorale posti di lavoro, e finanziamenti dallo Stato (che pochi giorni dopo il risultato elettorale poi, non sono stati nemmeno assegnati), mentre ha perso chi prometteva, tra le altre cose, la divulgazione in rete di tutte le sedute degli organi rappresentativi e di governo.

Tu dici che negli evoluti paesi europei l’astensione é molto più alta. Vero. Ma ti chiedo: questo significa che l’astensione é una cosa positiva? E ti chiedo anche: secondo te, negli altri paesi europei si gioca la partita che si gioca da noi? C’é un signore che, avendo un potere economico e mediatico enorme, si candida a governare ? C’é un livello di corruzione tale da essere modo fisiologico dell’esercizio del potere? Ci sono i mezzi di informazione controllati dai politici? C’é il tentativo di imbavagliare (divieto di pubblicazione degli atti processuali fino al dibattimento) i pochi giornalisti indipendenti che ci rimangono ? C’é il tentativo di imbrigliare i (quanti sono ancora?) magistrati che continuano a credere che la legge é uguale per tutti e quindi perseguono politici e colleghi magistrati come farebbero per gli altri cittadini?

Non ti colpevolizzo, perché so che la nausea può essere talmente forte da non lasciare la forza e la voglia di credere più in niente.
Ti chiedo soltanto di rifletterci ancora.
http://nanni64.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Cara Cinzia,
rispondo alla tua provocazione. In linea di massima sarei d’accordo sul fatto che bisognerebbe organizzare ben altro che una manifestazione.
E’ vero che occorrerebbe fare di più. Il problema è che in questa battaglia siamo soli. Non ci sono partiti, perché, diversamente da mani pulite, non c’è una parte politica che fa finta di essere pulita ed aizza lo sdegno contro l’altra parte…., non c’è la grande stampa, perché è tutta sotto scacco, sotto ricatto, non ci sono sindacati, troppo impegnati a difendere quei 3 o 4 italiani che hanno ancora il contratto a tempo indeterminato inquadrato in qualche categoria, o qualche pensionato ultrasessantenne. Ci sono solo i semplici cittadini, e qualche associazione. Il che rende tutto più complicato. Ma forse questo è un bene, perché finalmente è chiaro che certe battaglie non le sponsorizza più nessuno, sono solo dei cittadini.
E come cittadini dobbiamo trovare nuove forme di partecipazione e di manifestazione. Credo che dobbiamo provare a lavorare sulla costituzione di una rete, orizzontale, partecipata e aperta, che superi le logiche dell’appartenenza, sia essa di partito, di classe sociale, di professione, eccetera.

Sul fatto che una manifestazione possa servire a qualcosa io non ho una risposta. L’anno scorso, non ricordo se fosse dicembre, i grilli romani hanno organizzato una manifestazione con raccolta di firme per Forleo e De Magistris. Io non faccio parte dei grilli né di altre associazioni, ma ho partecipato. Siamo stati qualcosa come 5 ore a Piazza Venezia con un freddo gelido, non c’era molta gente, ma molti passavano, chiedevano, firmavano. Io non so se quella manifestazione sia servita a qualcosa, certo è che l’abbiamo fatta, abbiamo mandato gli auguri di natale ai due magistrati, boh, magari gli avrà fatto piacere, li avrà fatti sentire meno soli…. Ci siamo confrontati, abbiamo fatto sapere che c’eravamo. Forse a questi imbroglioni, farà bene vedere che gli italiani non sono tutti sudditi, che ci sono ancora cittadini. Forse siamo riusciti a metterci un po’ in rete. Ricordo un gruppo che era venuto nientemeno che dall’Abruzzo, con l’autostrada innevata. Mi ha colpito moltissimo vedere che degli abruzzesi si interessassero delle vicende calabresi (che poi calabresi non sono), e sapessero tutto del “caso De Magistris”.

Una cosa che sicuramente possiamo fare è esigere dai nostri politici una posizione netta sulla questione di Salerno e Catanzaro, sulle indagini strappate a De Magistris, sulle continue ingiustizie commesse da chi dovrebbe amministrare giustizia. Ho visto che molti qui parlano dell’Idv. Allora, visto che l’Idv si propone come il partito dell’alternativa e della legalità, sfidiamolo, chiediamo ai leader di questo partito di esserci alla manifestazione sabato, e comunque di prendere una posizione netta sulla questione, perché è inutile fare grandi battaglie se poi si rimane in silenzio davanti alla continua demolizione della giustizia.

Anonimo ha detto...

L'idea di costituire un presidio è validissima perchè il presidio adeguatamente inteso potrebbe poi aggregare nuove idee per rispondere agli interrogativi spesso posti in questo blog :cosa si può fare per fermare lo scempio della Giustizia in Italia? Se non si comprende che la Giustizia è una componente essenziale dell'economia e della società civile e la si considera solo un gioco di manipolazioni del più furbo o del più forte ,il destino di questo paese verrà consegnato alle cupole del" potere per il potere"che lo distruggeranno.
Anche se difficilmente potrò essere presente alla manifestazione ,in spirito
sarò vicino a voi. In ogni caso sarebbe bene per chi viene da fuori Roma indicare l'indirizzo esatto e il modo più rapido per raggiungervi.Daniela

Cinzia ha detto...

L'indirizzo esatto è piazza Indipendenza (ma che nome azzeccato... privo ormai di contenuto, ma perfetto!), due passi dalle stazione Termini, il civico del csm è superfluo perché la piazza è piuttosto piccola e anche se saremo pochi è impossibile perderci.
Naturalmente ci sarò, anche se non condivido lo strumento di contestazione, non potrei in alcun modo non essere d'accordo sul merito della questione, quindi... mi rimetto alle decisioni della maggioranza e, visto che prevedo saremo solo un manipolo di pionieri della nuova carboneria, sarà certamente interessante conoscerci meglio e confrontarci.
A presto... e chi può è caldamente invitato a partecipare.

Ps per chi viene da fuori: portatevi l'ombrello.
Sarà che questo governo è davvero troppo ladro, ma qui piove quasi tutti i giorni da almeno due mesi!!!

Anonimo ha detto...

In questo tristissimo momento, l'ultimo P:S: sulla pioggia mi ha strappato una sonora risata.
Grazie.
Alessandra