di Achille
Ieri (18.12.2008), nella trasmissione televisiva Annozero è stato trattato nuovamente il caso delle inchieste del collega Luigi De Magistris fermate in modo diciamo (eufemisticamente) anomalo (basti, per tutto, l’“impensabile” avocazione disposta dal P.G. Dolcino Favi in assenza di qualunque norma di legge che la consentisse).
La trasmissione è stata molto interessante sotto tanti profili. Ben fatta. Documentata. Coraggiosa.
In particolare, a me pare sia stata di estremo interesse la partecipazione del Segretario generale dell’Associazione Nazionale Magistrati Giuseppe Cascini.
Le cose dette dal Segretario dell’A.N.M., il modo con cui le ha dette, le cose che ha taciuto, tutto insomma costituisce la migliore (o forse dovrebbe dirsi la peggiore) rappresentazione di ciò a cui l’A.N.M. è ridotta e il più clamoroso disvelamento delle ipocrisie sulle quali la sua azione si fonda.
Nessun discorso, nessun ragionamento potrebbe descrivere le responsabilità dell’A.N.M. meglio dell’intervento del suo Segretario generale ad Annozero di ieri.
Consiglio a tutti di vedere e rivedere quella trasmissione (l’intero video è a questo link).
Riporto qui da Youtube, per maggiore comodità di consultazione, TUTTI gli interventi del Segretario generale dell’A.N.M., nel contesto in cui si sono svolti, divisi in tre brevi video.
Guardandoli si potrà constatare che:
1. Il Segretario dell’A.N.M. parlava con imbarazzo e difficoltà di dire qualunque cosa.
Perché la verità è che, avendo l’Associazione una posizione ambigua e insincera, non è possibile per alcuno esprimerla in maniera chiara e serena.
Il Segretario parlava a fatica, assumendo espressioni imbarazzate e imbarazzanti.
Ha utilizzato argomenti fumosi, sfuggenti e palesemente pretestuosi. Il più ridicolo e retorico di tutti: dire che dopo avere letto il decreto di perquisizione di Salerno aveva capito della storia meno di prima.
Sul punto Di Pietro è arrivato a deriderlo dicendogli: “Cascini, lo ha capito anche mia sorella che ha la quinta elementare, quindi credo siano in grado di capirlo tutti”.
Di Pietro ha avuto anche agio di dirgli: “Cascini tu guardi la forma e in nome della forma uccidi la sostanza”.
A queste osservazioni il Segretario dell’A.N.M. ha reagito con delle smorfie di sofferenza sul viso, ma senza alcuna capacità e possibilità di articolare risposte convincenti.
2. L’unico obiettivo che è sembrato avere, nel merito, e che ha perseguito con ostinata determinazione era denigrare l’indagine di Salerno, dopo avere premesso - con falsa retorica - di non volere entrare nel merito.
Nulla ha ritenuto di dire della inaccettabile illegittimità del comportamento dei magistrati di Catanzaro. Sul punto è dovuto intervenire il prof. Grevi.
3. Di tutte le cose che ha detto resta solo l’evidente “necessità” di “dare copertura” politica a ciò che (di male) è stato fatto a Roma.
Il guaio grave è che il problema che aveva ieri il Segretario generale dell’A.N.M. non era né di metodo né di capacità espositive (nelle quali lui pure, come anche il Presidente dell’A.N.M., non brilla, essendo entrambi vanamente retorici e fastidiosamente fumosi), ma di sostanza.
Ciò che emerge è, a mio parere, che, come ho già detto, Cascini “non poteva” assumere una posizione chiara e convincente perchè aveva l’esigenza “politica” di DARE COPERTURA a una scelta “politica” consistente nel fare fumo e caciara per chiudere una partita vergognosa facendo finta di credere che si sia trattato di una bega di terz’ordine fra singoli magistrati, cacciando brutalmente i quali (alcune osservazioni sul punto sono a questo link) non c’è più nient’altro da dire e da fare.
Sulla falsità e pretestuosità della ricostruzione dei fatti come una “guerra fra procure”, rinvio agli articoli che possono leggersi nel blog ai seguenti link:
Panni immondi
Il dito e la luna
Non consentiamo che la si butti in caciara
Le inchieste di De Magistris e la mistificazione che logora la credibilità dei magistrati
Marco Travaglio: “La guerra tra Procure è una balla”
Cosa sta veramente succedendo a Catanzaro. Lo scontro finale tra politica e magistratura.
Generalia non sunt appiccicatoria: ovvero della posizione assunta dall’A.N.M. nella vicenda di Catanzaro
Ridicolo l’inutile e retorico fervorino finale sulle cose che “interessano di più” il Segretario dell’A.N.M..
In sintesi, direi, penoso e tragico.
E in ogni caso, comunque la si pensi, “politicamente” suicida.
Non a caso, le posizioni di Cascini sono risultate in perfetta sintonia con quelle espresse dall’avv. on. Ghedini. Per chi potesse avere dubbi su tutto il resto, una vera garanzia.
Certo fa molta impressione vedere un esponente di Magistratura democratica (la corrente a cui appartiene Cascini) in così tanta sintonia con il potere. Bisognerà rassegnarsi al fatto che la corrente che ha sempre sostenuto di volere una giustizia vicina ai più deboli oggi è decisamente solidale con i più potenti.
L’A.N.M. può tranquillamente continuare a scrivere comunicati degni dei migliori artifici retorici vetero democristiani, pieni di “convergenze parallele” e altisonanti paroloni pieni solo di fumo e retorica.
Purtroppo i fatti hanno una loro durezza che non sarà possibile scalfire per questa via.
Il “caso Catanzaro” (quello che mistificatoriamente si è cercato di far passare per il “caso De Magistris”) ha questo di terribile: che ha una tale forza dei fatti che la negazione ostinata degli stessi condanna i negatori (praticamente tutti i vertici - istituzionali e associativi - dell’autogoverno della magistratura) al suicidio politico.
Difendendo le posizioni difese obliquamente nel documento dell’A.N.M. e clamorosamente in tv dal suo Segretario generale, i vertici della magistratura restano nudi davanti a tutti e appaiono per ciò che sono.
Una politica di ambiguità e compromessi (politici) cessa di essere praticabile e resta davanti a tutti solo l’evidenza.
Contro quella non basteranno difese corporativo/correntizie come quelle dell’A.N.M. né mille altre uguali.
I correntocrati hanno vissuto e fatto carriera per anni su un “ruolo” politico consistente nel promettere al potere il “controllo” dei magistrati e ai magistrati la difesa dal potere.
Oggi questo “giochino” da politicanti si è infranto per sempre.
Da una parte, i magistrati da oggi sanno che i vertici - istituzionali e associativi – del loro autogoverno stanno con il potere e, al bisogno, contro la loro indipendenza (va in onda in questi giorni la più clamorosa interferenza del potere amministrativo su quello giudiziario, perpetrata da un C.S.M. che di fatto blocca le inchieste valutando come fonte di incompatibilità (?) ex art. 2 delle guarentige il merito delle stesse).
E dall’altra parte il potere non sa più che farsene di “mediatori” come questi.
Dunque, l’autogoverno si avvia alla morte.
Che forse ci sarebbe stata comunque – perché corrisponde a deplorevoli interessi anticostituzionali del potere contemporaneo –, ma sarebbe stata almeno una morte gloriosa, sulle barricate della difesa della giustizia e della indipendenza dei magistrati.
Invece ci sarà e sarà una morte ignominiosa.
E questa, più di tutte, mi pare la responsabilità storica di questi correntocrati.
Gli ultimi ricordi dell’autogoverno saranno le violazioni del segreto da parte di Mancino, le anticipazioni di giudizio a mezzo stampa di Bergamo, le condanne preventive di Vacca, le procedure ex art. 2 in malainterpretazione della legge sulle guarentige, la pioggia di annullamenti del T.A.R. per le più diverse nomine affette dalle più diverse illegittimità. L’unanimità su provvedimenti indifendibili anche solo giuridicamente. L’ipocrisia e le menzogne.
Video 1 - La requisitoria del Segretario dell’A.N.M. contro il decreto di perquisizione di Salerno.
Video 2 – Le chiacchiere e gli espedienti retorici. Come dice Di Pietro: nascondere la sostanza con l’alibi della forma. La sorella di Di Pietro che capisce ciò che sfugge al Segretario dell’A.N.M..
Video 3 – L’inutile fervorino.
27 commenti:
Bene, perché non rinnovare i Vertici dell'ANM? Sarebbe quanto meno un'occasione per contarsi.
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Tutti abbiamo capito tutto
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"Cantami, o Diva,
del Pelìde Achille l'ira funesta
che infiniti addusse lutti agli Achei,
molte anzi tempo all'Orco generose
travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio si adempìa),
da quando primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille..."
Tieni sempre ben inforcate le scarpe o prode eroe che il popolo ha bisogno di te! ;-]
Oggi sarò buona. 8)
Che figura di kokko (sostituire le "o" con delle "a").
Una figura che non aveva certo bisogno di questa trasmissione per essere confermata.
Da tempo, da MOLTO tempo (pensate un pò, erano ancora vivi Falcone e Borsellino), la sensazione è che i massimi organi della magistratura NON stiano facendo gli interessi della Giustizia, ma stiano cercando di portare l'acqua con le orecchie ora a questo e ora a quel politico.
Dipende da chi guida il carrozzone in quel momento.
Per capire ancor meglio (se ancora rimane qualcosa da capire) come funzionano certi intrecci, vale la pena ascoltare e vedere il video "ombre lucane", sul sito di Benny Calasanzio ( http://bennycalasanzio.blogspot.com/), dove Carlo Vulpio (ma non solo lui, ci sono interviste anche ad altri personaggi impegnati nella lotta per la legalità, sempre in ambito lucano ma con ricadute devastanti a livello nazionale) spiega senza giri di parole che questo sistema è un "SISTEMA GOlPISTA, DEL QUALE ANCHE I GRANDI QUOTIDIANI NAZIONALI HANNO PAURA DI PARLARE".
Più chiaro di così...o dobbiamo aspettare di vederli tutti in giro col grembiulino?
Per chiudere, un suggerimento.
Se il Segretario dell’A.N.M. ha letto quelle carte e non ci ha capito niente, delle due l'una: o non sa leggere e allora gli si affianchi un'insegnante di sostegno, oppure sa leggere ma l'insegnante di sostegno ci vorrebbe lo stesso...
Luciana
La verità è che, dopo questa vicenda, si sono aperte tutte le porte per l'approvazione di una riforma che metterà il bavaglio a tutte le magistrature, sottoponendole all'esecutivo e cancellando 60 di Costituzione Repubblicana!
A me duole questo in particolare, e, soprattutto, sapere che non si potrà fare nulla per fermare il "treno in corsa"!
Purtroppo, questa vicenda, comunque andrà a finire, potrebbe passare alla storia come "il fatto legittimante" la tanto agognata "riforma della magistratura" (anzi di tutte le magistrature), che si realizzerà, in ogni caso, introducendo un severo controllo da parte dell'esecutivo.
Già si sono viste le prime "prove tecniche di trasmissione" con la riforma dell'organo di autogverno della Corte dei Conti, passata (con legge ordinaria) in sordina e nell'indifferenza generale, ma presto ce ne sarà per tutti, con buona pace della nostra indipendenza!
Abbiate un pò di pazienza e presto vedrete azzerati 60 anni di storia repubblicana, nel torpore generale!
Buon Natale a tutti,
Concetta
Confesso che ho provato sentimenti contrastanti nell'ascoltare e vedere gli interventi di Giuseppe Cascini, Segretario dell'A.N.M.:
1) pena nel vedere lo smarrimento di Cascini, dopo un iniziale pistolotto che sembrava aver regolato la questione in modo autorevole (erano, invece, artifizi dialettici e speciosi), mentre in cuor suo stava probabilmente pensando, all'italiana: "Guarda un po' che me tocca fa' pe' campa'";
2) dall'altra rabbia per la sua incapacità di avere quello scatto di orgoglio che fa piantare tutto in asso e lasciare un incarico che oggi deve essere svolto con così poco decoro: non si vive di solo pane !
Io avrei dato le dimissioni in diretta televisiva, di che campare avrei avuto ugualmente a sufficienza, ma avrei conservato il rispetto di me stesso ed avrei (ri)guadagnato quello degli altri, magari anche all'interno della magistratura.
Dal Quotidiano della Calabria, edizione odierna, titolo: “Fransesco Grasso prima di recarsi dal parroco di Zungri ha bussato ai carabinieri ma la caserma era chiusa”.
È lo stesso parroco, don Felice La Rosa, a riferire agli inquirenti che alcuni passanti lo hanno avvisato che Grasso, autore tre giorni prima di un duplice omicidio, ai danni di suoi cugini, sconvolto, lo stava cercando per costituirsi, dopo aver tentato, invano, di farlo alla locale caserma dei carabinieri!
Che dire?!?! Non seguo, in genere, le cronache ... questo caso, però, mi ha colpito particolarmente per le foto pubblicate sui giornali calabresi di uomini dei reparti speciali dei carabinieri e polizia, armi in pugno, intenti a perlustrare ogni centimetro del territorio circostante la zona del duplice omicidio.
Non è per scherzare, figuriamoci, non si può, al cospetto di due vite spezzate in maniera così violenta, voglio pensare piuttosto che, forse, la caserma era chiusa perché, tutti i carabinieri erano di supporto ai reparti dei “Falchi” e “Cacciatori”, intenti nelle incessanti perlustrazioni del territorio vibonese alla ricerca di Francesco Grasso.
b
Il problema non è "questa vicenda" ma "la risposta" che le istituzioni, anche quelle più alte, hanno dato a questa vicenda.
Una risposta da far accapponare la pelle per l'assoluta mancanza di appigli con la realtà dei fatti e per l'accordo totale che c'è tra le varie voci del coro.
A questo punto o siamo noi che abbiamo preso una cantonata o sono loro che stanno per realizzare il grande sogno del "venerabile".
E non è vero che "il treno in corsa non si può fermare".
Un treno in corsa si ferma sempre, prima o poi.
Magari deraglia, ma si ferma.
Sta a noi mettergli i bastoni giusti tra le ruote. ];)
Luciana
La cosa più implessionante e patetica della trasmissione sono stati alcuni sguardi di Cascini, vere implorazioni di aiuto all'imperturbabile Ghidini. Per il resto siamo in guerra, e la guerra sembra perduta...
Achille ha detto tutto quello che si doveva dire, ed è esattamente quello che in tanti abbiamo pensato ed osservato.
Io sentendo le parole di Cascini ad Annozero mi sono profondamente vergognata. Mi sono vergognata per i magistrati, mi sono vergognata a vedere una tale debolezza della magistratura, che diventa debolezza della giustizia. Mi sono vergognata a sentir dire dal segretario generale dell’ANM che De Magistris ha “inventato un complotto”. E’ gravissimo che l’Anm getti discredito su alcuni magistrati e sulle loro inchieste per difendere posizioni indifendibili.
I magistrati sono gli amministratori della giustizia, prendono delle decisioni che influiscono sulle nostre vite, sono l’ultima possibilità di ricorso di fronte alle ingiustizie che i cittadini subiscono.
Vedere che ci sono questi giochi dietro l’azione della magistratura, e che questi giochi vengono spudoratamente coperti e difesi, mi fa veramente vergognare di essere cittadina di questo paese.
Scusassero ma l'ho capita così: nessun PM investirà la Corte Europea; nessun PM tenterà di sovvertire i rapporti di forza in seno ad ANM;e va da sè che "Brillantina" continuerà a ciurlare nel manico:
- Io ho proposto l'emendamento per la soppressione del Finanziamento pubblico doppio triennale ma, brutti, sporchi e cattivi, cosa del tutto inopinata, mi hanno detto no.
- Ma scusasse, Lei perché non devolve almeno parte del suo Finanziamento?
- E che so' scemo, gli appartamenti come me li compro?
[ Cestinate pure, ma questa è Verità fattuale].
E quindi? Quello che resta è tutto un cicaleccio, che cambierà di contenuto, quando i PM saranno irrigimentati in Forza Italia: la soluzione della questione morale. I processi non si faranno neppure e quindi scomparirà l'illegalità. E dove sarebbe il pObblema? Chiedo la tessera di Forza Italia e mi ritaglio anch'io la mia fetta di... Questione immorale.
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L’atteggiamento posturale e la gestualità, anche quella espressiva del volto, tradiscono al di là da tutte le argomentazioni con cui si vorrebbero giustificare le bestialità che diciamo.
Non è necessario essere psicologi, mi sembra di capire che qui tutti se ne sono accorti, e guarda caso hanno avuto la stessa impressione sul comportamento di Cascini.
Nient'altro che potenza univoca della comunicazione non verbale.
Quel suo stare seduto scomodo,
è sintomo chiaro e non razionalizzato dell’evidente imbarazzo.
Quello sguardo poco sereno, le sopracciglia sempre alzate a forma di tetto che imprimono sul volto un’espressione da cane bastonato, lasciano affiorare una lontana e seppellita disapprovazione della coscienza.
Quegli sguardi sbiechi verso Ghedini, alla ricerca di consenso, approvazione, appoggio e probabilmente lanciati con assoluta inconsapevolezza, ma tanto chiari che se ci fosse stato un bambino in sala anche lui li avrebbe notati e nel suo candore, puntandolo con il dito, avrebbe chiesto a gran voce alla mamma: “Mamma, perché quel signore guarda sempre quell'altro…?”
Ma per fortuna i bambini non li invitano in televisione, non hanno i giusti requisiti di manipolabilità.
Comunque sono certa che il caro Cascini, come un fantasma in incognito, frequenta questo blog e viene spesso a leggere ciò che qui si scrive. Tanto più sono sicura che lo farà ora per sapere ciò che si scrive su di lui.
Bene, mi sento di consigliargli, con tutta la solidarietà che si può dare ad un predatore se si nasce preda, di iscriversi ad un corso di comunicazione per affinare l’arte della menzogna a faccia aperta.
Qualche dritta gliela potrebbe dare il signor B.
Non sono più questi i tempi in cui si può improvvisare la menzogna, ci vuole professionalità, preparazione e impegno. Considerato il delicato incarico che ricopre, per evitare la caduta sulla stessa buccia di banana di Luerti, è assolutamente necessario essere preparati con dovizia alla gestione delle falsità, altrimenti meglio è darsi all’ippica.
Al fine di continuare quotidianamente a seguire con estremo interesse il blog, apprezzando molto lo sforzo di chi lo dirige, gradirei sapere se chi posta un commento di non totale condivisione e appiattimento alla posizione di De Magistris viene tacciato di servilismo alla casta o al potere.
Se ricevo una simile assicurazione cintinueret ad avere un visitatore in più.
Grazie dlel'ospitalità e buona sera
Per Anonimo delle 18.05.
Gentile Anonimo,
grazie per la Sua presenza fra noi.
Rispondiamo alle Sue domande come segue:
1. Non abbiamo un problema di numero di lettori. Non già perchè ne abbiamo troppi, ma perchè non ci preoccupiamo del loro numero. Ci piacerebbe che fossero tanti, ma non facciamo ciò che facciamo in funzione del numero dei lettori.
Dunque, nel decidere se continuare a leggere o no il nostro blog si regoli come preferisce, con la massima libertà.
Saremo contenti se resterà con noi, perchè il blog si arricchirà delle Sue idee e ciò sarà per tutti noi una ricchezza (di questo vive il blog, delle idee di chi vi partecipa). Ma saremo contenti anche in caso contrario,perchè vorrà dire che questo sarà ciò che Lei ritiene più opportuno.
Siamo convinti assertori di una serena libertà, tanto più in una cosa come questo blog.
2. Non ci riesce di capire per quale motivo Lei sia così scortese con noi da formulare una domanda retorica che contiene un insulto: essere noi "appiattiti sulla posizione di De Magistris" ed essere noi intolleranti con chi non lo fosse.
3. Per un verso, non riteniamo di essere "appiattiti" sulle posizioni di nessuno. Diversamente da quanto ha fatto lei nel Suo commento, ci sforziamo di argomentare ogni nostra opinione, così da offrirla al dibattito, se del caso, anche critico.
Per altro verso, abbiamo scritto e dimostrato che non respingiamo commenti solo perchè non ne condividiamo il contenuto.
I criteri di pubblicazione dei commenti sono scritti chiaramente sopra la finestra dove i commenti medesimi vanno scritti.
Glieli ricopio, nel caso non li avesse visti:
"I commenti non compaiono subito nel sito, perchè sono soggetti a verifica preventiva della Redazione.
Non censuriamo in alcun modo i contenuti in base alle idee, ma non pubblichiamo commenti che:
1. ledano diritti di terzi, siano diffamatori o integrino altre fattispecie di reato (non pubblichiamo, per esempio, commenti sotto qualunque profilo razzisti);
2. contengano espressioni volgari;
3. costituiscano forme di spamming;
4. si esauriscano in una presa di posizione politica per questa parte o per quell'altra ("fare politica" è cosa nobile e necessaria, ma questo sito non è il luogo adatto)".
Alla fine c'è scritto anche:
"Se non trovi pubblicato il Tuo commento e vuoi saperne le ragioni, inviaci una mail all'indirizzo della Redazione. Ti comunicheremo le ragioni della mancata pubblicazione".
Più cortesi di così ...
Avremmo tutto il diritto di pubblicare solo ciò che ci piace.
Abbiamo la lungimiranza di pubblicare anche ciò che non ci piace, perchè crediamo che solo la pluralità delle idee possa dar vita a un vero dialogo, che è indispensabile per crescere e non restare chiusi nel proprio mondo interiore.
A riprova di ciò, abbiamo pubblicato anche il Suo commento al quale stiamo rispondendo, nonostante fosse inutilmente provocatorio (vorremmo dire un po' cafone, a condizione che Lei non prenda questa espressione come un'offesa ma solo come un modo di farLe notare quanto Lei sia stato INUTILMENTE sgradevole).
Tutto ciò posto, faccia anche Lei come noi: si comporti con semplicità e libertà.
Se Le riesce, provi anche ad essere cortese. E' un optional, ma molto elegante.
Un cordiale saluto.
La Redazione
Scrivo come "Anonimo" in questo Blog, perché ho smarrito la password. Tra tanti "Anonimi" la confusione è totale. Ci tengo ad evidenziare che l'Anonimo, cui la Redazione replica, non è Prospero Pirotti, i cui post sono stati sempre firmati in calce come www.ricostruire.it
Una individualità si conquista nel tempo, ma si può perdere in pochi secondi. Mai avuto scontri con la Redazione e neanche consensi :)) il mondo è bello perché è vario
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Per Prospero Pirotti.
Gentile Prospero,
riteniamo che nessuno possa avere pensato che "Anonimo" fosse Lei.
Quanto al "consenso della Redazione", lo schema logico di questo blog si fonda su valori DIVERSI da "destra/sinistra" e da "consenso/dissenso".
Dunque, la Redazione non ha come incarico quello di dare o negare "consensi".
E' già molto faticoso leggere tutto, ci mancherebbe altro dovere anche "votare". :-)
Un caro saluto.
La Redazione
Gentile Redazione,
sbagliai: "Consensi" sta per condivisione, e mica sono candidato. E poi ho sempre ritenuto che la condivisione, da parte degli utenti del Blog, si può anche manifestare con una silenziosa riflessione sul postato, anzi: la esorbitanza di repliche potrebbe anche indicare trollaggio.
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Ho appena visto le sequenze da Annozero che propone il pezzo. Già il sobrio titolo lasciava presagire tanto ... ma effettivamente Cascini è un vero e proprio autogol mediatico (il va sans dire che dal punto di vista sostanziale è ancora peggio).
Per favore teneteci informati se Caselli e Pepino (autori con le migliori intenzioni del libro: "A un cittadino che non crede nella giustizia")hanno intenzione di ritirare il libro dalla circolazione o almeno cambiargli il titolo ...
Per "b" 20 dicembre 2008 16.43
Ricordo un altro episodio legato ad una nota trasmissione di Riccardo Iacona, mentre intervistava il Magistrato Nicola Gratteri.
Ad un certo punto, il Magistrato, indicando l'ingresso della Procura della Repubblica disse: "vedete quelle due gazzelle che sono davanti il portone? sono lì perchè stasera è venuta la televisione altrimenti lì davanti non c'è mai nessuno!".
No comment!
Per quanto riguarda la vicenda De Magistris non sappiamo più a che Dio affidarci. Speriamo che la Magistratura, intesa sopratutto come CSM, non aspetti che qualcuno faccia diventare i Magistrati dei passacarte al servizio dell'esecutivo ... i presupposti ci sono proprio tutti!
E poi, poi arriverà il Presidenzialismo e sull'onda dello straripante consenso arriveranno i Giudici eletti dal Popolo.
Cr edete che le opposizioni siano in grado di farsenen eleggere almeno uno?
Sono certo che se decidessero di affidare una quota di Giudici all'opposizione farebbero come il presedente della vigilanza RAI.
W L'ITALIAAA!!!!!
Nell'augurio che la Redazione sia riuscita, con la sua risposta, a trattenere il visitatore anonimo delle 18.05. vorrei chiedergli perché teme tanto di essere tacciato di servilismo alla "casta" o al potere.
b
La neve volteggiando fiocca, il sole spacca le pietre: è Natale anche a Catania.
Auguri ai PM d’Italia: avete un potere terribile, usatelo bene!
Auguri all’ANM: avete fatto una figuraccia.
Auguri a De Magistris,alla Forleo: sono rimasti soli.Tante chiacchiere, tanto fumo e niente di niente. No, non chiedeteVi “Chi me l’ha fatto fare?”: il progresso lo si deve a pochi eletti.
Auguri al Gestore del Blog, che non so chi è :-)
Auguri anche a me, che ho spappolato tre tastiere e tre monitor senza concludere niente, ma mica è fiRnuta :-)
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Gentile Vincenzo,
il dottore Gratteri, nominato nei giorni scorsi Procuratore aggiunto nella DDA di Rc, è stato veramente coraggioso a denunciare in diretta tv l'episodio che tu hai citato; nei fatti, però, la sua azione antimafiosa non ha mai sfiorato i "manovratori" bensì, si è limitata ad un esercito di paralitici-disadattati-cialtroni, molti dei quali ne sono usciti assolti non prima di avere fatto delazioni segrete contro altri disadattati-paralitici-cialtroni, contribuendo così ad alimentare una spirale di comportamenti indegni fino allo stato attuale di collasso cui è stata ridotta la provincia di Rc e l'intera Regione.
b
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: VI È STATO CONFERITO IL PREMIO DARDOS
Anche io vorrei rispondere all'anonimo "dissenziente".
E vorrei dirgli che per non "rimanere appiattita sulle
posizioni di De Magistris" mi basterebbe che qualcuno mi fornisse UNA motivazione valida per non esserlo.
Ad oggi non ne ho sentite.
Luciana
Bé, che dire, l'articolo di Achille è stato lucidissimo, esauriente, e cosa forse ancor più importante, scritto con linguaggio immediato e diretto tale da poter essere letto ed apprezzato velocemente anche da un "rallentato" come me!
Che aggiungere, anch'io purtroppo guardando anno zero e la performance del "nostro" segretario Cascini ero in preda a sentimenti contrastanti: a tratti mi faceva quasi pena per quanto era patetico; a tratti mi faceva rabbia, così come possono fartela quelli che, di fronte "al morto", morto conclamato, insistono nel dire "che è vivo" (è un modo di dire di certe zone della Terronia); a tratti ho provato anch'io vergogna per la categoria: della serie, non sempre è vero che i "governati" siano meglio dei "governanti", va bene i limiti della democrazia rappresentativa, ma essere arrivati a questo punto nella totale passività, vuol dire che questa ANM e questo CSM in fondo ce li meritiamo...
Inoltre, leggendo in "combinato disposto" gli interventi della magistratura associata e quelli - ahinoi - del ns. ineffabile presidente della Repubblica, non si può non condividere il pensiero di chi prevede un'imminente fine(che sarà purtroppo ingloriosa, anche qui concordo in pieno)dell'esperienza del c.d. autogoverno.
La magistratura ed il paese hanno vissuto altri periodi tormentati e di cui andar poco fieri, ma oggi si ha davvero la sensazione che qualcosa di silenziosamente (ma non meno pericolosamente) eversivo si sia compiuto. Si, credo anch'io che il "venerabile" da altri già citato abbia proprio da essere ben contento... sotto l'albero di natale star brindando alla grande...
Bé, non volendo però noi rassegnarci a trovare sotto l'albero delle feste cappucci, grembiulini e manuali dell'apprendita fratello muratore, approfitto dell'occasione per fare gli auguri a tutta la redazione ed ai frequentatori del blog appropriandomi del buon vecchio, un po' altisonante ma sempreverde, diretto e chiarissimo adagio reso famoso da Saverio Borrelli: resistere/resistere/resistere;
(si, lo so, erano altri tempi, quelli odierni son peggiori...non sono neanche originale, altre volte lo avevo già mutuato, ma di meglio, vi assicuro, non son riuscito a pensare!)
Buon natale a tutti (laico o religioso, scegliete voi)
vs. affezionato Avvilito (che scrive poco per non tediare inutilmente, ma vi legge sempre con interesse appena può)
Devo ammettere di essere rimasto molto colpito dal sostanziale allineamento delle posizioni del rappresentante dell'Anm Cascini con il legale di Berlusconi Ghedini.
QUALCUNO CI SALVI!
spero vivamente che tutti i magistrati incorruttibili alla de magistris di de magistris seguano in blocco l'esempio di dimettersi dall'ANM
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